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Autore: jillien    16/08/2011    5 recensioni
John ha la pessima idea di mandare Sherlock e Gladstone al parco da soli.
Dovrà affrontarne le conseguenze in 60-75 giorni.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sherlock

Titolo: Realizzarsi nonni non è ovvio come sembra

Pairing: Sherlock/John, proprio accennatissimo e velatissimo (della serie se volete ce lo vedete, altrimenti no u.u)

Trama: John ha la pessima idea di mandare Sherlock e Gladstone al parco da soli.

Rating: C'è qualcosa più basso del verde?

Genere: fluff all'ennesima potenza.

Promp: Sherlock, John, cucciolata

 

[Dedicata a Rem, che mi minaccia sprona sempre a scrivere in questo fandom]

 

 

 

 

Realizzarsi nonni non è ovvio come sembra

 

 

“John? JOHN!?”

Sherlock sbuffò sonoramente e si costrinse a girarsi di fianco, le spalle rivolte alla testiera del divano di pelle e il viso verso il salotto. Deserto.

Il silenzio che aleggiava attorno a lui gli diede l’input per il recupero di un’informazione che il suo efficientissimo computer mentale aveva cestinato immediatamente: John era uscito.

John era uscito con Gladstone e non sarebbe tornato prima di un’ora, il che significava che si sarebbe dovuto alzare per prendere il libro sulla mensola – I delitti più efferati dal 1950 ad oggi . Stupido cane.

Eppure l'aveva portato fuori il giorno prima (John era a lavoro), ritrovandosi poi la sera, come ricompensa, almeno una decina di bustine di formaldeide sul letto e un John molto entusiasta. Tanto era stato impegnato a provare il suo compenso – era anche passato da Molly a prendere un paio di dita mozzate per controllarne lo stato di necrosi in vari stadi – che si era scordato di rendere partecipe John del fatto che il loro Gladstone era diventato grande.

 

La fortunata era una simpatica bulldog di nome Clarence, che era stata molto felice di condividere l'esperienza con il loro cane.  O almeno così era parso a Sherlock mentre li guardava, prima di arrivare alla conclusione che sì, effettivamente guardare due cani consumare vicino alla padrona scioccata non aveva nulla di interessante. Ma forse questo sarebbe stato meglio non accennarlo a John.

 

Sherlock allungò il telefono quel tanto che bastava per prendere il cellulare dal tavolino e digitò velocemente sui tasti.

 

Quanto gli manca? S

 

Quando la risposta tardò ad arrivare sbuffò ancora più forte, maledicendo John la sua pigrizia.

 

Porta a casa il sacco di pulci, devo testare un nuovo anestetico di cui ho letto.

S

 

Nulla di più ovvio che minacciare il loro cane per ottenere una risposta da John.

 

Non proverai i tuoi anestetici sul mio cane.J

 

Il nostro cane.

Allora torna a casa, mi serve un libro. S

 

Devo passare in biblioteca? J

 

Se vuoi. Ma sarebbe inutile, è sulla mensola del soggiorno. S

 

Questa volta il telefono impiegò un po' più di tempo per squillare.

 

...Avrei dovuto immaginarlo. Sto tornando. J

 

Sherlock gettò soddisfatto il cellulare da qualche parte verso la fine del divano e si sistemò meglio la vestaglia.

 

 

***

 

 

“Sherlock, sai nulla della signora Stevenson?”

 

“Non ho idea di chi sia”

 

“La padrona dell'amica di Gladstone, Clarence. Saranno almeno tre settimane che non la vedo”

 

“Oh”. Sherlock finì di leggere – per la terza o quarta volta -  il paragrafo su un triplice omicidio perpetuato a Baltimora “No, non mi dice nulla”.

 

“Dai, quella signora che incontriamo sempre al parco! Capelli castani, alta così, occhi scuri...”

“Se l'ho conosciuta l'ho scordato. A differenza di te, noto”

 

John lo guardò con il cucchiaio a mezz'aria, la bocca aperta e un'espressione di stupore stampata in faccia. Ci mise qualche minuto a mettere giù la posata e pulire i resti di cibo che erano caduti sulla tavola.

 

“Forse è solo malata”. Borbottò, e chiuse l'argomento con un'altra cucchiaiata di porridge.

Sherlock sorrise interiormente: era troppo facile far sentire John in colpa.

 

 

***

 

“John suonano!”

 

“Vai ad aprire!”

 

“Sono impegnato!”

 

“Importunare Anderson via SMS non è essere impegnati!”

