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Autore: Mashiro_chan    14/08/2011    2 recensioni
Questa piccola one-shot è una mia personalissima interpretazione di quel che sarebbe potuto succedere dopo che Fami è tornata a casa. Non sapete chi è? Beh, guardate prima l'episodio 13 della serie Naisho, altrimenti non aprite questa fiction!XD Un piccolo regalo a tutti coloro che seguono la mia ODG, che amano Doremi e supportano la coppia DoremixAkatsuki. Un piccolo regalo, prima di partire. Buona lettura
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Promisetome
Promise to me
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- Ti ricordi quando accettai di sposarti?-
L'uomo accanto a lei le carezzò dolcemante la mano rugosa:- Certo.- rise stancamente:- Come potrei dimenticarlo? Mi dicesti...-
- Ti dissi che ti avrei sposato, solo se mi avessi promesso di morire dopo di me.-
L'uomo abbassò lo sguardo;gl'occhi lucidi trattenevano a stento le lacrime.-
- E l'hai fatto, ti ringrazio.-
- Tesoro...-
- Posso chiederti un ultimo favore?-
- Qualsiasi cosa, amore mio!-
La donna piegò lievemente le labbra:- Promettimi che continuerai a vivere serenamente e che veglierai sui nostri figli e sui nostri nipoti fino a quando non sarà tempo di rivederci. Promettimelo, ti prego.- respirò profondamente prima di aggiungere:- Prenditi soprattutto cura di Fami, sono certa che grazie a lei i contatti tra i nostri mondi si riapriranno.-
L'uomo non rispose, non ci riuscì. Le lacrime stavano uscendo copiose dai suoi occhi violacei ,mentre le labbra erano strette l'una contro l'altra.
Annuì, era l'unica cosa che poteva fare.

La donna sorrise e il suo viso s'illuminò come un tempo, come quando la malattia e l'età non l'avevano spento e divorato giorno dopo giorno:- Ti amo tanto, Akatsuki-kun.-
E la mano dell'anziana si fece più fredda:- Anch'io, Doremi-chan, per sempre.-
Doremi chiuse gl'occhi e, con il sorriso sulle labbra, lasciò questo mondo.
Un attimo dopo il nome di lei riecheggiò forte e disperato in tutti gli angoli della grande casa giapponese nella quale viveva.
Pochi giorni dopo si tenne il funerale.

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<< Il dolore per la perdita di mia nonna mi aveva spinta ad utilizzare la magia per rivederla un'ultima volta, per poter parlare con lei. Non avrei mai immaginato di scoprire molte più cose del previsto, dalla passione comune per le bistecche, fino al desiderio di riuscire a rivelare i nostri sentimenti al ragazzo da noi amato.
Ma soprattutto, non avrei mai immaginato che mia nonna fosse una strega!
Sì, una strega come me. Adesso tutto mi è chiaro e ti prometto nonna che farò di tutto per riaprire i contatti tra il mondo magico e quello umano;sono certa che questo era anche un tuo desiderio!
E come tu sei riuscita a dichiarare il tuo amore al ragazzo da te amato,io farò altrettanto. E ti prometto che convincerò la gente a credere ancora nella magia. Ma adesso è tempo di tornare a casa...>>

- Pirika Pirilala Poporina Peperuto...riportami nel mio tempo!- una luce abbagliante scaturì dalla bambola dell'imperatrice e l'avvolse, portandola via, svanendo con lei nel nulla mentre nel Maho Dou si brindava allegramente.

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Molti anni dopo nel giardino di una casa, una sfera luminosa dai colori  pastello apparve magicamente e dissolvendosi lasciò spazio ad una bambina vestita con un abito bizzarro ma al contempo  grazioso.
Fami era tornata nella propria epoca. Un'era dove il vecchio e il nuovo si confondevano, ma anche dove la natura aveva subito forti e disastrosi cambiamenti a causa dell'avarizia degli uomini.

 I fiori di ciliegio non esistono più ...

