Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ChiaBBlack    21/08/2011    1 recensioni
Ginny è incinta.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Calma.

Prima di poter fare qualunque cosa, Ginny doveva ritrovare la calma.

“Devo dirglielo subito” pensava. D'altronde,il test non lasciava spazio ai dubbi. Era incinta. Di nuovo.

Il problema era che questa volta non l'avevano cercato. Dopo due maschi lei avrebbe desiderato una femmina, ma non ne aveva mai parlato ad Harry. “Appena tornerà glielo dirò” era sicura che non si sarebbe arrabbiato, perché poi?

James e Al non gli davano problemi anche se erano molto allegri, chissà se sarebbero stati contenti.

Calma.

Dopotutto lei era così felice di quella notizia! Harry aveva cambiato lavoro da poco, faceva il Cercatore in una squadra di Quidditch ed era felice.

Si, era calma e felice. Si mise a letto. “Dovrò cercarmi un lavoro anche io, ma c'è tempo. Posso fare tutto con calma.”

Il tempo passò in fretta e ben presto si alzò per preparare la cena ed aspettare il marito.

Giocò un po' con Albus e James, finchè non arrivò Harry.

“Ti devo parlare” disse. Questa frase avrebbe dovuto preoccupare Harry, ma il sorriso che vedeva sul viso di sua moglie lo tranquillizzò.

Dopo cena raccontarono una fiaba ad Al ed assistettero ai primi tentativi di James di fare delle piccole magie.

Il bambino stava per compiere tre anni ed era affascinato all'idea che un giorno avrebbe potuto fare quello che vedeva ogni giorno fare ai suoi genitori. Un giorno sì e uno no si lamentava degli anni che gli mancavano a ricevere la lettera di ammissione ad Hogwarts e, sempre a giorni alterni, fantasticava sul suo futuro.

Auror, giocatore di Quidditch, Ministro della Magia?

C'era tempo.

Harry e Ginny lasciarono soli i bambini e andarono nella loro camera; qui Ginny disse tutto al marito, dimenticandosi la calma, tutto d'un fiato.

“Sono incinta.”

Qualunque preoccupazione, qualunque tristezza, ogni pensieri, scomparve. Tutta la sua concentrazione venne catturata dal sorriso del marito. Era felice. Finalmente si concesse di essere davvero sollevata, felice. Calma.

Harry le si avvicinò e la baciò. Non fu un bacio dolce, fu un bacio sicuro. Un bacio che le ricordò tutto quello che avevano passato insieme, un bacio che le fece capire che era ancora innamorato di lei ed era già innamorato di qualunque cosa stesse crescendo dentro il suo corpo.


Cinque mesi dopo, Ginny viveva la nuova gravidanza con tranquillità. Ci si era quasi abituata e non aveva voluto sapere il sesso del suo nuovo figlio. Sapeva che niente avrebbe potuto scalfire la sua felicità.

Ceh, lo credeva.

James e Albus erano felici del nuovo arrivo, ma sicuramente un po' tesi. James credeva che li avrebbe potuti mettere in secondo piano. Esattamente come pensava sarebbe successo con la nascita di Albus.

Harry continuava i suoi allenamenti come prima, ma si vedeva che lo faceva con un impegno maggiore, aveva forse paura? Non l'avrebbero buttato fuori dalla squadra per nulla al mondo. Grazie a lui la Puddlemere United aveva già vinto la coppa del Quidditch una volta.


 

Quando tornò a casa, quel giorno, Harry era molto stanco, tra pochi giorni avrebbe dovuto affrontare una squadra molto forte e non si sentiva affatto pronto. E sembrava che a nulla valessero gli estenuanti allenamenti.

Già dall'inizio del viale si vedeva che la porta di casa sua era aperta, spalancata. Cominciò a correre, la paura che minacciava ogni momento di fermarlo.

Entrò in casa con la bacchetta in mano e cercò di farsi coraggio e di calmarsi.

