Tu
– Kaoru
Guardi il
cielo, e lo dipingi.
Guardi le
nuvole, e le fai vaporose.
Guardi quel
sole che si scorge appena, ma tu ricrei esattamente la sua luce.
Sposti lo sguardo verso il basso. Il tuo nasino non è più all’insù.
C’è un
prato. E’ di un verde ancora acerbo. Pensi che dovresti riprodurlo così com’è,
ma non sai se ci riuscirai.
Prendi il
tubetto di tempera, cominci a svitare il tappino
bianco, e poi riversi un po’ di colore sulla tua tavolozza. Prima però cerchi
un angolo ancora pulito. Non vuoi rischiare che le tempere colorate si mischino tra loro e ti rovinino quel verde.
Con la
punta del pennello appena bagnata, inizi a mescolare. E
mentre lo fai pensi alla prossima tinta da scegliere.
Forse un
pizzico di giallo potrebbe aiutarti. O forse una punta di azzurro.
Non sai quale prendere, così decidi per entrambi. Li unisci
al verde, bagni ancora un po’ le setole del pennello, e mescoli sovrappensiero.
L’odore
della vernice si confonde con quello dell’aria.
Osservi
ancora una volta il terreno erboso, lo compari al colore che hai appena creato.
No, non ci
siamo. Non è ancora simile. Sbuffi. Per un attimo ti lasci catturare da un
soffio di rabbia che ti sfiora la guancia.
Guardi le
tempere che hai a disposizione. Quale di quelle può aiutarti?
Il viola?
No, lo
appesantirebbe troppo.
Il marrone?
Creerebbe un effetto bruciato, e quel prato non lo è. E’ solo acerbo.
E’ come te.
Spesso non
credi in te stessa e nelle tue capacità, ma devi solo crescere un altro po’.
Tutto qui.
Questo è
ciò che ti ripete in continuazione un certo ragazzo, quando esasperato dal tuo
comportamento a volte infantile, ti rimprovera.
Lo odi quando fa così. Dici che si
comporta male, che per te è troppo introverso, troppo taciturno, troppo…
Ma forse
ha ragione. Solo a volte, però.
Devi
credere in te stessa. E allora lo fai.
Poi ad un
tratto ecco l’illuminazione: bianco. Ci vuole del bianco. Solo una punta.
Come una goccia di latte che cade nel the.
Stemperi
per bene il composto, ci aggiungi una pennellata di acqua,
ed ecco pronto il colore: un verde brillante ma acerbo al tempo stesso.
Non lo
lasci seccare, e così lo imprimi su tela.
Lo muovi lungo
tutto il bordo, i tuoi occhi quasi si colorano di luce nel vederlo così
perfetto, così vivace.
Il bianco è
il colore di quel soprabito che ti sta sempre accanto.
E nel
pensare al ragazzo che lo indossa, non riesci in quell’attimo
a non arrossire. Abbassi gli occhi, e provi un inspiegabile senso di vergogna.
Cerchi di
toccarti una guancia con la mano sporca di pittura, e
così finisci per imbrattarla simpaticamente.
“Sei la solita pasticciona” ti senti dire all’improvviso. Ti
volti, e nel vederlo sobbalzi. Conciata in quel modo, penserà che sei un alieno, ma tu a volte hai una fantasia troppo
fervida.
Cerchi di
pulirti con il dorso della mano, ma lui ti ferma. In questo modo impiastreresti
ancor di più il tuo viso.
Ti porge un
fazzoletto. Prima di prenderlo lo osservi. Sei ancora intontita per via della
figuraccia.
Ad un
tratto ti vedi posare quel pezzo di stoffa sulla guancia. Il fresco cotone ti
sfiora la pelle in modo gentile.
Pensi che
adesso lui non sia più una persona scortese. E’ premuroso.
Ma quando
ti chiama ragazzina, con quel suo
modo di fare arrogante e scontroso, lo è un po’ meno.
Mentre lo osservi resti in silenzio. Non sai cosa dire, e con lo sguardo tergiversi. Hai
le mani sudate, ti senti a disagio ma fai finta di
nulla, o ci provi. Tanto lui, con quell’ingenuità che
ha, non lo noterà mai.
“Il pranzo è pronto” dice ad un tratto. Tu annuisci, poi con un colpetto di tosse ti schiarisci la
voce. “Arriverò tra un attimo” rispondi.
Lo vedi
andar via, come fa sempre. Ora ti senti più leggera, meno a disagio, ma il tuo
cuore continua a battere fortemente.
Ti senti
forse confusa, non capisci il perché, dopotutto, pensi con un sorriso sulle
labbra, per te è solo una persona scostante, un signorino troppo antipatico.
Eppure in
cuor tuo, nascosto chissà dove, un piccolo pensiero ti sussurra che non tutto è
come sembra.
Tu per ora
non sei in grado di capire, di comprendere.
Ma forse
chissà, un giorno ascolterai la voce del tuo cuore e capirai che qualcosa di
prezioso è accanto a te.
E quando
quel giorno arriverà, la tua vita si trasformerà in uno splendido quadro tutto
da dipingere.