Forse per questo le streghe erano nuovamente tornate pessimiste nei confronti di una possibile riapertura dei contatti con la Terra e avevano deciso di prendere seri provvedimenti.
La maledizione delle ranocchie tanto combattuta e sconfitta dalle famose ex-apprendiste umane Doremi, Hazuki, Aiko, Onpu, Momoko e Pop, era stata riadottata; tuttavia chi ne veniva colpito non erano più le streghe che si facevano scoprire, ma le aspiranti streghe, umane quindi  che oltre ad affrontare gli esami d'apprendistato, dovevano far molta attenzione a non rivelare la loro identità o quella della loro maestra se non volevano essere trasformate in ranocchie per l'eternità. Per questo il numero di apprendiste era drasticamente diminuito in tutto il mondo- le bambine infatti non potevano coinvolgere altre loro coetanee o ne avrebbero subito le conseguenze- e il sogno di riaprire i contatti tra i due mondi diventava sempre più lontano.
La regina Hana si stava impegnando costantemente per far annullare la legge proposta e approvata dai gruppi più radicali dell'élite magica, ma la lotta era molto dura e lei ancora giovane e inesperta.

Fami invece era un'apprendista da quasi un anno e mezzo e i suoi poteri erano incredibilmente forti. Il mondo magico non sapeva spiegarne il perché e aveva deciso di non dirle niente. Sospettavano che, probabilmente, tale potere derivasse dalle sue origini, ma restava tuttavia un fatto misterioso e bizzarro; dopotutto era figlia di una mezza strega e di un umano.

Era una bambina incredibilmente altruista e generosa, piena di vitalità; sapeva coinvolgere le persone e si faceva coinvolgere dai problemi altrui; era anche dotata di una certa eleganza e delicatezza, spesso era timida e riservata, quasi principesca nei modi, ma era anche distratta e la sua regalità finiva per scomparire nel giro di pochi attimi quando metteva il piede nel posto sbagliato! Eppure,come perdeva la sua compostezza, acquistava molta più fiducia in sé stessa.
I suoi poteri d'apprendista erano più forti della norma, la sua volontà era salda e forse proprio per questo era riuscita ad affrontare un viaggio temporale da sola, con le proprie forze.
Aveva deciso e quando decideva qualcosa, niente e nessuno poteva farle cambiare idea. Così era partita all'insaputa di tutti...

- Fami-chan.-
...o quasi.

La bambina sentì il sangue gelare nelle vene, i muscoli irrigidirsi.
Sebbene fosse Marzo e il Sole splendesse altro in cielo, la sua temperatura corporea era drasticamente calata, nonostante il cuore continuasse a pompare, frenetico,il sangue; sentiva il suo battito
cardiaco dritto nei timpani.
Quando udì quella voce familiare chiamarla già si vedeva avvolta da un bagliore magico che l'avrebbe trasformata in rana; avrebbe voluto urlare ma aveva le labbra sigillate dalla paura.
Davanti a lei, con le mani dietro la schiena e un sorriso sereno dipinto sul volto anziano, suo nonno,vestito con il kimono blu tradizionale, la guardava amabilmente.
La ragazza stava già iniziato a stilare la lista di scuse plausibili per giustificare quel bagliore e il suo abito d'apprendistato,ma il caro nonnino non le diede tempo:

- Okaeri.*-

La bambina strabuzzò gl'occhi:- O-Ohayou, ojii-chan!**- rispose quasi automaticamente.
- Allora...- cominciò l'anziano, avanzando di qualche passo nella direzione di lei.
- Posso spiegarti nonno!!!- urlò Fami, spaventata:- Ecco io, io...-
Niente. Tutte le scuse che era riuscita a tirar fuori dalla sua mente incredibilmente fantasiosa, erano improvvisamente svanite.
Era la fine, se lo sentiva. Suo nonno avrebbe scoperto tutto, lei sarebbe diventata una pseudo-ranocchia rosa per l'eternità e probabilmente l'anziano, nel vederla ridotta in quelle condizioni, si sarebbe preso anche un bello spavento. Oltre alla maledizione, anche il rimorso, fantastico!

A suo nonno Fami non  sapeva mentire; avrebbe potuto raccontargli di tutto, anche le storie più bizzarre, e lui le avrebbe sempre creduto.
Come la sua defunta nonna, che le aveva alleviato l'infanzia con i racconti più belli e meravigliosi mai letti da semplici libri favolistici, suo nonno credeva nell'esistenza di creature magiche-forse anche più della consorte-.
Chissà, forse avrebbe potuto spiegargli la situazione, diventare una rana e far diventare lui...un'apprendista?

 L'immagine di suo nonno, Akatsuki Shidoosha ,con indosso la propria divisa rosa era a dir poco ridicola e la bambina sarebbe sicuramente scoppiata a ridere se non fosse stata sul punto di essere scoperta.
Altro che confessare i propri sentimenti al ragazzo che tanto le piaceva, o riaprire i contatti tra i due mondi. Sarebbe certamente finita in uno stagno, poco ma sicuro!

