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Autore: Gondolin    18/08/2011    0 recensioni
[ John e Harriet Watson ]
Ci furono un crepitio e una breve fiamma, poi di nuovo il buio e il silenzio. La città era solo un risucchio lontano, come il rumore dentro le conchiglie. In quell'angolo del giardino non arrivava alcuna luce, così, se Harry lo trovò, fu solo per colpa del fiammifero, o forse anche della brace rossa sulla punta della sigaretta. L'ultima, si era ripromesso John.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, John Watson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Sherlock BBC
Titolo: In divenire
Personaggi: John e Harriet Watson, nominato OFC: Judith
Rating: G
Conteggio Parole: 500 (counter)
Avvertimenti: nessuno
Prompt vari: # speedy!challenge Notte Estiva @ [info]sherlockfest_it
# MDF sfida 3 (materia: filosofia) @ [info]it100
Note: LSE sta per London School of Economics, in cui contrariamente al nome si studia tutto, non solo economia (ha un programma per le lauree in storia che mi ha fatto piangere di gioia). È una delle migliori, e una volta fuori è quasi sicuro trovare un lavoro.
Siccome di Harriet Watson a quanto pare non sappiamo nulla, ho inventato.



Ci furono un crepitio e una breve fiamma, poi di nuovo il buio e il silenzio. La città era solo un risucchio lontano, come il rumore dentro le conchiglie. In quell'angolo del giardino non arrivava alcuna luce, così, se Harry lo trovò, fu solo per colpa del fiammifero, o forse anche della brace rossa sulla punta della sigaretta. L'ultima, si era ripromesso John. L'ultima, se avesse passato gli esami coi voti richiesti per entrare alla Bart's e studiare medicina come aveva sempre sognato. Non sarebbe stato serio, per un medico, fumare.
Aveva lavorato duro: ora che mancava così poco si sentiva perso. Non poteva fare niente di più.
“Accidenti a te, cosa ci fai ancora alzato? Domani hai un esame, devi dormire!”
“Ti pare che io possa riuscirci, Harriet?”
Usava il suo nome per intero solo quando era particolarmente infastidito da ciò che lei gli diceva. Succedeva spesso, ultimamente.
“Potresti ascoltarmi. Ti ho detto miliardi di volte in questi giorni... ci sono passata anch'io, ed eccomi qui, viva e vegeta.”
“E ammessa alla LSE.” rispose lui, soffiandole addosso il fumo “Facile essere rilassati.”
“Facile?” si innervosì Harry “Ho tanti di quegli esami che stare tranquilla non è una scelta, ma una necessità. E le pressioni che...” si interruppe: evidentemente non era di sé che voleva parlare. Non che lo facesse spesso, presa com'era a non dare preoccupazioni al piccolo di casa. Ma John lo vedeva benissimo quando lei stava bene o male ed era insofferente a quel suo volerlo proteggere ad ogni costo.
Si alzò, ignorando le proteste della sorella. Era andato lì per riflettere, non per ascoltare prediche. Era andato lì per guardare il cielo, assaporare l'aroma del tabacco e provare a capire perché aveva dovuto essere così stupido da litigare con la sua ragazza proprio il giorno prima di un esame. Avevano iniziato dopo tre ore di ripasso, ad un punto in cui qualsiasi persona assennata si dovrebbe assicurare di non parlare con anima viva perché l'agitazione sfrigola sulla pelle come l'olio lasciato troppo in padella.
John aprì e richiuse il pacchetto vuoto, poi lo accartocciò e se lo ficcò in tasca. L'erba iniziava a profumare di rugiada, fredda sotto le dita, ma l'aria era tiepida. Gli piaceva il caldo, a quell'epoca.
Quel pomeriggio dovevano rivedere tutto il programma di filosofia.
“Non ne posso più.” aveva mugugnato John, pensando che una pausa prima di Eraclito sarebbe stata necessaria per non fargli scoppiare il cervello.
“A chi lo dici!” gli aveva risposto Judith “E adesso ci toccano quei froci dei Greci, pure.”
John si era voltato di scatto, irritato. Sapeva che Judith aveva parlato così solo per nervosismo, ma con tutto quello che negli anni di liceo erano riusciti a vomitargli addosso riguardo a sua sorella, era diventato ipersensibile all'argomento. Le aveva risposto. Ed erano finiti che per poco il manuale di filosofia non diventava un'arma d'offesa. Si erano separati di pessimo umore, accusandosi a vicenda e sentendosi in colpa al tempo stesso.
Harriet lo ritrovò. Stavolta non disse niente.

  
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