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Autore: Essemcgregor    15/08/2011    5 recensioni
Un Villaggio Vacanze e due settimane di completa libertà.
Rachel e Kurt hanno organizzato questa vacanza per passare del tempo insieme, vacanza alla quale aderiranno solo Finn, Blaine, Brittany, Santana Quinn e Puck.
Finn è felice con Rachel, ma sente che qualcosa è cambiato nei confronti di Kurt.
Blaine e Kurt vogliono solo godersi il tempo che possono passare insieme, anche se Kurt ha le idee confuse sul suo rapporto con Finn.
Puck e Quinn sono tornati insieme, mentre Brittany e Santana vogliono capire a cosa può portare il loro rapporto.
[ispirata ad un GDR.]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ci tenevo a dire che se non ho aggiornato le altre FF è stato per un semplice calo di ... ispirazione. 
L'altro giorno è morta la mia cucciola di pastore Abruzzese, 
le ero davvero affezionata, e vederla in quel modo mi ha fatto troppo male. 
Ho passato giorni in completa apatia, non avevo voglia di fare nulla. 
Questa FF la dedico ad alcuni roleplayer con cui passo le serate, 
in effetti questa FF è ispirata ad una role fatta con loro :3 sopratutto con Kurtie. 
Blaine non mi uccidere D: 
Spero vi piaccia. 

p.s. Sono per la Klaine sempre e comunque, ma mi sono divertita a fare un pò di Furt :) Perdonatemi Klaine Fans!
 


Villaggio Vacanze

 
 
Di chi era stata l’idea di un villaggio vacanze? Ma di Rachel e Kurt ovviamente. Quando non litigano quei due vanno sempre d’accordo. Finn si era stupito quando li aveva trovati entrambi in casa sua e di Kurt, mentre discutevano con dei volantini sul tavolo.
Erano talmente immersi nelle loro cose, che non notarono Finn che sbirciava con poca discrezione, il materiale cartaceo sul tavolo della cucina.
Li sentii confabulare e ridacchiare, Kurt ogni tanto scriveva qualcosa su un pezzo di carta mentre Rachel mandava messaggi alla velocità della luce.
In quel momento il telefono di Finn squillò, ma nessuno dei due  parvero aver sentito nulla.
Il ragazzo estrasse il telefono, e lesse il messaggio che gli era appena arrivato da Rachel.
 
“Che ne dite di una vacanza tutti insieme? Io e Kurt abbiamo trovato un Villaggio Vacanze perfetto! Fateci sapere. R e K.”

Il ragazzo sospirò, per poi sporgersi verso di due sorridendo.
 
- Perché non me lo chiedete di persona cosa penso del Villaggio Vacanze?-
 
I due ragazzi sobbalzarono, e Kurt lanciò un urletto, spaventato. Finn ridacchiò per la loro reazione, diede un bacio sulla tempia a Rachel, e si sedette al suo fianco.
Kurt aveva la mano sul cuore e guardò Finn con fare molto teatrale.
 
- Hudson, tu mi farai morire prima o poi.-

Rachel sorrise al suo ragazzo, mentre mostrò lui il gruppo di volantini che avevano sul tavolo. Ogni volantino apparteneva ad un diverso villaggio vacanze. In alcuni volantini c’erano delle grosse X rosse, segno che i due l’avevano scartato per un qualche motivo in particolare.
Rachel mostrò lui due volantini, gli unici due rimasti immacolati. Finn li prese dando ad entrambi una scorsa veloce. Erano volantini che promettevano due settimane di vacanze ad un prezzo davvero vantaggioso.
Ma come gli aveva insegnato la madre, c’era sempre qualche fregatura, mostrò il suo disappunto con una smorfia.
 
- Rach secondo me sono fregature.-

La ragazza lo guardò inclinando la testa.
 
- Non dire così Finn, il prezzo è perfetto e poi due settimane di vacanza insieme! Sarebbe un sogno non trovi?-
 
Kurt prese uno dei volantini che avevano scartato sospirando. Lo aprì e lo sbatté in faccia al fratellastro.
 
