Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Acclaim    20/08/2011    4 recensioni
Quel giorno aveva deciso di fuggire da quella prigione, da quella maledetta casa. Avrebbe sacrificato tutto, ma non sarebbe stata lì un minuto di più.
-Paul io me ne vado nel pub qua sotto.-
-Cosa? Tu non ci andrai, sono già le 11 di sera e io sono una persona importante non mi rovinerò la reputazione per il tuo desiderio di bere.-
-Non me ne frega un cazzo, io ci vado, puoi mollarmi se vuoi.-
Paul rimase senza parole, si alzò dalla poltrona e le mollò uno schiaffo in pieno viso. –Guardami negli occhi, tu non ci andrai.- Charlotte prese la sua borsa e uscì di casa cercando di trattenere le lacrime.
Quel giorno sarebbe inziata la sua vita.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Charlie!-
-Ehy Mister Shadows, allora siamo pronti?-
-Certo, allora fammi sentire se sei all’altezza della mia mogliettina.-
-Ehm ehm…- Charlotte si schiarì la voce - Punching slowly my mind can't change the speed!-
-As my victims bleed.- continuo Matt.
-No matter what I do or how hard I try!-
-I can’t use my abilities.-
-Yeeeeeeeeeeeaah.- Charlotte e Jimmy finirono in bellezza la loro mini prova con l’urlo conquistandosi gli applausi degli altri.
-Merda Charlie sei una favola!- disse Jim.
-Cazzo sì, posso amati?- le chiese Johnny e Charlotte rise.
–Veramente sei bravissima.- confermò Matt.
-Non per niente è la mia ragazza.- Brian si avvicinò a lei e la baciò.
-Ok basta, ora proviamo tutta la canzone che mi sono caricata!- disse Charlotte.
 
Provarono per circa un’oretta poi la voce dei due cantanti iniziò ad andarsene.
-Matt io direi che basta per oggi o no?- chiese Charlie praticamente senza un filo di voce.
-Ok, sei una cantante novella non resisti più di tanto, mentre io…-
-Smettila di vantarti Shads.- disse Zacky
–Allora a domani per il concerto, ciao!- Matt salutò Brian e Charlie che ricambiarono.
 
-Allora amore sei emozionata? Domani canterai con i Sevenfold?- le chiese Brian.
-Sì…- rispose lei.
-E non vedi l’ora di salire sul palco con il tuo Brian vero?-
-Sì.-
-Ehm, e ti sei divertita oggi.-
-Sì.-
-Mi dici che hai? Fino a un minuto fa eri così allegra.-
-Non ho niente.-
-Dai amore per favore…- Brian alzò il mento di Charlie con la sua mano –Che hai?-
-Niente.-
-Smettila ti prego e dimmi che hai.-
-Ho paura che…che mi lascerai.-
-Ma sei pazza? Perché dovrei?-
-Perché c’è Alli.-
-Alli? L’ho amata davvero tanto ma è passato, Charlie non ti preoccupare io voglio solo te.-
-Cazzate, vedo come la guardi.-
-Ero scioccato, non crederai mica che...-
-Oh, fanculo!-
-A casa ne riparliamo.-
-Fammi scendere.-
-Cosa? Vuoi scendere dalla macchina?-
-Sì, fammi scendere.-
-Ma Char…-
-Fammi scendere!- ripeté lei urlando.
-Mi dici perché mai ti è venuto ‘sto schizzo?-
-Voglio scendere, preferisco andare a casa a piedi.-
-Non essere sciocca mancano 5 km non vorrai…-
-Brian mi hai rotto il cazzo, so che vuoi stare con Allison, tanto vale che lo dici e basta, io tolgo il disturbo.-
-Ma non è così, cazzo ti amo!-
-Io ti servo solo per screammare ai vostri concerti vero? E Allison? Non ti basto io per soddisfarti, te ne serve un’altra? Ammettilo Brian tu vuoi lei!-
-No Charlie non voglio Allison! Io ti amo e se non mi credi puoi benissimo scendere da questa macchina cazzo!-
-Ottimo.-
-Ottimo.- Brian frenò e Charlotte scese dall’auto, vedendola ripartire senza di lei.
 
‘Che cosa ho fatto, fanculo a me e alla mia gelosia.’Si ripeteva Charlotte. Ma non voleva richiamarlo, ne valeva il suo orgoglio e la sua dignità, tanto sarebbe venuto lui sicuramente.
 
‘Voglio tornare da lei, ma non posso, ne varrebbe il mio orgoglio.’ Anche Brian la pensava così. Sarebbe tornata lei, sicuramente.
‘Se non torna per cena la vado a prendere.’
 
