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Autore: Freyja7    17/08/2011    5 recensioni
“Tu sei etero, Benjamin. L'hai detto anche prima, eri convintissimo!”
“Si be', prima....avevo rimosso il fattore William Peter Moseley.”
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ben Barnes, William Moseley
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo When heterosexuality isn't an option

When heterosexuality isn't an opinion.

Era la decima volta che provavano quella scena, senza arrivare ad alcun risultato. C'era troppa tensione, troppo imbarazzo; Ben sembrava un pezzo di legno, lo sguardo pieno di vergogna e la mente che non riusciva a liberarsi e permettere al corpo di sciogliersi, rilassarsi, per portare a termine quello stupido, dannatissimo Ciack.

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-Ben, sei stato scelto soprattutto per le tue capacità di attore, ora mi vieni a dire che NON RIESCI a girare la scena di un SEMPLICE BACIO con un uomo? Suvvia Barnes, non devi scopartelo o sposarlo, devi solo recitare. Non c'è nessun legame tra voi due.- il regista non era molto contento, proprio no.

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Benjamin sospirò, sconfitto e chiese gentilmente qualche minuto di pausa per concentrarsi;Oliver Parker era talmente esasperato che glieli concesse. Bene, aveva 10 minuti per sbloccarsi ed evitare di essere arrostito dallo staff.

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Non c'è nessun legame tra voi due”
Forse era proprio questo il problema, non riusciva a immedesimarsi perchè non lo sentiva.

Ma insomma! Non avrebbe mai potuto sentire qualcosa per un uomo... l'eterossesualità non è mica un'opinione!

E lui....be', lui poteva definirsi etero..

Decise di tornare sul set,vuoto e quasi totalmente avvolto dall'oscurità, sperando che ciò lo aiutasse a concentrarsi, a imporsi di girare quella fottuta scena; Si mise semi-disteso sul divanetto, abbandonandosi con il corpo e cominciando l'auto-convincimento mentale.

Si,bello schifo, non aveva la minima idea di come uscirne.

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-Non pensavo avessi di questi problemi, Barnes.- Ben alzò gli occhi, appena sorpreso, prima di rivolgerli verso il cielo, sbuffando. Il volto affilato era appena in ombra, gli occhi ancora più scuri del normale; due baratri di pece persi dietro chissà quale pensiero.

Li puntò dritto davanti a sé, chiedendosi come mai quel biondo idiota si trovasse lì; sapeva che sarebbe passato a trovarlo, ma non aveva specificato il quando.

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Benjamin notò di striscio l'abbigliamento del vecchio compagno di riprese, molto più concentrato sugli occhi brillanti e la sua bocca carnosa: una camicia nera che fasciava in modo sublime il suo torace ampio e scolpito, prima di infilarsi in modo casuale ma accurato nei jeans elegantemente e con precisione consunti,grigio scuro come la fibbia della cintura marrone scuro che li fermava. Un paio di scarpe nere a completare il tutto.
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Si guardarono a lungo, gli sguardi profondi e intensi, e Ben si chiese come mai lo stomaco avesse cominciato a sembrare un nido di farfalle.

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“Tu sei etero, Benjamin. L'hai detto anche prima, eri convintissimo!”
“Si be', prima....avevo rimosso il fattore William Peter Moseley.”

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Ben si agitò appena quando Will fece un passo, un altro e poi un altro ancora verso di lui; quella sorta di adrenalina, la velocità del sangue sotto pelle e il calore che aumentavano non lo aiutavano certo a ragionare.
Si sentiva strano, eccitato e confuso insieme.
Erano sentimenti che ormai non provava da mesi; esattamente da quando loro due si erano salutati per prendere strade diverse, scegliendo due futuri lontani.
Erano sempre stati legati da una relazione ambigua, forte, che poteva sembrare semplicemente un'amicizia senza eguali...ma nel profondo loro sapevano che era molto,
molto di più.
Ma ovviamente nessuno dei due aveva avuto le palle per fare il primo passo.
..

E adesso, Ben? Vogliamo darci una mossa?”

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Un lampo quasi identico in quelle due paia d'occhi così diversi: l'uno color pece, incandescente e focoso; l'altro color dell'acqua limpida, baciata e riscaldata dai raggi del sole estivo, cocente.

Le labbra di Ben si distesero in un sorrisetto sghembo: forse Will avrebbe potuto aiutarlo con quella scena.

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-Vediamo come te la cavi tu, allora.- intensificò lo sguardo, notando come le iridi cangianti di Will stessero cambiando: azzurro, celeste, grigio,...fino a una tonalità scura, indefinita, bramosa.
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-Con piacere.- il biondo ghignò malandrino, avvicinandosi con passo cadenzato all'amico, arrivandogli a pochi centimetri di distanza.
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-Alzati.- Benjamin d'istinto obbedì, il corpo che si muoveva da solo; così accorciò la distanza, lo sguardo fisso sul corpo dinanzi a sé, studiandolo con accuratezza.
Fin troppa.
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Una mano sulla spalla del moro, l'altra che si poggiava sul suo petto.
I due corpi che si accostavano appena, i visi sempre più vicini.

