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Autore: Xantippe    24/04/2006    4 recensioni
Ecco la mia prima FF sulla coppia Ron/Hermione...spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL LAGO DEI DESIDERI

 

Il matrimonio fra Bill e Fleur si sarebbe celebrato da lì a due settimane, ma alla Tana tutti si stavano già dando da fare con i preparativi.
Ron, Harry erano stati incaricati di disinfestare il giardino così da renderlo presentabile e adatto ad accogliere gli ospiti, mentre Ginny ed Hermione stavano aiutanto la signora Weasely a pulire da cima a fondo la casa.
Dopo qualche giorno di intenso lavoro la Tana non sembrava più la stessa, Harry pensò che avrebbe potuto far concorrenza alla casa dei Dursley.
Una sera, dopo una giornata di lavoro particolarmente pesante, Ron si gettò sul letto esausto.
- Non ce la faccio più- sbottò il rosso disteso a braccia aperte con gli occhi socchiusi.
-Dai Ron, il peggio è passato. Abbiamo fatto tutto ciò che c’era da fare…da domani potremmo riposarci- disse Harry sedendosi sul letto e appoggiando la schiena al muro.
- Per fortuna queste cose si fanno solo una volta ogni tanto… non potrei sopportare di fare sempre certe fatiche…
Ron fu interrotto da qualcuno che stava bussando e chiedeva di poter entrare.
Erano Ginny ed Hermione che sembravano anche loro stravolte.
Il rosso fermò il suo sguardo su Hermione contemplandone i capelli un po’ scompigliati e il volto ancora arrossato per la fatica.
- Ragazzi la cena è pronta- squillò la voce di Ginny.
Con un balzo Ron era in piedi pronto a sbranare un bue intero così i quattro si avviarono verso la cucina dove tutta la famiglia era già riunita.
-Davvero squisito signora Weasely- si complimentò Hermione dopo aver gustato la lauta cena
-Grazie cara, mi fa piacere che ti sia piaciuta- sorrise gioviale la madre di Ron.
-Mamma, come hai fatto ad imparare a cucinare così bene?- chiese Ginny mentre aiutava a sparecchiare.
- Mah…sai quando hai sette figli e un marito da sfamare devi per forza imparare!- rise la signora Weasely mentre agitando la bacchetta dava inizio al un meccanico processo per lavare i piatti.
-Tua madre è sembre stata bravissima in cucina- intervenne il padre di Ron dando un affettuoso bacio sulla guancia alla moglie.
-Smettila Arthur…- sorrise lusingata Molly –lo sai benissimo che non è così. Da fidanzati ero una vera frana in cucina…avevo la straordinaria capacità di dimenticare sempre qualche ingrediente essenziale…ma Arthur è sempre stato così gentile… mangiava tutto ciò che gli preparavo come se fosse stata la pietanza più buona che avesse mai assaggiato-
- Non mi importava il sapore…per me contava solo l’amore con cui lo avevi preparato- sorrise il signor Weasely dando un altro bacio alla moglie.
I ragazzi deciso che era il momento di andare di sopra a riposare lasciando così soli i signori Weasely a ricordare i tempi.
Harry e Ron si sedettero sul letto uno di fronte all’altro
-Non posso credere che Bill si stia per sposare…non posso credere che mio fratello andrà a vivere da un’altra parte…- mormorò il rosso.
- Con Fleur…- sorrise Harry guardandolo
-Già… voi invece?
-Voi? Voi chi?- domandò Harry
- Tu e Ginny, non far finta di non capire…-
Harry si incupì guardando al di là della finestra
-Non so se può esserci ancora un noi…- sospirò Harry – Ci tengo a tua sorella…non potrei permettere che le accada qualcosa per colpa mia…-abbassò lo sguardo triste restando in silenzio per qualche secondo.
- E invece fra te e Hermione?
Ron alzò le spalle e arrossendo vistosamente, fingendo piuttosto male di non capire a cosa Harry si riferisse quando fu salvato in extremis da qualcuno che bussava alla porta.