Charlotte era seduta su una panchina, si stava fumando l’ennesima sigaretta, quando rifletté sulla probabilità che Brian non sarebbe tornato, probabilmente.
 
-Ciao Alli.- disse Brian aprendo la porta di casa.
-Ciao Bri, Charlie?-
-Ehm, è con un’amica.-
-Brian?-
-Che c’è?-
-Dov’è?-
-Abbiamo litigato, non so dove sia ma dopo la vado a prendere.-
-Perché avete litigato?-
-Perché crede che sia ancora innamorato di te.-
-Non è così?-
-No Alli, mi dispiace ma è finito tutto.-
-Non ci credo che non mi ami più.-
-Ammesso che ti amassi ancora, tu faresti questo a Charlie?-
-Per te farei ogni cosa, non ti ho mai dimenticato.-
-Neanch’io ti ho mai dimenticato, ma amo Charlie adesso. A dopo Alli.- Brian prese la sua giacca e uscì di casa, cercando di trovare la sua ragazza per riportarla a casa.
 
Era circa la decima Heineken che beveva, due pacchetti da venti di Marlboro rosse, qualche canna, due o tre mix orrendi di cocktail e in più una bottiglia di vodka alla menta: era decisamente troppo ubriaca, ma non abbastanza per scordarsi il litigio con Brian. La sua mente si stava annebbiando ma il ricordo del suo ragazzo così arrabbiato c’era ancora, era sempre più vicino a lei, sempre di più. Voleva piangere, e lo fece: la sua felpa si riempì di lacrime, i suoi occhi gongolavano in piccole goccioline. Sarebbe voluta tornare a casa, ma era talmente ubriaca e stanca che non ci sarebbe mai riuscita, non sarebbe riuscita a dare indicazioni a nessuno. Sperava solo che Brian capisse e tornasse da lei, in fretta.
 
‘Dove cazzo è?’Brian era disperato, non riusciva a trovarla. ‘Pensa Haner pensa, dove potrebbe mai essere andata?’ Cercò di ricordare, ricordare se Charlie gli avesse detto un posto in particolare ‘Cazzo sì!’ Brian sterzò, aveva capito, era sicuro di sapere dove si trovasse.
 
-Brian vieni non ce la faccio più.- Charlotte sussurrava, gli stava chiedendo di venirla a prendere, anche se sapeva benissimo che non la stava sentendo. Era sdraiata nella panchina, la sua amata panchina del parco dover andava sempre dopo ogni litigio con Paul. Ne aveva parato a Brian, e in quel momento sperava che se lo ricordasse, lo sperava con tutto il cuore.
 
Parcheggiò la macchina, scese di corsa, si guardò in torno poi andò a cercarla. In lontananza vide una ragazza distesa su una panchina, con una felpa uguale a quella che aveva regalato a Charlie della Syn Gates Clothing e i capelli rossi uscire dal cappuccio ‘Cazzo è lei’ corse, con tutto il fiato che aveva in corpo.
 
-Brian, Brian, BRIAN!- Charlotte stava urlando, urlava il suo nome sperando che qualcuno la sentisse: stava delirando. Ma non ottenne risposta. Cosciente del fatto che non l’avesse ascoltata nessuno si mise a piangere ancora con più disperazione di prima.
 
-Charlie, cazzo Charlie che fai?- Brian gli andò in contro cercando di sollevarla da quella panchina, poi la prese in braccio e si sedette.
-Amore, amore grazie credevo di morire.- era arrivato, finalmente era lì di fianco a lei.
-Mio Dio stai tremando…ma ti sembra il caso di bere e fumare così tanto.- poi si guardò attorno e vide le varie bottiglie per terre insieme ai mozziconi di sigaretta.
-Volevo scordarmi di tutto, ma non ce l’ho fatta. Brian ti prego portami via da qui.-
Lui prese il suo viso tra le mano e pose le sue labbra su quelle della sua ragazza, per dare vita a uno dei baci più dolci che le avesse mai dato. Le loro lingue si intrecciavano con un’armonia mai avuta prima, e con una delicatezza che impose a Charlotte di non staccarsi da lui per altri cinque minuti.
-Grazie.- gli disse lei.
-Shh, non lo dire neanche per scherzo.- poi la prese in braccio e la fece sedere in macchina.
 
