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Autore: maliks wife    18/08/2011    1 recensioni
scieeo (?), questa ff parla degli OneDirection *CAPITAN OVVIO* comunque parla di questa ragazza di nome Chiara, (italiana) che va a trasferirsi a Londra. Poi bhe, incontrerà gli OneDirection e ritrovando il suo vecchio amico Louis, la invitano ad andare a vivere da loro. Poi, bla bla bla. Non dico più niente, dovete scoprire tutto voi. :3
Recensite vi pppprego. :D
Spero vi piaccia. :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era mattina, aprii gli occhi. Non volevo alzarmi, ma quella mattina sarei dovuta traslocare.
-CAZZO, DEVO TRASLOCARE. Non ho ancora preparano niente. Non ho ancora messo tutto nella valigia. Cazzo cazzo cazzo cazzo.-
Mi alzai dal letto immediatamente, presi le ultime cose da mettere in valigia e le misi dentro. ohccavolo, c'erano anche tutti gli scatoloni da mettere nel furgone. 
-Dio, non ce la farò mai.- Dissi tra me e me. -Vado a prendere un muffin e poi incomincio a mettere tutto nel furgone.- 
Scesi le scale, poi andai in cucina dove trovai mia madre. 
-Oh, buongiorno Tesoro. Già sveglia?-
-Già sveglia? Mamma dobbiamo traslocare.-
-Ah, tuo padre non te l'ha detto? Partiamo questo pomeriggio. Abbiamo cambiato idea.-
-No, non me la detto. Quindi ho ancora tutto che voglio per mettere gli scatoloni nel furgone vero?-
-Oh,certo.- Disse lei sorridendomi.
-Bene. Io vado di nuovo a dormire.-
-Okay, tesoro.-
Salì di nuovo le scale con tutta la calma che avevo. Poi entrai in camera mia e mi buttai sul letto con l'intento di dormire. Ma non ce la facevo. Ero troppo pensierosa. Pensavo a come sarebbe stata la mia nuova casa, la mia nuova scuola, i miei nuovi amici. Cavolo, andavo a Londra a vivere, non dovevo pensare a tutte quelle cose. 
Si, andavo a Londra, meno male che conscevo bene l'inglese, se no ero fottuta. Ah giusto non vi ho ancora detto come mi chiamo. Sono Chiara Walker. Sono italiana, ma mio padre è inglese quindi ho il cognome inglese. Bene, ho 17 anni e sto per traslocare a Londra, il posto che avevo sempre desiderato. Mio padre mi ha detto che andrò a una scuola privata. Una scuola per 'figli di vip'. Bhe, si, mio padre era un famoso attore inglese, quindi mi ha scelto una delle scuole più prestigiose di Londra. Precisamente non so come si chiama, ma non me ne frega niente, sinceramente. 
Stavo pensando a tante cose, e non mi rendevo conto neanche di quanto tempo era passato. Dopo essere uscita dai miei pensieri guardai il cellulare per controllare che ore erano. 
Merda, erano le 14! Meglio sbrigarsi, si partiva alle 15, e io dovevo ancora mettere gli scatoloni nel furgone. 
Presi degli scatoloni giganti e li portai giù. Mentre scendevo le scale mi accorsi che non avevo mangiato. La mia pancia faceva rumori strani. Mh, meglio mangiare qualcosa.  Pensai tra me e me. 
Misi gli scatoloni nel furgone aperto e andai in cucina, dove riincontrai mia madre. 
-MAMMA. Perchè non mi hai chiamata quando avete mangiato?-
-Tesoro, ti ho chiamata, ma non rispondevi e credevo che stavi dormendo, quindi non ti ho dato fastidio.-
-Ah, grazie eh. E comunque non stavo dormendo. Va beh, io sto mettendo gli scatoloni nel furgone.-
Mia madre annuì. 
Ritornai di sopra per prendere gli scatoloni e portarli giù ancora un paio di volte, poi mi misi in macchina, nei posti dietro così avrei potuto sdraiarmi e dormire. 
Partimmo dopo circa 20 minuti, io ero già addormentata, credo. 
Non so quanto tempo ci abbiamo messo ad andare all'areoporto, so solo che ero mooolto stordita, non capivo più niente. Io lo dico che mio padre guida troppo velocemente. Presi i bagagli e andammo al check out. Andò tutto liscio, se non ci fosse stata la fila saremmo già sull'aereo. 