Nonostante si aspettasse di trovare le poltrone rovesciate e i bicchieri rotti per terra; la calma ostentata che regnava nella loro casa infastidì e preoccupò Harry più di qualunque altra cosa.

D'altronde lui sapeva che nel mondo dei maghi non era necessario creare del disordine per uccidere. Sarebbe bastato un incantesimo.

Salì le scale e trovò la porta del bagno aperta. Entrò.

Trovò Ginny per terra, circondata di sangue; ma non sembrava fosse suo. Harry non vedeva ferite. Le corse vicino e cercò di alzarla ma era scossa dai singhiozzi e opponeva resistenza. Allora le si sedette accanto e cercò di capire, anche se per lui era già un sollievo che lei fosse viva. Ma non era per niente più tranquillo.

Calmandosi, Ginny raccontò che si era sentita male all'improvviso ed aveva sentito una sensazione strana; come se si stessero rompendo le acque – ma era troppo presto! -

Infatti non era acqua quella che aveva visto per terra; era sangue. Si era sentita malissimo e si era accasciata a terra, tremante per la paura; non riuscendo più ad alzarsi.

Suonò il campanello. Harry, pallido e preoccupato, si alzò ed andò ad aprire la porta. Al e James erano tornati da scuola e lui li spedì malamente dai loro vicini Ron ed Hermione. Poco dopo Ginny, che era sdraiata sul letto, ed Harry, videro entrare i loro amici.

Spiegarono di nuovo tutto, in poche parole, e aspettarono l'espressione terrorizzata di Ron e quella preoccupata ma pensosa di Hermione.

Se erano spaventati però lo nascosero molto bene. Hermione cominciò a parlare sottovoce con Ginny e Ron fissò Harry.


 


Qualche giorno dopo, nessuno di loro aveva la minima idea di quello che fosse successo, finché non squillò il telefono a casa di Ron.

Hermione rispose e riconobbe la voce della sua compagnia di scuola, Marietta. Dopo la Grande Battaglia si erano frequentate per un po'; tutti cercavano di stare vicini, tutti avevano perso qualcuno. Lei aveva dovuto cancellare la memoria ai suoi genitori per tenerli al sicuro, Marietta aveva perso suo fratello, ucciso da un Mangiamorte.

La ragazza cercava Ron, pensava che un Auror avrebbe potuto aiutarla, ma raccontò quello che le era successo anche ad Hermione. Quando finalmente arrivò suo marito, Hermione andò da Ginny e le disse quello che era successo a Marietta. Sembrava la stessa cosa ed anche lei era incinta.


 


 

Le parole di Hermione sciolsero la calma che si era imposta, ricordandole le sensazioni che aveva provato.

Paura.

Vulnerabilità.

Poco dopo Harry, James e Al entrarono ed anche Harry venne messo al corrente di tutto. Decisero tutti che non potevano aspettare altro tempo, dovevano fare qualcosa. Ginny sentiva ancora il suo bambino scalciare, ma non era sicura che stesse bene, da dove era venuto tutto quel sangue?

Dopo un difficile consulto, si videro tutti d'accordo a chiamare un loro vecchio amico, che non vedevano da molto tempo: Neville Paciock. Neville era stato assunto ad Howgarts come professore di Erbologia e spesso aiutava i Curatori dell'Ospedale di San Mungo; chissà che non potesse aiutare anche loro.

Non appena Leo, il gufo incredibilmente longevo di Ron, tornò con la risposta di Neville; tutti cercano di calmarsi. Li avrebbe aiutati, li avrebbe aiutati.

Arrivo.

Infatti pochi minuti dopo ecco che il professore si Materializzò nel salotto di Ginny, dove erano arrivati anche Marietta e suo marito.

Da subito parlò loro con molta franchezza, non erano casi isolati. “Se ne sono già verificati degli altri” disse. Non erano legati da parentele o amicizie. Certo, sarebbe potuta essere una malattia, ma tutte le ragazze erano sane. Potrebbe davvero essere nato un virus che attacca molte donne, maghe, incinte? Nello stesso periodo? Un virus mai sentito prima?

