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Autore: KoreW    13/08/2011    2 recensioni
Questa storia ha partecipato al "Bianca come il latte, Rossa come il sangue... Contest" indetto da Gra Gra 96 classificandosi dodicesima
e al "Lily&James Stories - Flash Contest" classificandosi settima.
devo dire, che anche se le posizioni non sono delle megliori, io sono molto soddisfatta della mia storia e spero che vi piaccia...
[...]
Questo sarebbe stato l’ultimo ad Hogwarts e avevo intenzione di godermelo al meglio. Senza preoccupazioni, senza pensieri, senza Potter e la sua banda… oh, no! Non di nuovo lui!
[...]
- Posso prendermi una soddisfazione personale, Evans? - e si asciugò le lacrime con la manica della camicia.
- Ehm… ok
- Vieni ad Hogsmade con me?
- Sì, James - ed uscimmo dall’aula, prendendo direzioni opposte.
[...]
- Sc… scusa, James. - riesco a sussurrare. E me ne scappo via; non posso credere di averlo fatto!
beh, se vi ho incuriosito almeno un pò, leggete questa fic ^.^
(e recensite magari XDXD)
Alyssia98
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                                                                                                             Forse l’ho sempre saputo…

                                                                               Ha gli occhi nocciola…

- Pronte per una bella dormita di due ore? - ci chiese Mary ironica. Avevamo due ore di Storia della Magia e solo io riuscivo a restare sveglia per prendere appunti, che poi tutte avrebbero copiato.
- Io sono sempre con te, Mary. - le rispose Alice, mia migliore amica fin dal primo anno.
Questo sarebbe stato l’ultimo ad Hogwarts e avevo intenzione di godermelo al meglio. Senza preoccupazioni, senza pensieri, senza Potter e la sua banda… oh, no! Non di nuovo lui!
- Ehi, Evans! - parli del diavolo e spunta lui! Ignoralo, Lily, non gli dare retta. Mi diressi svelta verso l’aula di storia della magia, ma Potter, essendo molto più veloce di me grazie agli allenamenti di Quidditch, in meno di due secondi mi raggiunse.
- Che vuoi, Potter? - gli chiesi acida.
-Vieni ad Hogsmade con me questa settimana?
- No! - gli risposi secca.
- Ma perché?! - mi chiese insistente.
- Perché io esco già con un ragazzo, Ben, te lo ricordi? - mi guardò con astio, credo che stesse pensando a quale fine far fare al povero Benny.
- Chi, quell’idiota?
- Non è un idiota, anzi, è molto meglio di te. Ma tutti in questo mondo sono meglio di te, persino la piovra gigante. - gli dissi secca.
- Va beh, sarà per la prossima volta, Lily cara. - sottolineò quel cara con enfasi, il che mi fece infuriare ancora di più.
Possibile che ogni mia santa giornata inizi con Potter che mi chiede di uscire? Sono letteralmente stufa di lui e delle sue continue richieste. E poi quel suo sorriso è così irritante, come fa ad essere sempre così felice? Come fa a sorridere ancora anche se io lo rifiuto in continuazione? La mente di Potter per me era, è e resta sempre un mistero mai svelato.
E sempre con il sorriso sulle labbra, lo vidi raggiungere il suo gruppetto di amici: I Malandrini.
Sirius Black, quello dalla reputazione del bel tenebroso. Occhi di ghiaccio, capelli liscissimi, lunghi fino alle spalle, fisico atletico -anche se non pratica il benché minimo sport, tranne quello di andare a letto con una ragazza a notte, ma si può definire uno sport quello?!- e viso dai lineamenti perfetti, tipici della sua casata: i Black. Ah, e ragazzo per cui Mary ha una cotta da sempre, anche se la ragazza si può ben definire la sua contrapposizione al femminile.
Remus Lupin, il mio migliore amico, l’unico con la testa a posto in quel gruppo di scalmanati. Ha l’aria un po’ malaticcia, causata dal fatto di essere un lupo mannaro, si colpevolizza sempre per la sua natura ed ha gli occhi ambrati, i capelli di un delicato color miele e riporta sempre qualche graffio in viso o in altre parti del corpo. È molto propenso allo studio, non come quegli amici che si ritrova.