Comparve Hermione con il suo solito sorriso guardò con aria interrogativa prima Harry che ridacchiava e poi Ron che aveva le orecchie stranamente rosse.
-Ma cosa avete voi due? Sembrate avere l’aria di qualcuno che sta tramando qualcosa…-
-Beh…ecco…no! Stavamo solo…chiacchierando- balbettò il rosso.
Con l’aria piuttosto scettica guardò negli occhi Ron che li abbassò velocemente peggiorando ancora il suo già evidente rossore.
-Ehmm…Ron, potresti per favore venire nella mia camera? Avrei bisogno del tuo aiuto per spostare il letto…- disse tutto d’un fiato Hermione cambiando repentinamente discorso con gran sollievo di Ron che si era già alzato per seguirla.
-Se vuoi ti aiuto anch’io…-
-Oh no, ti ringrazio Harry, ma credo che i muscoli di Ron siano più che sufficienti- si affrettò a dire la ragazza prendendo il braccio del rosso e trascinandolo fuori dalla camera dove c’era Ginny ad aspettarli.
-Grazie Hermione!- sussurrò enrando nella camera di Harry
-Di nulla-
-Ma? Cosa…-
-Zitto Ron! Vieni!- lo rimbeccò la ragazza trascinandolo nell’altra camera.
- Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo?
Hermione roteò gli occhi sbuffando.
- Ginny aveva bisogno di parlare un po’ con Harry… da sola- aggiunse notando che Ron tentava di dire qualcosa.
-Mhm…- si limitò a mugugnare – immagino che non ci sia nessun letto da spostare allora…- guardandosi intorno.
- Esatto! Ginny ci teneva a stare un po’ con Harry…- mormorò sedendosi sul letto osservando Ron.
Il rosso si sedette sul letto di Ginny, ma all’improvviso balzò subito in piedi come se avesse schiacciato qualcosa.
- Ma cosa diavolo è…- prendendo una specie di sacchettino umidiccio che si era rotto quando si era seduto.
- Oh no Ron! Quello era uno degli articoli di Fred e George! L’acqua non asciugante…-
- La cosa?-
- E’ un’acqua stregata che non si asciuga…né con la magia, né con il calore. Ora il letto è tutto bagnato…e per due giorni rimarrà così- sospirò Hermione tastando il materasso.
-Vorrà dire che mia sorella dormirà con te questa notte- alzò le spalle con noncuranza il ragazzo
Hermione lo guardò arrossendo lievemente.
-Beh…ecco a dir il vero avevo detto che ti avrei ospitato qui anche per la notte- sorrise timidamente come se si aspettasse una reazione di Ron.
-COSA? MIA SORELLA DORMIRA’ DI LA’ CON HARRY?-
-Sssh, Ron! Così ti farai sentire da tutta la casa!- disse Hermione agitando le mani come a voler calmare Ron –Non ti preoccupare, tua sorella sa quello che fa-
-Ma è ancora una bambina, Hermione!- camminando su e giù per la stanza passandosi la mano nei capelli.
-Ginny non è una bambina! Sei tu che la consideri ancora così, ma ti assicuro che ti sbagli.
Ron lanciò un occhiata fulminante alla ragazza che ebbe un sussulto.
-Ora calmati, dai…
Il ragazzo sembrò bloccarsi per un attimo per riflettere e poi sbuffando andò a sedersi pesantemente vicino all’amica.
-Forse hai ragione tu… però mi piacerebbe essere informato dei vostri piani…- sbottò
- Te l’ho appena detto!
Ron alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa e appoggiò le mani sul letto sfiorando accidentalmente quella di Hermione.
Entrambi ebbero un sussulto e imbarazzati ritrassero subito le mani facendo calare però un silenzio che li mise ancor più a disagio.
Hermione iniziò a giocherellare con l’orlo della maglietta mentre tentava di pensare a come occupare il tempo che avrebbero passato insieme.