-Mi hai fatto prendere un colpo, credevo che tornassi.- le disse lui.
-E io pensavo che non venissi a prendermi.-
-Non ti avrei mai lasciata sola.-
-E io non vorrei...averti trattato così male, scusa.-
-Non ti preoccupare, è tutto finito piccola.-
Charlotte sorrise e iniziò a cantare.
-Yeah, you’ve been alone…-
-Certo che hai proprio una gran cassa.-
-Ahah spiritoso, adesso non posso neanche cantare?-
-No no fai pure.-
-No, ora non canto più, e non canto neanche domani.-
-Wo wo wo, calma baby. Domani canterai, ma solo se ti sarà passata la cassa.-
-Oh, per questo non c’è problema, assorbo in fretta IO.-
-Cosa stai insinuando?-
-Che a differenza tua io mi riprendo in fretta.-
-Sì sì, vediamo poi domani.-
-Sì? Allora caro Haner, per stanotte cos’hai in mente?-
-Beh non è difficile da immaginare.-
-Uuh mi dispiace sono troppo ubriaca!-
-Ah, beh in questo caso potrei andare da…-
-Non fare battute Haner, non è il caso.-
-Mi dici perché la temi così tanto? Davvero non riesci a credere che io ti ami più di ogni altra cosa al mondo?-
-Mi viene difficile pensarlo. Sai lei mi ha sempre raccontato di questo ragazzo, che si amavano perdutamente e…beh non è facile immaginare che non si amino più, è quasi impossibile.-
-Io non la amo.-
-Lei invece sì, ma è talmente bella che cadrai nella sua trappola.-
-Non ci giurerei.-
-Promettimi Brian che se mai dovessi scopartela, non la farai soffrire perché a te ci tiene davvero.-
-Non mi pongo proprio il problema.-
-Lo spero…Al concerto ci sarà Michelle?.-
-No, ma ci sarà Val.-
-Secondo te mi odia?-
-No anzi, sa che queste cose possono succedere, stai tranquilla.-
-Le hai già parlato?-
-Ovviamente.-
 
Dopo la conversazione i due scesero dall’auto ed entrarono in casa.
-Ciao Alli.-
-Ciao Cha, ciao Bri.-
Era talmente bella quella ragazza, Allison non era cambiata di una virgola. E davvero Charlotte non capiva perché Brian non la preferisse a lei.
-Posso parlarti Alli?- le chiese Charlotte.
-Certo, andiamo fuori.- Brian fece l’occhiolino alla sua ragazza e si mise davanti alla televisione.
-Ecco, dimmi.- disse Allison accendendo una sigaretta.
-Me ne da una per favore?-
-Scroccona.- le due si misero a ridere, poi Charlie si accese la sigaretta che le aveva appena dato Allison.
-In realtà so già quello che vuoi dirmi, quindi non ti farò sprecare il fiato: è vero, è vero. Ho mentito quando ho detto che non mi interessa più, io amo ancora Brian, ma lui mi ha chiaramente detto che non ne vuole più sapere di me.- le disse Alli.
-Mi dispiace di averti…averti messo in crisi. Io credevo di farti una sorpresa facendoti conoscere Synyster Gates, invece ti ho solo fatto riaffiorare dei ricordi che probabilmente non avresti voluto…-
-Smettila Charlie. Io lo amo, lo amo più di ogni altra cosa al mondo. Sono stata con tanta gente negli ultimi tre anni e in ogni uomo vedevo il suo viso. Mi distrugge vederlo con un’altra, ma devo accettarlo.-
-Allison non so cosa dire, ma devi capire che anche lui ha il diritto di rifarsi una vita.-
-Lo so, infatti me ne vado da qui.-
-Te ne vai?-
-Sì. Non riesco a sopportare di vedere ogni vostro bacio tutti i santi giorni, me ne vado.-
-Non voglio che tu te ne vada Alli.-
-Devo farlo, non riesco a stare qui.-
-Quando...-
-Non lo so, quando avrò la forza di allontanarmi da lui.-
-Come vuoi allora.-
-Già..-
-Ma dimmi una cosa: tu avresti il coraggio di baciarlo anche se sta con me?-
-Sì Charlie, lo farei subito se potessi.-
Charlotte si alzò ed entrò in casa con le lacrime agli occhi. Brian non avrebbe resistito, lo sapeva.
-Che hai amore?- le chiese il chitarrista.
-Ti ama, più di ogni altra cosa al mondo, e tu non le resisterai.-
-Ne avevamo già parlato mi pare, prova a fidarti di me.-
Charlotte lo abbracciò, lo strinse forte a sé, come se avesse paura che scappasse.
Allison li vide, vide Charlotte che piangeva e Brian che cercava di tranquillizzarla, si sentiva una merda.
-Stai tranquilla Charlie, con chi vuole è fedele.- le disse lei. Poi entrò in camera sua e si sdraiò, cercando di addormentarsi per scordarsi tutto.
-Se ne vuole andare Brian.- alle parole di Charlie il chitarrista deglutì: non l’avrebbe mai più rivista.
-Non mi interessa, io amo te.- mentiva. Mentiva sul fatto che non gli interessasse, ovviamente.
-Come vi siete conosciuti?-
 
