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Autore: KoreW    13/08/2011    1 recensioni
Questa storia ha parteciparto al "De Solitudine - Contest" indetto da Wynne_Sabia classificandosi nona.
Andromeda ricorda i suoi cari... Ted, Dora e anche Remus e...
Fino ad ora ho giurato a me stessa che sarei stata contenta con la mia solitudine, ma ne sono ancora convinta?
questa è la domanda che si pone, saprà dargli una risposta?
lo scoprirete solo leggendo.
Alyssia98
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                        Non sono sola
Fino ad ora ho giurato a me stessa che sarei stata contenta con la mia solitudine, ma ne sono ancora convinta?
Il mio piccolo Teddy dorme placidamente nella sua cameretta, anche lui, reduce da una grandissima perdita. Anche lui ha perso la fonte d’amore più grande: la sua famiglia.
 Perché Ted per me lo era. Ted era la mia sola ed unica famiglia, dato che quella vera mi aveva considerata una reietta, io avevo solo lui. Lui, e la mia bambina.
La mia piccola Ninfadora…


e una lacrima scivolò su quel volto solcato dai segni del tempo.

Tutta suo padre la mia bambina: la stessa sbadataggine, la stessa purezza d’animo, lo stesso senso di giustizia, la stessa impulsività, la stessa lealtà… e la stessa dolcezza… quella che me lo ha fatto apprezzare, quella che mi ha fatta innamorare…  quella che non riavrò  mai più.


                                                               ***

Oggi Teddy parte per Hogwarts. Harry è venuto a prenderlo per portarlo alla stazione. Io non me la sono sentita di dire di no alle continue richieste di mio nipote e quindi li ho accompagnati.
Mi ricordo di quando ci sono venuta per portarci Dora: era così nervosa.
E anche Teddy lo è, tutto sua madre. Anche se… beh, potrebbe essere un perfetto grifondoro, come suo padre, date le sue qualità.
Ma sta a lui la scelta: tassorosso o grifondoro?
Vorrei che foste qui per vedere il vostro bambino, quante cose vi siete persi, e quante cose perderete…

                                                             ***

Questa casa è così vuota. Farei qualsiasi cosa per riavere qui mia figlia che inciampava in ogni dove e il mio Ted che, per “aiutarla”, cadeva sempre insieme a lei.
Quante risate… e quanti ricordi…
Ricordi… si dice che se una persona resta vivida nella mente di un altra, allora, non muoia mai, o almeno, la senti sempre lì vicino a te. E io li tengo nel cuore, dove è giusto che stiano.

                                                              ***

Sono in soffitta, a riguardare delle foto vecchie e ingiallite, anche loro ormai, con una certa età.

In alcune era presente la sua famiglia, lei, Ted e Dora (dove erano evidenti i suoi poteri di metamorfmaga, cambiava sempre colore dei capelli!);
in altre quella della sua piccolina, quindi anche con Remus e il piccolo Teddy (ormai non più tanto piccolo);
altre di lei ai tempi di Hogwarts;
altre ancora di sua figlia in svariati momenti.
Ma alla fine ne trovò una che non si aspettava. Credeva di aver lasciato tutto quello che riguardava il suo passato in quella vecchia casa di Grimmauld Place. E invece no. Una foto la tormentava ancora. C’era lei con le sue sorelle, a quei tempi inseparabili, potevano avere: lei quattordici, Bella tredici e Cissy undici anni. Lei sempre allegra e sorridente, Bella con il suo sguardo cinico e fiero e Cissy sempre con quell’aria elegante e altera. Quanto erano diverse, eppure così unite una volta…
Ma ormai tutto era finito, Bellatrix era morta, e non sentiva Narcissa da molti anni, cosa la spingeva a sperare che qualcosa cambiasse? Cosa la spingeva a provare anche solo un po’ di affetto, per quelle che una volta, erano state la sua famiglia?