Peter Minus, sinceramente non ho mai capito che ci facesse un tipo come Minus in un gruppo come il loro, così invisibile, così timido, non ho mai indagato molto sulla questione, né mi interessa farlo. Ha gli occhi grigi e dei capelli di un colore che va tra il grigio e il biondo scuro, non so… qualcosa di indefinito, è abbastanza basso e un po’ robusto e in viso assomiglia veramente ad un topo!
E infine c‘è lui… James Potter, la persona più irritante, prepotente, arrogante, presuntuosa, piena di sé, vanitosa e boccinofila che questo castello abbia mai visto. Come potete vedere, non nutro una grande simpatia per lui, quindi non mi soffermerò molto. Dico solo che ha una zazzera di capelli neri indomabili sparsi qua e la per la testa, degli occhi marroni e un paio di occhiali dalla montatura a cerchio che, secondo lui, lo rendono affascinate. Ah, e dimenticavo di dire che oltre che dal suo smisurato ego, non si separa mai da quel suo stupido boccino, cosa che lo rende ancora più insopportabile ai miei occhi. Ma perché parlo ancora di lui?! Perché spendere fiato per una persona come Potter?
Va beh, questi sono i fantomatici “Malandrini”, per la gioia di tutte voi.    
- Ancora un buco nell’acqua, Ramoso? - gli chiese Black, il suo migliore amico, si considerano fratelli quei due. Diciamo che i genitori di James sono stati tali anche per Sirius, data una serie di avvenimenti che non mi è dovuto sapere e che sinceramente non mi interessano.
- Si, ma siamo fatti l’uno per l’altra. Io lo so. Lei no… non sa di amarmi. Non ancora. - disse quel cretino in tono sognante.
- Oh, Ramoso, stiamo diventando poetici? - scherzò Black sull’affermazione assurda appena fatta da quel decerebrato.
- Oh, ma smettila, Felpato! - e gli diede uno scappellotto in testa.
- Ragazzi, vi prego, non cominciate e andiamo a lezione se non volete che Ruf ci metta in punizione.
- Pff, figuriamoci se quello si accorge della nostra assenza oppure no! Non sa nemmeno i nostri nomi! - gli rispose Potter.
- Ma siccome a me interessa la lezione, adesso entreremo in quell’aula e tu, Sirius e Peter potrete anche dormire mentre io prenderò appunti, ma poi non chiedete il mio aiuto per i compiti, chiaro? - okay, adesso ho capito perché Remus è dei loro, sa essere minaccioso quando vuole.
- Oh, Remmy Rem, allora anche tu hai caratteristiche malandrine! - esclamarono in coro Potter e Black; ma possono essere così idioti?
- E quel soprannome ridicolo da dove salta fuori?
- Boh! - fu la loro risposta e Remus si sbatté una mano in fronte affranto.
- Andiamo che è meglio. - e si incamminarono verso l’aula di storia della magia, seguiti a ruota da me e dalle mie amiche.
Alice si era seduta accanto a Frank, suo fidanzato storico dal quinto anno, e Mary con me. Lei era sprofondata in un sonno profondo, mentre io ero impegnata a prendere appunti. L’aula era piccola e circolare e Potter, di fronte a me, si pavoneggiava con una ragazza, perfettamente nella norma, e Ruf, come sempre, non si accorgeva della benché minima cosa.
Dopo qualche minuto però, la McGranitt interruppe la lezione e disse che Potter era richiesto nello studio del preside. Okay, questo non si sentiva tanto spesso, ma era assolutamente normale.
- Potter, il preside vuole vederti.
- Le giuro professoressa, qualunque cosa sia successa, io non c’entro!
- Stia zitto e mi segua. Ruf?
- Si, Minerva?
- Il preside chiede che venga dato  sia a Potter che a Black un permesso speciale per saltare le lezioni dell’intera giornata.  Quindi, al mio ritorno, potranno tranquillamente andarsene, va bene? - chiese la professoressa McGranitt in tono retorico.
- Certo. - rispose Ruf.
- Bene, ed ora mi segua, Signor Potter.
- Okay. - ed uscì dall’aula allegro e sorridente per il permesso speciale che aveva appena ottenuto, anche se non sapeva bene il perché.
