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Autore: Aly_WritingDreams    14/08/2011    3 recensioni
Le nostre labbra continuano a cercarsi senza tregua,le mordicchio il labbro inferiore e lei sorride nel bacio.
L’insanità mentale sta anche nel fatto che,pur sapendo che non l’avrò mai come realmente voglio,sto qui a baciarla. Forse dovrei staccarmi..forse dovrei dimenticarla,ma questo non è quello che mi dice il mio cuore.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Insanità mentale.

“Come faccio ora?con questa storia dell’estate e con la fine della scuola non ti rivedrò più fino a settembre e siamo solo a luglio..” Messaggio inviato.

“Se hai voglia ogni tanto possiamo andare al mare insieme..” Messaggio ricevuto.

È così che mi sono ritrovata qui,ad osservare il vento che le scompiglia i lunghi capelli rossi e lei che se la prende come le bambine. Siamo sdraiate su una spiaggia,il mare è calmo e la giornata è ideale per divertirsi,il sole splende alto nel cielo e illumina tutta Livorno. Il braccio di Sarah mi circonda delicatamente la vita,la mia testa è poggiata sul suo petto e le mie mani,a differenza delle sue che sono sulle mie labbra,sono sul suo addome. Resterei per ore,giorni e mesi così,a sentire il battito regolare del suo cuore e a compararlo con il mio. Le sue mani sfiorano delicatamente le mie labbra,avanti e indietro,stuzzicandole leggermente e dischiudendole quando automaticamente si vanno a serrare. Una bambina è l’unico aggettivo che le calza a pennello,solo che vorrei che fosse la mia di bambina.

-“Sarah..”- mi chiama lei,destandomi così dai miei pensieri. Abbiamo anche lo stesso nome,forse è destino che io non riesca proprio a levarmela dalla testa.

-“Dimmi piccina..”- in realtà non abbiamo tutti questi anni di differenza,ne abbiamo solo uno,ma la chiamo così perché le piace molto essere trattata con dolcezza,come del resto a me.

-“Grazie,lo so che non sono molto brava a dimostrartelo,ma ti voglio bene.”- Sorrido leggermente,ma amaramente,perché so benissimo che lei mi ringrazia per essere la sua confidente. Sarah è innamorata di un ragazzo più grande di me di sei anni e di lei di sette,questo ragazzo la usa solo per andarci a letto,gliel’ha detto chiaramente,ma lei non riesce a levarselo dalla testa. Tutto questo me lo disse pochi giorni dopo che io le confessai che mi piaceva,dopo quell’affermazione la nostra amicizia si approfondì ulteriormente. Era il 12 giugno e ora è passato quasi un mese,in questo tempo non sono riuscita ancora a levarmela dalla testa,nonostante sia per il mio bene.

-“Di niente”- rispondo flebilmente,stringendomi di più al suo corpo. La sua mano si sposta dalle mie labbra e finisce sulla mia guancia,me l’accarezza guardandomi con tenerezza. Non ho mai provato fino ad ora tutte queste sensazioni insieme,le sue mani sul mio corpo mi rilassano totalmente.

-“Andiamo a fare una passeggiata Sah?”-  io annuisco leggermente e lei si tira su,porgendomi la mano che io subito accetto,le nostre dita si intrecciano,dovrebbero restare sempre così. Quando sono con lei so che non mi importa cosa pensa la gente,non mi importa se mi chiamano ‘lesbica’ o altro. Mi ricordo ancora quando nell’anno passato le persone parlavano male di noi,ancora oggi non riesco a capire come la gente possa criticare l’amore tra due persone dello stesso sesso. Amore è dolcezza,passione,dedizione e fedeltà..perché queste caratteristiche vengono viste male dal mondo esterno,se a scambiarsele sono una coppia appartenente allo stesso sesso?. Mi guardo intorno ed ogni giorno vedo uomini che maltrattano le donne,è questo allora l’amore?. Mi guardo intorno e vedo donne sposate che tradiscono i mariti,oppure mariti che tradiscono le mogli, è questo l’amore?. Non voglio assolutamente dire che anche tra omosessuali questo non succeda,voglio solo dire che molte volte i rapporti omosessuali sono più veri di quelli eterosessuali,perché infondo comportano il doppio di sacrifici.

-“Oggi sei piuttosto pensierosa..”- mi dice,io mi giro e le rivolgo un sorriso splendente.

-“Si,proprio così..è solo che devi capirmi,non posso proprio smettere di pensarti,mi piaci troppo.”- le rivelo per la centesima volta,mentre sorrido ripensando alla prima volta in cui gliel’avevo confessato,ricordo che non riuscivo neanche a guardarla in viso da quanto mi vergognavo.

-“E ora perché ridi?”-

-“Perché pensavo a quando te l’ho detto per la prima volta,non ti riuscivo neanche a guardarti in viso,quella mattina fu orribile e il pomeriggio,fu ancora peggio.”-

-“Te l’ho sempre detto che non volevo farti del male..”- la mia mano stringe ancora la sua,come a rassicurarla. Inizia a camminare più velocemente e io la guardo leggermente confusa,per poco non scivolo sugli scogli.  Arriviamo davanti ad uno scoglio obliquo,che porta al mare,l’acqua dovrebbe essere abbastanza alta,sicuramente non ci toccheremo. Mi fa segno di precederla e io con cautela inizio a scendere,fino a ritrovarmi immersa sott’acqua,dopo poco torno a galla e sento due esili braccia circondarmi la vita,mi stringe a se,il contatto tra le nostre forme e l’acqua ghiacciata mi fa tremare.

-“Hai freddo?”- mi chiede innocentemente.

-“non proprio,ma tranquilla..”-

-“Sono felice d’essere qui”-

-“Sono felice che tu ci sia..anche se so che preferiresti essere con lui..”-

-“Sono innamorata di lui..”-

-“Vorrei tu lo fossi di me..”-  

-“Non lo posso essere,lo sai come la penso..”- si che lo so,me l’hai già detto,l’hai detto anche quel 12 giugno,penso.

-“Perché ami lui che ti fa star male e non me che voglio essere la tua felicità?vorrei tanto farti felice Sarah..”-

-“Non puoi essere la mia felicità,io non riesco a stare con le ragazze nonostante mi possono attrarre.”-

-“Ok,beh lo sai ormai,voglio rimanerti amica nonostante tutto..”- le sussurro vicino all’orecchio,perché abbiamo le teste appoggiate l’una all’altra. Lei la scansa leggermente dalla mia e mi fissa,i suoi occhi si incatenano ai miei. L’insanità mentale sta nel fatto che sto per baciarla e che so benissimo che mi respingerà. Le mie labbra premano delicatamente sulle sue,senza violarle troppo,sospira leggermente sorpresa,ma non si sposta.  Provo ad approfondire il bacio leccandole il labbro inferiore,dischiude la bocca e mi permette di incontrare la sua lingua,le mie mani sono sulla vita,che la tengono vicina a me,le sue invece sul mio viso,che l’accarezzano. Ci spostiamo vicino allo scoglio e mi ci appoggio in punta di piedi,per via dell’acqua alta,lei essendo notevolmente più bassa di me è costretta a sorreggersi grazie al mio corpo. Le nostre labbra continuano a cercarsi senza tregua,le mordicchio il labbro inferiore e lei sorride nel bacio. L’insanità mentale sta anche nel fatto che,pur sapendo che non l’avrò mai come realmente voglio,sto qui a baciarla. Forse dovrei staccarmi..forse dovrei dimenticarla,ma questo non è quello che mi dice il mio cuore.

   
 
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