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Autore: MissHarvelle    17/08/2011    3 recensioni
Questa FF é ambientata dopo la prima stagione ed é sulla ship Elena/Claudio. Che cosa succederebbe se una madre creduta morta per lungo tempo improvvisamente si facesse viva? Questa situazione é quella che si ritrova ad affrontare Claudio e solo con l' aiuto di Elena riuscirà a uscirne fuori..VIVO.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8 . The Weight of Us ;

 

Il giorno dopo Claudio si svegliò molto presto e nonostante non volesse ammetterlo, era molto nervoso per l' incontro con il padre. La sera prima l' ingegnere gli aveva mandato un messaggio in cui gli chiedeva per l' ennesima volta di ritornare a casa, le cose si sarebbero sistemate in seguito.Quel messaggio non aveva nulla di diverso dagli altri mille che gli aveva mandato durante quei giorni di silenzio, il tono era sempre lo stesso, gelido e impersonale, però il ragazzo sentiva dentro di sé l' impellente bisogno di confrontarsi con il padre per entrare nei dettagli della vicenda.
D' altronde non gli aveva concesso neanche l' opportunità di difendersi o più semplicemente di spiegare quale tipo di crimine avesse commesso e soprattutto perché.


Devi sapere che molti anni fa tuo padre ha fatto una grande sciocchezza, una cosa davvero stupida, ma poverino, in fondo l' ha fatto solo per amore...


Le parole di Ginevra l' avevano tormentato per tutta la settimana. Era inconcepibile pensare che Vittorio Rizzo facesse qualcosa per amore, lui era l' uomo tutto ragione e niente sentimento, eppure... lui era sicuro che quella donna non avesse mentito. Era inutile comunque rimuginare su cui avrebbe avuto risposta solo tra qualche ora. “é meglio che mi prepari” pensò ad alta voce il ragazzo infilandosi nel frattempo una elegante camicia bianca e spruzzando sul corpo qualche goccia del suo profumo preferito.

Vuoi che ti accompagni? Posso guidare io fino a casa tua, poi casomai ti aspetto fuori così andiamo a scuola insieme, che ne dici?”

La voce di Valerio sembrò fendere l' atmosfera irreale dell' alba per un attimo.

Il giovane Rizzo si voltò nella sua direzione, visibilmente sorpreso.

Che ci fai già alzato? Sono appena le cinque e mezza!”

Potrei dire lo stesso di te Cla... teso?”

Claudio preferì ignorare l' ultima domanda dell' amico, concentrando le sue attenzioni sulla risposta alla prima domanda.

Vale credo che me la caverò da solo ...grazie comunque!”

Campitelli studiò rapidamente i lineamenti dell' amico per poi affermare in tutta tranquillità: “ sei cambiato Cla!”

Non era una domanda, bensì una precisa quanto veritiera affermazione.
Claudio rimase interdetto qualche secondo, poi chiese spiegazioni al ragazzo.

Sei … diverso... diverso in senso positivo intendo. Soltanto un anno fa facevi un mucchio di stronzate, tipo le gare clandestine, poi non si poteva dirti mezza parola che ti incazzavi come una iena..adesso invece mi sembri più aperto, sei riuscito a dirmi cose che non pensavo avresti mai avuto la forza o semplicemente il coraggio di dire e hai imparato a dirmi grazie! Prima ogni volta che cercavo di aiutarti mi mandavi sempre a quel paese- Valerio sorrise un attimo ricordando i metodi bruschi dell' amico, poi ritornò serio- non voglio farmi gli affari tuoi ma qualcosa deve essere successo per forza per farti cambiare in questo modo. Centra qualcosa la morte di Francesco o..o c' è qualcosa, o meglio qualcuna, sotto?”

Claudio non capiva dove volesse andare a parare l' amico. Era vero, dopo la morte del fratello molte cose erano cambiate nella sua vita, però non si era mai accorto che questi sconvolgimenti avessero addolcito anche il suo carattere burbero e menefreghista. E poi quella qualcuna di cui parlava? Cosa voleva intendere? Che si stesse riferendo a..

Guarda che Elena non centra niente in tutto questo.”

Chi ha parlato di Elena?- Valerio si lasciò sfuggire un sorrisetto ironico – sei sicuro che non vuoi un passaggio? Dai..casa tua é di strada!”