                                                            ***
Quando tornò, però, nel suo viso non c’era alcuna traccia di allegria e non si intravedeva nemmeno l’ombra di un sorriso e questo no, non era assolutamente nella norma.
Black si alzò di scatto nel vedere il suo migliore amico in quello stato e, senza neanche parlare, lo abbracciò, fregandosene altamente dell’opinione altrui.
- Non ce l’ha fatta. - sussurrava Potter, ma in modo che solo Black potesse sentirlo. D’un tratto la professoressa intervenne:
- Signor Potter, signor Black, potete andare se volete. - obbedirono senza neanche dire una parola, una battuta o quant’altro. Di sicuro c’era qualcosa che non andava.
- Ehi, ma che sarà successo per ridurre James in quello stato? - mi sussurro Alice.
- Non ne ho idea, - le risposi. - Frank, tu sai qualcosa non è vero? - gli chiesi con tono indagatore.
- N… n… no! Certo che no! Perché dovrei poi, scusa? - balbettò. Lui era il compagno di stanza dei malandrini e di sicuro sapeva qualcosa.
- Non lo so… Frank, magari perché sei il loro compagno di stanza?! -
- E che significa?! - mi disse spaventato.
- Ahh lasciamo perdere. - gli dissi spazientita.
Finite le due ore, io, le mie amiche e Frank, ci dirigemmo verso la sala comune, avevamo un ora buca.
Mi accorsi, però, di aver dimenticato gli appunti sul banco, quindi tornai indietro per riprenderli.
- Voi andate avanti, vi raggiungo io! -
- Ok, Lily. Ti aspettiamo in sala comune! - mi gridò Alice dall’altro lato del corridoio, io le sorrisi di rimando. Mentre mi incamminavo, sovrappensiero, verso l’aula, una zazzera di capelli corvini mi investì letteralmente, facendomi cadere tutti i libri che avevo in mano e provocando uno stridio di vetri infranti sul pavimento.
- Stai bene? Scusami, Lily. - mi disse Potter.
- Evans, Potter, per te solo… - ma non riuscii a completare la frase, troppo presa a guardarlo negli occhi. Era cupo, triste e senza gli occhiali sul viso si intravedeva meglio il dolore che lo aveva completamente spossato e scombussolato. Verde e marrone, verde e… nocciola?! Com’è che non mi ero mai accorta che James avesse gli occhi nocciola?! E perché adesso lo chiamo per nome?!
- Oh, rotti… di nuovo… - disse cupo, riferendosi agli occhiali. Ecco perché quel rumore.
- Se vuoi te li riparo. - gli dissi sottovoce. Da quando mostravo segni di gentilezza a quello lì?! E da quando non aveva quello stupido e irritante sorriso ebete sulla faccia?!
- No… dovrei sapere la formula per ripararli e poi è già la quinta volta questa settimana. - e mi sorrise debolmente, però era un sorriso sincero, non uno di quei classici ghigni malandrini. No… tutt’altro, sembrava quasi… carino…?!
- Oculus reparo. - sussurrai, puntando la bacchetta sui suoi occhiali, che tornarono a posto meno di due secondi dopo.
- Grazie. - mi disse a bassa voce. Mi sentii avvampare leggermente e una centrifuga prese il posto del mio stomaco. Che cosa mi stava succedendo?!
Raccattai in fretta tutti i libri, e mi alzai di scatto, non potevo continuare a comportarmi in quel modo.
- Ora devo andare! Ci si vede! - dissi svelta, correndo via verso la sala comune.
“Stava arrossendo?” pensò James.
                                                                ***
I giorni passavano tranquilli come non mai. I malandrini avevano cessato la loro attività di fare scherzi, Black non usciva più con nessuna ragazza e Potter non mi chiedeva più di uscire, e tutto questo andava avanti… da due settimane?! No, non poteva essere vero, non che mi dispiacesse s’intende, per carità, ma… tutto questo era strano… molto strano. Che cosa poteva mai essere successo quel giorno?!
Avevo chiesto a Remus spiegazioni, ma lui, per solidarietà verso Potter e Black, non mi aveva voluto dire niente.
Frank, neanche a parlarne, era una tomba.