- Allora, Fami-chan...- riprese l'anziano mentre la bambina abbassava lo sguardo e chiudeva gli occhi, intimorita dal vedersi avvolta dall'incantesimo che le avrebbe  rovinato la vita.

<< Sono spacciata!>>
- Come hai trovato la nonna?-

Fami ci mise un po' a capire.
Suo nonno le aveva appena chiesto come stesse sua nonna?!
Sì, sapeva che oramai era morta da più di un anno, ma lei aveva utilizzato la magia per andare nel passato...che ne sapeva lui?! Era forse dovuto a questo il bentornato che le aveva dato?

Fami alzò lentamente lo sguardo e lo posò su quello tranquillo e rilassato dell'anziano; la ragazzina era rimasta spiazzata, non sapeva cosa rispondere. Possibile che il nonno conoscesse il suo segreto?
- Di...di che cosa stai parlando, ojii-chan?- tentò lei, pensando che la vecchiaia cominciasse a giocare brutti schierzi anche al suo caro nonnino.

<< È impossibile che conosca il mio segreto!>>

L'anziano strabuzzò i grandi occhi viola, intontito dalla domanda della sua nipote più giovane:- Del viaggio temporale, bambina mia!- e sorrise dolcemente subito dopo:- Hai fatto tutto da sola, sei stata straordinaria! La nonna sarebbe stata fiera di te.-

Fami sentì improvvisamente un calore bruciante sulle sue morbide guance. Tanto era stato lo stupore e lo spavento nel sentire le parole dell'anziano, che la giovane si era colpita il viso con le sue stesse mani, schiaffeggiandosi forse nel tentativo di svegliarsi da quello che le sembrava essere un sogno.
Puntò subito dopo il dito indice della mano destra verso l'uomo e con la bocca spalancata, balbettò quattro parole in croce:- Co..come f-fai a saper...-
- "A sapere" cosa? Che tu Fami,
sei una strega?-
 

Attimi di silenzio si susseguirono, prima che la povera bambina cominciasse a urlare dal terrore.
Corse avanti e indietro per il giardino, gridando frasi sconnesse ;solo dopo mezzo minuto buono si accorse che nessuna luce l'aveva avvolta e trasformata in un blob rosa.
Si fermò di colpo davanti al nonno e cominciò a tastarsi varie parti del corpo, per meglio rendersi conto di essere ancora umana. Con gl'occhi ancora inumiditi dalle lacrime, la piccola guardò l'uomo  esterrefatta:- Non sono una rana?! Non sono una rana, grazie al cielo!!!-
- Certo che no, cara! Solo un umano potrebbe diventarlo.-
- Ma nonno...- cominciò poi, asciugandosi gli occhi e avanzando di qualche passo nella direzione dell'uomo:

- Tu conosci il mio segreto?!-

Akatsuki, così anziano ma al contempo così vitale, cancellò in poche falcate la distanza che lo separava dalla sua nipotina, l'ultima avuta e forse la più preziosa.
Così brava ed intelligente, così dolce e altruista... era come se Doremi non l'avesse mia lasciato. Sua nipote Fami era come la sua amata consorte e, come aveva promesso a quest'ultima sul letto di morte, se ne sarebbe preso cura nel migliore dei modi.
Sì, Fami poteva realmente fare la differenza. Lei avrebbe finalmente riaperto i contatti tra i due mondi.
Ancora una volta Doremi aveva avuto ragione.

- Sì, bambina mia, io conosco molto bene il tuo segreto.- e dicendo ciò, le appoggiò le mani sulle esili spalle:- Ed è ora che tu conosca il mio.-
A Fami brillarono gl'occhi come quando in passato aveva ascoltato per la prima volta i racconti della nonna; come quando aveva scoperto una strega vagabonda, Majo Mirai*** ed era diventata apprendista.
Non disse nulla, strinse solo la propria candida mano in quella dell'anziano, incredibilmente morbida e forte nonostante l'età, e lo seguì dentro un vortice di luce bianca appena apparso difronte a loro.
Non chiese cosa fosse, non le importava. Si fidava del nonno e l'avrebbe seguito in capo al mondo.

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Dall'altra  parte del vortice Fami si ritrovò in un posto a lei familiare.
Probabilmente solo in quell'istante si rese realmente conto di cosa stesse succedendo.
Era nella sala del castello del Regno delle Streghe.
La sovrana le stava davanti, con il volto coperto- come la legge voleva- e con i lunghi capelli color del grano che risplendevano alla luce, la quale filtrava dalle grandi vetrate colorate della reggia.
- Siamo nel mondo della magia?- sussurrò la bambina.
- Sì, siamo nel mio mondo, Fami-chan.- le rispose il nonno.

