Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Michaelsvoice    20/08/2011    2 recensioni
Dopo la morte di Naraku cosa c'è di meglio di una vacanza con gli amici? Giochi nell'acqua, sole e divertimento. sarà davvero una normale vacanza??? Scopritelo!!! E non dimenticate di lasciare la vostra opinione (spero positiva!) Ciao Ciao!!
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È un giorno tranquillo. Naraku è scomparso per sempre e i nostri amici si godono il meritato riposo.
-Ora che Naraku è morto ci serve una bella vacanza … Che ne dite???- propose Sango.
-Ma ti sembra il momento???- chiede Inuyasha.
- E perché no? Io sono stufa di combattere, ho bisogno di riposo e tranquillità.-
- Noi siamo d’accordo con lei. Tu Inuyasha non sei un umano, ma ricorda che siamo noi a dover tenere il tuo ritmo di vita e ora che possiamo riposare direi che è un obbligo una vacanza- aggiunse Miroku.
-Allora dove si va?- chiese Kagome
-KAGOME! MA ANCHE TU ORA TI SCHIERI CON LORO????-
- A CUCCIA!!!!-
SBAM! Inuyasha finisce a terra come tutte le altre volte.
-è ovvio! E comunque questo non ti da il permesso di urlarmi in faccia così!!!-
-Possiamo scegliere una bella isoletta …-
-Ke ne dite dell’isola a nord del villaggio?- propone Miroku.
-L’isola delle anime? Si potrebbe andare.-
-Sango, che isola è? Io non l’ho mai sentita.-
-è un’isola a nord del villaggio di Kaede. Secondo la leggenda le anime delle persone morte in battaglia vivevano lì libere e felici. Ma nessuno ci è mai andato, per paura di queste anime. Si dice che siano situate a est dell’isola in un particolare mausoleo.- Raccontò Inuyasha.
-Wow! Sei molto informato! Come fai a saperlo?- chiese curiosa Kagome.
-Mia madre me la raccontò. Queste anime sono comandate dall’anima più potente di tutte: a quanto mi disse mia madre era chiamata la Grande Anima. Ma non mi ha mai raccontato nulla di più.-
-allora andiamoci!!!- disse Sango euforica.
-Vi dispiace se partiamo domani? Vorrei tornare nel mio mondo a vedere come sta la mia famiglia.-
-certo Kagome! Partiremo domattina all’alba.- La rassicurò Miroku.
-Allora io parto subito! Ci vediamo domani!- salutò kagome e se ne andò.
Sango si girò verso Miroku e notò che Inuyasha era già sparito.
-Quel ragazzo è davvero prevedibile.- Disse a Miroku.
-Già. Non perderebbe di vista mai kagome. Dopo quello che hanno passato grazie a naraku… Mi chiedo però quando le confesserà quello che prova per lei.-
 
 
-Ah! Finalmente torno a casa!- kagome non fece in tempo a finire la frase che Inuyasha l’aveva già abbracciata alla vita e insieme avevano attraversato il pozzo.
-Inuyasha! Ma che fai?-
-Non lo vedi?Sei tu che volevi tornare nel tuo mondo.-
-si, ma riuscivo anche da sola!- kagome nel suo cuore però era felice che Inuyasha fosse lì con lei.
-Ecco fatto!- le disse Inuyasha. Saltò fuori dal pozzo in un baleno.
-Forza, dammi la mano. Ti aiuto a uscire.- Appena la mano di Kagome sfiorò quella di inuyasha, quest’ultimo arrossì e Kagome, vedendolo girato gli chiese cosa aveva.
-Niente …-
Una volta usciti dal tempio si videro le amiche di Kagome correre loro incontro chiamando l’amica.
-KAGOMEEE!!!-
-Dannazione le mie amiche! Presto nasconditi nasconditi!!!-
-Kagome! Ma che ci fai qui? Sei malata e ti metti a gironzolare per il giardino?-
-Ehh ecco … avevo bisogno …  di … un po’ d’aria- -Per fortuna sono brava a trovare delle scuse-. Le sue amiche la riaccompagnarono in casa e se ne andarono dopo cena.
Quella sera kagome tornò in giardino.
