Lei, Alex, 17 anni compiuti da poco, semplice ragazza proveniente da una piccola cittadina del Canada chiamata Stratford, figlia del produttore discografico Andew Parker. 

 

Altezza media, snella, con un fisico quasi perfetto, e bella, cavolo se lo era. 

 

Mora, capelli lunghi fino al seno e mossi, con dei grandi occhi celesti, tanto chiari che a guardarli inizialmente quasi restavi ghiacciato, ma se osservati con più attenzione si poteva notare che dentro essi si rispecchiavano la sincerità, la purezza di quella ragazza, ed una grande forza d'animo, la quale l'aveva aiutata ad andare avanti dopo la morte della madre due anni prima.

 

Dopo quell'avvenimento continuava a vivere la sua vita normalmente, ma una parte di lei si era come chiusa, non si mostrava tanto aperta con le altre persone come lo era sempre stata, le rimaneva come difficile credere in qualcosa ormai, e l'unico luogo dove poteva nascondersi in un momento simile era la musica. 

 

Quella passione gliel'avevano trasmessa entrambi i suoi genitori; lei sarebbe stata capace di vivere solo di quello. 

 

Sin da piccola qualcosa in lei l'indirizzava verso la musica; l'aveva cresciuta. Amava cantare, ballare, ed aveva persino cominciato a prendere lezioni di chitarra appena compiuti 9 anni, che la portarono al cominciare a scrivere canzoni sue con l'aiuto della madre. 

 

Dopo la sua morte smise, nonostante gli incitamenti del padre e dei suoi amici; lei la considerava una cosa di entrambe, che non poteva essere continuata da una sola di loro.

 

Solo una cosa la scosse a tal punto di farla ricominciare a credere in qualcosa, l'amore. 

 

Alexandra, o meglio, Alex si frequentava da circa tre mesi con un ragazzo di nome Liam.

 

Abbastanza alto, fisico scolpito, capelli castani spettinati, occhi verdi e profondi, e lineamenti scultorei.

 

Si erano conosciuti grazie al gruppo di amici che avevano in comune e lei rimase colpita da qualcosa in lui, forse quell'essere sicuro di sè.

 

Lei era convinta di amarlo, o meglio, amava l'idea di essere innamorata, ma puntualmente tentava di rimandare la discussione sull'argomento riguardante lo stare insieme o altro al quale erano soliti pensare i ragazzi 18enni.

 

Alex non era come le altre ragazze, non era una di quelle che diceva di essere innamorata dopo due uscite o che baciava un ragazzo anche senza impegno; no, per quanto si potesse permettere di avere tutti i ragazzi ai suoi piedi, non era così, non voleva. 

 

Lei voleva ancora credere nel vero amore, o almeno era quel che provava a fare, e voleva essere sicura di amare una persona prima di fare qualsiasi cosa.

 

Capitò spesso che Liam tentò di baciarla ad esempio, e quel momento arrivò soltanto dopo un mese, ma nonostante fosse stato speciale, non era sicura di ciò che voleva. 

 

Ai 'Ti amo' di Liam era ostinata a rispondere con un 'Ti voglio bene' o un 'A te ci tengo', ma mai una volta che rispondesse con un 'Anche io'.

 

E lui? Lui l'amava veramente, molto anche. L'aspettava, l'avrebbe continuato a fare, perchè era lei che voleva più di tutte, la prima che lo faceva stare così, l'unica; ma allo stesso tempo non voleva darle fretta, solo la sicurezza che lui sarebbe stato sempre lì per lei.

 

Ma quell'amore di cui si parla non è nei confronti questo ragazzo, oh no. Lei credeva fosse quello giusto al 100%, si, ma qualcuno più tardi riuscì a sconvolgere tutto, qualcuno che a lei non sarebbe mai minimamente passato per la mente, qualcuno che a differenza l'avrebbe fatta sentire come rinata.