Minus scappava non appena mi vedeva avvicinarmi a più di un metro da lui, non era capace di tenersi tutto dentro, perciò evitava di parlarmi.
La cosa andò avanti per un'altra settimana e stava diventando altamente preoccupante. Potter era diventato un automa e Black con lui. Aveva sospeso gli allenamenti di Quidditch, aveva smesso di pavoneggiarsi e non mi stressava più con le sue continue richieste! E perché io stavo inziando a preoccuparmi per lui?!
- Lily, ammettilo, un po’ ti piace. E adesso che non sei più al centro della sua attenzione ti manca. - mi aveva detto Alice.
- Ma sei matta?! Era ora che la smettesse di darmi il tormento! Finalmente potrò passare un anno in santa pace. - dissi esultante.
- Si, certo, sei sicura che non ti importi neanche un po’ di come stia?
- Sicurissima. - risposi decisa, anche se non ne ero proprio convinta. Alice era una ragazza dolcissima e allegra, mi conosceva meglio di chiunque, anche meglio di… no, non mi andavava di rivangare il passato; ti sapeva ascoltare e ti colpiva nel segno, aveva gli occhi celesti e i capelli corti e biondi, un fisico snello e un sorriso dolce che mi tirava sempre su il morale. Molte volte aveva ragione, ma non in questo caso, a me non piaceva Potter! Ero solo… curiosa!? Si, curiosa, ecco tutto.
Mi diressi verso la biblioteca, ma poco prima di arrivarci, sentii dei singhiozzi soffocati provenire dall’aula di Difesa contro le arti oscure. ndai in quella direzione, e vidi, attraverso la porta socchiusa, Potter!? Cosa?!
Cercava di ricacciare le lacrime, ma gli era impossibile farlo. Non lo avevo mai visto piangere, lui sorrideva sempre, incessantemente, e vederlo adesso era straziante. D’un tratto mi ritrovai a sperare che sorridesse, anche se mi dava fastidio o quant’altro, tutto era meglio che vederlo in quello stato.
Iniziai ad avvicinarmi cautamente ed inconsciamente, le mie gambe si muovevano da sole, senza un mio comando. Mi dirigevo verso quella figura seduta su uno sgabello al centro dell’aula. Non si accorse di me fin quando non gli arrivai di fronte. Alzò la testa e potei notare lo sguardo incredulo che fece non appena mi vide. Era così strano che io, Lily Evans, mi preoccupassi per Potter? Si, lo era.
- Lily… - pronunciò il mio nome in un sussurro.
- James… - da quando lo chiamavo per nome? Ohhh, e chi se ne importa!
- Lily, tu… - e lo abbracciai. Mi venne spontaneo e poi avevo capito che ne aveva bisogno. Se me lo avessero detto, però, che un giorno avrei mostrato tutto questo affetto nei suoi confronti, avrei riso loro in faccia.
- Mio padre è morto, - e sgranai gli occhi dalla sorpresa. – Stava male già da prima e un mangiamorte gli ha dato il tocco di grazia in un duello, - mi disse tra le lacrime. – Era un eroe, o almeno per me lo era. Ancora non riesco a crederci, quando l’ho saputo ero sconvolto e… non riuscivo a capacitarmene, - fece una pausa e di nuovo sentii quella senzazione di calore invadermi il corpo e quelle farfalle vorticarmi per lo stomaco. – Mi manca, ma so che è morto con onore, combattendo per una cosa in cui credeva, lottando per la pace. - calde lacrime scivolarono giù dal suo viso, non lo avevo mai visto ridotto in quello stato. Deve essere brutto perdere un genitore, io non lo posso sapere, certo, ma posso provare a consolarlo, voglio rendermi utile.
- James io… cioè, sappi che io ci sono…
- Grazie, Lily - mi disse sincero.
- Ehi, so che questo non è il momento più adatto ma… sì, Potter
- Sì, cosa?
- Indovina… - e sorrise felice, ma senza traccia di malizia o quant’altro, un sorriso sincero. Forse… dopo tutto… non era poi così male come sembrava, anche lui era umano.
- Posso prendermi una soddisfazione personale, Evans? - e si asciugò le lacrime con la manica della camicia.
- Ehm… ok
- Vieni ad Hogsmade con me?
- Sì, James - ed uscimmo dall’aula, prendendo direzioni opposte.
Se prima non sapevo nemmeno di che colore avesse gli occhi, adesso conosco la parte migliore di James Potter.