- Io non sono disposto a pagare questa cifra per un villaggio vacanza.-
 
Il ragazzo prese il volantino dandogli un’occhiata, e dopo aver letto la cifra riportata per una sola settimana di vacanza, strabuzzò gli occhi.
Sia Rachel che Kurt annuirono, riprendendo in mano i due volantini che Finn aveva abbandonato sulla tavola, e ripresero a parlare fitto tra di loro.
Il ragazzo ci pensò su, anche se il Villaggio faceva schifo, erano comunque due settimane in cui potevano divertirsi, e spassarsela insieme.
Quella sera a cena, sia Rachel che Kurt ne parlarono a sua madre e Burt, ed entrambi furono molto entusiasti di quell’idea, dopo aver letto il volantino trovarono che i prezzi erano ragionevoli, e che era un’opportunità da non perdere.
 
- Purché dormiate maschi con i maschi e femmine con le femmine.-

Burt puntò il dito su Rachel e Finn, ed entrambi assicurarono che avrebbero diviso le stanze con quel criterio.
Finn alzò gli occhi al cielo, quella clausola gli sembrò stupida, ma decise di non contraddire il patrigno.
Se non sbagliava, nascondeva da qualche parte il suo fucile da caccia, e voleva evitare che arrivasse a minacciarlo con quello.
Quella sera Finn si ritirò nella sua camera, dopo aver visto un po’ di televisione con la famiglia e accese il suo computer per controllare il suo Facebook.
Proprio mentre controllava le sue notifiche, sentì qualcuno bussare alla porta.
Il ragazzo sorrise, sapeva già chi era.
 
- Entra pure.-
 
Kurt entrò nella stanza sorridendo, portando con sé un bicchierone di latte, che posò sulla scrivania del fratellastro.
Finn sorrise e cominciò a sorseggiare il latte, mentre finiva di controllare le sue notifiche.
Kurt nel frattempo si era seduto sul suo letto, aspettando che il ragazzo finisse quello che stava facendo.

- Finn senti… mi chiedevo se… posso invitare anche Blaine?-

Il ragazzo si voltò verso Kurt, da quando in qua aveva bisogno della sua approvazione per poter invitare qualcuno? In realtà aveva già dato per scontato che anche Blaine avesse fatto parte della compagnia.
Scrollò le spalle con aria indifferente.
 
- Sì certo che puoi.-
 
Pensò che la conversazione fosse finita, e invece si sbagliava di grosso.
Kurt non si era mosso da dov’era, aveva puntato lo sguardo sulle spalle del fratello, fino a che questi non si voltò di nuovo. Finn guardò Kurt con aria interrogativa, di solito quando gli portava il latte, si scambiavano al massimo due parole, dopodiché lui tornava nella sua stanza quando vedeva che il fratellastro non era intenzionato a parlare.
Ricambiò il suo sguardo per qualche secondo, dopodiché si schiarì la voce, sentendosi in imbarazzo per quella situazione.
 
- Kurt … devi dirmi altro?-
 
Il ragazzo si riscosse dai suoi pensieri, sussultò e si alzò di scatto dal letto. Mormorò qualcosa riguardo il fatto che doveva mandare messaggi a tutti gli altri ragazzi su Facebook, detto questo uscì dalla stanza velocemente.
Finn non seppe mai quali pensieri avevano colto il ragazzo in quel momento, e neanche immaginò che Kurt fosse rimasto dietro la porta per alcuni secondi, mentre si mordeva il labbro inferiore in preda ad una serie di pensieri e ricordi, che da giorni lo perseguitavano.
 

 
I giorni seguenti furono giorni impegnativi per tutti i ragazzi, dallo shopping dell’ultimo minuto, alla preparazione valigie. Solo una settimana li separava da quella vacanza, e tutti quanti erano in fibrillazione.
Finn e Kurt furono impegnati con i rispettivi partner, Kurt aveva costretto Blaine ad un giro forzato di shopping nel centro commerciale, e Rachel aveva costretto Finn ad andare da lei per decidere cosa portare in vacanza.
Non che Finn fosse minimamente preoccupato, i vestiti di Rachel erano sempre molto… discreti, e di certo non lasciavano spazio a fantasie di un certo tipo.

