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Autore: Thiana    20/08/2011    8 recensioni
Dal testo: "Perchè lo stai facendo? Ti sei promessa di finirla con questa storia. Anche Alicia lo dice.
Ma nonostante fosse convinta di non star facendo una cosa sana per la sua mente, e il suo cuore, restò in attesa sul divano."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katie Bell, Oliver Wood/Baston
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Contesto generale/vago
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La ragazza rilesse poche righe della lettera della sua migliore amica che, a ventiquattro anni, era allenatrice di una squadra minore di Quidditch.
"...storia che dura da troppi anni. Tu lo insegui, quando poi molli la presa è lui a farlo, e così via. Deve finire, Katie. Per il tuo bene. Ed ora hai anche accettato di ospitarlo per due settimane. Sappi che mi manchi.
Tua, Alicia."
La ragazza ripiegò con cura la lettera e la chiuse nel cassetto del suo comodino. Quando una settimana prima aveva accettato di ospitare Oliver, in Scozia per un corso sulla storia del Quidditch, non aveva creduto che bastasse così poco per far risvegliare quel sentimento che per qualche tempo era riuscita a dimenticare. Lui non sarebbe tornato prima della mezzanotte, oramai aveva imparato i suoi orari. Il Mercoledì era il giorno dei filmati, ed avrebbero finito tardi.
Katie perse tempo sistemando la cucina del piccolo appartamento, si lavò con cura i capelli, preoccupandosi di lisciarli per bene ed infine quando l'orologio segnò la mezzanotte si sedette sul divano. 
Perchè lo stai facendo? Ti sei promessa di finirla con questa storia. Anche Alicia lo dice.
Ma nonostante fosse convinta di non star facendo una cosa sana per la sua mente, restò in attesa sul divano.
Aveva comprato quell'appartamento pochissimi anni prima, quando dopo la battaglia aveva deciso di trasferirsi in Scozia. Era piena di cianfrusaglie babbane, per dirla come Alicia. Ma l'aveva fatto sopratutto per suo padre, per fargli capire davvero che avere un genitore babbano non era una vergogna per lei.
Accese la televisione trovando i titoli di coda di un film appena finito, sentendo poi il 'crack' della materializzazione. Sollevò lo sguardo sul ragazzo, che sorrideva.
"Oliver, com'è andato il corso, oggi?" Lui annuì distrattamente.
"Bene. Ancora sveglia? Credevo di trovarti a dormire."
La mora alzò le spalle, spengendo poi la televisione. "Stavo, emh... guardando un film. Era così bello che non mi sono accorta che ora fosse." Mentì, sorridendo.
"Davvero ti è piaciuto così tanto?" Lei annuì, capendo che neanche il tempo e i fallimenti avevano intaccato quello che provava per lui.
"E di cosa parlava?" Disse, sedendosi accanto a lei. 
"Di, umh... due ragazzi. Sì, due ragazzi che... si sono corsi dietro per anni. E poi... sì, sono costretti a vivere insieme per un po'."
Oliver sorrise a mezza bocca. "Mi sembra conosciuta, come trama."
"Beh, poi la ragazza gli confessa che è sempre stata innamorata di t... emh, lui." Disse, fissandolo negli occhi come per infondergli che era la dannata verità.
"Ed il ragazzo?" Chiese lui, alzando un sopracciglio.
"Dimmelo tu!" Mormorò Katie, abbassando di poco lo sguardo.
"Anche lui l'ha sempre amata. E l'amerà per sempre, sai?"
Sorridendo, e con gli occhi leggermente lucidi Katie sfiorò la mano di Oliver. "A questo punto, nel film i protagonisti si baciano." La voce le tremò appena.
Oliver le posò una mano sulla guancia, in una delicata carezza, poi sfiorò le sue labbra, unendole infine nel bacio che per anni avevano entrambi bramato.Mi sono sveglia

Mi sono svegliata alle 4 e mezza con questo siparietto in mente. Era un po' che non scrivevo. 

 

 

La ragazza rilesse poche righe della lettera della sua migliore amica che, a ventiquattro anni, era allenatrice di una squadra minore di Quidditch.

"...storia che dura da troppi anni. Tu lo insegui, quando poi molli la presa è lui a farlo, e così via. Deve finire, Katie. Per il tuo bene. Ed ora hai anche accettato di ospitarlo per due settimane. Sappi che mi manchi.
Tua, Alicia."

 
La ragazza ripiegò con cura la lettera e la chiuse nel cassetto del suo comodino. Quando una settimana prima aveva accettato di ospitare Oliver, in Scozia per un corso sulla storia del Quidditch, non aveva creduto che bastasse così poco per far risvegliare quel sentimento che per qualche tempo era riuscita a dimenticare.
Lui non sarebbe tornato prima della mezzanotte, oramai aveva imparato i suoi orari. Il Mercoledì era il giorno dei filmati, ed avrebbero finito tardi. Katie perse tempo sistemando la cucina del piccolo appartamento, si lavò con cura i capelli, preoccupandosi di lisciarli per bene ed infine quando l'orologio segnò la mezzanotte si sedette sul divano. 
Perchè lo stai facendo? Ti sei promessa di finirla con questa storia. Anche Alicia lo dice.
Ma nonostante fosse convinta di non star facendo una cosa sana per la sua mente, e il suo cuore, restò in attesa sul divano. Aveva comprato quell'appartamento pochissimi anni prima, quando dopo la battaglia aveva deciso di trasferirsi in Scozia. Era piena di cianfrusaglie babbane, per dirla come Alicia. Ma l'aveva fatto sopratutto per suo padre, per fargli capire davvero che avere un genitore babbano non era una vergogna per lei.
Accese la televisione trovando i titoli di coda di un film appena finito, sentendo poi il 'crack' della materializzazione. Sollevò lo sguardo sul ragazzo, che sorrideva.
"Oliver, com'è andato il corso, oggi?" Lui annuì distrattamente.
"Bene. Ancora sveglia? Credevo di trovarti a dormire." La mora alzò le spalle, spengendo poi la televisione.
"Stavo, emh... guardando un film. Era così bello che non mi sono accorta che ora fosse." Mentì, sorridendo.
"Davvero ti è piaciuto così tanto?" Lei annuì, capendo che neanche il tempo e i fallimenti avevano intaccato quello che provava per lui.
"E di cosa parlava?" Disse, sedendosi accanto a lei. 
"Di, umh... due ragazzi. Sì, due ragazzi che... si sono corsi dietro per anni. E poi... sì, sono costretti a vivere insieme per un po'."
Oliver sorrise a mezza bocca. "Mi sembra conosciuta come trama."
"Beh, poi la ragazza gli confessa che è sempre stata innamorata di t... emh, lui." Disse, fissandolo negli occhi come per infondergli che era la dannata verità.
"Ed il ragazzo?" Chiese lui, alzando un sopracciglio.
"Dimmelo tu!" Mormorò Katie, abbassando di poco lo sguardo.
"Anche lui l'ha sempre amata. E l'amerà per sempre, sai?" Sorridendo, e con gli occhi leggermente lucidi Katie sfiorò la mano di Oliver. "A questo punto, nel film i protagonisti si baciano." La voce le tremò appena.
Oliver le posò una mano sulla guancia, in una delicata carezza, poi sfiorò le sue labbra, unendole infine nel bacio che per anni avevano entrambi bramato.

 

Questa breve Flashfic la dedico alla mia Tuvia, che c'è sempre.

 

   
 
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