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Autore: la_marty    18/08/2011    2 recensioni
Come si è conosciuta una delle coppie più diverse di tutta la saga di HP? Io ho provato ad immaginare...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour | Coppie: Bill/Fleur
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Si trovava davanti alla Gringott con un misto di nervosismo e speranza. Entrambe poco avevano a che fare con il lavoro che stava per cominciare, quanto invece con la flebile aspettativa di incontrare di nuovo quel ragazzo.
Fleur indossava una sobria veste estiva blu, aveva i capelli raccolti in una coda e un make up così leggero da dare un tocco delicato al viso già bellissimo.
Sapeva che il ragazzo si chiamava Bill, che doveva avere all’incirca venticinque anni, e sapeva che alla terza prova del Torneo Tremaghi non l’aveva degnata di uno sguardo. Questa era una situazione nuova per lei, abituata ad avere una fila di corteggiatori tra cui scegliere quello che più la aggradava.
Salendo i gradini d’ingresso non poté fare a meno di ripensare al loro secondo incontro. Meno di un mese prima aveva portato alla Gringott la sua documentazione per un posto da spezzaincantesimi. Le sue referenze erano molto buone e si sarebbe stupita se non l’avessero convocata per un colloquio.
Quel giorno aveva vagato da un ufficio all’altro consegnando tutto il necessario ma proprio non riusciva a trovare la porta che la introducesse all’Ufficio Controllo Pratico d’Equipaggiamento, un nome inutile per un ufficio ugualmente inutile, dove altro non avrebbero dovuto fare che controllare che la sua bacchetta fosse in buone condizioni. Come se ce ne fosse stato bisogno. La sua bella bacchetta di legno di rosa era stata controllata l’anno prima per il Torneo Tremaghi e Fleur cominciava a diventare nervosa. Finalmente era sbucato qualcuno e aveva approfittato per chiedere spiegazioni.
La testa rossa con la chioma raccolta in una coda le aveva sorriso gentilmente e l’aveva indirizzata verso un corridoio sulla destra. Fleur aveva lanciato al corridoio uno sguardo dubbioso e l’altro le aveva fatto strada.
Fleur scambiò con lui qualche parola, era uno spezzaincantesimi da poco tornato dall’Egitto.
Sarebbe ripartito presto?
Il ragazzo non lo sapeva. Una guerra magica era alle porte e sarebbe voluto restare vicino alla famiglia e in prima linea in caso di necessità.
“Il mago oscuro di cui parli”, aveva chiesto esitante lei “si tratta... è lo stesso che ha ucciso Cedric Diggory?”.

 
 
Bill si era bloccato stupito.  Sentiva che qualcosa di ovvio gli stava sfuggendo. Quella giovane ragazza aveva saputo di Cedric Diggory, nonostante il fatto risalisse a un mese prima e nessuna testata giornalistica locale si fosse azzardata a menzionare l’accaduto. Poi un lampo nella sua mente e la riconobbe.
“Tu eri in gara al torneo Tremaghi con Harry Potter!”, esclamò.
Notò un guizzo negli occhi di lei e un mezzo sorriso aprirsi sul suo viso. Rispose che sì, lei era la campionessa di Beauxbatons che aveva gareggiato contro Harry, un ragazzo d’oro.
“Ecco voi due... siete parenti?”, chiese incerta. Bill la guardò interrogativo e lei si affrettò a spiegare: “E’ che vi ho visti insieme prima della terza prova sai... l’incontro con le famiglie...”, sembrava nervosa. Come se avesse fatto una gaffe.
“No, Harry non ha famiglia”, rispose con tono affabile. “Ma d’estate è spesso da noi ed è diventato una specie di... fratello acquisito”.
 

 
Ma che le è saltato in mente di dirgli che l’aveva riconosciuto! Che l’aveva notato a Hogwarts! Sentì le guance farsi più calde e chiese se l’ufficio era nei paraggi.
Ok quel giorno non stava facendo una gran impressione, ma almeno aveva scoperto che non se ne sarebbe ripartito chissà in quale paese straniero. Avrebbe potuto vederlo più spesso e dimostrargli che non era una ragazzina senza cervello che puntava un uomo e gli correva dietro finché non lo conquistava.
Ma che sto dicendo... è ESATTEMENTE ciò che sto facendo ora.
Comunque doveva ammettere che Bill non sembrava turbato, semmai si stava dimostrando molto gentile e curioso nei suoi confronti. Arrivarono davanti all’Ufficio Controllo Pratico d’Equipaggiamento ma anziché bussare rimase a chiacchierare con Bill.

 
 
Dal canto suo il ragazzo era rimasto colpito. Non venivano assunti spezzaincantesimi da almeno tre anni, dato che gli esaminatori giudicavano insufficienti le capacità e le esperienze della maggior parte dei candidati. Ora capiva perché avevano assunto Fleur, la partecipazione al Torneo Tremaghi era un ottimo lasciapassare. Il Calice di Fuoco l’aveva giudicata idonea ad affrontare draghi, sirene e altre creature pericolose, chi erano loro per contraddire il Calice? E poi ecco, quegli occhioni dolci e quel sorriso per qualche motivo così nervoso sul momento non l’avevano colpito più di tanto, ma ora gli ispiravano curiosità e in qualche modo lo attiravano. No, lo attraevano.
In fondo era un ragazzo normale di ventisette anni e Fleur era una bella ragazza, e una bella ragazza ispira sempre un certo tipo di pensieri in un ragazzo.
Solo che Bill non era mai stato particolarmente colpito dall’aspetto fisico delle ragazze, piuttosto dalla loro indole, dalle potenzialità magiche, dal loro modo di parlare...
E Fleur era senza dubbio interessante. Campionessa Tremaghi, aspirante spezzaincantesimi  all’età di soli diciassette o diciotto anni (mioddio, ha quasi dieci anni meno di me), in cerca di lavoro in un paese straniero e con quell’irresistibile modo di pronunciare le “n” e le “m”. Da una parte trasudava sicurezza da tutti i pori, dall’altra sembrava spaventata, come se volesse chiedere protezione ma avesse paura di farlo.
Infine lei bussò e lui l’accompagnò dentro.
Impegnato ad osservare l’assistente di Olivander osservare la bacchetta e fare domande a riguardo, Bill in quel momento decise che Fleur Delacour sarebbe stata sua. Non ora, non il giorno successivo forse, ma si sarebbe impegnato a conquistarla, a costo di farle una corte spietata.
Mentre lei si voltava e gli sorrideva, Bill confermò il suo proposito, pensando che in tutta l’Inghilterra e in tutto l’Egitto non aveva mai scovato un tesoro così bello.
  
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