- Allora pensi che questo sia perfetto?-
 
Il ragazzo annuì osservando Rachel che gettava l’abito in questione sulla pila di quelli da portare.
Il suo letto e il suo pavimento erano cosparsi di vestiti, accessori e scarpe. Sperava solo che le due valigie che aveva intenzione di portare, contenessero tutta quella roba.
Non che Kurt si stesse comportando diversamente, da quello che diceva Blaine, e da quello che poté vedere quando passo davanti la sua stanza, aveva fatto anche lui la pila di abiti da portare o meno, solo che il ragazzo era entrato in crisi quando dovette scegliere quali tipo di creme portare e quali no.
- Rach senti ricordati che hai a disposizione solo due valigie ok?-
 
Quando arrivò il fatidico giorno, tutti quanti si presentarono di fronte casa Hummel/Hudson, in attesa dei due ragazzi per poter partire.
Puck era andato a prendere Quinn, Santana, Brittany e Blaine, quest’ultimo appena arrivati di fronte casa di Kurt e Finn, si precipitò al suo interno per andare a vedere se Kurt avesse bisogno di una mano.
Gli altri invece sostarono di fronte il vialetto, in attesa del ritorno di Finn che era andato a prendere Rachel.
Non passò molto tempo prima che la macchina del ragazzo comparisse lungo la strada, e proprio in quel momento, Blaine uscì portando le due valigie di Kurt.
 
- Ah che bello ci siamo tutti!-

Rachel sorrise a Quinn Santana e Brittany e si unì a loro per scambiarsi le ultime novità della settimana.
Finn invece aiutò Blaine a caricare la valigie di Kurt nella sua macchina, e trasferì le valigie di Blaine dalla macchina di Puck alla sua.
Puck salutò Finn con una stretta di mano, poi diede uno sguardo al bagagliaio della sua auto.

- Sicuro che ci entri tutto?-

La macchina di Finn stava per scoppiare, nonostante fosse un fuoristrada, le valigie di Kurt e Rachel occupavano gran parte del bagagliaio. Avevano decisi di andare con due macchine per comodità, poi una volta nel villaggio, non avrebbero avuto bisogno di muoversi, a parte per qualche uscita serale.
 
- Ok possiamo andare! Villaggio Vacanze… arriviamo!!!-
 

 
Il viaggio di andata fu una sorta di tortura per Finn, non immaginava quanto Blaine fosse così simile a Kurt, in fatto di gusti si intende.
Lui Rachel e Kurt presero a parlare dell’ultimo numero di Vogue, del colore dell’anno, e del modo assurdo in cui si vestiva Rachel.
Blaine appoggiava in parte la tesi di Kurt anche se trovava che gli abiti di Rachel tutto sommato fossero adorabili.
Kurt insisteva del contrario, e parlò di una sorta di restyling del suo modo di vestire, affermazione poi che creò una sorta di discussione in cui Kurt e Rachel cominciarono ad affrontarsi a brutto muso, mentre Blaine cercava di fare da paciere.
Finn fu più volte interpellato e tutte quelle volte addusse la scusa che stava guidando e non voleva perdere la concentrazione.
Fu felice di fermarsi alla prima stazione di benzina, per poter scendere dalla macchina per non sentire il litigio di Kurt e Rachel, che non ancora si era spento.
Anche Puck scese dell’auto, e quando vide Finn, ne approfittarono entrambi per scambiare due chiacchiere.
Dalla macchina di Puck uscirono le ragazze che dissero che dovevano andare in bagno, e dalla macchina di Finn uscirono Rachel e Kurt, che mentre discutevano, annunciarono che anche loro avrebbe usufruito dei servizi.
 
