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Autore: IsabelSnape    17/08/2011    2 recensioni
< Il sole che si rifletteva sull'acqua mandò ai suoi occhi un bagliore rosso … come i capelli di Lily. Morire? No, avrebbe significato non vedere mai più quei capelli, quegli occhi, non vedere mai più, nemmeno da lontano, la sua Lily. >
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Per rabbia e per errore.


« Non mi serve l'aiuto di una piccola schifosa MEZZOSANGUE! » le parole gli uscirono dalla bocca senza che lui fosse riuscito a fermarsi in tempo.
Aveva appena insultato Lily per rispondere male a quel Potter...

Lei lo fissò così ferocemente che Severus desiderò ancor di più non aver pronunciato quella frase. Aveva offeso l'unica persona che mostrasse un po' di sincero interesse nei suoi confronti, l'unica ragazza per cui lui provava qualcosa di … diverso. 
Quasi non sentì la risposta gelida di Lily, ma quello che udì distintamente fu che lei l'aveva chiamato “Mocciosus”, come facevano Potter e i suoi amichetti. Quel soprannome lo colpì, di nuovo, come una coltellata e, immediatamente, Severus capì quanto male aveva inflitto a Lily poco prima. 
Osservò come in trance il battibecco tra lei e James e la vide andarsene, per tornare dalle amiche, sulla riva del lago, i capelli rossi mossi dal vento …

Non fece in tempo a muovere un passo che si ritrovò di nuovo a fissare il prato, ancora appeso a testa in giù, con la veste sopra la sua testa e le mutande in bella mostra. Potter minacciava di levargliele, chiedendo l'approvazione del pubblico di studenti che si riuniva sempre attorno alle bravate di quel Grifondoro, la cui vittima era sempre lui: Severus Piton, pallido Serpeverde.
« James, piantala! Non ti sembra di aver già fatto abbastanza danni per oggi? »
« E dai, Lunastorta, non ti va ancora qualche risata a spese di Mocciosus? »
« JAMES! » sbottò Lupin, sorridendo sotto i baffi e agitando il libro di Trasfigurazione.
« Remus, a volte sai essere davvero antipatico! » sogghignò James « E va bene, Mocciosus, per questa volta te la cavi … Ma la prossima volta te le levo, quelle belle mutandine! » ribadì, sciogliendo l'incantesimo.
Severus rovinò sull'erba, mentre Potter, Black, Lupin e Minus si dirigevano verso il castello. Solo Lupin si voltò indietro e sorrise leggermente verso di lui, che ricambiò con un cenno del capo. In fondo, gli aveva appena evitato una grande umiliazione …

Pian piano Severus si mise a sedere sul prato e recuperò la bacchetta, che era volata qualche metro più in là. Gli studenti erano tornati alle loro occupazioni, ma ogni tanto sentiva su di sè il loro sguardo. 
Ad un certo punto si prese la testa fra le mani e scoppiò a piangere.
' Lily … Che cosa ho detto … Lily … Perdonami … '
Quanto si odiava in quel momento, era così pieno di rabbia verso di sè che si alzò e si diresse verso la sponda del lago, pensando di buttarsi dentro e di lasciarsi annegare… Quantomeno sarebbe stato in pace per sempre, libero dalle angherie di quei quattro.
Il sole che si rifletteva sull'acqua mandò ai suoi occhi un bagliore rosso … come i capelli di Lily. Morire? No, avrebbe significato non vedere mai più quei capelli, quegli occhi, non vedere mai più, nemmeno da lontano, la sua Lily.

Gli sovvenne, così, all'improvviso, il lampo d'odio che aveva attraversato i suoi occhi verdi, qualche minuto fa. Lo odiava. E come darle torto? Perchè era riuscito a farsi odiare anche da lei? Si volevano bene, loro due.
« Sei il mio migliore amico, Sev. » gli aveva detto.
' Sev ': solo Lily lo chiamava così, sorridendo mentre lo diceva. Poco prima, invece, l'aveva chiamato anche lei ' Mocciosus ' e ci aveva messo tutto l'odio che poteva, nel pronunciarlo.
Le lacrime rigarono nuovamente il volto pallido di Severus, che le lasciava cadere sulla veste, sull'erba e persino sulla bacchetta. Non aveva la forza di asciugarle, avrebbe aspettato che si esaurissero da sole.

Era già l'ora del tramonto quando Severus si riscosse e, voltando le spalle al lago, si accinse a tornare verso il castello. Quando giunse all'ingresso, fece per scendere verso la sala comune dei Serpeverde, ma qualcosa lo spinse ad alzare lo sguardo: sulla scala c'era Lily, con la sua inconfondibile, bellissima chioma fulva.
Restò a guardarla fino a quando le si trovò davanti. Lei alzò gli occhi verso quelli di lui, ancora umidi di pianto. Di nuovo quel lampo verde d'odio … e una lacrima sulla guancia di Lily!
« Lily! Aspetta … »
Ma Severus non riuscì a fermarla, Lily distolse immediatamente lo sguardo e corse via verso la Sala Grande. La guardò fino a quando non sparì in mezzo alla massa di studenti.

Avrebbe dato qualsiasi cosa perchè lei gli gettasse le braccia al collo e, sorridendo, gli dicesse ' Ehi, Sev! '.

Come il giorno prima.

   
 
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