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Autore: cuoredpanna    18/08/2011    5 recensioni
Una piccola rivisitazione della mia puntata preferita la famosa 1x07
un bacioneee buona lettura XD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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“Anche io mi so muovere” afferma, seguendo i movimenti sexy delle ballerine di burlesche, senza che nessuno le abbia posto alcuna domanda. Accanto a lei, il suo migliore amico, nonché complice fidato, ghigna soddisfatto. Ha colto al volo il tono di sfida che Blair cerca di celare, sa che segnava l’inizio di un nuovo gioco. Una nuova partita. E forse..questa volta i vincitori saranno entrambi. Sorride assecondandola “Davvero? Allora perché non sali sul palco?” chiede alzando la posta della scommessa. Perché vorrebbe vederla sbottonarsi un po’, vedere quella parte che Blair cerca di nascondere a tutti. Quella sua parte vera. Lei ride accanto a lui, sente l’adrenalina bollire all’altezza dei reni ma cerca di lasciar cadere quella sfida, che involontariamente, ha lanciato “No, dico soltanto che mi so muovere” aggiunge guardando ancora quelle ballerine fare movimenti semplici e sensuali. I suoi tanti anni di danza classica non servirebbero a nulla, solo sensualità, gioco di sguardi e movimento di fianchi. Si, anche lei sa muoversi. “Forza, sei dieci volte più sexy di tutte le altre” e lei non coglie la nota seria di quel complimento, la trova davvero sexy, nella sua perfidia, nella sua compostezza, nel nascondere quella parte selvaggia. La incita cercando di tenere viva quella scommessa, perché forse in gioco c’è più del semplice gioco. Ride ancora “Non ci casco Bass” ammette riflettendo perché quella parte composta di lei resta ferma sulle sue, perché è uno stupido gioco, poi sembra esitare, si volta e lo fissa “Tu non credi che io salirei sul palco” riduce gli occhi ad una fessura, adesso è lei ad alzare la posta di quella sfida personale, forse perché in qualche modo vuole davvero essere spinta a sfidare se stessa. Lui solleva le braccia al cielo facendo spallucce e abbandonandosi comodamente contro lo schienale del divanetto “Io so che non lo farai” ammette ghignando. Ha centrato il suo orgoglio. Spalanca la bocca incredula che immancabilmente assume la forma di una deliziosa O oltraggiata e vede gli occhi scintillare alla pronuncia di quella frase. Era ciò che voleva. Lui glielo ha solamente servito su un piatto d’argento. “Ti lascio il drink” ridacchia lei e lui si tira a sedere, perché forse sta avendo più di una semplice vittoria. Chuck ride guardando le sue Marc Jacobs ticchettare sugli scalini mentre lei sale velocemente sul palco. Deglutisce. Lo sta facendo davvero. Comincia ad ancheggiare dolcemente, poi con lentezza sfila via il suo cerchietto. La sua corona. E la lancia ai suoi piedi. Il suo re? Scuote la testa e torna a fissarla. Afferra il drink, inspiegabilmente sente che avrà bisogno di bere. Poi si volta di lato e apre la zip del suo vestito. Ed ora è lui a restare a bocca aperta. Lo sta facendo davvero. Sta ballando per lui. Deglutisce. Il vestito grigio perla cade ai suoi piedi. Lascia il drink Chuck e si tira su. Quello spettacolo lo attira più di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Con indosso solo il babydoll color avorio gli da le spalle ancheggiando a ritmo di musica, e Chuck avanza perché non gli sembrava vero. Mentre lei dolcemente con la punta delle dita accarezza provocante il suo corpo, una voce alle spalle di Chuck chiede se fosse a conoscenza dell’identità di quella ‘piccola Vamp’. E lui ammette di non averne la più pallida idea. Perché quella non è la rigida e fredda Queen B, perché quella è la vera parte di Blair Waldorf, quella che nasconde a tutti, quella che inspiegabilmente ha deciso di mostrare solo a lui. E segue le sue dita scorrere sulla bacchetta che segna le sue autoreggenti. E deglutisce incapace di fare altro. Più la musica incalza più Blair si fa provocante. Per lui. Ed aggiusta la sua giacca già perfetta ed allarga il colletto della camicia perché si sente soffocare alla vista di quella nuova Blair. E lei ride. Felice. Bella. Libera. E non si cura del fatto che quello sia Chuck Bass. Il suo migliore