-Inuyasha … Inuyasha!-
-Era ora kagome! Stavo congelando!-
- Oh scusa! È che non se ne andavano più!-
Cercò di farlo uscire dal tempio, ma appena gli prese la mano si ritrovò abbracciata a Inuyasha, con il viso accanto al suo petto.  Inuyasha la strinse forte a sé e kagome pregò che quel momento non finisse mai …
-ma che sto facendo? Inuyasha non mi ama … mi ha abbracciato perché gli ricordo Kikyo … Non proverà mai nulla per me …-  Kagome non voleva far sapere a Inuyasha che lo amava, e se fosse rimasta lì lui l’avrebbe capito. Se ciò fosse accaduto il dolore di un rifiuto di lui l’avrebbero distrutta, così ruppe quel silenzio.
-Inuyasha, ma che stai facendo?-
- Ehh … Io … ecco … Mi stavo … scaldando …-
-ti scaldavi?-
- si. Si. Il tuo corpo da un po’ di calore. Sto congelando. Cosa credevi?-
-Che ti dicevo? Lui non mi ama e non mi amerà mai!- pensò Kagome.
-Che razza di stupido! Mi sto congelando! Che idiota!! Perché non le ho detto la verità? Perché non le ho detto che sentivo la sua mancanza e che ero preoccupato?-pensò Inuyasha. Poi si rispose:-perché lei non prova quello che provo io … Io per lei sono solo un amico … un compagno di viaggio … un patetico e stupido mezzo demone! Ecco cosa sono per lei … Per me invece lei è tutto: è la mia vita, il mio ossigeno, il motivo per cui vivo …-
Alla fine si decisero a tornare in casa. Mentre attraversavano il giardino erano immersi in un silenzio imbarazzante.
- Mamma! Io vado a letto.- Disse kagome sconsolata.
-D’accordo tesoro. Buonanotte.-
Kagome sale in camera e appena entra vede Inuyasha seduto sul letto.
-Tu non vai a dormire?- chiede Kagome.  Inuyasha non le risponde. È troppo triste e neanche riesce a guardarla negli occhi … quegli occhi profondi che molto spesso lo guardavano dolcemente …
Kagome si mette a letto e subito si addormenta.
Inuyasha attende qualche minuto, poi comincia a guardarla.
- kagome … - Poi nota qualcosa. Le sfiora una guancia. È umida.
-ma … ha pianto! Perché ha pianto?- si chiede Inuyasha. Resta ad osservarla per un po’, poi stravolto dal sonno si addormenta con la testa sul letto.
 
 
È mattina. -kagome! Svegliati!- le urla la madre.
Kagome si sveglia sfregandosi gli occhi. Sta per scendere dal letto quando vede Inuyasha che dorme accanto a lei, con la testa sul letto. Lo guarda intensamente.
-Ke stupido … si è addormentato in quella scomoda posizione. Poteva dirmelo che aveva sonno … Oh Inuyasha! Se solo tu ti accorgessi di me …-
-Inuyasha … Inuyasha! È mattina. Dobbiamo partire!- lo sveglia kagome
Inuyasha apre lentamente i suoi occhi color ambra e la saluta.
Mentre Inuyasha scende di sotto Kagome rimane sola e comincia a preparare il suo zaino per la vacanza che li aspetta. È molto euforica. - oggi non voglio pensare a come sto male per Inuyasha. Oggi voglio solo divertirmi con i miei amici.- Prende lo zaino e ci infila varie cose: costume da bagno, creme, vestiti e cibo. Ora  è pronta. Al posto della solita uniforme della scuola decide di mettersi dei pantaloncini corti e una canottiera. Ai piedi delle ballerine bianche.
-allora Inuyasha. Sei pronto?-
Inuyasha la guarda stupito. Non aveva mai visto kagome vestita in modo diverso dal solito.
-Allora???-
-Si, si sono pronto. Andiamo.-
- Ci vediamo mamma!- salutò kagome
-ciao tesoro! Sta attenta!-
 
I due attraversarono il pozzo e appena arrivati si trovarono i loro amici ad aspettarli.
-Ciao! Siete pronti?- chiese miroku
-certo!- rispose Kagome.