                          ***

Sono passati due mesi da quel giorno e io e James, ormai ho smesso di chiamarlo Potter, ci possiamo considerare amici, strano a dirsi, eh?
Quell’uscita ad Hogsmade aveva cambiato molte cose, anche perché… lì ho scoperto di essere più malandrina dei malandrini stessi. Non eravamo solo io e Potter quel giorno, bensì io, Potter, i malandrini, le mie amiche e Frank. Non si può immaginare la faccia che ha fatto James quando li ha visti: era leggermente shoccato il ragzzo. Di certo non sarei MAI uscita da sola con lui, quindi… avevo organizzato questa “cosa” di gruppo. Però devo ammettere che ci siamo divertiti, non sono poi così male come sembrano i malandrini, anzi, sono abbastanza simpatici e divertenti.  Ormai è come se fossimo un unico gruppo. Mary ha cominciato ad uscire con Sirus,  li trovo molto bene insieme quei due, anche perché sono identici caratterialmente. E poi Mary è una bellissima ragazza: capelli castani, occhi color cioccolato, fisico snello e con le curve al punto giusto, viso a cuore e lineamenti perfetti;  nessuno le sa resistere. Ora, so che ve lo chiederete in molte, ma no, io non sto con Potter. Dopotutto, io un fidanzato ce l’ho già: Ben Brown, e non ho intenzione di lasciarlo. Anzi, proprio oggi ho un appuntamento con lui.
- Ehi, Lily! - mi chiamò Potter per i corridoi.
- Si, James?
- Senti… ti va di aiutarmi a ripassare pozioni sta sera? Non ci ho capito niente. - era ad un palmo dal mio naso ed io mi sentii avvampare, mi dispiaceva rifiutare… un momento, va bene l’amicizia e tutto il resto, ma da quando mi dispiaceva rifiutare un suo invito? Mi persi, per un attimo, in quelle iridi nocciola. Ma poi risposi:
- Mi dispiace, James, ma oggi ho un appuntamento con Ben e…
- Ho capito, va bene. Ci si vede. - mi rispose deluso.
- Okay, allora io vado
- Divertiti! - mi gridò da in fondo al corridoio.
- Certo. - risposi io a bassa voce.
Dopo l’appuntamento:
- Ma, Ben… - gli dissi io, sull’orlo del pianto.
- Niente MA! Parli di lui in continuazione! Potter ha fatto questo, Potter ha fatto quello. È troppo! Non possiamo stare insieme! - e se ne andò, irato come non mai. Ero sola, di fronte al Lago Nero, e goccie di pioggia iniziarono a cadere dal cielo.

Slap, slap, slap.

Nel frattempo James…
Era a girovagare per il parco, quando la pioggia aveva iniziato a cadere, stava per mettersi al riparo, ma poi mi vide e mi si avvicinò.
“Che cosa sta facendo lei?” pensò.
- Ehi, Lily, stai facendo una doccia? - mi chiese sarcastico.
                                                                                                                           No… non proprio lui…
- Lasciami in pace. - gli dissi, cercando di non far trapelare il fatto che stessi piangendo.
- Puoi prendere un raffreddore, lo sai? Ehi, perché stai piangendo? - come aveva fatto a capirlo?
- Non sto piangendo, è la pioggia. -

Slap, slap, slap

- Fammi vedere. - e mi prese il volto con una mano, avvicinandolo al suo, accarezzando i miei capelli rosso fuoco.
                                                                                                                       Tu stai parlando di lui…!
                                                                                                                                  In continuazione…

- Non sono affari tuoi. - e scacciai via la sua mano dal mio viso.
- Sicuramente non è la pioggia… - e me lo doveva dire lui che non era per la pioggia!? – Dimmi chi ti ha fatto piangere,troverò quel cretino e prenderò a calci il suo… -
                                                                                                        Come se avessi solo lui nella testa!
- Allora vai avanti ed elimina te stesso! Perché è colpa tua se sto piangendo! Il mio ragazzo ha rotto con me per colpa tua, ancora! - gli gridai con rabbia e nel mentre la pioggia aumentava.