amico. Il suo complice fidato. Il donnaiolo dell’intera Manhattan. No, per lei lui è solo Chuck, il ragazzo che la guarda come ha sempre desiderato essere guardata. La desidera. Brama il suo corpo. E in qualche modo sa che non la desidera solo per aggiungere un’altra tacca alla sua ‘cintura segna conquiste’. No, lui la desidera perché l’ha sempre desiderata. E in un modo o nell’altro l’ha sempre guardata così. Ed ha deciso di rivelarsi a lui, libera e spensierata, di mostrare quella parte repressa che scalpitava e chiedeva libertà. E balla per lui perché sente che è giusto, perché sente che è qualcosa di più di una serata di semplice perdizione. E si accovaccia ed accarezza provocante la sua gamba e morde, con sensuale delicatezza, le perle bianche che spiccavano su quell’avorio scintillante. E Chuck brinda a lei. A quella nuova Blair. E Chuck brinda in qualche modo al loro inizio, insieme. E ride di gusto Blair. Ride come non ha mai riso. Ride con una risata che dopo quella strana serata ascolterà solo al fianco di Chuck. E lui la osserva libera scuotere quei boccoli color cioccolato che gli erano sembrati sempre distanti ed ora sono incredibilmente vicini. Cessata la musica Blair scende di corsa dal palco senza recuperare il suo vestito, si lancia tra le braccia di Chuck ridendo ancora libera. E lui la segue a ruota perché entrambi hanno vinto quella scommessa, perché entrambi sono nuovi usciti dal Victrola. Blair brilla, ride per qualsiasi cosa e Chuck divertito ride libero, anche lui con una risata nuova. Quella risata che sarà provocata solo da Blair. “Ti accompagno a casa” aggiunge sorridendo e lei tra le sue braccia annuisce. Una volta seduti sui comodi sedili di pelle nera della limousine dei Bass, Blair si volta e fissa gli occhi profondi di Chuck, aperti a lei per la prima volta. Lo guarda, lo scruta e si rende conto di aver pensato mille volte che Chuck è maledettamente carino. La mascella pronunciata. Le labbra carnose. I capelli ribelli. E quegli occhi. Li ha incontrati milioni di volte Blair e inspiegabilmente ha sempre letto, all’interno, quello che Chuck non diceva. Poggia la testa contro il sedile e sussurra “Grazie per il passaggio” ed in realtà lo ringrazia per tutto, per aver liberato quella parte incatenata di lei, per averla guardata nello stesso modo in cui la stava fissando in quel momento. “Eri..fantastica sul palco” sussurra Chuck e non ci sono ghigni, né ironia, né sarcasmo, solo semplice e pura verità. E Blair sente la gola seccarsi perché percepisce la veridicità di quell’affermazione e le sue corde vocali, bloccate per l’emozione, non vibrano e l’adrenalina le esplode dentro. Scivola più vicino a Chuck e senza mezzi termini affonda le labbra in quelle di lui. Perché può ammettere finalmente a se stessa di aver desiderato quelle labbra infinite volte. E affonda i suoi occhi in quelli di Chuck e per la prima volta lo vede davvero perché con calma, dolcezza e amore le chiede “Are you sure?” e Blair ancora non riesce a rispondere perché vorrebbe urlare si, perché sa che non lo ha mai chiesto a nessuno, perché sa che è diversa dalle altre, perché vorrebbe implorarlo di guardarla sempre in quel modo. E senza esitazioni aderisce perfettamente al suo braccio e lo bacia ancora. Assentendo. E lo stringe a sé. E accarezza quella mascella marcata. E scompiglia quei capelli perfetti. E bacia quelle labbra meravigliose. E lui l’accarezza con delicatezza. Come non ha mai fatto con nessuna. E le mani gli tremano per paura di farle del male. Di rovinare quella bambola perfetta. E le cinge saldamente la vita con una presa che fa sfuggire un gemito a Blair perché per la prima volta è sicura tra le braccia di qualcuno. E non si cura del fatto che quel qualcuno sia Chuck. E fa scivolare le sue mani con lentezza sul suo corpo e la sente tremare e sorride perché è lui a farla tremare. Non Nate. E poi il suo migliore amico lascia la sua mente, quando lei famelica sfila via la sua giacca e lo accarezza e lo esplora e lo divora. E Chuck le sfila il leggero babydoll e l’ammira e deglutisce perché è perfetta, è meravigliosa. E lei sorride perché nessuno l’ha mai guardata così. E sente il desiderio di Chuck e sente il suo di desiderio. E sta attento lui e non