Dopo aver fatto tutto era l'ora di salire sull'aereo. Diedi il biglietto alla hostes che me lo taglio lungo le linea tratteggiata, poi disse che potevo andare. Guardai il biglietto, mh. L32. Okay, elle 32, elle 32, elle 32. Trovai il posto, bene, vicino al finestrino, di fianco avevo mia madre. Meno male. Non mi piace stare di fianco agli estranei. Anche sull'aereo mi addormentai, e mi svegliai che eravamo quasi arrivati. Per l'ultimo 'momento d'aereo guardavo fuori dal finestro. Si vedevano a malapena le macchine che giravano per le strade. Già mi mancava l'Italia. Ma ormai ero li. 
Arrivati scesi dall'aereo, all'uscita c'era il maggiordomo inglese di papà. Si, ne aveva uno anche a Londra, spesso era li. Per lavoro intendo. 
Fuori invece c'era una limo. 
-Wow!- Esclamai io. Si, mio padre era ricco anche in Italia, ma non aveva una limo. 
-Ti piace?- Mi chiese mio padre. 
-Mi stai chiedendo se mi piace? E' MAGNIFICA.-
A quelle parole, spuntò un sorriso sul viso dei miei genitori. 
Arrivammo a casa nostra. Era ENORME. Mi piacevaa. Aveva anche una piscina. E la mia camera era bellissima, e graandissima. Già mi piaceva l'idea aver traslocato a Londra. 
-Bene, Chiara. La scuola comincia domani. Ti accompagnerà il maggiordomo in limo.-
-Okay, mamma.- Andai di sopra e misi a posto un po' di cose. Così sembrava più bella. Svuotai le valigie e misi tutto nei cassetti. 
-PERFETTO!- Sospirai. Poi mi buttai sul letto. Era morbidissimo e comodissimo. Già amavo la mia stanza. 
Mi venne in mente una cosa. Mi ricordai che quando ero piccola, avevo un migliore amico. Aspetta.. come si chiamava? Ah, si! Louis. Louis Tomlinson. Era inglese, e più grande di me di qualche anno. Chissà forse l'avrei rincontrato. Ci eravamo divisi quando lui dovette tornare a Londra. Ho pianto per un mese. Era come un fratello per me. Gli volevo tanto bene. Anzi, credo, di aver ancora il suo numero di telefono. Guardai la rubrica.
-Cazzo, no. L'ho eliminato per sbaglio.- Buttai il cellulare per terra. Non mi preoccupai, perchè sotto c'era un tappeto morbidissimo. Un tappeto verde, come la mia camera. Verde come i miei occhi. Si, erano verdi, con qualche sfimatura arancione, poi con il sole si avvicinavano al giallo. Amavo i miei occhi. Era l'unica cosa che mi piaceva di me. Anche il mio corpo non mi dispiaceva. Ero assai magra. Odiavo i miei capelli invece, erano mossi, e avevo il caschetto, tutti dicevano che avevo dei capelli bellissimi, ma io non ci credevo tanto. Quella sera non mangiai, non avevo tanta fame. Quindi decisi di andare subito a letto. Domani mi avrebbe aspettato una giornata faticosa. 




NOTE: scieeeo. (?) rieccomi con una ff nuova. Mi rendo conto di non aver ancora finito le altre. Ma avevo l'ispirazione quindi mi sono messa subito a scrivere. La ff di Luna e Draco non so se continuerà, è da un po' che non sento 'Draco' ed è da un po' che non ruoliamo. L'altra quella di Rose e Albus la continuerà fra qualche giorno, adesso mi voglio concentrare su questa. Allora, gli OneDirection entreranno nel prossimo capitolo, dico solo questo. Poi faccio scoprire a voi. 
Credo che il prossimo capitolo lo scriva oggi, visto che domani non ho molto tempo. Se riuscirò a farlo oggi lo caricherò oggi, se no faccio tutto domani. ;) Ricordo anche che io nei verbi faccio schifo. quindi non meravigliatevi se sbaglio tuuuuutti i verbi.Okay, non ho altro da dire. :3 scieo scieo (??) 
  
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