Ron senza nemmeno accorgersi si ritrovò a fissare la ragazza, il suo sguardo si spostava dai suoi splendidi capelli crespi color nocciola per poi soffermarsi sul suo viso così delicato e sulla sua pelle rosea, sulle sue morbide labbra oggetto dei suoi più nascosti desideri e poi più giù a livello della scollatura che mostrava il suo decoltè.
-Ron? Perché mi stai fissando?- la voce di Hermione lo svegliò dalle sue fantasticherie
-Eh?…io…io… ehmm…n-no n-non t-ti stavo fi-fissando- balbettò Ron diventando di un bel color porpora.
Ad un tratto il ragazzo si alzò diretto verso la scrivania – E…e questi cosa sono?- cercò di toglirsi dalla situazione imbarazzante.
-Oh, quasi me ne dimenticavo. Li ho fatti per te…e per Harry- si affrettò a dire la ragazza con un cenno di rossore sulle guance.
-Davvero? Grazie Hermione!- ne prese uno e lo addentò masticandolo prima con gusto poi rallentando pian piano il ritmo di masticazione.
Il sorriso di Hermione svanì vedendo Ron diventare rosso e con le lacrime agli occhi deglutire a fatica il boccone che aveva in bocca.
- Ron, stai male?- chiese titubante
-N-no..- rispose con voce un po’ soffocata.
-Ti stavi strozzando con il biscotto?-
-Ehmm…credo di si- Guardando prima i biscotti e poi abbozzando un sorriso
-Come sono i biscotti?- chiese speranzosa.
- B-buoni, molto buoni…non sapevo fossi brava anche in cucina- sorrise verso la ragazza appoggiando il biscotto morsicato sulla scrivania
-Sono contenta…finalmente sono riuscita a fare qualcosa di commestibile…sai prima di oggi tutte le cose che ho preparato erano immangiabili…sarà l’influsso di tua madre che mi ha ispirata- sorrise allegramente Hermione.
Ron tornò seduto di fianco ad Hermione e si stiracchiò sbadigliando.
-Stavo pensando…beh ecco…-iniziò lui con fare impacciato- visto che abbiamo finito i lavori pesanti cosa ne dici domani di andare al laghetto qui vicino a fare un bagno? …ehmmm…così Harry e Ginny avranno ancora un po’ di tempo per satare soli…- chiese evitando accuratamente di guardarla negli occhi.
-E’ una magnifica idea! Adoro andare al lago! – esultò Hermione, contenta per la proposta, ma soprattutto per l’invito che suonava come un appuntamento- cosa ne dici di andare a letto ora?
-Ehmm, si va bene- borbottò Ron ancora incredulo di aver trovato il coraggio per invitarla a fare una passeggiata da soli. Si alzò e si avviò verso l’altro letto accorgendosi però che era ancora bagnato – Accidenti! Me ne ero dimenticato! Dovrò dormire sul pavimento- prendendo una coperta.
-Ron! Credi che ti lascerei veramente lì per terra a dormire? Dai vieni qui, cercheremo di starci entrambi- disse tutto d’un fiato Hermione cercando di palesare una certa disinvoltura.
Il rosso restò imbabolato per qualche secondo per poi avviarsi verso il letto ed infilarsi sotto le coperte di fianco alla ragazza.
-Buona notte Ron!
-‘Notte…
Ron era inebriato dal profumo di Hermione e riuscì a stento a trattenersi dal saltarle addosso ed Hermione dovette far ricorso a tutto il suo stoico autocontrollo per cercare di mantenere un comportamento che non risultasse equivoco.
Entrambi finsero di addormentarsi subito, ma in realtà l’emozione di avere accanto l’altro li metteva in uno stato di agitazione ed eccitazione che non facilitava di certo il sonno.


***

La mattina seguente Hermione si svegliò per prima ritrovandosi con sua sorpresa tra le braccia di Ron.
Restò ferma per qualche secondo assaporando quel momento che desiderava da tanto, senza nemmeno accorgersi accarezzò la mano del ragazzo che iniziò a muoversi per poi svegliarsi del tutto.