le farà del male. Impaurita lei affonda le unghia scarlatte nella sua schiena e lui le sussurra “Non ti faccio del male Blair” e lei lo stringe a sé baciandolo ancora perché non è Chuck Bass il donnaiolo, è solo Chuck che trema all’idea di farle del male. E si fondono in qualcosa di unico e meraviglioso. In quel qualcosa di magico che sembra sia stato creato solo per loro. E Blair geme e non le interessa farsi sentire perché ha mostrato tutta se stessa a Chuck, ha mostrato a lui ciò che nessuno avrebbe visto mai, né vedrà mai. E Chuck sorride sul suo collo. Perché è sua. Perché lo accarezza e lo stringe e poi all’improvviso ha paura. ‘E se lei vorrebbe Nate al mio posto?’ si chiede affannato e tutto sparisce quando in un gemito lei urla “Chuck” e poi ripete ritmicamente il suo nome e lui sorride. E’ lui che vuole. E affonda ancora di più in lei perché è sua Blair. Perché geme chiamando lui. E poi quando ansimanti accasciati stretti in un abbraccio caldo raggiungono casa Waldorf, Blair fa qualcosa che fa sorridere maggiormente Chuck. Si china e lo bacia. E lui sorride contro le sue labbra e si sente nuovo. E si sente libero. Saluta Blair e sparisce con la sua limo verso il Palace. E Blair sorride a quella macchina che non è altro che un puntino, ma da cui ancora scorge il suo sguardo su di sé. Slaccia le sue scarpe e sorrette tra due dita, in punta di piedi raggiunge il piano superiore e poi la sua camera. E’ salva. Nessuno ha notato la sua assenza.

E sono le tre del mattino e senza sonno continua a rigirarsi nel letto. E’ rientrata da poco e i ricordi della serata appena trascorsa scatenano ancora scariche di adrenalina che non la fanno dormire, afferra il cordless accanto al suo letto e compone il numero della sua migliore amica. “Pronto S, sono B” sussurra con il cuore che le scoppia nel petto..deve raccontarle tutto? Trema. “Ehi B, ma sei ancora sveglia?” chiede la biondina con la voce impastata dal sonno. “No..è che..sono rientrata poco fa” ammette mordendosi un labbro..è la sua migliore amica. Deve raccontarle tutto. “Cosa? Ma non è da te rientrare così tardi. E poi..dove sei andata senza me?” chiede curiosa la biondina mettendosi a sedere nel letto percepisce, dal tono di voce della sua migliore amica, che qualcosa di particolare è accaduto. In fondo le sta telefonando alle tre del mattino. “E’ per questo che ti ho chiamata..io..veramente..beh” deglutisce sentendo le corde vocali intrecciarsi per la paura di un giudizio negativo “Dai B sono io..non potrei mai giudicarti” e Blair sorride. Perché sono le parole che voleva sentirsi dire. La sua migliore amica la conosce alla perfezione. “Serena..beh..per farla breve..sono andata all’apertura del nuovo locale di Chuck” “Con Nate?” chiede la biondina “No – esita- abbiamo rotto S..lui..voleva restare con me solo per non far fallire l’accordo tra mia madre e suo padre” soffia sconfitta ricordando quell’amara ferita nel suo orgoglio “Oh Blair..Dio quanto mi dispiace..non facevo Nate così..” “Stronzo?” aggiunge la brunetta ed entrambe ridono. “E cosa avete fatto tu e Chuck?” e Blair avrebbe voluto dire..sesso. Ma si trattiene. “Beh..niente mi ha mostrato il locale e poi io..hoballatoperlui” lo sputa fuori così velocemente che la biondina all’altro capo replica ridendo “Cosa? L’hai detto così velocemente che mi è parso di capire che hai ballato per lui”ride ancora. Da sola. “Blair..non hai ballato per lui, vero?” e Blair non risponde terrorizzata “Oh avanti B non avere paura, io ho fatto di peggio. Molto peggio” la incita ancora la biondina adesso, davvero curiosa. “Si Serena..ho ballato per lui..ma non un ballo qualunque..uno streap tease” confessa abbassando la voce e la biondina dall’altro capo del ricevitore sgrana gli occhi “Scherzi Blair?” “No Serena” aggiunge lei facendosi piccola nel grande letto “Continua” la spinge a continuare la biondina, sapendo che di certo non è finita lì. E’ di Chuck Bass che si parla. “Beh..lui mi ha accompagnata a casa..e nel tragitto..mi ha detto che ero fantastica sul palco..e nessuno mi ha mai guardata così..e io..hofattosessoconlui” sputa ancora una volta velocemente e Serena resta di stucco. Ha sentito perfettamente l’ultima frase. Blair ha perso la sua grande V con Chuck