Slap, slap, slap.

- Oh… perdonami, Lily. Io non vorrei mai farti piangere. Ho davvero smesso di prendere in giro i tuoi ragazzi, lo giuro. - ed alzò le mani in segno di resa.
- Taci! - e mi aggrappai a lui.
- Eh? - non riusciva a capire il perché della mia reazione.
- Lui, il mio ragazzo, ha rotto con me perché stavo parlando di te troppe volte. - gli dissi tra i singhiozzi. Potevo sentire il suo cuore battere freneticamente e le sue mani stringermi la vita.
- Lui… non riesce a sopportarlo. - continuai io, e le lacrime iniziarono a sgorgare dal mio viso.
                                                                                                                                                 È troppo!
- Tutto qui?- mi chiese tranquillo. E alzai gli occhi, incontrando i suoi. – Le mie rotture sembrano solamente come questa. Cioè, io finisco sempre con uno schiaffo sulla mia faccia perché parlo troppo spesso di te; tu mi hai mai visto piangere? -
- N… no. - risposi io, leggermente più tranquilla e staccandomi dalla sua presa.
- E allora rallegrati! Una bellezza come te troverà il prossimo ragazzo molto presto! - mi disse con il sorriso stampato in faccia.
- Se lui ha rotto con te, allora è una sua perdita. Tu meriti di meglio- continuò serio. Ci stavamo ancora guardando intensamente negli occhi. – e poi, io te lo avevo detto che Brown era un idiota. Chiunque lo sarebbe a lasciarsi scappare una tale meraviglia quale sei- nessuno mi aveva mai detto una cosa simile e per di più così sinceramente. È un attimo, lo attiro a me e lo bacio.
La pioggia continua a scrosciare…

Slap, slap, slap.

Ma per ora ci siamo solo noi due: io e Potter, io e James…
Dopo meno di un secondo, mi stacco, con lo stomaco che balla la samba e le guance in fiamme.
- Sc… scusa, James. - riesco a sussurrare. E me ne scappo via; non posso credere di averlo fatto!
L’ho baciato! Io, Lily Evans, ho baciato James Potter e mi è piaciuto!
“Mi ha baciato, Lily Evans mi ha baciato! No, non posso lasciarla andare così” pensava James, e nel mentre mi rincorreva.
Arrivata all’entrata, mi sentii tirare per un polso, mi voltai di scatto e mi ritrovai ancora a contatto con quelle labbra, ma in modo molto più approfondito. Era un gioco di emozioni e sensazioni, bocche che si toccavano, lingue che si sfioravano. Eravamo nel bel mezzo della tempesta, ma non ci importava. Con una mano mi teneva ancora il polso, mentre con l’altra mi accarezzava il viso; io, invece, gli tormentavo i capelli con le mie.
Ora, però, mi sorge un dubbio: come siamo arrivati fin qui se ci odiavamo?
È successo tutto così in fretta che nemmeno io lo so.
Siamo fatti l’una per l’altro. Io lo so… lui anche.
So di amarlo e, forse, l’ho sempre saputo.




Angolo autrice
allora, oggi ho pubblicato più storie che in un mese, inisomma, tre in un giorno! per me è un record
questa storia ha partecipato al "Bianca coome il lalle, rossa come il sangue contest" indetto da Gra Gra 96 classificandosi 12° vincendo il premio Love.
Ecco il giudizio:


XII Classificata: Forse l'ho sempre saputo di Alyssia98


Grammatica: 1/20 [Ortografia: 0/10; Punteggiatura: 1/10]

Dal punto di vista ortografico ho riscontrato i seguenti errori: quindici parole sbagliate, dieci errori di battitura, due parole mancanti, due parole in più, quattro verbi mal coniugati e due articoli declinati in modo errato.
Per quanto riguarda la punteggiatura, ho riscontrato venti virgole mancanti, undici virgole sbagliate e sei segni di punteggiatura sbagliati.
In generale avevi la brutta abitudine di aggiungere la virgola dopo aver messo la congiunzione “e”.
Inoltre spesso non isolavi il vocativo con le virgole. Nonostante questi possano apparire errori stupidi, si ripetevano in nove pagine di testo, gravando pesantemente sul punteggio finale.
Ti consiglio di controllare più attentamente una storia prima di inviarla e di prestare grande attenzione alla punteggiatura e ai verbi.