Inuyasha la guardò. Sembrava felice. Ripensò alla scorsa sera. Kagome era di nuovo di buon umore. E ne era felice.
Partirono subito e arrivarono sull’isola a metà mattina. Sango e kagome decisero subito di fare il bagno.
-Anche io!- urlò Shippo.
Due secondi dopo erano già in acqua. Da lontano Miroku e Inuyasha le osservavano.
-Glielo hai detto? Chiede Miroku
-Eh? -
-Le hai detto quello che provi?-
- Ma come …-
- lo so che provi qualcosa per Kagome. L’ho notato. Da quello che fai, da come la guardi. Sei sempre pronto a proteggerla, non la lasci quasi mai da sola e quando lei è triste lo sei anche tu. Quando ti deciderai a confessarle quello che provi?-
- Io … Non so cosa fare. Ho paura di non interessargli. E se mi dovesse rifiutare non lo sopporterei.-
- Io penso che dovresti dirglielo.- Gli consigliò Miroku. -la prima mossa spetta agli uomini. -
- tu come hai fatto con Sango?-
- Le ho confessato quello che provo. Serenamente. E nel mio cuore sapevo che lei provava lo stesso per me. È stata una cosa spontanea.- Inuyasha continuava a osservare kagome che giocava con l’acqua insieme a Shippo, Sango e Kirara. Sembrava una bimba. Era bellissima.
Kagome e gli altri uscirono dall’acqua e dopo essersi asciugate si rivestirono. Non fecero in tempo a fare un passo che subito il cielo divenne scuro.
-Che sta succedendo? Un temporale?- chiese Kagome.
-Non credo …-
Subito dopo una nuvola viola gigantesca si avvicinò alla spiaggia. Sembrava che stesse precipitando al suolo. Inuyasha non ci pensò due volte: corse verso Kagome e riuscì a trascinarla lontano, vicino alla foresta situata dietro di loro. Sango e shippo montarono su kirara e riuscirono a mettersi in salvo. La nuvola atterrò proprio al centro della spiaggia. Dalla nuvola scese uno strano individuo. Era alto, con i capelli neri lunghi fino alla schiena. Aveva gli occhi azzurri come il mare.
-Salve. Io mi chiamo Sion. Sono il re di questa isola.-
-Quel tizio non mi piace. Emana un’aura negativa- pensò Kagome.
Subito l’attenzione di quel giovane si rivolse su Kagome. Si avvicinò a lei lentamente.
-Ciao bella fanciulla. Come ti chiami?- le chiese.
-Kagome Higurashi-.
- Kagome … che bel nome …-
- Ehi tu!- sbottò Inuyasha. -Smettila di fare il casca morto con lei.-
- Oh tu devi essere Inuyasha.-
- E tu come fai a saperlo? Non ti ho mai visto.-
- Diciamo che sono un amico di vecchia data di tuo padre. Conoscevo bene anche tua madre Izayoi. Era la donna più bella che conoscevo …-
-cosa centrano i miei genitori con te?-
- Sono in cerca di una moglie sai?- disse rivolgendosi a Kagome. -Che ne dici?-
-Mai sei matto! Non voglio diventare tua moglie!- gli rispose Kagome
-Ehi maledizione! Ti ho fatto una domanda!- urlò Inuyasha.
-’sta zitto! Non ho la minima intenzione di restare qui a parlare con te. In compenso mi piacerebbe avere la compagnia di Kagome … penso che la inviterò a casa mia …-
- Tu sei pazzo! Non ti permetterò di portare via Kagome. Mai!!!-
-Lo vedremo.- E così dicendo alzò le mani al cielo. Dietro di lui il mare cominciò ad alzarsi fino a formare una gigantesca onda pronta ad abbattersi sulla spiaggia.
Sion abbassò le braccia e in quello stesso instante l’onda cominciò la sua corsa verso l’isola.
-Prego Kagome- le disse Sion e prima che Kagome potesse ribattere la prese in braccio e la mise sulla sua nuvola.
-INUYASHAAA!!!-
-KAGOME! FERMATI MALEDETTOOOO!!!- urlò Inuyasha a Sion. Ma quest’ultimo si era già allontanato. L’onda si avvicinava sempre di più. Inuyasha allora sguainò Tessaiga.
