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Autore: Patta97    15/08/2011    3 recensioni
Delle nuove generazioni descritte appena in "Diciannove anni dopo" dalla cara zia Row non ne sappiamo granché e noi tutti abbiamo fatto quelle che sono solo supposizioni su aspetto e carattere dei pargoli dei nostri eroi. Ma che succederebbe se a raccontarci di tutti loro fossero i due nuovi gemelli, vale a dire i giovani Lorcan e Lysander Scamandro? Devo dire che mi sono affezionata molto a loro scrivendo questa storia e spero piacciano anche a voi! Ciao!
[Sequel di "Chi non non muore si rivede", scritto in maniera un po' più diversa ed ironica]
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lorcan Scamandro, Lysander Scamandro, Un po' tutti | Coppie: Lily Luna/Lysander, Luna/Rolf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 POV. LYSANDER
 
Sento delle braccia scuotermi e apro gli occhi, confuso ma pronto a prendermela con Lorcan. Rimango con espressione ottusa, invece, ad osservare un viso sconosciuto.
- Scamandro! Sveglia! Oggi ci consegnano gli orari, non vorrai mica fare ritardo a colazione? – chiede il ragazzo, che ha capelli neri rasati cortissimi e gli occhi scuri.
Mi alzo di scatto dal letto e ricordo: sono a Hogwarts…
Apro il baule intatto e mi metto a rovistare in cerca della divisa. Mi sistemo con orgoglio la cravatta rossa e oro, guardandomi all’unico specchio.
- Ti sbrighi? – è un’altra voce. Mi volto. Sulla soglia del dormitorio, vicino al ragazzo di prima, c’è ne un altro, altissimo e magrissimo per avere undici anni.
Li seguo giù per le scale.
- Sono Addie Hokin – si presenta il ragazzo coi capelli rasati, mentre attraversiamo il ritratto della Signora Grassa e scendiamo le scale a chiocciola della torre. – Ma tu chiamami Hokin -.
- Io invece sono Jim Hopkins e puoi chiamarmi Jim – dice il ragazzo allampanato.
Memorizzo i nomi e li associo subito ai loro volti.
- Non ti preoccupare per il fatto del cognome. Addie odia il suo nome, permette solo a sua sorella e a me di chiamarlo così… però è democratico: chiama tutti col cognome! – mi sussurra Jim all’orecchio con un sorriso, mentre entriamo nella Sala Grande.
Guardo subito il tavolo dei Corvonero e vedo Lorcan, insonnolito, che parla con Louis e un ragazzo che non conosco. È così preso che non ascolta nemmeno i miei pensieri. Mi siedo tra Hokin e Hugo, cercando di farmi passare il senso di delusione. Hugo, che sta già divorando la sua pancetta, mi dice che non mi ha potuto aspettare “perché stava morendo di fame”. E si vede.
- Scamandro, loro sono gli altri nostri due compagni di stanza – dice Hokin. – Justin Dixon – fa un cenno a un ragazzo dai capelli biondo scuro e gli occhi azzurri. - Ed Erik Murray – Un piccoletto coi capelli castani e gli occhi scuri mi sorride e mi porge la mano. La stringo, felice. Sembrano tutti simpatici. Mi sarebbe piaciuto conoscerli ieri sera, ma sono crollato come un sasso… - E lui è Hugo Weasley – continua Hokin, - ma mi pare di aver capito che lo conosci -. Annuisco e il piccoletto, Erik, mi lancia un’occhiata strana.
Inizio a mangiare, ascoltando i vari discorsi e capisco molte cose: Hokin e Jim si conoscono da quando erano piccoli, visto che i loro genitori erano amici fin da Hogwarts. Hokin ha una sorella del quarto anno, sempre Grifondoro, mentre Jim è figlio unico. Erik è appassionato di storia sia magica che non, avendo il padre Babbano e la madre strega; ha due fratelli più piccoli, entrambi magici: uno entrerà ad Hogwarts il prossimo anno e uno tra quattro. Justin è molto taciturno, ha accennato solo di avere i genitori entrambi maghi. Neville… il professor Paciock, cioè, sta distribuendo i pezzetti di pergamena in cui sono trascritti gli orari. Quando mi consegna il mio, mi sorride e mi da una calorosa pacca sulla spalla, così come a Hugo. Erik va in brodo di giuggiole a osservare nuovamente da vicino uno degli eroi della Seconda Battaglia di Hogwarts; fissa ogni tanto Hugo di sottecchi, con aria avida. Ma lui è preso dalla terzo bis di pane e marmellata.
- Hugo! Mangi, eh? Che novità… Sono fiero di te, comunque, sarai un perfetto Grifondoro – è James Potter, il fratello maggiore di Lily. Sta per andarsene, seguito dai suoi amici, quando mi nota. - Ciao, Lysander! – mi saluta. - Complimenti, sei finito in un’ottima Casa, proprio come la mia sorellina – aggiunge con orgoglio. - Mi ha detto che lo desideravi tanto… ti è andata bene, eh? Bé, ci si vede! – si allontana, non prima di aver scompigliato i capelli a me e Hugo e aver fatto un cenno ai miei amici. Erik diventa rosso come un peperone e penso che sta scoppiare scoppiare, ma si da un contegno.
- Tu – sussurra eccitato. – Tu, conosci i Potter? – ha una luce spiritata negli occhi scuri.
- Bé, certo… - adesso tutti i miei compagni mi guardano. Erik ricomincia a fissare Hugo, che stavolta si sente a disagio e arrossisce in zona orecchie.
- Vincent! – esclamo, interrompendo quel momento imbarazzante quando vedo il mio bellissimo gufo venire verso di me. Prendo la lettera che ha nel becco.
 