La bambina ebbe solo un momento. Si voltò verso di lui mentre questi schioccava le dite...

Il mio cuore in quel momento perse un colpo, tanto fu lo stupore

..e vide il suo caro e adorato nonnino ringiovanire di colpo.

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La giovane strabuzzò gl'occhi per la meraviglia e lo stupore; oltre ad essere incredibilmente più giovane, suo nonno adesso era identico al re del Mondo dei Maghi.
Fami era andata qualche tempo prima in quel regno ed era rimasta folgorata alla vista del sovrano, un bell'uomo dal fisico tonico e dalla postura regale che a vista pareva avere una quarantina d'anni.
Era veramente affascinante e la bambina ne era rimasta profondamente turbata, non sapeva spiegarne il perché. Era come se conoscesse il sovrano da molto tempo, come se l'avesse già visto...e adesso tutto le era incredibilmente chiaro.
- M-maestà-à...?- balbettò lei, quasi imbarazzata nel ritrovarsi mano nella mano con l'uomo, quell'uomo che poco prima aveva le sembianze di...
- No, Fami-chan.- scosse il capo lui: - Sono sempre io, ojii-chan.-
Nonostante quella voce incredibilmente familiare, meno bassa e roca, la bambina avrebbe riconosciuto ovunque i suoi occhi color dell'ametista. Erano sempre gli stessi.
Fami sentì le lacrime uscirle copiose dagli occhi, troppo era lo stupore, e istintivamente si portò le mani sulla bocca, per impedirsi di urlare.
Akatsuki si chinò davanti a lei e la sorresse dolcemente:-.Sono sempre io, piccola mia. Solo che questo è il mio vero aspetto, o meglio, anche l'immagine che hai sempre visto di me mi appartiene, solo che sarò così tra,vediamo...cento anni, ecco tutto.-concluse scherzando e accarezzandole dolcemente una guancia.
Fami fece altrettanto e spostò le mani, coperte dai guanti della divisa da strega, sul volto dell'uomo, delineandone i contorni:- Sei proprio tu nonno...sì, sei proprio tu!!!- e lo abbracciò, impaurita, sorpresa e felice al contempo:- Com'è possibile?!- domandò esterrefatta:- Tu sei...-
Non poteva crederci.
L'uomo le tolse il cappello a punta e le posò una mano sulla chioma rosata:- Sì, ,in realtà tuo nonno è il re del Mondo dei Maghi.-
Fami rimase paralizzata a quelle parole. Suo nonno era un mago, il re dei maghi...e sua nonna era una strega.
Improvvisamente le tornarono alla mente ricordi antichi, di lei e dell'anziana che l'aveva cresciuta con tanto amore.

 << C'era una volta una bambina che sognava di volare con la scopa e avere una bacchetta magica....>>

Fami chiuse gl'occhi, mentre le lacrime le rigavano le guace arrosate. Le parole si susseguivano nella sua mente come un fiume in piena, una canzone antica improvvisamente tornata alla memoria.

<< La bambina crebbe e incontrò il principe. Ma strega non era più...>>

Fami appoggiò la fronte sulla spalla del nonno- così forte, robusta e muscolosa -e tra i singhiozzi ,cominciò a parlare:- Era tutto vero...tutto...-
- Cosa, Fami-chan?- domandò Akatsuki,coccolandola
La bambina si stacco da lui, per poterlo guardare dritto negli occhi:- Le storie che la nonna mi raccontava quando ero più  piccola, in realtà erano la storia della sua vita, della vostra vita!-
L'uomo sorrise e annuì:- Sì. Indirettamente lei ti ha rivelato dell'esistenza del Mondo della Magia, del fatto che fosse stata apprendista ed io...-
- Il suo principe.- terminò la bambina, in un sussurro.
Akatsuki arrossì leggermente e confermò le parole della nipote con un cenno del capo.
Fami sorrise e cominciò a piangere nuovamente; il nonno la guardò preoccupato:- Tesoro, perché piangi ancora? Sei rimasta turbata? Mi dispiace...-
-NO!-
Fami si asciugò gl'occhi, inzuppando i guanti rosa con le lacrime; scosse poi vistosamente la testa prima di prendere la parola:- Piango perché sono felice! Oggi ho scoperto così tante cose che mi hanno fatto battere il cuore e cambiato la mia giornata, ma che dico! La vita! Ma ancor di più sono felice perché adesso so con certezza che la nonna ha vissuto una vita bellissima, serena!-