                                                                   ***

Ormai non ne poteva più, tutta quella solitudine la stava uccidendo: era stanca. Stanca di soffrire.
-Ted dove sei? Torna da me, ti prego!- adesso stava pure delirando. Lui non sarebbe tornato. Lui era morto. Ma l’angoscia era forte, e non ne poteva più di soffrire. Ormai erano passati tanti anni dalla morte delle persone a lei care, ma la ferita causata della loro perdita restava ancora aperta.
Se solo lui fosse qui… pensava. Ma lui non c’era: e lo sapeva. Riguardava le vecchie pagine del suo diario, quando ancora era una Black. Aveva parlato tante volte di quel tassorosso dagli occhi azzurri e i capelli biondi. Ricordava quei momenti come se li avesse vissuti pochi istanti prima, li riviveva uno per uno, attimo per attimo. Era sempre stata una donna forte, che non si faceva abbattere da nulla. Ma adesso si sentiva così debole, così fragile. Ma non avrebbe mai mollato, sarebbe andata avanti, in un modo o nell’altro.
Io sono una donna forte, infondo resto sempre una Black, no? E i Black non si lasciano mai sopraffare da niente e da nessuno, ed io non mi lascerò sopraffare della solitudine. Perché io non sono sola! Loro erano, sono e saranno sempre con me.
Non aveva mai fatto riferimento al suo passato, ma adesso le cose erano cambiate, e lei non era più contenta con la sua solitudine. Doveva ritrovare se stessa, doveva riprendere in mano le redini della sua vita. E per fare ciò, aveva bisogno di alcune cose che le regole della stirpe dei Black le avevano insegnato. Finì di sfogliare quelle pagine ingiallite, e vide, in una calligrafia piccola e stizzita che riconobbe come la grafia di Ted, delle parole scritte sull’ultima pagina.
Non sei sola, io sono sempre con te dove devo essere
E quelle parole da dove spuntavano? Non se le ricordava proprio.
D’un tratto sentì una brezza leggera attraversarle il corpo, entrandole fin dentro la carne. E sentiva il suo profumo, sentiva l’aroma di menta che lo caratterizzava. Sentiva Ted.
-Non sono sola, e ora l’ho capito amore mio- lui era sempre li, non la lasciava mai. La proteggeva e vegliava su di lei. No, non le serviva rammendare il passato, le bastava il presente per essere felice.   

Angolo autrice
Oggi mi do alla pazza pubblicazione! questa fic ha partecipato al "De Solitudine Contest" indetto da Wynne_Sabia e si è classificata nona.
mi piace particolarmente, sia perchè è la prima volta che scrivo su questo personaggio, sia perchè... non lo so! Non vi è mai captato di essere legati ad una storia particolaremente?
penso che si sia capito che le parti in corsivo siano i pensieri di Andy, mentre il resto in terza persona...
Ecco il giudizio della giudicia:

Alyssia98 con “Non sono sola”


 

Grammatica: 8,8/10
Stile: 9/10
Originalità: 9,5/10
Utilizzo della citazione: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Gradimento personale: 9/10
Punti Bonus: 0/4

Totale: 55,3/64

Prima di tutto, ragazza, voglio farti i miei complimenti per la grammatica! Non è perfetta, ma avendo già corretto due delle tue storie mi accorgo di quanto tu sia migliorata in questo campo, e ci tenevo a dirtelo :)
Detto ciò, hai comunque fatto degli errori, che ti illustro subito: 0,2 li perdi per un errore di battitura ("questa cosa" invece di "questa casa"), poi 0,5 li perdi a causa della punteggiatura a volte errata. 0,2 li perdi a causa di questa frase: "quello che mi ha fatto innamorare", essendo la protagonista donna, sarebbe stato giusto dire "fatta innamorare". 0,3 punti li perdi per un verbo sbagliato "aveva bisogno di alcune cose che le regole della stirpe dei Black le aveva insegnato", si parla di regole, perciò il verbo dovrebbe essere plurale.
In quanto alle stile, va bene. E' scorrevole, anche se un po' troppo semplice e in alcuni punti impreciso.
I momenti di cui parli non sono originalissimi, ma sei riuscita ad aggiungerci del tuo, e oltre a questo di Andromeda non sappiamo moltissimo, perciò il punteggio è comunque alto!
Hai utilizzato la citazione, però secondo me avresti potuto darle più importanza, perché l'hai semplicemente inserita all'inizio della storia senza poi ripeterla o basare certi punti su quanto avevi detto.
La caratterizzazione va molto bene! E' una Andromeda addolorata e sofferente, ma non priva della tenacia e della decisione che caratterizzano i Black, e che continua nonostante tutto a credere nel suo amore per Ted.
Nel totale, mi è piaciuta! Ho apprezzato l'idea di 'amore eterno' che esprime questa storia, anche se le frasi ad alta voce di Andromeda e il biglietto di Ted mi sono sembrate un po' improbabili.


 

 


Sono molto soddisfatta del giudizio che ho ottenuto, sopratutto per la grammatica, che ho corretto prima di postare la fic.
Spero che vi piaccia e che recensiate.
Baci
Alyssia98
   
     
  
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