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Autore: Una Certa Ragazza    19/08/2011    5 recensioni
Traduzione di una brevissima one-shot che ho trovato su fanfiction.net. Una breve riflessione su ciò che il Royai significa, nel nostro mondo... e ad Amestris. Post Brotherhood e Manga, nessuno spoiler gigante oltre il volume 15 ma alcuni indizi.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Eccomi qui con la one-shot che avevo promesso. State tranquilli, questa volta non è mia, perciò non mi appartengono nè i personaggi, che sono della nostra adorata mucca, nè la storia, che è di SammyQuill, uno scrittore di fanfiction.net. Visto che giustamente costui non ha ritenuto di doverla scrivere in italiano, l'ho fatto io per lui. Questo è il mio primo tentativo di traduzione, non garantisco niente, per questo critiche & co. sono decisamente bene accette!




Un sacco di speculazioni erano state fatte a proposito del Generale Mustang e del suo braccio destro, il Tenente Colonnello Hawkeye, l’ultima delle quali insinuava che i due stessero andando contro la legge della fraternizzazione e fossero al momento invischiati in un affaire poco chiaro.
Ma, a dire il vero, queste speculazioni rimanevano tali, dal momento che nessuno aveva trovato prove per confermare o dissipare le voci.

Per la confusione di tutti (e la grande frustrazione di alcuni) il Tenente Colonnello negava sempre queste accuse ed era pronta a far notare quanto fossero prive di fondamento, mentre il Generale si limitava a strizzare l’occhio e a chiedere “e se anche lo fossimo?”, se uno aveva la fortuna di trovarlo sufficientemente di buon umore.

Il fatto che loro passassero decisamente troppo tempo insieme poteva essere letto come sospetto, e costituiva certamente il terreno per più d’uno di quei succosi gossip da ufficio che circolavano per il Quartier Generale di tanto in tanto.
Dopotutto, perché il Generale sentiva il bisogno di accompagnare a casa la sua subordinata tutte le notti? Quanti degli ammiratori e degli amici di Hawkeye sarebbero andati a preparargli una zuppa mentre era malata? E cosa significavano tutti quei fiori che sembravano apparire magicamente in ufficio nei giorni in cui il Tenente Colonnello si sentiva particolarmente giù?
Ma nonostante tutto questo, i rumori non erano mai andati oltre a mere considerazioni.
Del resto, accusare un uomo di tale rango di un così basilare, sciocco errore era inaudito, oltre che potenzialmente piuttosto spiacevole se l’ufficiale in questione avesse deciso che alla parte inquisente andava impartita una lezione sulla privacy e sul badare ai fatti propri.

Eppure le persone continuavano a farsi domande. Perché questo è quello che le persone tendono a fare quando annoiate o curiose o entrambe.
Si chiedevano da quanto tempo stesse andando avanti senza sapere che erano quasi quindici anni che il Generale aveva capito di essere innamorato della figlia del suo maestro.
Si chiedevano se la severa Hawkeye avesse mai mostrato un qualche segno di emozione quando era sola col suo superiore, senza sapere che aveva pianto fino ad addormentarsi tutte le notti da quando l’allievo di suo padre era apparentemente sparito una mattina senza neppure un biglietto su dove stesse andando o su quando sarebbe tornato.

Le donne sono sicure che lui non faccia sul serio, non lo fa mai. “E comunque, cosa rende Hawkeye così speciale?”
Tornerà presto sul mercato, si assicurano l’un l’altra senza sapere che la ragione per cui è entrato “sul mercato” da principio è stata quella di convincersi che era ancora vivo, dopo aver lasciato la sua ragione per vivere dietro di sé.
Quelli che conoscono l’orrore di Ishbal sono sicuri che il Tenente Colonnello non potrebbe mai accettare un mostro del genere. Evidentemente non sanno che lei ha giurato da tempo di seguire quel mostro fino all’inferno.
Anche senza nessuna evidenza tangibile o base sicura per le voci di corridoio, le persone continuano a parlare. Perché questo è quello che le persone tendono a fare quando curiose o annoiate o entrambe.

E i membri della loro squadra? Cosa ne pensano?
Jean Havoc dirà a chiunque che se non stanno assieme è un crimine di per sé. Va sempre dritto al punto in questo modo.
Una leggera spolverata di rosa si farà vedere sulle guance di Kain Fuery, mentre lui dirà che non sono affari suoi. Il giovane esperto delle comunicazioni conosce il valore di un segreto.
Vato Falman ritorcerà la domanda a chi l’ha fatta: “Cosa ve lo fa pensare? Avete qualche prova per supportare un’ipotesi del genere?”
Lo specialista delle investigazioni cercherà di guadagnare dalla conversazione un pranzo gratis, all’apparenza parlando molto ma senza dare in realtà nessuna informazione. Nessuno ha ancora capito come la testa rossa ci riesca, ma molte anime coraggiose con i portafogli pieni stanno ancora provando a farlo.

Ma nonostante le loro differenti risposte sui loro superiori, il resto del team concorda – sempre ammesso che ne abbiano mai discusso – sul fatto che il principale motivo per cui le voci su Hawkeye e Mustang hanno iniziato a girare è che la loro presunta relazione da speranza alle persone.
La speranza che anche in condizioni così fredde e poco disposte a perdonare l’amore possa esistere. Speranza e orgoglio che ci sia qualcuno là fuori a sconfiggere una legge di cui loro per primi hanno avuto troppa paura.
La speranza che un giorno, quando narreranno le storie del servizio militare ai loro nipoti, in mezzo a tutti i racconti di mostri che piagano le loro anime, saranno in grado di raccontare almeno una fiaba su un principe e una principessa vissuti felici e contenti.

Perciò alla fine, un vecchio e saggio ufficiale concluderebbe, non importa se stanno assieme o no.
Finchè non riceviamo un indizio su una delle due alternative, le persone rimangono felici, con le loro sofferenze personali dimenticate mentre si chiedono perché Mustang stava camminando verso l’ufficio con Hawkeye questa mattina, o perché il Tenente Colonnello sia rimasta così tanto nell’ufficio del suo superiore quando tutto quello che doveva fare era consegnarli qualche documento.
Dal canto loro, gli oggetti di tutti i pettegolezzi recitano la loro parte nel migliore dei modi, una prendendola con freddo stoicismo, l’altro facendo del suo meglio per insinuare quello che non può dire.

Entrambi aspettando pazientemente il giorno in cui non dovranno più nascondere nulla.

   
 
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