Non appena il rosso aprì gli occhi e realizzò di aver abbracciato nel sonno Hermione ritrasse il braccio.
-Scu-scusa- disse timidamente alzandosi dal letto e avviandosi verso la finestra–
Hermione sospirando si avvicinò alla scrivania dove era posato il piatto con i biscotti e ne prese uno addentandolo.
Iniziò a sputacchiare e a tossire.
-Ron!- gridò- perché non me lo hai detto? –lo guardò incredula.
-C-cosa?- guardò Hermione senza capire.
-I biscotti! Fanno schifo! Sono immangiabili!
-Oh quelli…- sorrise leggermente guardando quella sua aria schifata.
-Perché non mi hai detto niente? Ieri ne hai mangiato uno …a momento ti avvelenavo e tu non mi dici nulla?
Ron alzò le spalle e sorrise –Mah, così…eri così contenta che mi dispiaceva deluderti …-ritornò poi a guardare fuori dalla finestra –oggi sarà una bella giornata…perfetta per il lago-.
Hermione restò a guardarlo sorpresa meditando sulle sue parole.
Ad un tratto un voce chiese il permesso di entrare e sulla soglia comparve Ginny con un sorriso radioso sulle labbra.
-Buon giorno!-
-Ciao Ginny!-
-‘Giorno- mugugnò Ron – Dormito bene?- chiese guardando la sorella
-Benissimo!- di rimando lei sempre più raggiante- Voi invece? Avete fatto i bravi? Ron hai dormito bene nel mio letto?- chiese maliziosa guardando prima il fratello e poi Hermione che arrossirono vistosamente.
Hermione fulminò con un’occhiata Ginny, mentre Ron usciva dalla camera bofonchiava qualcosa come –…di là…Harry…vestirmi…-
-Beh? Allora cosa avete combinato? Avevate entrambi un’aria così…colpevole…- chiese guardando Hermione con aria interrogativa.
- Nulla Ginny…- rispose Hermione mordendosi un labbro ed iniziando a disfare il proprio letto.
- Mah? Hermione!- esclamò la rossa accorgendosi che il proprio letto era intatto come lo aveva lasciato la sera prima.
- No, Ginnny, non è successo nulla!- disse Hermione con un tono un po’ deluso – il tuo letto si è bagnato con l’acqua non asciugante e Ron ha dormito con me…ma non è successo assolutamente nulla..-
- Ron è un perfetto idiota!- brontolò Ginny scuotendo il capo.

***

-Sei pronta Hermione?-
-Si, eccomi! Scusa se ci ho messo un po’, ma non trovavo il costume da bagno…
Ron squadrò da capo a piedi la ragazza che quel giorno era particolarmente affascinante ai suoi occhi.
-Andiamo?- chiese Hermione sentendosi un po’ a disagio con gli occhi del rosso puntati addosso.
-Eh?…si, si certamente…-
Camminarono per una mezz’oretta lungo un sentiero di terra battuta e giunsero sulle rive di un laghetto dalle acque cristalline.
Il luogo era molto di una bellezza incontaminata e sembrava perfetto per trovare un po’ di frescura in quella giornata così calda.
-Ron! Ma è stupendo!- esclamò Hermione appoggiando lo zaino sull’erba.
-Si, questo posto è stupendo…da piccolo venivo con i miei fratelli a giocare… passavamo qui i pomeriggi interi…il tempo passava senza che ce ne accorgessimo qui al Lago dei Desideri…- mormorò Ron con aria sognante.
-Lago dei Desideri?- chiese incuriosita Hermione
- Si, c’è una vecchia leggenda che dice che lanciando in acqua un sasso su cui si è scritto un desiderio questo si realizzerà…
- Davvero? E funziona?
Ron alzò le spalle –Non saprei…non ho mai provato…-
Hermione frugò nello zaino ed estrasse una penna – Cosa ne dici di provarci?-
Il ragazzo annuì e cercò due sassi dalla forma appiattita sufficientemente grandi da poterci scrivere sopra.
-Ecco, tieni- porgendo uno dei sassi ad Hermione.
