[Dedicata a Sakura_____ ,

perché glielo dovevo! <3]

Ma mi ha portato la cicogna o mi avete trovato sotto un cavolo?

 
 
 
 

Un piccolo bambino biondo si era posizionato dietro la porta della cucina di casa sua. Si mordeva il labbro con i due forti dentini, smettendo quasi di respirare, attento a non farsi sentire . Scrutava, con i suoi occhioni blu, le figure di mamma e papà che discutevano. Papà Minato rideva e, nel frattempo, schivava un cuscino lanciato a tutta forza dalla mamma. Mormorò un divertito “stavo scherzando”, che, però, non convinse la donna, la quale ritornò all’attacco, stavolta con una pantofola - lanciata, forse, intenzionalmente - che colpì le gambe del marito.
-Namikaze!- urlò lei, facendo sobbalzare Naruto. –Non osare mai più, e ribadisco mai più, dirmi che ho qualche chiletto di troppo.- la frase fu seguita anche dall’altra pantofola, non schivata di proposito dal destinatario.
-Tesoro, ti donano.- si difese lui, sempre ridendo. –Ricordi quando aspettavi Naruto? Il pancione ti stava d’incanto.- si alzò e, schivando i colpi della moglie che avrebbe tanto voluto imprimergli le belle cinque dita sul visetto d’angelo, la  strinse a sé. –Scherzavo.- ripeté, baciandole i capelli. Solo in quel modo, Kushina parve rilassarsi.
-Ma in quel caso era diverso… c’era il nostro Naruto-chan qui dentro.- disse, accarezzandosi la pancia, memore dei mesi di gravidanza.
Intanto, però, la mente del piccolo di casa era entrata in azione. Interrompendo il bacio che i due stavano per darsi, parlò.
-Perché dici così, mamma? Mi hai mangiato forse?- a sentire la voce stridula del bambino, i due coniugi sobbalzarono: soprattutto Minato, mentre Kushina riuscì a rilassarsi quasi subito e a tornare padrona di sé, almeno in parte.
-Oh no, Naruto caro.- si espresse la donna, sciogliendosi dal marito e abbracciando forte il più piccolo. Gli accarezzava i capelli, facendo sfilare le dita tra i suoi fili dorati.
-E allora cos’è successo?- rincarò Naruto, portandosi la manina in bocca e mordicchiandola.
-Niente, cosa vuoi che sia successo!- ridacchiò Kushina e il suo nervosismo crescente non sfuggì al marito, il quale decise di intervenire, sperando di risolvere la situazione.
-Ma quindi come sono nato?- domandò il figlioletto, prima che il papà potesse intromettersi. Quel bambino aveva un tempismo perfetto, tanto quanto quello di sua madre.
-Ti ha portato la cicogna!-
-Ti abbiamo trovato sotto un cavolo.-
Di fronte a due risposte diverse, a una stessa domanda, Naruto inclinò la testa di lato, lasciando pendere la manina, mezza sbavata. I suoi occhietti esprimevano tutta la curiosità che un cuccioletto di quell’età poteva provare. -Eh?- chiese, in un urletto.
-Il cavolo, com’ha detto tua madre…- provò a rimediare Minato, aiutandosi con un mezzo sorrisetto.
-E che c’entra la cicogna?- Naruto, stavolta, spostò la testolina dall’altro lato, in un movimento piuttosto curioso che fece sogghignare Kushina.
-Beh, è stata la cicogna a portarti sotto il cavolo, ovvio!- espose la donna, con tanto di dito eretto davanti al naso. Minato apprezzò moltissimo la geniale trovata di sua moglie: era stata tanto semplice ma, doveva ammetterlo, lui non ci aveva pensato. Del resto, una situazione del genere gli aveva tolto ogni facoltà intellettiva. Ancor prima che Naruto nascesse, si era sempre fatto congetture su come spiegargli della sua nascita ed era sempre stato spaventato dall’arrivo del fatidico giorno. Per fortuna, la sua adorabile consorte aveva rimandato il momento.
-Ed era bella questa cicogna?- disse il piccolo, entusiasta, con un lampo di felicità nelle iridi blu.
-Oh sì, era bellissima. Aveva le piume dorate e due meravigliosi occhi blu.- rispose la madre, attorcigliando alcuni capelli biondissimi intorno al suo dito.
-E la cicogna che ha portato papà com’era?-
Kushina rise, squadrando suo marito.
-Devi sapere che era un po’ distratta e spennacchiata. Non sapeva nemmeno volare bene! In compenso, riluceva alla luce del Sole.- ammise, perdendosi a contemplare l’uomo che aveva, felicemente, sposato.
-Immagino tu voglia sapere anche della mamma, ora.- s’intromise Minato, avvicinandosi alle persone più importanti della sua vita. L’immagine del suo Naruto, che annuiva convinto, gli scaldò il cuore.
-Era la cicogna più antipatica di tutte. Faceva a botte con tutte le altre cicogne! Però.- e quel “però” ci voleva, e non solo per l’occhiataccia di Kushina. –Il suo manto piumato era quello più splendente, rosso acceso, tanto che persino il fuoco ne era invidioso.- appoggiò la testa su quella di sua moglie.
Il piccolo batté le mani contento. - Voglio vedere pure io le cicogne!-
I due sorrisero, pensando che la situazione sarebbe terminata lì, con il desiderio del loro bambino.
-Ma come le avete contattate?- ritornò alla carica, facendo sbiancare Minato che, anche stavolta, proprio non sapeva come uscirsene.
-Eh no, ometto, stai facendo troppe domande in una volta! Dovresti già essere a letto!- si finse autoritaria l’Uzumaki, caricandosi il figlio in spalla e conducendolo in camera. –E niente “ma”, la mamma te lo spiega domani!-
Minato rimase in cucina, impalato, osservando i due che, comicamente, si allontanavano. Vide Naruto sfuggire dalle braccia della donna e scappare via. Sospirò: se avesse saputo rintracciare le cicogne, le avrebbe proprio ringraziate per quei due bei tipetti che gironzolavano, rincorrendosi.
 
 
 

FINE
 
 
 

Immancabile anche il giorno di Ferragosto! XD
Comunque sia, per vostra somma fortuna, non dovrei scrivere molto in questi giorni: motivo: festa di paese! *___*
Al massimo, qualcosa di mattina o di sera. (accidenti, eh? XD)
Beh, se vi è piaciuta – spero >///> - fatemi sapere! ^.^