<< Fami-chan?!>>

Akatsuki la guardava meravigliato, mentre il corpicino della sua piccina veniva scosso da vistosi singhiozzi. Eppure sorrideva come mai prima aveva fatto.
Il volto della giovane s'illuminò:- Pensavo che a causa della lontananza dai suoi figli e soprattutto da te nonno, che spesso eri via, la nonna avesse sofferto molto...invece ha vissuto la sua vita così come desiderava!- cercò di schiarirsi la voce ,deglutendo a fatica:-  Ora capisco perché quando andavo a farle visita durante le vacanze, fosse sempre così felice. Ha realizzato tutti i suoi sogni, ha trovato te e...-la voce tremò nuovamente e le lacrime ricominciarono ad affiorare:- ha lasciato questo mondo senza alcun rimpianto...-
Questa volta anche Akatsuki non poté trattenersì. Strinse forte al petto la sua bambina e cominciò a piangere.
Anche la stanze si riempì di singhiozzi e singulti e solo allora Fami prestò attenzione ai presenti.
Nella sala,oltre alla regina-sorretta dal consigliere Oyajide,che la bambina conosceva- erano presenti alcune streghe del consiglio,quattro giovani uomini con a seguito delle donne anziane e poi, incredibilmente era presente anche suo zio Shinichi, vestito con abiti regali ;alle sue spalle lo seguiva un uomo anziano e robusto, dai capelli rossi e dagl'occhi azzurri che la giovane non conosceva; ma non vi badò, presa da ben altro:- Oji-chan!***- urlò  Fami dallo stupore:- Anche tu...-

Qui?

Beh, se suo nonno era il  re dei maghi, suo zio doveva essere...
- Il principe....- sussurrò esterrefatta, mentre il giovane uomo le si avvicinava e la sollevava in braccio:- La mia nipotina preferita!-
Esultò lui, mentre Fami continuava a guardarlo imbambolata:- Oji-chan, tu sei il principe? Il principe dei maghi?!- domandò, sbattendo più volte  i grandi occhi rosa e puntandoli in quelli cremisi dello zio.

- Sì, è proprio così. E tu sei una meravigliosa principessa!-

- Non sono meravigliosa, e tanto meno una principessa...- borbottò lei. Suo zio era solito chiamarla così sin da quando era nata, perché era  la sua nipotina più piccola, figlia dell'adorata sorella minore.
- Ma non sto scherzando, Fami-chan.- controbatté lui:- Io sono un principe, lo zio Seya è un principe e la tua mamma è una principessa, quindi anche tu...- e non terminò la frase, preferendo godersi lo sguardo sconvolto della sua energica nipotina, improvvisamente perso e completamente inebetito a causa delle parole appena sentite.
- Gomen,gomen. ****- si scusò immediatamente Shinichi, mettendo a terra Fami e portandosi imbarazzato un braccio dietro la nuca:- Dopo tutte le scoperte di oggi, era meglio se questa precisazione l'avessi fatta più in là. Sarai sicuramente scossa, Fami.- concluse lui, visibilmente dispiaciuto.
La bambina tuttavia si riprese immediatamente appena vide lo sguardo malinconico dello zio e scuotendo il capo, sorrise e disse:- Sì, sono effettivamente frastornata da tutte queste scoperte...insomma, pensavo che la mia giornata si fosse concluse magnificamente al termine del mio viaggio temporale, eppure...- e sorrise raggiante:- Adesso sono qui!- e rise,con quella risata così cristallinea e delicata, contagiando con la sua allegria i presenti; ma un dubbio l'assalì atrocemente e pose fine al suo riso.
Sgranando gl'occhi e spalancando la bocca, Fami colpì nuovamente le sue povere guance rotonde con un sonoro battito:- UN MOMENTO!!!- e intorno a lei calò il silenzio:- Non vorrete forse punirmi per aver compiuto un viaggio temporale senza il vostro permesso o per aver infranto una delle regole del Mondo della Magia?!-
Tremava Fami. Forse tutte quelle persone lì presenti la volevano giudicare, punirla per la sua colpa e suo nonno e suo zio erano stati chiamati apposta per proteggerla, un po' come se fossero i suoi avvocati: << Non voglio diventare una rana!>>
E una fragorosa risata si levò per tutta la sala.
Suo nonno Akatsuki aveva appena iniziato a ridere divertito e poco dopo lo seguirono anche lo zio e la regina del mondo delle streghe; a stento gli altri presenti riuscirono a trattenersi.
E fu proprio la sovrana a rispondere ai quesiti della bambina.
Camminando regalmente nel lungo abito bianco, la donna si avvicinò e chinò sulla bambina.
- Sta tranquilla, Fami-chan.- cominciò affettuosamente, rivolgendosi alla piccola:- Nessuno vuole punirti anzi, sei qui per tutt'altro motivo.-
La bambina si tranquillizzò immediatamente,specialmente quando sentì le mani forti del nonno appoggiarsi sulle sue spalle con fare rassicurante:- È così.-confermò l'uomo:- Siamo qui perché tutti i presenti che vedi nella stanza, hanno qualcosa da raccontarti a riguardo di tua nonna.-
Hana prese nuovamente la parola:-  Si era deciso di non dirti nulla a riguardo di tua nonna, la mia cara mamma adottiva Doremi, perché pensavamo che una notizia del genere avrebbe potuto sconvolgerti e non ti avrebbe lasciato l'opportunità di seguire il tuo proprio percorso magico, ma adesso...- e le accarezzò teneramente la testolina rosa:- dopo aver visto di quali grandi poteri sei dotata Fami-chan, è giusto che tu sappia chi era tua nonna e cos'ha fatto per il regno magico. In te è impossibile non rivedere lei. Non solo nell'aspetto fisico, ma nel carattere e specialmente nel cuore...- e Hana spostò così il dito affusolato che aveva puntato nel centro della fronte della ragazza, sul suo cuore:- Perché, come lei, anche la tua magia proviene da qui.- concluse.

