A volte sogno di perdermi nel tuo corpo dorato. Sai,non è facile pensare,per me.
Ho sempre molto da fare: rincorrerti, accarezzarti,ospitare dentro di me anime di bambini,anziani, esseri viventi che con me si divertono. Io invece sono sempre triste.
Come fai a non essere gelosa,tu? Come fai a non arrabbiarti, quando arriva lei, e maliziosa com'è gioca con il mio corpo? Si diverte a spingermi verso di te con violenza, per poi allontanarmi altrettanto velocemente, facendomi soffrire.
A volte il desiderio che ho di te mi fa venire voglia di porre fine alla mia vita. Ma non posso, forze immensamente più grandi di me mi rendono immortale, anche se io ci provo a troncare la mia esistenza, a fermare il mio tempo lanciandomi contro quei giganteschi sassi appuntiti.
Lei, fresca ma cattiva, poi, mi rende spaventoso agli occhi delle anime che solitamente mi amano.
Quando si poggiano su di te, scalfendoti delicatamente, mi ritraggo per il dolore e per la vergogna. Come può un dono di Dio essere spaventoso?
Allo stesso modo in cui può essere innamorato. E io lo sono di te, anche se tu non capisci, anche se tu non ricambi questo sentimento. A volte penso di non essere abbastanza per te. Eppure noi due siamo fatti per stare insieme, per essere stupendi insieme.
Tuttavia mi fa male pensare che,per ritrovare i miei figli, dovrei scavare attraverso di te. Ti farei male, e io non voglio,perché sei la cosa più bella che mi sia stata regalata.
Nel mio moto continuo, riesco a guardarti con ammirazione. Sei superba, perché tutti giocano con te e tu li lasci fare. Sei altruista, e ti lasci plasmare come più desiderano: riesci a far sognare migliaia di piccoli spiriti. Certo, lo so fare anche io,diresti – forse – tu. Ma io non sono nient’altro che un solo elemento, sono capace a farmi amare per pochi minuti,e poi vengo dimenticato. Alcuni si divertono anche a ferirmi trasmettendomi materialmente tutto il loro odio per ciò che li circonda, per ciò che gli è stato donato da Lui.
E poi, i tuoi figli sono dentro di me. Sono in fondo al mio cuore, anche se io li accarezzo dolcemente, facendoli vorticare dentro il mio corpo.

Quando ci incontriamo, sembra che tu voglia solo me,per l’eternità,per sempre. Abbiamo molti figli insieme: degli incredibili ibridi, un po’ di me e di te insieme. Io ne sono felice,perché stanno sempre tra noi, a ricordare che anche se il nostro amore è impossibile, loro ne dimostrano comunque l’esistenza.
In realtà io credo che assomiglino tutti a te. Alla fine il loro corpo è leggermente più scuro del tuo, ammorbidito soltanto dal mio elemento. La prova incontrovertibile che non siamo poi così diversi come tutti credono.

A volte vorrei odiarti.
Perché, tutti ti usano, e tu come ringraziamento utilizzi le mie creazioni? Regali loro dei bellissimi oggetti,gioielli che si trovano solo nelle parti più profonde del mio essere. Senza chiedere: utilizzi le tue fattezze ambrate e esponi i miei doni, che rivendi agli altri, come se tu fossi una bellissima vetrina.
Ma io non dico mai niente. Sono superbo,vanitoso, so di essere bello,divertente. Mi accontento di essere potente quando voglio. Mi accontento di possedere innumerevoli doni, vite dentro di me, indescrivibili sorprese.
Mi accontento di essere semplicemente acqua, il tuo Mare, innamorato per sempre della mia terra, il mio grandissimo amore.
Mi accontento semplicemente di amarti, Sabbia.