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-
Non sono sicuro di averti mai…espresso in pieno la mia gratitudine…- quella frase fu sussurrata morbidamente, con un accenno di malizia e provocazione. Un lampo, negli occhi adesso blu.
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-Io non...-
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Come da copione, non riuscì a finire la frase: qualcosa glielo impediva.
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Un battito di ciglia e il cuore di Ben sussultò.
Comprese.
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Un bacio.
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Lui lo stava baciando.
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Socchiuse le palpebre, senza pensare. Non c'era ragione in quel gesto, non c'era lucidità.
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Un istante, e le labbra si separarono.
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Riaprì gli occhi, fissando incredulo il volto di William.
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Il biondo ricambiò lo sguardo, avvicinandosi nuovamente, e sfiorò per la seconda volta quelle labbra sottili e dolci. Si scostò subito, senza perderlo di vista.
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Will sogghignò, facendo un passo indietro, lasciando Ben allibito ed impettito, gli occhi scuri ancora a cercare risposta, le mani abbandonate lungo i fianchi.

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-Non sei ancora pronto per recitare una scena del genere.-
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Forse furono quelle parole dette con superbia, o forse l'azione che aveva portato Will a voltarsi per andarsene; sta di fatto che Benjamin scattò, afferrando per il braccio “
l'amico”e facendolo girare bruscamente, i corpi che, con un fremito, si scontrarono.
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Questa volta fu William a non avere voce in capitolo: le labbra furono subito occupate, le mani affusolate, bramose eppure gentili -
da pianista - di Ben, affondarono tra i capelli biondi dell'altro, mentre quelle di lui si adagiavano possessive sui fianchi del moro.
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Fu un bacio caldo, intenso, maledettamente passionale; fu Will a chiedere l'accesso con la propria lingua, passandola languidamente sulla bocca dell'amico; accesso che gli venne dato, senza la minima esitazione; le lingue che, a quel punto, si sfiorarono e intrecciarono.
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Non fu una danza;
fu lotta. Sensuale, carica di desiderio, ardente come tutto il resto: come i gesti, i sospiri, gli sguardi veloci che lanciavano i loro occhi.
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William premette Ben ancor più contro di sé, i bacini che si sfioravano eccitati, le mani del biondo che cercavano uno spiraglio tra i vestiti dell'altro per toccare la pelle vellutata e fresca che sapeva appartenere al moro.

Benjamin, dal canto suo, non poté fare a meno di sospirare; inclinò il capo per un contatto maggiore, per affondare il più possibile in quei boccioli carnosi, morbidi e assolutamente illegali. Le dita strinsero la chioma color miele, mentre una mano scendeva sulla nuca di Will, stuzzicandola.
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Il biondo rabbrividì, riuscendo finalmente a lambire i fianchi del moro sotto quei fastidiosissimi strati di vestiti da scena, sentendo il moro gemere sommessamente tra le loro labbra;l'eccitazione di William aumentò all'inverosimile, un fuoco ardente e languido che si riversava nelle sue vene, portandolo a strusciare il bacino contro quello del compagno.
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Ma un rumore, delle voci sempre più vicine, li destarono improvvisamente da quella bolla d'intimità e passione; si guardarono a lungo, i respiri corti, gli occhi lucidi e le guance arrossate, sentendo il bisogno di...continuare quel loro discorso.
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Ma Will, con un autocontrollo che aveva dell'incredibile, si scostò quanto bastava da Ben per permettere ad entrambi di riprendere lucidità; il biondo sorrise sornione, mentre raggiungeva con le labbra rosse, gonfie, sature di bacio, l'orecchio dell'amico, lasciando che il proprio fiato caldo lo facesse vibrare.
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-Finisci in fretta questa scena. E' l'ultima della giornata. Se ci riesci al primo colpo, mi troverai nel tuo camerino ad aspettarti.- e senza ricevere risposta lambì con la lingua la pelle sotto l'orecchio del moro, sentendo un gemito roco e affatto trattenuto sfuggire dalle sue labbra sottili.
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William si allontanò velocemente, il fantasma di una risata che riempì le orecchie di Ben rimasto imbambolato finchè la voce di Oliver non lo risvegliò.
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-Allora, Ben, siamo pronti?- Ben non rispose a parole, si limitò a ghignare e annuire, ricevendo un'occhiata interrogativa da parte del regista.
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-Bene, muovetevi, tutti ai vostri posti!- Ben si risistemò appena, gli diedero un tocco di trucco e tutto fu pronto.
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-Ciack! AZIONE!-
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dorian gray kiss 

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Cinque minuti dopo, sotto gli sguardi increduli di tutto lo staff, Benjamin Thomas Barnes si stava dirigendo con una fretta sospetta verso il proprio camerino.

Si, ehm...... languiva da almeno un anno tra i documenti del mio computer, e solo in questi 2 giorni l'ho finita. A dir la verità mi ci sono volute meno di 2 ore per renderla decente, ma dettagli. A volte odio l'ispirazione random xD Che dire...spero vi piaccia, è la prima shash che pubblico, anche se non la prima che scrivo..ne ho tipo una caterva su due giocatori che torturo senza tregua xD Spero davvero che piaccia 'sta shottina...e magari un commentino piccolino piccolino me lo lasciate? *occhioni dolci e sorrisone a 520 denti* Un bacione, Fla.
   
 
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