-BAKURYUHA!- Il bakuryuha colpì l’onda che subito si distrusse. Poi si girò verso Miroku e Sango.
-state bene?- chiese.
-si, ma quel tipo ha rapito Kagome.- Rispose Sango.
-Dobbiamo andare a cercarla.- Disse miroku.
-certo. Voi perlustrate la parte destra dell’isola. Io andrò nell’altra. Chi la trova la porta qui e attende gli altri . Ci ritroviamo qui stasera.-
-Inuyasha, e se non la troviamo?- chiese Sango.
-Questo non accadrà, ma se dovesse succedere riprenderemo le ricerche domani. Buona fortuna.-
E detto questo sparì.
-Quanto è preoccupato. -
-Già. Non lo da a vedere, ma penso che ami kagome.-
-Forza Miroku! Mettiamoci sulle sue tracce!-
-Si. Andiamo Shippo!-
-Eccomi!- rispose il piccolo cucciolo di volpe.
 
 
 
Inuyasha correva come  un fulmine attraverso la foresta. A un certo punto arrivò in una miniera. Pareva abbandonata, e ne veniva un forte odore di cadavere. Si decise ad entrare e un poco più avanti si ritrovò una montagna di cadaveri.
-Che ci fanno qui questi corpi?- Poi li notò meglio. -Sono corpi di esseri umani. Tutti. Non capisco.-
Uscì dalla miniera e vide che più in alto sorgeva un castello. Cominciò ad incamminarsi verso questo castello dall’aspetto tetro. Appena arrivato al portone bussò, ma nessuno rispose. Poi, vedendo che la porta era socchiusa entrò.  L’ingresso consisteva in una grande sala con diversi corridoi e una scala sulla sinistra. C’era odore di chiuso, ma c’era anche un altro odore, che Inuyasha conosceva benissimo. Salì le scale correndo continuando a seguire quell’odore familiare. Arrivò in cima alle scale e seguendo sempre quell’odore entrò in una stanza matrimoniale. Qui trovò Kagome.
-Kagome!-
-Inuyasha! Come hai fatto a trovarmi?-
-Non è importante. Usciamo di qui!- le disse.
Cercarono di avvicinarsi l’uno all’altra, ma Sion apparve davanti a lei, bloccandole il passaggio.
-che cosa vuoi, Inuyasha?- chiese Sion.
-Solo Kagome.-
-No. Lei diventerà mia moglie. Lei ora è solo mia e non ho la minima intenzione di lasciarla a te.-
-Povero idiota! Se vuoi averla dovrai farmi fuori!-
-Non ho tempo di combattere con te! Devo andare a sposarmi!-
Detto questo prese Kagome e sparì dentro un portale che aveva creato. Inuyasha lo seguì e si ritrovò nella miniera. Appena in tempo per vedere Sion che caricava kagome in un vagoncino per poi spingerlo verso l’interno della miniera.
-INUYASHAAAA!!!!-
-KAGOMEEEE! RESISTI!!!!-
Sion però non lo voleva far passare e cominciarono a combattere. Inuyasha liberò Tessaiga, ma Sion riuscì a disarmarlo. Iniziò una lotta, fatta di calci e pugni. Sion ebbe però la meglio e subito raggiunse Kagome.
-Ecco fatto, l’ho sistemato.-
-No!-
-Ora nessuno ci dividerà! Staremo sempre insieme …-
-Inuyasha verrà a salvarmi, io lo so …-
- E come?- le chiese Sion.
-perché io mi fido di lui, so che ce la può fare. -
In quello stesso momento sentirono un rumore provenire dal carrettino e subito dopo Kagome riconobbe la mano del suo mezzo demone.
-Inuyasha!-
Il ragazzo era riuscito ad afferrare il carrettino in tempo.
-Ora mi sono stufato. Ti ripeto che non ho la minima intenzione di lasciarti Kagome. Non la lascerò mai a nessuno perché Kagome è la mia ragazza!- e detto questo sferrò un calcio in pieno viso a Sion. Poi prese Kagome in braccio e insieme uscirono dal carretto. Kagome era ancora stupita. L’aveva detto davvero.