Bass. Quel Chuck Bass. Blair si morde un labbro tirando sulla sua testa il grande piumone rosa antico cercando una protezione che da bambina la faceva sentire al sicuro, sa che adesso la sua amica la guarderà in un altro modo..come si guardano quelle che si concedono a Chuck Bass. Ma lei sa che non lo ha fatto perché lui è ricco e famoso, ma perché l’ha guardata e nessuno sino a quel momento lo aveva fatto  “S..ti prego di qualcosa” la implora la brunetta stringendo il cuscino “Beh..B..che dire..eri consenziente?” butta lì ancora sconvolta “S ma che diavolo di domande poni? Se non ero consenziente il giovane Bass non era vivo a quest’ora. Si lo ero..sono stata io a baciarlo per prima” arrossisce ripensando a tutto il resto “Wooooow” urla la biondina dall’altro capo del telefono tanto da far scostare il cordless dal piccolo orecchio della brunetta “S? cosa ti prende?” “Blair..non sei più piccola, adesso sei una donna!! E Chuck Bass non è stato un maniaco” batte le mani facendo ridere la brunetta “B domattina faremo colazione assieme. Voglio tutti i dettagli piccanti” aggiunge poco dopo “Certo S, ti adoro..e grazie” sorride, non l’ha giudicata. Non l’avrebbe guardata con disprezzo Serena, ma solo con affetto, perché non si era concessa per vendetta o perché fosse una scalatrice sociale, ma perché lui ha guardato Blair come aveva sempre desiderato essere guardata. Come Nate guardava lei quella volta. E’ felice per lei. Dopo essersi salutate Serena torna sotto le coperte. Non poteva crederci, la sua migliore amica e il suo fratellastro. Blair era diventata donna con Chuck e lui sicuramente sarebbe diventato un uomo con lei. Sorrise. Tutto stava cambiando.

Ancora senza sonno Blair fissa il soffitto cercando di proiettare, con la sua mente, le scene di uno dei suoi film preferiti in modo da poter essere cullata da un dolce sonno. Ma ciò che vede su quel grande schermo, quale è il soffitto, non è altro che la serata appena trascorsa. Le mani di Chuck su di lei, il suo profumo, i suoi baci. Scuote la testa. Deve dormire.

Dalla parte opposta dell’Upper East Side, Chuck Bass fa la stessa cosa. Fissa insonne il soffitto. Il profumo di Blair avvolge ancora il suo corpo e la sua dolce voce che invoca “Ancora” nelle sue orecchie lo fa sorridere. E poi impresso nella sua mente ha quel gemito in cui ha urlato il suo nome. Sorride. Il suo nome. Non gli era mai capitato di sentire nulla di simile dopo aver fatto sesso con qualche ragazza..ma lei non è come le altre è Blair Waldorf..il sogno di ogni ragazzo dell’Upper East Side. Ed è sua. Sorride, poi il vibrare del suo cellulare lo scuote dai suoi pensieri. Al volo l’afferra ‘Ei Bass se anche tu fai le ore piccole ti aspetto da me..sono sola..’ e Chuck ridacchia chiamando Arthur, senza rispondere a Blair si precipita da lei..è sola. Arthur fissa Chuck il suo sorriso è nuovo.

Lentamente fa il suo ingresso nel grande appartamento. Uditi dei rumori Blair dietro una colonna, con il cuore che le scoppia nel petto, brandisce un vaso colmo di fiori. Voltato l’angolo Chuck comincia a ridere di gusto “Cosa fai prima mi inviti a casa tua e poi vuoi colpirmi con un vaso di fiori?” ride ancora “Stupido Bass aspettavo almeno una risposta. Sto morendo di paura” ammette lei posando il vaso. Lui accorcia le distanze fermando la retromarcia di Blair contro il muro “E’ tutto ok. Ci sono qui io” sussurra e Blair deglutisce. Fa un effetto stranissimo al suo corpo. Ogni terminazione nervosa freme dalla voglia di averlo vicino. “La prossima volta svuotalo il vaso” ridacchia ancora e lei si rilassa assumendo un finto broncio. E prima di lasciarla parlare la bacia con passione. E Blair sa che dovrà raccontare più di semplici dettagli a Serena. Dovrà praticamente spiegarle di essersi innamorata di Chuck. E Chuck sa che dovrà evitare di mandare tutto a farsi fottere. Proprio ora che ha capito che quello che si muove dentro lui ha a che fare con  quello che prova per Blair. Ed entrambe sanno che nonostante gli sbagli che immancabilmente commetteranno sono destinati ad essere fatti l’uno per l’altra, perché si capiscono, perché si completano perché, nonostante sia presto per dirlo, loro si amano.
   
 
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