 

Sherlock sbuffò, registrando in un piccolo angolo della sua mente che, da quando aveva un coinquilino, i suoi sbuffi erano saliti del 17%. L'informazione venne persa tanto velocemente quanto era stata formulata.

 

Fece violenza su se stesso per alzarsi, appuntandosi di chiedere una lauta ricompensa per i suoi sforzi, e andò ad aprire allo scocciatore. Si rivelò essere una scocciatrice, alta così, con i capelli castani e gli occhi scuri. E un box parecchio rumoroso tra le mani.

 

Lo guardò con un'espressione selvaggia, come se le avesse fatto il torto più grande della sua vita, lui che nemmeno si ricordava della sua esistenza, “quella vostra bestiaccia ha fatto i suoi danni!”

Gli ficcò il box tra le braccia e si girò in fretta e furia, borbottando qualcosa di isterico quando incrociò la Signora Hudson sull'uscio di casa, appena tornata dal mercato.

Sherlock chiuse la porta prima che la sua padrona di casa – non la cameriera – potesse chiedergli delucidazioni. Posò la scatola uggiolante nel soggiorno e la guardò interessato per un momento, prima che il suo coinquilino facesse il suo ingresso nella sala, preoccupato dall'improvviso silenzio.

 

“John, qual'è approssimativamente il periodo di gravidanza di un bulldog inglese?”

 

“Cos- non sono un veterinario, Sherlock” rispose confuso il dottore. La scatola si mosse brevemente, continuando a emettere suoni ambigui. Gladstone si avvicinò, annusando entusiasta tutt'intorno al box piagnucolante e scodinzolando. “Gladstone, che diavolo fai?! Sherlock, ti spiace spiegarmi?”

 

Ma Sherlock aveva già messo mano al suo Blackberry e borbottava tra i click dei tasti spinti velocemente.

 

“Eccolo qui, dura in media sessantatre giorni, il tempo dello svezzamento... Direi che ci siamo. Prendi la scatola, John”.

 

“Se è un tuo esperimento non ne ho alcuna intenzione.” disse allarmato.

Holmes sospirò, facendo salire la sua personale statistica a picchi mai raggiunti e si chinò a prendere il cartone, scansando un Gladstone altamente esagitato.

 

“Mio caro John, hai presente quando mi hai chiesto di portare Gladstone al parco?”

 

“L'unica volta in cui l'hai portato da solo?” chiese dubbioso.

 

“Esattamente. Da quel giorno la signora Stevenson non si è più fatta viva, credo i motivi siano il trauma causato dall' entusiasmo che la sua Clarence ha dimostrato nell'accettare le avences del nostro sacco di pulci, e l'improvvisarsi infermiera. Anche se immagino che qualcuno con i vestiti freschi di lavanderia, la manicure e la messa in piega, senza contare la perfetta manutenzione dentistica e i recenti ritocchi al botulino vicino alla bocca e sul collo...”

 

John lo guardava mentre snocciolava quel fiume di parole “Sherlock...”

 

“Possa permettersi di affidarsi a una clinica veterinaria. Avanti, John, ormai ci devi essere arrivato anche tu.”

 

“Vuoi dire...”

 

“Siamo diventati nonni, John! Saluta i tuoi nipotini!”

 

John fissò sbigottito i tre minuscoli cuccioli nella scatola, ignorando Gladstone che cercava di fargli un buco nei pantaloni nel tentativo di guardare i suoi piccoli. Si riscosse quando sentì le parole “tavolo della cucina” e “maledetta provetta”, prese i suoi nipotini e li portò al sicuro in camera, lasciando il suo coinquilino ad armeggiare con i suoi veleni.

 

 

***

 

NdA:

 

1) Spero che il salto temporale da una scena all’altra si comprenda ç_ç in caso contrario ve lo dico io ora xD:

Nella seconda parte sono passate circa tre settimane, lo dice John quando parla della signora/ comparse inutile

Nella terza parte sono passati circa 2 mesi e mezzo, giorno più giorno meno.

I tempi della gravidanza sono presi da Internet, quindi prendetevela con chi di dovere se ho scritto una boiata u_u

 

2) E’ un’idiozia che mi è stata ispirata da una Fanart su Deviantart (spettacolare**) e c’era un bel Prompt che aspettava di essere usato **

 

3)Immagino si capiscano i rimandi al film di Guy Ritchie.

 

4) Più che una Nota è una speranza: spero di aver mantenuto IC i nostri eroi ç_ç

 

 

 

Questa storia è stata scritta per la Sherlock Fest_ ita a cui mi ha iniziata Rem ( hai visto, ho pubblicato qualcosa! )

 

 

 

   
 
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