Sion si riprese subito e Inuyasha sfoderò Tessaiga, che era riuscito a recuperare. In quel momento arrivarono anche Sango, Miroku, Shippo e Kirara.
-Non puoi sconfiggermi. Vedi io non esisto.-
-Cosa?-
-Ah ah ah! Io sono un’anima. L’anima di tutti gli abitanti di quest’isola …-
-vuoi dire che i corpi che ci sono all’entrata …-
-… sono quelli che mi danno la vita … Ma una spada non funzionerà mai!-
E detto questo generò un tornado. La miniera venne completamente distrutta e i corpi ammassati furono visti da tutti. Inuyasha cercò di distruggerli con la Cicatrice del vento, ma non ottenne nessun risultato. I corpi si riformavano. Sion intanto continuava a infierire su Inuyasha: lo sbatteva a terra, contro le rocce e ogni volta che Inuyasha sferrava un attacco questo gli veniva mandato indietro.
-Come facciamo … Non c’è via di scampo …- fece notare Sango.
Kagome era atterrita e preoccupata per Inuyasha, quando poi si ricordò. Si alzò e cominciò a correre.
-KAGOME! DOVE STAI ANDANDO?- urlò Inuyasha
-TORNO SUBITO! FIDATI DI ME!- gli rispose.
Kagome giunse sulla spiaggia ed estrasse dal suo zaino un arco. Si accorse però che non aveva frecce. Ma appena si voltò vide una figura familiare avvicinarsi.
-Kikyo?-
-Ciao Kagome.-
-ma che ci fai tu qui?-
-Questa è l’isola delle anime. Vengo molto spesso qui. So che state affrontando Sion.-
-Lo conosci?-
-certo. Sion è un demone molto particolare. Per vivere lui si nutre delle anime delle persone. È questo che gli da la forza. Si è situato qui diversi anni fa. Gli abitanti lo credevano un monaco perbene, sempre pronto ad aiutare la gente. Col passare del tempo diverse persone del villaggio si ammalarono di una strana malattia. Molti si rivolsero a lui, ma disse che non poteva fare nulla, perché era Buddha a imporre queste morti. Mano a mano che il tempo passava i morti aumentavano e il numero degli abitanti diminuì in pochi mesi. Finché non rimase nessuno oltre a Sion. Allora dopo aver finito di divorare l’ultima anima rimasta decise di stabilirsi qui. Nascose i corpi nella vecchia miniera del villaggio e costruì il castello dove presumo sei stata portata …-
-E come lo sai tu?-
- Anche io sono stata in quel castello.-
-ti aveva portato lui?-
-No. Mi ero fermata io. Avevo bisogno di acqua.-
-Acqua? Perché? E perché non ti uccise?-
-Non mi uccise perché ero già morta.-
-Poteva prendere la tua anima.-
-Non con gli shiridamachu accanto a me. Diciamo che capì che non ero una preda.-
-Poi che successe?-
-Nulla. Io me ne andai subito, ma ogni volta che qualcuno veniva qui, la sua anima veniva presa da Sion.-
Rimase in silenzio per alcuni minuti, tanto quanto bastava per sentire Inuyasha urlare dal dolore.
-Inuyasha!-
-Tieni.-
-Eh?-
-Colpisci i corpi con questa freccia, ma sta attenta. Devi colpirli in un punto preciso.-
-E cioè quale?-
-come vedevi i frammenti della sfera, così dovrai vedere il punto esatto.- Kikyo fece per andarsene. Poi si fermò e si girò verso Kagome.
-ah dimenticavo … Lui non ha vissuto una parte della vita che tutti hanno.- E detto questo Kikyo se ne andò.
Kagome corse da Inuyasha, armata di arco e freccia.
-kikyo ha detto che devo vederlo … ma come lo riconosco? Non ha vissuto una parte della vita … ma quale?-
Kagome si concentrò attentamente sulla massa di corpi. Poi lo vide. Doveva essere uno dei primi corpi di cui ha divorato l’anima, ed era l’unico corpo così. Era il corpo di un bambino. Kagome prese la mira proprio su quel corpo e con decisione scoccò la freccia, che si conficcò proprio nel corpo del piccolo. Subito Sion ne risentì. Fece cadere a terra Inuyasha, che aveva sollevato qualche secondo prima. La purezza di kagome si stava diffondendo in tutta la montagna di cadaveri e quando ne fu immersa Sion sparì.