La ragazza iniziò a scrivere cercando di nascondersi dalla vista di Ron che tentava di sbirciare.
-Ehi! Non guardare!…ecco tieni-
Ron prese la penna e scarabocchiò qualcosa con la sua scrittura disordinata.
-Ora che si fa?-
-Li lanciamo nel lago…al mio tre…uno…due…tre!-
I sassi ricaddero increspando il pelo dell’acqua formando onde concentriche che si intersecavano.
-Che desiderio haiespresso?- chiese Ron
-Non te lo dico altrimenti non si avvera!-
- Ah si? Allora mi tuffo e vado a ripescare il tuo sasso!- così dicendo si tolse la maglietta e i pantaloncini e si tuffò nel lago.
-Dai Hermione cosa aspetti? Vieni l’acqua è della temperatura giusta!
Dopo qualche esitazione titubante la ragazza si sfilò i vestiti sfoggiando un bikini rosa e nero che le stava molto bene.
Ron, che agitava le braccia per chiamarla in acqua rimase folgorato da quella celestiale visione e si bloccò di colpo con le mani ferme a mezz’aria, la bocca aperta e con lo sguardo che andava ad indagare ogni centimetreo della pelle di Hermione.
La ragazza da lontano non vide ogni particolare dell’espressione del volto del rosso e con tranquillità si avviò verso la riva saggiando la temperatura dell’acqua con la punta del piede prima di entrare.
-Avevi ragione, si sta benissimo in acqua- nuotando verso Ron che era ancora imbambolato con ben impressa la scena di prima.
-Ron?…Ron? RON!-
-Eh? S-si…ehmmm…beh… S-stai b-bene c-con quel c-costume…- balbettò il rosso il cui volto si era improvvisamente infiammato.
-G-grazie- rispose timidamente Hermione arrossendo anch’ella.
Passarono un paio di munuti di puro imbarazzo in cui i due evitarono accuratamente di guardarsi negli occhi.
-Ron… t-ti va di fare una nuotata fino all’altra riva?- cercando di rompere quel silenzio.
Il rosso annuì e con uno slancio iniziò a nuotare con uno stile libero impeccabile mentre Hermione approfittando della sua lentezza si godeva lo spettacolo di un Ron che muoveva sue braccia forti in un movimento quasi perfetto.
Il ragazzo raggiunse la roccia pre primo e si appoggiò con la schiena aspettando Hermione che dopo una decina di secondi, visibilmente affaticata e col fiatone si appoggiò alla sua spalla per restare a galla.
-Hai il fiato corto, eh- sorrise Ron- aspetta ti aiuto a sederti qui…-
Senza nemmeno darle il tempo di rispondere l’aveva presa dalla vita con un braccio per issarla su di una roccia, ma ad un tratto i loro sguardi si incrociarono incatenandosi e Ron si bloccò tenendo Hermione stretta a sé.
I loro occhi sembravano incapaci di guardare altrove se non in quelli dell’altro, il ragazzo le spostò dal volto una ciocca bagnata portandogliela dietroun orecchio.
La ragazza avvicinò con un movimento lento la sua mano sulla guancia del rosso sfiorandola e avvicinò le sue labbra a quelle di lui sfiorandole leggermente con un bacio dolcissimo.
Si ritrasse un poco, ma questa volta fu lui a cercare le labbra di lei baciandola più intensamente stringendola a sé.
Le braccia di Hermione cinsero il collo di lui mentre le sue mani si insinuavano nei morbidi capelli rossi che aveva desiderato accarezzare da tempo, e le mani di Ron esploravano la schiena di lei gustando ogni centimetro della sua pelle morbida.
Si staccarono da quel lungo ed appassionato bacio soltanto quando la necessità di respirare si fece impellente.
Si guardarono negli occhi sorridendo
-Ron…-
-Uhm?
-Sai, questo lago funziona davvero…il mio desiderio si è appena realizzato…
-Anche il mio! -sorrise- …’Mione…ti amo!-
-Ti amo anch’io Ron!-

  
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