Se ti dico di si, mi prometti che chiuderai quella tua boccaccia?”

Promesso. In caso contrario ti do il permesso di mandarmi a quel paese!”

Perfetto. Allora preparati che ti aspetto! E ..Vale?”

Si?”

Grazie. Di tutto...”

 

 

La Mini che guidava Valerio un' ora dopo parcheggiò di fronte al cancello di villa Rizzo. Claudio salutò l' amico e scese dalla macchina.
Nulla sembrava cambiato durante la sua assenza: i due vasi di gerani per esempio si trovavano sempre vicino all' ingresso, avvicinandosi però ai fiori notò che stavano appassendo. Probabilmente Giorgio, il domestico di fiducia, si era dimenticato di annaffiarli.
Dopo qualche attimo di esitazione, aprì la porta di casa e fu accolto dalla più completa oscurità. Proseguì a tentoni in direzione dell' unica luce che si intravedeva in fondo al corridoio. Era lo studio di Vittorio Rizzo.
Non appena arrivato di fronte all' unico punto di luminosità della villa, aprì la porta con decisione e si ritrovò davanti un panorama desolante: la libreria, sempre così ordinata e spolverata, accoglieva libri sparsi qua e la nel caos più totale . Alcuni erano finiti in terra, aperti all' incirca a metà.
Sul piccolo sofà rosso, dove il padre era solito rilassarsi dopo una giornata di estenuante lavoro,erano appoggiati plichi di fogli di consistenza notevole. Bottiglie di prosecco erano distese sul pavimento, formando un quadrato dai lati irregolari e imprecisi. Al centro della stanza, si trovava una figura abbandonata a se stessa, la testa accasciata sulla scrivania e il naso che puntava verso la libreria.
Claudio, preoccupato per il padre, si avvicinò a lui per valutare se respirasse ancora e non appena intravide il suo torace muoversi quasi impercettibilmente emise un sospiro di sollievo. Non sarebbe stato pronto ad affrontare nuovi drammi, specialmente se essi riguardavano la sua disastrata famiglia.
Il padre, il quale aveva sempre avuto un sonno leggero, all' improvviso aprì gli occhi e lo guardò come se avesse appena visto un fantasma.
I suoi occhi dapprima si aprirono a fatica per poi spalancarsi disegnando sul volto una espressione che Claudio non seppe se definire più stupita o più irata.

C..Claudio! Dove ti eri cacciato... é da una settimana che ti cerco e cosa diavolo é questa storia che non vai più a scuola?”

Vittorio tentò di alzarsi ma i sensi alterati dai litri di alcol ingeriti resero vano il suo tentativo.
Claudio provò una fitta al cuore nel vedere il padre ridotto in quello stato. Dove era finito l' uomo forte e severo a cui era abituato? La precisione e la compostezza che lo caratterizzavano da sempre sembravano essere scomparse e il ragazzo mai come in quel dannato momento pensò di avere di fronte un estraneo.

Mi dispiace papà. Sono tornato ieri a scuola e per quanto riguarda..beh..non ero ancora pronto..si insomma..pronto a sapere la verità..”. Lasciò la frase li, in sospeso, convinto che Vittorio si sarebbe preso la briga di parlare al posto suo.

Il padre invece se ne stava lì, fissandolo come un ebete e passeggiando su e giù per la stanza. Claudio stava per perdere le speranze, quando Vittorio finalmente iniziò a parlare.

Ti ricordi quanto piacevano a tuo fratello le gite in montagna dal nonno?”

Claudio lo guardò disorientato. Che diavolo centrava Francesco in quel momento?
Il padre continuò, ignorando la sua reazione.

Si divertiva come un matto, specialmente quando il nonno gli dava l' incarico di trovare il te selvatico – i suoi occhi si inumidirono impercettibilmente- poi però é arrivata la malattia, Francesco diventava ogni giorno più debole, perciò era necessario farlo curare...”

papà..non capisco dove vuoi arrivare...”