Brian stava passeggiando per Huntington Beach, era appena sbocciato come nuovo chitarrista per merito degli Avenged Sevenfold e ogni ragazzina gli correva dietro sbavando.
-Syn posso baciarti? Posso abbracciarti?- mancava solo che dicessero ‘Posso scoparti perché mi attizzi da morire?’
Un giorno però un gruppo di ragazze con due o tre anni in meno di lui andarono a chiedergli l’autografo, anche se come tutte volevano altro. Mentre chiedevano, anzi pretendevano una foto con lui, una di loro stava seduta su un muretto.
-Ehy Allison vieni anche tu!- le gridava una.
-No grazie, preferisco restare qui…- rispose lei.
Brian ne rimase estasiato. Era bella, perfetta, e soprattutto non avrebbe voluto saltargli addosso come tutte quelle altre fan urlanti.
-Ehy piacere Brian.-
-Allison.- i due si strinsero la mano e iniziarono a parlare del più e del meno.
-Ti va di andare a bere una birra stasera?- le chiese lui.
-Ok, ci sto…Dove?-
-Al Johnny’s, lo conosci?-
-Certamente, allora a stasera, mi vieni a prendere tu?-
-Aspettami baby.- i due risero e ognuno tornò a casa propria.
Allison lasciò di stucco le sue amiche -Ho un appuntamento con Synyster Gates- disse loro, che per poco non svennero.
Quella sera si incontrarono e dopo qualche birra Brian non riuscì a controllarsi e finirono a letto insieme, poi dopo qualche incontro occasionale Allison andò a vivere da lui dando inizio a una meravigliosa storia d’amore.
 
-Era una delle poche ragazzine che non volevano saltarmi addosso, e l’ho subito notata.-
-Capisco.-
-Ehy piccola, per me se ne può andare anche subito che non fa differenza.-
-Dai andiamo a letto che domani ho un concerto.-
-Ok…Quindi niente…-
-Preferirei di no, mi gira ancora la testa.-
-Farò questo sacrificio per te.-
-Oooh wow grazie eh.-
 
I due si strinsero per mano e andarono a letto. Dormirono tutta la sera abbracciati, nel modo più casto che possa esistere.
 
-Brian, Brian amore svegliati.- gli disse Charlie.
-Ehy piccola che c’è?- disse lui ancora assonnato.
-Tra un’ora dobbiamo partire per andare non so dove a fare il concerto, ti è appena arrivato un messaggio da Matt.-
-Oh cazzo, allora vestiamoci.-
-Già, sono emozionata sai?-
-Lo vedo.-
 
I due si alzarono, Charlotte svegliò Allison e quando tutti furono pronti salirono in macchina di Brian per incontrarsi con gli altri membri della band al Johnny’s.
 
-Partiamo?- chiese Matt.
-Yeeeeeeees, sono carico stasera!- disse Jimmy.
Matt, Zacky, Johnny, Jimmy, Brian, Charlotte, Allison, Valary, Lacey e Leana salirono sul pullman e nel giro di un’oretta  si ritrovarono davanti al palazzetto dove avrebbero suonato e cantato.
-Cazzo.-  Charlotte rimase lì a osservare quel posto con il cuore che le batteva a mille e l’adrenalina che le scorreva nelle vene come una bambina che guardava un giocattolo per la prima volta.




Rieccomi guys!
Come ho detto nell'altra fanfic non ho avuto il computer per una settimana quindi non ho potuto aggiornare in fretta, però sono ancora qua, EH GIA'!
Ok, sono abbastanza soddisfatta del capitolo devo dire, anzi, sono meno schifata del solito xD
Comunque per quanto riguarda Allison me la immagino così:

Image and video hosting by TinyPic

Spero che anche per questo chap ci sia qualcuno con l'animo talmente buono e gentile da leggere e recensire *incrocia le dita*
Ok vi saluto, tanto love for you,
Acclaim.

Sper che anche per questo Chap ci sia qualcuno con l'anima talmente buona e gentile da leggere S 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Acclaim