E così la sovrana la fece sedere al proprio fianco e iniziò a raccontarle nei dettagli la vita di quella meravigliosa persona che fu Doremi Harukaze, sua nonna. A quella conversazione se ne aggiunsero altre e la piccola principessa conobbe così tuttte quelle persone che avevano amato tanto la "strega pasticciona dal cuore d'oro", e  si sentì piacevolmente travolta da quell'amore che le riversavano come se fosse ella stessa la protagonista di quelle avventure.

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Ancora una volta una luce abbagliante trafisse il cielo della moderna Misora, illuminando l'erba e le mura della bella villa antica. Fu così abbagliante e colorata che probabilmente sarebbe stata vista dall'intera città, ma la magia ha regole proprie e gioca con lo spazio e con il tempo. E poi l'umanità, se possibile , era diventata ancora più cinica e prepotente di quanto già non fosse, tanto da non prestare attenzione a un fatto bizzarro come quello.
Fami avrebbe avuto un compito veramente arduo da portare a termine, ma l'intero mondo della magia, e la sua stessa famiglia, avevano fiducia in lei.
Varcando nuovamente il passaggio, la piccola e suo nonno tornarono finalmente a casa, e il giovane re riprese immediatamente le sembianze da anziano.
La strega si liberò della propria divisa d'apprendista con uno schiocco di dita, e stancamente si sedette accanto all'uomo che ancora le stringeva la mano.
Stettero in silenzio per un po', osservando il piccolo lago di pietra nel quale i grandi pesci bianchi e rossi nuotavano placidamente. Quella giornata di Marzo era abbastanza mite e l'albero che sovrastava la panchina di legno sulla quale nonno e nipote erano seduti, era come una piccola barriera che allontanava i suoni frenetici della città marittima.
Fami si decise finalmente a parlare:- Nonno, perché non me lo avete detto subito?-
Akatsuki la guardò comprensivo:- Volevamo prima che ti abituassi all'idea dell'esistenza del Mahoutsukai e a gestire i tuoi poteri.-
- Ma i poteri che mi ha dato la regina conferendomi il titolo di apprendista non sono facili da gestire, ho bisogno di tempo, eppure alla fine, mi avete svelato prima la verità...-
- Ti sbagli. I poteri non te li ha dati la regina, ti appartengono di diritto. Sei una principessa, dopotutto.-
- Tra tutte le cose che mi sono successe oggi, ti dirò ojii-chan, che questa è l'unica che ancora non riesco ad accettare. Io una principessa?! -
- È così Fami. Ci farai l'abitudine, vedrai. E chissà, forse un giorno diventerai regina di entrambi i mondi.- concluse Akatsuki con sguardo sognante.
- Eh?!-
L'uomo scosse la testa:- Niente, lascia stare le parole del tuo vecchio nonno!- e rise di gusto, mentre la bambina lo guardava preoccupata. Fami stava per rispondere, ma egli la precedette. Con sguardo grave e perso in chissà quale memoria, Akatsuki le parlò ancora:- Inoltre, se né io né nessun altro abitante del regno magico ti abbiamo mai svelato la verità, è perché tua madre ce lo ha impedito.-