Lo scoprirai presto, vedrai. Come ti dicevo era necessario farlo curare. Contro la leucemia purtroppo c' è poco da fare, quindi l' unica cosa che rimaneva da fare era puntare al trapianto del midollo. Qui in Italia purtroppo c' era una lista d' attesa lunga, troppo lunga aggiungerei, quindi decisi di optare per gli USA. Tua madre era d' accordo con me... le spese erano decisamente elevate però..e che tu ci creda o meno,in quel periodo non ero così ricco come lo sono ora, quindi...”

quindi papà?”

Claudio sapeva benissimo che Vittorio non amava essere interrotto, però l' unico modo per smorzare la tensione che lo opprimeva era spingere l' acceleratore su quella scomoda conversazione.
Il padre sembrò riluttante nel proseguire, poi però esclamò a gran voce, come se si volesse liberare da un peso: “ ho comprato appalti illeciti per incrementare gli utili dell' azienda. Ecco cosa ho fatto!”
Il peso che sembrava essersi tolto il padre si scaricò direttamente sulle spalle del povero figlio, avvolgendo i due in un cupo e minaccioso silenzio.

 

Era il grande giorno: quel pomeriggio avrebbe giocato la sua prima partita e doveva essere in forma a tutti i costi. Le sue compagne si aspettavano molto da lei dato che era il loro capitano, quindi non poteva deluderle.Era curiosa di sapere se Cook avrebbe mantenuto la promessa o meno; “di sicuro si inventerà qualche scusa per non venire!” - pensò la ragazza sarcasticamente, accorgendosi che la presenza del suo ragazzo alla partita era del tutto irrilevante. Quei giorni aveva molti pensieri per la testa e che lei lo volesse ammettere o meno, molti riguardavano proprio Claudio.
Era molto preoccupata per quello che gli stava succedendo in quei giorni e sapere di non potergli stare vicino la faceva stare male.
Non sapeva ancora quale fosse stato il momento esatto in cui quel ragazzo era entrato a far parte della sua vita, però era successo. Se solo fosse riuscita a pensare a lui come un semplice amico, tutto sarebbe stato maledettamente più semplice...
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che la chiamava. Era Lucia.
Si voltò nella sua direzione e e le rivolse un caldo quanto sincero sorriso.

Luci, come stai?”

La ragazza sembrava molto affaticata, perciò quando le rispose che stava bene il suo tono non risultò molto convincente.

Senti volevo farti l' in bocca al lupo per oggi , so che la prima partita di pallavolo è sempre quella più importante!”

Crepi! Grazie comunque! Senti.. volevo chiederti una cosa... tu sei molto amica di Valerio giusto?”

Lucia arrossì impercettibilmente. “Certo, perchè?”

Avrei bisogno di parlare con lui..se potessi dirmi dove abita! Preferisco parlargli lontano dai suoi amici!”

Se vuoi ti mando un messaggio dopo con il suo indirizzo.. ma non capisco, da quanto é che tu e Vale siete così intimi? Non é che per caso mi state nascondendo qualcosa voi due?”

Elena rise di gusto dell' equivoco, non curandosi minimamente dei lineamenti di Lucia che si stavano contraendo in una smorfia di pura gelosia.

ma che hai capito Luci? Ho bisogno di parlargli di Claudio, sono un po' preoccupata per lui!”

Di chi saresti preoccupata Ele?”

La voce di Daniele prese di sprovvista le due ragazze, facendole sussultare entrambe. Il tono duro del ragazzo la colpì come un fulmine a ciel sereno. Possibile che ultimamente se lo trovava tra i piedi solo nei momenti indesiderati? Quando la ragazza si voltò verso di lui notò che al suo fianco c' era quella antipatica della Morucci. Che strano! Ormai quei due erano diventati più inseparabili di Linus e la sua coperta!

Entrambi la guardarono con una ostilità che intimidì oltre ogni dire Elena, lasciandola a bocca aperta per lo shock.
In suo aiuto intervenne , inaspettatamente, Lucia.

Non sono affari che ti riguardano Cook..men che meno dovrebbero riguardare te Monica! Ora che ne dici se ce ne andiamo, Ele?”

Ma che diavolo... ?”

Monica prese per un braccio Daniele nel tentativo di farlo calmare. “Lascia stare queste due! Con la morosa farai i conti dopo.. a proposito Cicerino. Oggi pomeriggio io e il tuo ragazzo verremo a vedere la tua partita, spero che non ti dispiaccia!”

