The Times
    
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Seduto alla scrivania, dall'alto della postazione privilegiata, Inghilterra, forse dimentico di come fosse quello per un gentleman, lanciò l'ennesimo sguardo omicida a quelle odiose lettere impilate una dietro all'altra, senza che, le maledette, assumessero una parvenza di significato. La cosa era fastidiosa.
Inconsciamente, aveva deciso che, per quella volta, avrebbe potuto tollerare la presenza di quella fastidiosa pulce di mare - era un gentleman, in fin dei conti – almeno fin quando non fosse stato in grado di decifrare il titolo in neretto del giornale che, spocchiosamente, il nanetto stringeva in mano.
Con tutta evidenza, aveva decisamente sovrastimato la sua pazienza. Decisamente.
“Sealand.” Scandì, secco.
Una testolina bionda si mosse appena da dietro il giornale erto a muro invalicabile. Due metri di sopracciglia si levarono appena oltre il bordo superiore del malloppo di fogli.
“Sì?” chiese una vocetta acuta e supponente.
“Quando mi farai la cortesia di eclissarti alla mia vista?”
“Quando avrò finito di leggere il giornale!” rispose il piccolo presuntuoso, seduto di fronte alla scrivania. “È molto importante avere sempre uno sguardo sull'economia mondiale. - aggiunse - Beh, ma tu che ne puoi sapere, vecchio scemo.”
Se Inghilterra non gli saltò al collo fu solo perché aveva già fatto colazione, e un'indigestione proprio non gli serviva. Non rinunciò però ad emettere un basso ringhio.
“Benissimo... E ,dimmi, tu saresti così acculturato da... - si sporse oltre la scrivania, agguantando il quotidiano e strappandolo senza tanti complimenti dalle mani del rompiscatole in miniatura - …riuscire a leggere il Times anche al contrario?!” Strillò, voltando la carta stampata nel verso giusto e sbattendola sotto il naso della pulce.
Sealand deglutì a vuoto, colto in evidente fallo.
“C-certo che sì, idiota! Solo gli stupidi come te non ne sono capaci! - mentì, spudorato – E adesso fammi diventare una Nazione, prima che ti dichiari guerra!”
“Certo! E con quali mezzi?” Inghilterra gli regalò un sorriso scettico e derisorio.
“Non sottovalutare il grande Sealand! Ho amici potentissimi, io!”

Tre secondi dopo, e l'aspirante nazione si ritrovò chiuso fuori dallo studio, il Times spiaccicato in faccia. Rigorosamente al contrario.