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Autore: 12032008    19/08/2011    0 recensioni
-Sai usare una spada?-
Certo che Squalo sapeva usare una spada.
Era l'unica cosa che alleviasse il suo dolore.
Fic su un'ipotetica infanzia di Squalo, spero piaccia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Superbi Squalo
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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From The World, To the Mafia

Ipoteticamente parlando, Squalo non sapeva quando era iniziato il casino.
Sapeva solo che, un giorno appena tornato da scuola, sua padre non c’era più.

Era andato in cucina per mangiare e aveva trovato la madre in lacrime. Lui le aveva parlato con voce tremante.

-Che è successo?-. La donna l’aveva fissato.

-Squalo, Squalo .... il mio bambino. Il mio piccolo bambino. Oh, Dio ....- aveva ripreso a piangere e Squalo l’aveva abbracciata.

-Dimmi ... che è successo? Dai mamma, per favore, parlami-.

-Tuo ... tuo padre .... è all’ospedale. In coma. Lui ... Oh, Squalo, non so se ce la farà. Ha avuto un incidente terribile. Terribile. Ma perché è ....- I singhiozzi scossero violentemente la donna.

Squalo era una statua. Aveva le gambe molli e il cervello che non funzionava.
Poi, cercò di fare coraggio alla madre.

-Mamma. Papà ce la farà. CE L’HA SEMPRE FATTA. Perché non dovrebbe farcela?- chiese innocentemente il bimbo, convinto che alla fine il bene avesse trionfato sul male.

La madre sorrise. Il suo dolore era immenso, ma Squalo era il solo che riusciva a strapparle un sorriso in ogni situazione, nonostante avesse solo 9 anni.

Squalo l’abbracciò e lei smise di piangere.

Dopo pranzo, Squalo uscì di casa e andò a piangere per strada, senza farsi vedere.

Una settimana dopo

Squalo era in classe, c’era la lezione di grammatica, che lui non seguiva assolutamente.
Una bidella entrò a tutta velocità e andò a parlare con la maestra.

La donna impallidì. Poi, sorrise debolmente.
-Squalo, puoi andare con la signora? Deve dirti una cosa-.
Il ragazzino si alzò in piedi e avvertì un brutto presentimento, che ignorò.

La bidella lo condusse al piano di sopra, dove c’erano le medie.
Nella segreteria, c’era sua madre. Appena lo vide, corse verso di lui e gli sussurrò nell’orecchio.

Papà e morto, Squalo.

Squalo fece appena in tempo a sentirlo. Poi, svenne, e vide solo buio.

Da allora cominciò l’incubo.

Prima di morire, suo padre aveva avuto dei debiti da pagare. Il che aveva diminuito il testamento, che restava a circa 2.000 €.  Sua madre faceva la casalinga e non lavorava. Si aspettava una cospicua somma dal marito, che era milionario.

La loro vita cambiò radicalmente: dovettero cambiare casa e andarono a abitare in un monolocale in affitto. La madre ipotecò tutti i mobili che avevano, ricavandone un po’ di soldi, che però non sarebbero durati per sempre. La madre di Squalo cominciò a fare la domestica, lavorando a nero per 10 ore al giorno.
Ma i soldi non bastavano. Quando Squalo ebbe tredici anni, la madre fu denunciata ma, per fortuna, non venne arrestata, ma non lavorò più. Toccò a Squalo lavorare.
Grazie alla Mafia, Squalo lavorava illegalmente in una fabbrica, scaricando camion di notte.

Squalo arrivò la prima sera al lavoro con addosso stanchezza e sonnolenza. Arrivò al punto di ritrovo che un ragazzo gli aveva spiegato telefonicamente.
C’era un uomo, alto, con l’aria arrabbiata. Squalo si fece coraggio.
-Scusi, chi è Michele qui?-. L’uomo lo fissò per un secondo.
-Te sei il ragazzino nuovo. Niente seghe, comincia a scaricare quel tir laggiù- indicò un tir viola e rosso –Poi, ti diamo i soldi e tu torni domani alla stessa ora. Scaricali nel piazzale. Non un lamento o ti spedisco a casa a calci in culo-.

Squalo era incazzato nero, ma ubbidì. Andò al tir indicato e lo aprì. Dentro c’erano oggetti imballati e scatoloni.
Squalo cominciò. Uno, due, tre ... ‘Se mi ci abituo, avrò i soldi, non è difficile’.
All’improvviso, si sentì toccare la spalla. Si voltò, e vide un ragazzo.
-Devo scaricare anch’io. Posso?-. Squalo lo fece passare, poi lo osservò meglio: il ragazzo aveva i capelli lisci e biondi. Nonostante il caldo afoso dei primi di giugno, indossava una felpa nera ed era incappucciato. Cominciò a scaricare silenziosamente il camion, poi, sentendosi osservato, si girò.

I suoi penetranti occhi grigi travolsero Squalo.
-Mi chiamo Zach. Tu?-.
-Squalo. Perché sei qui?- chiese l’albino senza preamboli.
-Per soldi, come te credo. Aspetta, ma te sei ... Superbi Squalo?- chiese incredulo.

Squalo annuì –Mi hai sentito nominare?-
-Si. Vado nella tua scuola-.
In quel momento si avvicinò l’uomo di prima.

-Non si parla. Zitti o vi mando a casa. Comando io qui. Chiamate Sovrintendente-.
I due ragazzi annuirono.
Alle 3 del mattino, Squalo incassò i 400€ previsti e andò a casa.

Settimane dopo, a scuola, Zach cercò il nome di Squalo sugli elenchi appesi fuori da ogni classe.
Lo trovò a ricreazione.
Quello fu il momento più bello della vita di Squalo.

-Squalo!-
Squalo si girò e vide Zach correli incontro.
-Volevo .. sapere una cosa-. Squalo lo fissò.
-Dimmi-.

-Ti interessa una borsa di studio per una scuola ... speciale?-

Squalo lo guardò.
-Parliamone-.

Zach si lanciò in una descrizione di una scuola per mafiosi dove ti insegnavano a combattere e a gestire una Famiglia. Squalo ascoltava incantato.

-Io domani vado a una specie di .... test per vincere le borse di studio. Vieni con me?-
Squalo ci pensò: diventando un mafioso avrebbe avuto la vita lussuosa di prima e il sorriso sul volto della madre.

Soldi, fama, potenza ...

-Vengo con te. Cosa serve?-
Zach sorrise. –Sai usare una spada? O un’ arma?-
Squalo lo guardò. Certo che sapeva usare una spada. Da piccolo aveva fatto scherma, poi aveva conservato la spada e si esercitava da solo.
Era l’unica cosa che avesse mai alleviato il suo dolore.

Squalo annuì.
-Allora, domani pomeriggio vieni da me e si va a fare il test. Ok?-

Squalo passò la notte insonne. Ne parlò alla madre. Lei sorrise, anche se spaventata.
-Ti proteggeranno?-
-Si, mamma-.

Un mese dopo

Squalo aprì la lettera e lesse alcune righe.
‘... lei riceve la seguente borsa di studio per .... congratulazioni .... verrà nella nostra scuola il ..... fra due settimane....’

Squalo chiamò Zach, e scoprì che aveva anche lui una borsa di studio.
Così, Superbi Squalo aveva finalmente un posto nel mondo. O meglio, nella Mafia.

  
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