Il lampo malefico nello sguardo di Monica non passò inosservato ad Elena, come non le sfuggì il fatto che nonostante quella l' avesse appena insultata, il suo ragazzo non mosse un dito in sua difesa.

fate pure come volete, tanto per quello che mi interessa..”

Le interessava, invece. Eccome se le interessava. Una lacrima solitaria restò intrappolata per qualche secondo sulle sue belle ciglia, poi, attratta dalla forza di gravità, scese candidamente facendosi spazio tra le sue guance.
Lucia , capendo l' umore dell' amica, non potè fare altro che avviarsi con lei verso l' entrata della scuola. Le prese la mano sinistra e la strinse forte tra le sue.

 


Hai idea di quanti anni di prigione dovrai farti se viene fuori una cosa del genere?”

Claudio era visibilmente sconvolto e tutta la rabbia e l' amarezza che provava in quel momento uscirono allo scoperto, finalmente libere.

lo so, purtroppo lo so; ma credimi Claudio quando ti dico che l' ho fatto in buona fede..per adesso l' unica cosa che mi importa é sapere che tu mi credi!”

Il volto disperato del padre colpì il giovane.

Perché non glielo dici Claudio? Papà io ti credo, in fondo l' hai fatto solo per vedere Francesco di nuovo fare le passeggiate in montagna...”

Di nuovo quella voce. Quella odiosa donna non aveva ancora finito di tormentarli?
I due si voltarono in direzione della donna.

Questa é una conversazione privata Ginevra. Non ti permetto di interromperla con le tue insulse battute!”

Il tono del padre ritornò fiero e combattivo e ciò rese Claudio orgoglioso.

Vattene di qui, non sei la benvenuta!”

I lineamenti della donna si indurirono, rivelando la comparsa di piccole rughe intorno alle pieghe degli occhi.

Vi ricordo che vi avevo lasciato una settimana di tempo per riflettere. Sono semplicemente venuta qui per ritirare l' assegno che ti avevo chiesto Vittorio, poi scomparirò per sempre se é questo che volete !”

Rizzo guardò il padre aspettando la sua reazione. Vittorio dapprima abbassò lo sguardo, rassegnato, poi aprì un cassetto della sua scrivania ed estrasse una busta gialla, che poi porse a Ginevra.

Che significa? Questi sono i documenti che ti ho consegnato settimana scorsa...” gli occhi sbarrati della madre procurarono una gioia infinita a Claudio, anche se ancora non immaginava quello che stava per dire il padre.

Non ti darò mai questa soddisfazione Ginevra! Ora lo saprai anche tu: ho deciso di costituirmi”.

 

 

 

Note dell' autrice: comincio col dirvi che questo capitolo non é molto ricco di spunti per Claudio ed Elena, ma avevo lasciato delle questioni in sospeso che dovevo assolutamente riprendere per evitare dei pasticci clamorosi. Prima di tutto era quasi obbligatorio il confronto tra padre e figlio, il quale però é stato interrotto dalla nostra amica (??) Ginevra perché mi piacerebbe riproporvelo più avanti. Cosa ne pensate di questa scelta? Fatemelo sapere perché per me questo é un punto molto importante ^^

Per quanto riguarda Elena, mi sentivo in dovere di approfondire un po' l' amicizia tra lei e Lucia e ho scelto di usare Cook e Monica per farlo XD

Lui lo sto trattando un po' male, ma non mi è mai piaciuto il suo personaggio e poi posso benissimo giustificarmi affermando che nella seconda stagione lui si comporta comunque malissimo con Elena.

Il titolo é preso da una canzone a mio avviso bellissima di Sanders Bohlke, che per cui segue The Vampire Diaries dovrebbe essere più o meno nota <3 Se vi va di ascoltarla vi metto il link qui http://www.youtube.com/watch?v=7p4oFwDE3HE

Ringrazio davvero moltissimo Giuls e Sara che trovano sempre tempo per scrivermi una recensione! Grazie ragazze, di cuore ** Ringrazio anche tutte le persone, poche ma buone, che seguono la mia storia silenziosamente :) Spero di non deludervi a lungo andare <3 a presto, spero!

Fabi <3

  
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