-andate a prendermi lo zaino!- gridò Kagome.
Miroku corse a prendere lo zaino dell’amica e poi si allontanò, accompagnato da sango, kirara e shippo.
 
 
 
-Inuyasha come ti senti?- gli chiese kagome
-bene …- fortunatamente aveva ripreso conoscenza.
-stai fermo! Ti sto medicando le ferite!- gli disse Kagome
Inuyasha si mise seduto e osservò kagome mentre gli fasciava il petto.
-Scusa, ho dovuto toglierti la tunica …-
-Non c’è problema.- Le rispose.
Rimasero in silenzio, mentre Kagome finiva di fasciarlo.
-Tu stai bene Kagome?- chiese Inuyasha.
-Ma certo! Sto benissimo.-
Silenzio.
-Kagome …-
-Si?-
- Noi ci conosciamo da molto tempo ormai. Abbiamo passato davvero tanti momenti insieme. A te forse non ti importa ma a me si e devo dirtelo. Mi sono innamorato.-
 -Ti amo Inuyasha.-
Il mezzo demone si stupì.
-Mi sono innamorata di te la prima volta che ti ho visto. So che tu sei ancora legato a Kikyo e probabilmente non provi quello che io provo per te ma …- Non riuscì a finire la frase. Inuyasha non le diede il tempo di finire la frase. La strinse forte a sé, come se non la volesse più lasciare andare.
-Inuyasha …-
-Io provo solo affetto per Kikyo … Kagome tu sei la mia vita.-
-Eh?-
-Ieri a casa tua ho detto una bugia. Ti ho abbracciato perché non ti avevo vicino. Io ho bisogno di te. Di tutto di te. Del tuo sorriso, dei tuoi capelli, del tuo profumo, della tua presenza. Ora non riesco più a vivere se tu non mi sei accanto. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata l’unica cosa che ho sempre voluto sei tu. Solo tu. Nient’altro.-
-Inuyasha … allora nella miniera dicevi sul serio?-
-Certo! E non mi importava se mi avevi sentito! Ho detto quello che provavo!-
Kagome ora è completa. Si sente completa perché ora ha Inuyasha. Alzò la testa. E vide gli stupendi occhi di Inuyasha pieni di lacrime. Così gli prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo. Poi sussurrò:
-Sei uno sciocco Inuyasha.-  E senza accorgersene le loro labbra si trovarono. Prima dolcemente, poi sempre più desiderosi l’uno dell’altra. Un bacio all’inizio dolce e leggero, ma ogni secondo che passava diventava sempre più lungo e profondo. La stese sulla sabbia . Ora era sopra di lei. Kagome era in una specie di trance. Era una stupenda sensazione. Aveva sempre più voglia di Inuyasha. Sempre di più. Poi si staccarono. Si stavano guardando negli occhi. Inuyasha cominciò ad allungare la mano sulla coscia di Kagome, ma lei non lo fermò. Un piccolo movimento dei loro bacini e un gemito. Inuyasha e Kagome erano uniti.
-Mi fai morire …- le sussurrò Inuyasha.
Kagome sorrise. Si guardarono intensamente negli occhi. Un altro lungo bacio. E un altro. E un altro. Ora erano uniti.
 
 
Rimasero ancora sull’isola. Miroku e Sango erano venuti a sapere cosa era successo. Ora a giocare nell’acqua insieme a Kagome c’era anche Inuyasha.
-Ti amo.- Le disse Inuyasha. Lei sorrise e gli rispose.
-Anch’ io.- Poi lo schizzò con l’acqua. -ma ti consiglio di stare attento!- e rise. Inuyasha allora ridendo cominciò a rincorrerla. Quando la prese la abbracciò e dopo averle sorriso la baciò. Kagome rispose al suo bacio felice.  Ora entrambi sapevano cos’è l’amore.
 
FINE
   
 
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