Unexpected Arrival


    


 

        L'unica cosa che Gaara vede è sua sorella a pochi secondi dall'essere squarciata in due e, sebbene si renda conto che non dovrebbe dare così tanta importanza a lei rispetto a chiunque altro lì presente, non gli importa—Temari è sua sorella e non esiste che lui se ne stia lì, a guardare mentre viene uccisa davanti ai suoi occhi. Così dimentica tutto il resto per un momento e si concentra solamente nell'allungare la sua sabbia per imprigionare il bastardo che stava cercando di arrivarle alle spalle... non accorgendosi del Secondo Mizukage che invece stava cercando di sorprendere lui.
        "Hey, ragazzino, sono dietro di—" l'avvertimento del Mizukage viene bruscamente interrotto quando qualcosa di un giallo accecante gli si scaglia contro, gettandolo ad almeno tre metri di distanza, prima di atterrare schiena contro schiena con Gaara che, una volta salvata sua sorella, si volta bruscamente con gli occhi sgranati dalla sorpresa.

        Il rosso squadra quell'ammasso di energia brillante prima di riconoscere gli occhi blu e il viso con le cicatrici simili ai baffi di un felino; se ne resta lì immobile, cercando di capire cosa esattamente si trova a vedere dato che, a quanto ne sa, Naruto è bloccato su un'isola molto, molto lontano dal campo di battaglia.
        I suoi occhi verdi tracciano le intricate curve degli strani simboli neri che ora occupano parte dei vestiti del ninja di Konoha e, di nuovo, osservano la luce gialla che riveste interamente il corpo dell'altro... può sentire il potere e la sua mente istintivamente capisce - che si tratta del potere di Kyuubi, che Naruto è diventato ancora una volta più forte, che quello in controllo è Naruto e non il Byjuu - ma non riesce a spiegarsi perché sta vedendo Naruto in quel luogo.

        Il biondo rimane fermo, ben consapevole del luogo e della situazione in cui si trovano ma comunque deciso ad aspettare che Gaara si riscuota dall'immobilità che l'ha colto, un ghigno benevolo che gli distende le labbra. "Che c'è, non mi ringrazi? Guarda che ti ho salvato il culo, sai?" dice, ridendo leggermente.
        "Perché...?" la domanda è a malapena udibile al di sopra del baccano della battaglia che si sta svolgendo intorno a loro; poi, tornando finalmente in sé, il Kazekage inspira violentemente e afferra Naruto per il collo della giacca nera e arancione, tirandolo in avanti fino a che i loro volti non sono che a pochi millimetri di distanza. "PERCHE' CAZZO SEI QUI?! SEI UN'IDIOTA?!" urla Gaara, l'occhiata che lancia a Naruto è velenosa e collerica e sembra quasi che voglia far sì che il biondo si riduca in cenere nel punto esatto in cui si trova.
        "Gaara..." mormora Naruto, cercando di calmare l'altro perché non si aspettava una reazione tanto forte al suo essere lì.
        "No." risponde il Kazekage, stringendo ancora di più la presa sulla giacca del ninja di Konoha, "Pensavo avessimo ordinato a te e a Killerbee di rimanere dov'eravate... quindi perché diavolo sei qui? Vuoi rischiare di finire ucciso?" Gaara quasi digrigna i denti dalla rabbia prima di continuare, "O peggio, catturato?" conclude, continuando a squadrare l'altro.
        Naruto sospira leggermente, chiudendo gli occhi per pensare a come spiegare le sue ragioni in un modo che potesse convincere il suo amico. "... Mi dispiace, Gaara. So che sei arrabbiato..." inizia, "ma non potevo restarmene seduto tranquillo sapendo che tutti i miei amici stavano combattendo per me. Dovresti conoscermi abbastanza bene da saperlo..." conclude con un mezzo sorriso, aspettando la risposta di Gaara.
        Il Kazekage lo fissa negli occhi per qualche altro momento poi lascia andare la presa sulla giacca, premendo il pollice e l'indice alla base del naso, scuotendo la testa. "Immagino sarebbe stato troppo bello se per una volta avessi dato retta a quello che ti dicono gli altri." sospira per poi rialzare lo sguardo, determinazione spendente negli occhi verdi, "D'accordo, ma vedi di restare dove possa vederti, chiaro?" gli dice Gaara, riducendo le palpebre a fessure.

        Naruto si lascia andare ad una risata, felice e sollevato insieme che il rosso non l'abbia costretto ad andarsene—non vuole davvero rischiare di perdere Gaara prima di avere avuto l'occasione di scusarsi per bene per come si era comportato l'ultima volta che si erano visti. "Sissignore!" dice, ghignando, prima di voltarsi e posizionarsi nuovamente schiena contro schiena con Gaara, riprendendo a combattere i nemici allo stesso tempo.