Fratelli miei, se sfogliate i libri di storia
vi diranno che col sangue si fanno le nazioni:
da Pearl Harbor ad Austerliz, da Lepanto alla Meloria;
ci son stati papi, imperatori, eserciti, coalizioni
che hanno fatto i propri interessi colle vite dei loro servitori.
 
Però c'è stato un uomo esile, ma dal grande cuore
che ci ha portato un grande messaggio d'amore:
"Se userete la forza del braccio otterrete soltanto violenza:
non porterà a nulla e rovinerà la vostra esistenza.
Il sangue non è un buon inchiostro per firmare la pace,
alla fine tutti perdono e chi dovrebbe perdonare tace.
 
Usate la forza dell'anima, l'unica vera forza:
colei che vi rende uomini, non bestie e anche i potenti smorza.
Non temete di fare qualche sacrificio,
perchè ciò che porta la pace è solo un eterno beneficio".
 
Quell'uomo ha liberato la sua gente
dalle grinfie di un impero che non temeva niente.
Ha usato cannoni, fucili, coltelli?
Ha usato tutta la forza che il suo esile corpo racchiudeva:
la forza della sua grande anima, che trasmise ai suoi fratelli.
 
Son passati anni dalla sua morte,
ma già c'è un altro conflitto alle porte.
L'umanità continua a venerare
pietre, pezzi di carta e roba da raffinare.
 
Tutti vogliono un mondo migliore
ma continuano a sganciare bombe come in quell'estate.
Adesso che state cadendo di nuovo in errore, ricordate
le parole che disse l'uomo esile, ma dal grande cuore.