Stile e forma: 8.3/10

Ho apprezzato molto lo stile di questa storia, ma il punteggio si è abbassato vertiginosamente a causa degli innumerevoli errori di punteggiatura, che rendevano il testo meno scorrevole.

Originalità: 10/10

Senza alcun dubbio la storia era originale, anche se in realtà è la prima Lily/James che leggo, quindi potrei anche sbagliarmi al riguardo. Mi è piaciuto molto l’inserimento dei nuovi personaggi e l’improvvisa morte del padre di James.

Caratterizzazione personaggi: 10/10

Secondo me questi erano James e Lily in tutto e per tutto. Anche gli altri Malandrini mi sono apparsi molto vicini alla descrizione che ci viene fatta di loro da parte della Rowling. Complimenti!

Giudizio personale: 10/10

Okay, lo devo ammettere, questa storia mi è piaciuta molto, nonostante prima di leggerla odiassi questo paring fino alla follia. Dolcissima e romantica, ha preso posto nel mio cuore. Questa fic avrebbe meritato senza dubbio un posto molto più alto, ma sono certa che in futuro riuscirai a migliorare anche nel capo della grammatica ed allora salirai sul podio anche tu. Ancora complimenti vivissimi!

Uso tematica: 5/5
Uso personaggio: 5/5
Uso citazione: 5/5
Hai usato tutti e tre gli elementi in modo eccellente.

Totale: 54.3/75

 

e anche al " Lily&James Stories - Flash Contest" indetto da GiulsGryffindor classificandosi settima a pari merito.
ecco il giudizio:

Grammatica e Punteggiatura: 5/10Prima di tutto hai saltato due volte due maiuscole (xD): storia della magia anziché Storia della Magia (-1 punto). Hai saltato altre due volte un'altra maiuscola: quidditch invece di Quidditch. Inoltre hai scritto la senza l'accento sulla a, ricordati che ci va sempre su lì e là (-1 punto). Poi... non hai messo l'accento due volte sui 'sì' e hai sbagliato il tempo nella frase “Sono solo... curiosa?!” avresti dovuto mettere “Ero solo... curiosa?!”. Un altro errore di distrazione: ndai anziché andai (-2 punti). Hai scritto rgzzo invece di ragazzo e hai sbagliato ancora una volta il tempo, passando dal passato al presente (-1 punto).

Stile: 8/10
Il tuo stile è incerto in alcuni punti: non è molto scorrevole poiché usi molte virgole, che in questo storia non fanno al caso tuo. Cerca di usare meno virgole e più punti fermi, così lo stile diventerà più fluido e a sua volta la storia piacerà di più.

Originalità: 8/10
Non è molto originale: ho già letto storie in cui James e Lily si baciano sotto la pioggia e il fidanzato precedente di Lily la lascia perché sta sempre a parlare di James. Ma – per quanto mi riguarda – la morte di Charles mi giunge nuova, ti ho dato un bell'8 per l'idea geniale!

Caratterizzazione (IC): 10/10
Be'... direi che l'IC è perfetto! Lily è acida nella prima parte e combattiva e fiera nella seconda, nella terza accetta di amare James e lì si vede il vero carattere.

James è un Malandrino, nulla da ridire, ma nell'ultimo è un gran romanticone, come lo è con Lily.

 Rispetto delle regole: 5/5

 Gradimento personale: 5/5

La tua storia è molto carina; si vedono i veri sentimenti di James e Lily, così come sono! Complimenti. ^^

beh, che dire... sono soddisfatta per entrambi nonostante la posizione in classifica.
beh, per la storia non c'è molto da dire quindi...
Spero che l'appreziate ^.^
PS: l'ho soggetta alle dovute correzioni
Baci
Alyssia98

  
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