Si, ma lui non ne era convinto e, guardando i suoi amici, immaginò che nemmeno loro lo erano.

Tutti dovevano impegnarsi, pensare, al mago o alla strega che avrebbe potuto volere una cosa del genere. Si, perché sicuramente, se qualcuna di queste donne avesse rivissuto tutto questo; i figli che portavano in grembo e che già amavano, sarebbero morti. Su questo non c'era alcun dubbio. Già cinque erano le madri che avevano perso le loro creature.

Così Hermione, cercando di raccogliere tutta la calma e la concentrazione di cui aveva bisogno, sfogliò insieme a Neville tutti i libri di magia che possedevano. Sperando si trovare l'incantesimo. Ginny e Marietta pensavano intanto a tutte le maghe incinte. Quelle già colpite, quelle he avrebbero potuto esserlo. Harry e Ron nel frattempo cercarono di scoprire chi avesse avuto l'interesse di fare una cosa del genere.


Rimasero così quasi tutta la notte, finché Hermione non vide un libro che aveva dimenticato.

Era stato confiscato da Ron nella casa di un ex-Mangiamorte, molto tempo prima; ma non riusciva a ricordarne il proprietario... cominciò a sfogliarlo.

Quando arrivò a circa metà libro, Hermione capì che sarebbe stato molto importante conoscere il nome del Mangiamorte.

Aveva trovato un'incantesimo interessante, ma sempre raccapricciante, come gli altri contenuti nel libro.

Muliermus.

Incantesimo che trasforma in sangue l'aria che la donna incinta destina al figlio.

Non è fatale per il nascituro se eseguito una sola volta.

Lesse il tutto ad alta voce, senza rendersene conto. Tutti l'avevano sentita.

Ginny piangeva, Marietta tremava. Sia Ron che Harry erano sconvolti dalla paura che potesse succedere un'altra volta. Il marito di Marietta guardava preoccupato la moglie, bianco in volto.

Hermione chiese al marito a chi appartenesse prima quel libro. Nemmeno lui ricordava, così andò a casa sua e mise in disordine tutto il suo archivio. Si dimenticò di metterlo poi a posto con un semplice incantesimo. Non c'era tempo nemmeno per quello.

Tornando dai suoi vicini, non aspettò nemmeno di sedersi e disse, quasi urlando, il nome.

Goyle.

Erano tutti stupefatti. Certo, il padre di Goyle era stato un Mangiamorte ed ora era morto; ma i figlio... non aveva aiutato Draco nei suoi piani, era..beh si era abbastanza stupido.

Da quanto erano venuti a sapere nei ultimi vent'anni, anche lui si era sposato. A nessuno di loro importava. Tuttavia dovevano scoprire se fosse stato lui.

Così andarono da un loro conoscente, Zabini. Da quando era finita la Grande Battaglia, lui aveva negato ogni coinvolgimento con la Magia Oscura e loro avevano smesso di odiarsi; apertamente almeno. Aveva ottenuto un lavoro al Ministero della Magia e così attesero che venisse la mattina e si presentarono nel suo ufficio.


“Non so nulla.”

Zabini ripeteva continuamente questa frase.

“Non so nulla.”

“Smettila!” Ginny era furiosa, non ne poteva più. Da giorni non dormiva ed era sopraffatta dalla preoccupazione. “Sappiamo che vi siete incontrati di nuovo in questi anni! È... è...così ovvio.” Alla fine l'uomo si arrese.