- Perché non facciamo un auto noi ragazzi e nell’altra le ragazze?-

Blaine si unì ai ragazzi con una smorfia sul volto. A quanto pare era disperato anche lui. Quando Rachel e Kurt litigavano, non era facile fermarli.
Finn ebbe un’idea.
 
- Puck prendili tu per un po’… sia Rachel che Kurt, noi ci prendiamo Santana e Britt.-

Il ragazzo alzò le mani e si tirò indietro.
 
- Scordatelo amico, le ragazze sono le vostre e ora ve le tenete… ups scusa Blaine intendevo dire la ragazza e il ragazzo.-
 
Blaine e Finn si guardarono disperati, un’altra ora di viaggio con quei due sarebbe stata molto difficile. 
Quando tutti i ragazzi tornarono, ripresero il viaggio, ma chissà per quale ragione, Kurt e Rachel parevano aver fatto pace. Rachel passò il tempo seduta sul sedile davanti battendo il ritmo della musica con la mano, mentre Kurt rimase abbracciato a Blaine, fino a quando non chiuse gli occhi addormentandosi.
 

 
Giunsero al villaggio per l’ora di pranzo, era proprio come se lo immaginavano. Un grosso viale d’ingresso li accolse non appena ebbero varcato l’ingresso, e li portò dritto verso un grosso edificio di legno, immerso nel verde. Rachel si guardò intorno, ogni cosa per lei era motivo di gioia. Lancia strilli ed esclamazioni ogni secondo, mentre un Kurt ancora assonnato, si risvegliò dalla catalessi maledicendo Rachel e i suoi acuti.
Parcheggiarono nella zona apposita, dove venne ad accoglierli un inserviente a bordo di un golf kart, che aiutò Puck e Finn a scaricare i bagagli.
A causa però dei bagagli di Kurt e Rachel, il poveretto dovette fare doppio viaggio.
 
- Adoro questo posto! Non vedo l’ora di provare la piscina!-
 
Quinn Santana e Brittany si avviarono verso la reception, Finn lasciò Rachel insieme a Kurt e Blaine e seguì il gruppo di ragazze insieme a Puck.
Quando giunsero nell’edificio di legno, furono accolti da una donna dietro un bancone di legno massello. Fece un grosso sorriso a tutti loro chiedendo a che nome avevano la prenotazione.
 
- Hummel.-

In quel momento Kurt era spuntato da dietro le spalle di Finn, avanzò insieme a Rachel, e prese in consegna le chiavi dei Bungalow che avevano prenotato.
Uscirono fuori dall’edificio, mentre Kurt parlottava con Rachel. La ragazza sbuffava a causa di qualche motivo, e Kurt scrollò le spalle con un sorrisetto.
 
- Bene, Quinn, Sant e Britt sono in camera con Rachel, bungalow 10.-

Diede le chiavi alle ragazze, che ringraziarono con un sorriso.
 
- Finn tu sei in camera con Puck.-
 
Finn guardò l’amico e sbatté il pugno contro il suo. Quando realizzò che mancavano due nomi all’appello, guardò i due ragazzi di fronte a loro e inarcò un sopracciglio.
 
- E … voi due?-
 
Blaine arrossì e abbassò lo sguardo, Kurt invece sorrise sostenendo lo sguardo di Finn.
 
- Bungalow numero 12, siamo in camera insieme, ti disturba?-
 
Finn avrebbe voluto dire qualcosa, avrebbe voluto controbattere come si deve trovando una motivazione valida per impedire a quei due di non dormire insieme.
L’unica cosa che gli veniva in mente era ciò che avrebbe potuto dire Burt dopo la raccomandazione che aveva fatto a lui e Rachel. Quasi lo avesse letto nel pensiero, Kurt lo anticipò citando proprio ciò che aveva detto il padre.
 
