Titolo:
Some
things change,
some
stay the same
Fandom:
Pretty Little Liars
Personaggi/Pairing(s):
Lucas/Hanna; implied Lucas/Danielle + hints Caleb/Hanna
Genere:
Introspettivo, Angst
Avvertimenti:
flashfic, het, future!fic, what if..?
Challenge/Prompt:
scritta per il PrettyLitteLiars!fest
@PLL-fest
col prompt
Hanna/Lucas
- “Avrei voluto diventasse qualcosa di più..." + scritta per il drabble!meme,
richiesta da Alister_
Note
iniziali:
Io davvero vorrei sapere perché per il PLL!fest mi escano
cose così
angst e senza senso. Che poi doveva essere una drabble, ma boh. E
Alis, scusami: è penosa, ma prometto che mi
rifarò é_è
Nei
suoi ricordi, lui era il ragazzino impacciato dei tempi del liceo, il
nerd che tutti disprezzavano – o nel migliore dei casi
ignoravano.
Per questo, ora che se lo trova davanti – un uomo
fatto e finito, sicuro di sé e affascinante –
quasi non lo
riconosce, il suo
Lucas.
"Hanna, che sorpresa
rivederti!”
L'abbraccia con il suo tipico calore, ma con una
sicurezza estranea, che non ha mai avuto, e Hanna può solo
meravigliarsene.
Quanti anni sono passati?
Cinque, sei?
Dopo
aver chiuso con Caleb, ha perso i contatti con ogni amicizia del
ragazzo, Lucas compreso, nonostante lui si fosse offerto di starle
vicino e consolarla.
Carezze che sapevano di sleale e di
sbagliato, un piccolo sollievo stretto nello spazio di un abbraccio,
bugie mormorate a mezza voce per convincersi di essere nel giusto -
ma non serviva.
Lucas non sarebbe mai stato Caleb, entrambi lo
sapevano.
E così, soffrendo, Hanna l'aveva lasciato indietro,
forzatamente dimenticato – non voleva rischiare di ferirlo di
più,
di incasinare anche la sua vita.
Solo adesso realizza davvero
quanto le sia mancato, quanto le dispiaccia non aver visto crescere
quell'elegante sconosciuto che possiede lo sguardo limpido del suo
vecchio amico.
Hanno miriadi di cose da raccontarsi e condividere,
parole che fremono dietro i sorrisi incerti e rimangono sospese
nell'aria tra loro.
Non basterà il tempo di un caffè bevuto
troppo in fretta.
Non basterebbe una vita intera, forse, e quel
pensiero diventa una certezza quando Hanna nota il dettaglio dorato
che brilla all'anulare sinistro di Lucas.
"Io e Danielle ci
fermiamo a Rosewood per il weekend. Possiamo uscire tutti insieme, se
ti va”
Hanna si costringe ad un sorriso e annuisce, mentre
qualcosa di doloroso, a cui non riesce a dare un nome, le chiude la
gola impedendole di usare la voce.
(“Avrei voluto
diventasse
qualcosa di più...”)
Quelle parole, pronunciate secoli
prima da lei stessa proprio per avvicinare Lucas e Danielle, ora le
rieccheggiano beffarde nella mente.
Immagini di un'esistenza non
sua, diversa, impossibile – infinite alternative a sbagli
incancellabili – le scorrono davanti agli occhi, come
fotogrammi di
quei film dal finale inevitabilmente triste.
"È una
splendida idea, non mancherò” riesce a dire alla
fine, sapendo di
mentire.
A lui e a se stessa, di nuovo.
In fondo, l'unico ad
essere cambiato è Lucas.
Lei è rimasta la stessa bugiarda di
sempre.