- Mamma?- ripeté incredula la giovane, mentre l'uomo annuiva dispiaciuto:- Tua madre ha sofferto molto a causa della magia, e quando sei nata tu, ha pregato me e tua nonna di non dirti niente e di tenerti alla larga dal mio mondo di origine.- il re tacque per alcuni attimi e cominciò a guardare un punto fisso davanti a sé. Gli occhi improvvisamente scuri e profondi, parevano un abisso infinito pieno di tristezza, persi in chissà quali ricordi.
Fami non osò dire niente e comiciò anch' ella a rimembrare attimi passati nei quali aveva assistito al forte astio che sua madre provava per qualsiasi argomento che in qualche modo si poteva avvicinare alla magia :- Mi ricordo....- cominciò, attirando immediatamente l'attenzione del nonno:- Che okaa-san*** non voleva che Doremi obaa-chan**** mi raccontasse le favole con protagonisti maghi e streghe, diceva che mi riempivano la testa di sciocchezze.-
Akatsuki l'abbracciò:- Tua madre ha sofferto molto a causa della magia, è per questo che ha sempre voluto tenerti lontana da qualsiasi cosa la riguardasse. Ha voluto rinnegare le sue origini, liberarsi dei suoi poteri, rinunciare al suo titolo di principessa...-
- Perché?-
-...-
- Perché la mamma odia così tanto la magia? -
- Non posso dirtelo, Fami-chan. Quando tua madre vorrà parlartene, lo farà sicuramente, com'è giusto che sia. Io non ho il diritto di intromettermi.-
- E quando?-
- Quando sarai più grande e potrai capire meglio gli adulti, piccola mia. Però...- e improvvisamente la voce di Akatsuki salì di un tono e sembrò improvvisamente più allegra:- Siamo sulla buona strada!-
- Davvero?!- domandò curiosa Fami
- Sì. Se oggi ti ho rivelato il mio segreto è solo grazie a tua mamma. È stata lei a darmi l'autorizzazione, ovviamente con tante restrizioni, ma è andata bene. Sei sua figlia e non poteva tenerti all'oscuro delle tue origini per sempre, specialmente adesso che i tuoi poteri hanno cominciato a manifestarsi seriamente.-
La bambina sorrise e abbracciò il nonno. Dopo un po' aggiunse:- Sai nonno, sono felice. Oggi è stato il giorno più bello della mia vita!-
- E ne verranno altri così, è una promessa!- Akatsuki osservò per qualche secondo la sua nipotina e poté constatare con un certo orgoglio, quando fosse somigliante a Doremi: << Piccola m
ia, sei una benedizione.>> Chiuse gli occhi per un attimo e strinse tra le braccia la sua Fami:- Adesso però andiamo a casa, non vorrei che tua madre si arrabbiasse! Sai che fa paura anche a me quando va su tutte le furie?-
- Hai proprio ragione nonno!-
I due entrarono così in casa, ridendo e scherzando, mentre i raggi del tramonto baciavano dolcemente la tenuta Shidoosha- Harukaze.
Probabilmente quel bacio proveniva direttamente dal cielo.

Fine.
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*§*Vocabolario*§*
*Okaeri= bentornata
**Ohayo, ojii-chan= ciao nonno
***Majo Mirai= giovane strega vagabonda che Doremi incontra nell'episodio 41 della quarta serie, Mille Magie Doremi/ Ojamajo Doremi Dokkan.
****Gomen= scusa
*****Okaa-san= mamma
******Obaa-chan= nonna