“È vero, si ci siamo visti. Dal suo matrimonio l'ho incontrato altre due volte. La prima, perché mia moglie voleva congratularsi con la sua; sapete era rimasta incinta... Ma pochi mesi dopo, siamo andati nuovamente da loro per esprimere il nostro dolore per la perdita del nascituro. Era stato un'incidente, ma era successo. Non ci ha spiegato molto, ma abbiamo capito che probabilmente avevano avuto uno scontro sulle scope. Per salvare la donna hanno dovuto ricorrere ad un'operazione molto pericolosa e lei ora non può più avere sterili. Goyle la ama troppo per lasciarla e a quanto pare la sua famiglia si esaurirà con lui.”

A quanto pare a tutti era venuto lo stesso sospetto; così, salutarono e ringraziarono Zabini; che non sembrava molto contento di ciò che aveva detto, e tornarono a casa di Harry.

Ormai Al e James erano abbastanza preoccupati, ma con un po' di pazienza Hermione riuscì a calmare i suoi cuginetti e lì mandò a giocare con sua figlia Rose.

Calma.

Calma.

Ginny continuava a ripeterselo, come un mantra, come se potesse aiutarli davvero.

Marietta prese la parola per prima; “Quindi... è come sembra? Voglio dire, è stato davvero lui?” “Perché?” chiese Ron. Marietta continuò, sempre più convinta delle sue idee: “Per vendetta, no? Oppure più semplicemente per la frustrazione di non poter avere figli e di averne perso uno...” Hermione era d'accordo, e anche Harry. Ginny sembrava sollevata di avere qualcuno da incolpare, Harry stava pensando a cosa fare.


 

“Dovremmo andare da lui, a questo punto.” Ron era furibondo. Il marito di Marietta si alzò in piedi, pronto a seguire Ron. Subito.

Anche tutti gli altri si alzarono, Marietta aveva conosciuto la moglie di Goyle al matrimonio e sapeva dove abitavano, bisognava solo sperare che non avessero mai traslocato.

In quei giorni, Neville era tornato ad Howgarts, ma accettò volentieri la loro richiesta d'aiuto. Furono tutti d'accordo però che Marietta e suo marito dovessero rimanere a casa. Certo, i diretti interessati non volevano assolutamente, ma tutti insistettero fino a convincerli che sarebbe potuto essere una buona idea. Forse.

Si Smaterializzarono.


Avevano escluso a priori le buone maniere e quindi si Materializzarono direttamente in casa.

Marito e moglie erano lì entrambi e Goyle si alzò immediatamente, sfoderando la bacchetta. Harry si mise davanti a Ginny ed anche Ron tirò fuori la sua bacchetta. “Che volete?”

“Sempre la solita simpatia, Goyle.” Harry stava mostrando tutta la rabbia che aveva provato nei giorni e della paura non c'era traccia. Non lasciò a nessuno il tempo di ribattere. “Vogliamo sapere se sei stato tu. Vogliamo sapere perché. E vogliamo che che tu smetta.”

Sorprendentemente, la signora Goyle zittì il marito e, sull'orlo delle lacrime, rivelò loro tutto e disse che non ce la faceva più. Goyle non voleva arrendersi ma era distrutto dalla perdita del figlio.

Entrambi si lasciarono condurre docilmente al Ministero. Davvero provati e confessarono tutto.

Ginny si calmò definitivamente e ritrovò il sorriso. Non rimasero per sentire la condanna, ovviamente nessuno sarebbe andato ad Azkaban, ma Goyle si sarebbe meritato qualcosa. Non l'avrebbero perdonato facilmente.

A casa, Marietta ringraziò tutti e il marito esibì uno stupendo sorriso felice, poi se ne andarono.

Ron ed Hermione erano molto stanchi, così andarono a casa anche loro.

Finalmente Ginny ed Harry iniziarono a godersi la gravidanza e, con la nuova calma ritrovata, Harry portò la sua squadra a vincere la partita di cui si era tanto preoccupato.


Quattro mesi dopo, in un ospedale Babbano, nacque una bambina dai capelli rossi. Non aveva ereditato il rosso dalla madre, era un rosso molto più scuro. Quasi un rosso sangue.


 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ChiaBBlack