- Sbaglio o ha detto maschi con maschi e femmine con le femmine?-

Finn si morse il labbro inferiore, era a pochi centimetri di distanza dal viso di Kurt, la distanza tra i due diminuiva sempre di più. Kurt lo stava fissando con aria di sfida, mentre i suoi occhi azzurri dardeggiavano. Finn dal canto suo cercava una risposta a tono da dargli.
 
- Non hai sempre detto che sei una ragazza ad honorem?-
 
Lui inarcò un sopracciglio.
 
- Per il professor Schuester sono sempre un ragazzo, e fino a prova contraria lo dimostra anche un’altra cosa che sono un ragazzo. Indipendentemente dal fatto che mi senta una ragazza ad honorem, ergo non infrango nessuna regola.-
 
I ragazzi seguirono lo scontro con il fiato sospeso, quando però fu chiaro che la vittoria era di Kurt, il gruppo si lanciò in un grosso applauso urlando il nome del ragazzo.
Finn lo guardò seccato, e senza aggiungere altro andò via. Non vide perciò in quel momento, l’espressione vagamente dispiaciuta di Kurt.
Puck lo seguì tenendo le chiavi del Bungalow in mano, aveva preso le loro due valigie dal golf kart, e lo stava seguendo arrancando per la strada brecciata.
Finn a malapena si accorse della figura che lo seguiva, troppo immerso nei suoi pensieri. C’era un motivo valido perché Kurt non doveva dormire con Blaine, ed il motivo era semplice, lui non voleva.
Quando arrivò di fronte la porta del Bungalow numero 11, si fermò realizzando che non aveva la chiave. In quel momento si voltò giusto in tempo per vedere Puck, che lo guardava storto, reggendo con una mano, le chiavi, e tenendo l’altra sulla milza dolorante.
 
- Stai bene?-
 
Il ragazzo con la cresta guardò male l’amico, indicò le due valigie dietro di lui, ansimando, cercando di riprendere fiato.
 
- Cavolo.. scusa Puck.-

Prese le valigie e le chiavi, e le portò dentro. Puck lo seguì, e si buttò subito sul primo letto che gli era capitato a tiro. Il bungalow era tutto di legno di forma circolare, l’arredamento anche era del medesimo materiale.
In un angolo c’era un televisore al plasma, sotto di esso una sorta di cassettiera dove probabilmente al suo interno c’era il frigo bar.
Dal lato opposto c’era un armadio con le ante aperte, da dove si vedeva una cassaforte aperta. Finn era sicuro che con loro sarebbe stata inutilizzata.
La scrivania era di fronte i due letti, vi erano sopra di volantini, un telecomando, il menù per il servizio in camera, e altri fogli che  non aveva capito cosa fossero.
Il bagno era abbastanza grande, con una doccia a vetri trasparenti, e una vasca da bagno in fondo alla stanza.
Al contrario del resto del bungalow, era completamente di marmo.
Finn accarezzò gli asciugamani morbidi e bianchi, e in quel preciso momento gli venne una voglia matta di andare in piscina.
 
- Puck senti…-
 
Quando uscì dalla stanza notò che il suo amico era sprofondato nel mondo dei sogni.
Sorrise e decise di cambiarsi, indossò il costume da bagno e prese uno dei grossi asciugamani che c’erano sul letto, era di colore rosso, e da come c’era scritto sul volantino sul letto, era l’asciugamano che potevano usare per andare in spiaggia e in piscina.
Non indossò alcuna maglia sopra il costume da bagno, e messe le sue infradito, uscì dalla stanza portandosi dietro le chiavi.
Era quasi sicuro di non trovare nessuno in piscina, perlomeno nessuno dei suoi amici. Sicuramente ognuno di loro era impegnato a disfare i propri bagagli.
Quando varcò il cancello del vialetto che portava alla piscina, scorse una figura famigliare. Indossava un costume nero, con sopra una maglietta bianca. Non si poteva sbagliare, i suoi capelli acconciati alla perfezione e la pelle chiarissima, potevano solo appartenere da una persona: Kurt.
Finn non seppe perché, ma vedendolo in quel momento, il suo cuore diede un balzo.
   
 
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