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Autore: BeliveInAngels    16/08/2011    4 recensioni
PARALYSIS 3 - Sono solo casi per l'NCIS. Attenzione: alcuni personaggi menzionati appartengono a NCIS: LOS ANGELES
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Timothy McGee, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Paralysis'
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***INFORMAZIONI***

Titolo: “Paralysis 3
Autore: BeliveInAngels
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale
Raiting: Arancione nel prologo, rosso più avanti
Avvertimenti: Lemon, Slash, CONTINUAZIONE DI UNA FF PRECEDENTE XD
Narrazione: 3^ persona nel prologo
Personaggi: Anthony 'Tony' DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Timothy 'Tim' McGee, Ziva David, Abigail Sciuto e chi più ne ha più ne metta, menzionati anche dall'NCIS: LOS ANGELES.

Introduzione: PARALYSIS 3 - Sono solo casi per l'NCIS.
Attenzione: alcuni personaggi menzionati appartengono a NCIS: LOS ANGELES

Numero capitolo: Prologo
Titolo capitolo: Home



* * * * * * * * * *



_.-*°HOME°*-._



Disegnino





(http://www.youtube.com/watch?v=BbgEDM-6aTA)
Ascoltate quando leggete capirete molte situazioni poco chiare :D




Avanzò a passo sicuro lungo il percorso che conduceva alla vecchia sede di lavoro. Salì in ascensore e premette il solito pulsante, quello che non toccava da tre anni. Si era fatto quattro ore e mezza di volo per arrivare da Los Angeles a Washington D.C. perchè il suo capo, Henrietta Lange, gli aveva chiesto di portare un fascicolo contenente dei dati che sarebbero tornati interessanti per il capo dell'NCIS di Washington. Aveva promesso di rimanere in contatto con i suoi vecchi colleghi, ma alla fine non aveva mantenuto. Era praticamente sparito per tre anni e di lui non aveva più avuto notizie nessuno. Uscì dall'ascensore. Il suo stomaco si contorceva dall'emozione, ma teneva una postura piuttosto rigida. Aveva dei jeans stretti e una maglietta nera, una borsa a tracolla, gli occhiali da sole e gli anfibi, tipico abbigliamento da California e non certo da Washington. Era a casa. Si guardò intorno, sorridendo perchè nessuno lo filava di striscio. Avanzò fino alle scrivanie sentendo il cuore stringersi nel vederli, tutti a capo chino a lavorare. Senza dare troppo nell'occhio avanzò velocemente verso la scrivania di Gibbs. Appena lo vide deglutì. Aveva dimenticato quanto fosse bello quell'uomo. Si bloccò davanti al tavolo, rimanendo immobile con le mani ai fianchi.

-Desidera?- domandò Gibbs secco senza alzare gli occhi.

-Ho una bomba nella borsa...- sibilò lui sorridendo. Gibbs scattò in piedi, incrociando gli occhiali scuri e il sorriso traverso di Tony.

-Oddio...- sussurrò McGee, accorgendosi finalmente della presenza dell'ex collega.

-Ehi, ciao!-

-Tony!- esclamò Ziva alzandosi e raggiungendolo, abbracciandolo subito, senza dargli il tempo di levarsi gli occhiali. Appena la ragazza lo mollò, tirò gli occhiali sopra la testa.

-Il sole della California ti ha colorato per bene, eh?- sorrise McGee, battendogli una mano sulla schiena

-Zitto, pivello!- fece voltandosi- Rimango sempre bellissimo, più di te!-

-Questo è da vedere!-

-Quanto tempo, dove sei sparito?-

-Ho avuto subito troppo da fare. Trovavo raramente il tempo per dormire, figurarsi per chiamare.-

-La California è così stressante?-

-Sì, davvero.- si voltò verso Gibbs, sorridendo- Il mio capo mi ha inviato a mandarti questo.-

-Cos'è?-

-Non crederai ai tuoi occhi quando leggerai.- sussurrò il ragazzo porgendogli il fascicolo appena tirato fuori dalla borsa.

-Come sei conciato, DiNozzo? Che fine ha fatto il tuo decoro?-

-Non vado in giro in completo, lì. Muoio.- rise Tony incrociando le braccia, attendendo la reazione del suo ex capo. Gibbs aprì il fascicolo e rimase immobile.

-Questo... lo avete voi?-

-Ho chiesto personalmente se il cadavere poteva essere portato qui. Dovrebbe arrivare tra poche ore.-

-Grazie DiNozzo.-

-Di nulla. E' lavoro.- fece poi rimettendosi la borsa in spalla.

-Dove vai?- chiese McGee.

-L'aereo mi aspetta all'aeroporto militare. Se non mi sbrigo mi...- il cellulare del ragazzo cominciò a squillare. Lo prese e rispose- Tony. Sì... Consegnato. Dillo alla vecchia.... NO NON DIRE ALLA VECCHIA CHE LE HO DATO DELLA VECCHIA!!! MI UCCIDERA'!!! SAM!!! Dai, apparte gli scherzi, sto andando all'aeropor... come? D'accordo, non ne ho idea ma ok. Non è lì a Los Angeles? Perfetto. Vado subito. Sì, anche a te.- e riattaccò, alzando gli occhi e vedendosi tre paia di occhi che lo fissavano- Che c'è?-

-La vecchia?- chiese Gibbs con metà sorriso.

-Storia lunga. Mmmm dov'è Leon?-

-Nel suo ufficio.-

-Ottimo. Grazie.- e si incamminò, senza più prestare attenzione a loro, che lo seguirono con gli occhi fino a quando non scomparì completamente dietro una porta.




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