Caro Lysander,
potevi mandarci un gufo per darci la notizia, Lorcan l’ha fatto! E invece riceviamo l’allocco di Neville a dirci che sei Grifondoro! Come sono i tuoi compagni di stanza, simpatici? Ci sono Nargilli sul cuscino? Se ti gira la testa vai in infermeria, mi raccomando.
Che Louis è Corvonero e Hugo Grifondoro ce l’ha detto Lorcan. E anche che Lily è una Grifondoro. Sarai felice, no? Ho capito che ti piace.
Io e papà ti auguriamo un felice giorno di lezioni.
Con affetto,
                                                                                                                  Luna Lovegood (mamma)

 
- LUNA LOVEGOOD È TUA MADRE?! – urla Erik.
– Bé, sì -.
Erik si lascia sfuggire uno squittio e inizia a parlare da solo. Si riusciva a distinguere solo “ma certo?!” e “ come mi è sfuggito?!”.
- È… È normale? – chiede Hugo, sconcertato. Gli altri si limitano ad alzare le spalle e a continuare la colazione. Non mi fanno domande, ma mi sento più osservato di prima, ma mai quanto Hugo, che adesso può fare a gara con un pomodoro maturo. Usciamo dalla Sala Grande, con Erik non ancora ripreso del tutto. Ci dirigiamo alla prima lezione, Trasfigurazione, insegnata da Genestae Flos. Noto che è coi Corvonero. Wow, Lorcanino bello, pagherai per avermi dimenticato.
 
 
Beeeene, potete uccidermi.
Primo, ho aggiornato in ritardo e non presto come avevo promesso e avrei voluto.
Secondo, il capitolo è confusionario e non si capisce niente.
Ma vi farò un riassunto.
Allora, Lysander è in camera con Hugo, Jim Hopkins, Abbie... scusate, Hokin, Erik Murray e Justin Dixon. Sì, sono sei, anche se il massimo è cinque. Problems? >.<
Lorcan, apparentemente, sembra non calcolare Lysander che, visto che hanno la lezione di Trasfigurazione (insegnata da un'insegnate inventata da me) insime, vuole fargliela pagare.
Vi lascio a recensire, si spera, questo obbrobbio. Ma vi regalo una chicca, per dirla alla Hagrid......

Image and video hosting by TinyPic la famiglia Scamandro-Lovegood.
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