Angolo dell'autrice
Ma chi si vede? Sì sono proprio io, Mashiro-chan, quella che dal 2007 deve ancora terminare una fanfiction. Più vado avanti, più temo di non farcela!=.=
Mi ripresento dopo moltissimo tempo con questa one-shot, iniziata mesi fa. Il perché ho deciso di scriverla, sta nel fatto che volevo dare la mia personalissima interpretazione a riguardo delle origini della dolcissima e bellissima Fami, la nipotina di Doremi che compare nell'episodio 13 della serie Naisho(ormai non dovrebbe più essere uno spoiler, visto che la serie è stata trasmessa in Italia due anni fa). Ho deciso di riprendere la fine dell'episodio( quanto avete pianto, eh? Io mi sono disperata!) e raccontare cosa è successo prima e sopratutto dopo che la piccola è tornata a casa, tentando anche di dare una spiegazione plausibile ai poteri della bambina che, nonostante l'apprendistato, riesce a compiere da sola un viaggio temporale. Motivo in più per poter affermare che suo nonno è Akatsuki. Qual'è il motivo principale? Avete visto l'aspetto, no? I capelli, i capelli! Osservate quelli di Doremi e di Akatsuki e vedrete che Fami è l'unione di  quei due!+O+ Okay, la smetto di sclerare altrimenti non finisco più!XD
E ovviamente tutto è ricollegato a ODG!u.u
Dunque, vorrei poi aggiungere qualche precisazione: nella mia storia Fami è l'ultima nipote di Doremi e Akatsuki, figlia della figlia dei due citati poco fa .
Innanzitutto premetto che, per chi avesse letto "Quattro ragazze e un viaggio nel passato", le cose sono cambiate, o meglio, alcuni personaggi sono mutati. E visto che di questo passo non so nemmeno se riuscirò a scrivere il seguito di ODG, vi spoilero un po' di cose.
La mia mente bacata ha concepito ciò:

Doremi e Akatsuki hanno avuto tre figli, due maschi e una femmina; rispettivamente Shinichi , Seya( o Hiro devo ancora decidere) e Kanon(o Ringo- stesso discorso del fratello "new entry"-  che prima avevo chiamato Sakura). Satsuki l'ho soppressa!XD
Altro cambiamento sta nella coppia OnpuXTooru: i due hanno avuto due gemelle, Miyo e Yumi( new entry).
Ecco, preciso queste cose per evitare inconvenienti, accuse o possibili plagi futuri. Sono le mie piccole creazioni, intesi?
Altro spoiler. Ho pensato: Fami perde sua nonna quando lei ha 11 anni, ma Doremi, da quel poco che si vede, è comunque un bel po' anziana. Come giustificare tutto ciò? Prendendo anche in considerazione che in ODG Doremi ha il suo primo figlio a soli venti/ventuno anni?
Ho messo un po' di tragedia anche qui, che aiuta sempre a creare più difficoltà, complicare la situazione, ma rendere anche più ricco il bottino finale.
A darmi l'ispirazione ci hanno pensato la canzone e il video della cantante coreana Park Bom( 2ne1 vi dice qualcosa?) " Me&You".
Kanon(Ringo/Sakura) ha perso il grande amore della sua vita. Il padre le ha impedito di usare la magia per salvarlo(in quanto neppure la magia può far resuscitare i morti e usarla per un intento del genere, può costare la vita) e lei si è rinchiusa nel dolore e nell'odio verso le sue origini per molti anni. Solo verso i trenta ha incontrato un bravo giovane che l'ha saputa riportare alla vita, farle superare il dolore e le è stato accanto con pazienza. Dopo qualche anno si sono sposati e poi è nata Fami.
Facendo due calcoli l'età di Doremi si sarebbe dovuta aggirare intorno ai 60 quando è nata Fami ; quindi teoricamente è morta a 71 anni. Certo, è sempre giovane, ma neanche tanto, quindi può anche andare.
E per concludere, ho utilizzato anche il personaggio di Majo Mirai, che mi aveva colpita davvero nel profondo. La strega vagabonda che ha sofferto tanto perché a causa dei suoi poteri non ha potuto sposare l'uomo che amava. Inoltre è stata un  personaggio fondamentale per la maturazione di Doremi, mi sembrava giusto farla venire in contatto con Fami , che per di più, come sua nonna , sa dare speranza agli altri.
Penso di aver detto tutto...no! Un'ultima cosa c'è! Mi sono ispirata anche a Maison Ikkoku, per chi conoscesse questo bellissimo anime/manga di Rumiko Takahashi, rifacendomi al compromesso dei due protagonisti "io ti sposo, se tu mi prometti di morire dopo di me".

Sconvolti dopo tutto ciò? Penso di sì!XD Adesso sapete quali calcoli assurdi passano per la testa di questa pazza di Mashiro-chan!XD Avevo bisogno di scriverlo, non potevo tenere i miei lettori lontani  da contanta pazzia!XD

A parte gli scherzi, spero davvero che la mia piccola storia vi sia piaciuta, che non vi siate spaventati da questo mega angolo dell'autrice e che continuerete a seguirmi con molta pazienza.
Grazie di cuore a chi lo sta facendo dal 2007 e chi ha iniziato solo da quest'anno, grazie, grazie davvero!
Un bacio e a presto, spero.
Mashiro-chan* ^__^



 
  
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