Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Miharu_Overhill    21/08/2011    2 recensioni
No, non è un sequiel di una mia fic. È un sequiel inventato da me, per la strip di san valentino del grande Himaruya.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENZIONE:

Questa fic è un sequiel inventata da me della web comics di San Valentino di Himaruya.

Per chi non ha letto la strip di San Valentino, le traduzioni le potete trovare qui (ovviamente non le ho tradotte io)

Parte 1

Parte 2

Parte 3

Ok, cominciamo ^__^

 

 

Italia stava fissando Germania disteso sul letto.

Dopo che Germania entrò in trance, svenne. Italia chiamò subito il pronto soccorso. I medici avevano detto che aveva bisogno solo di molto riposo. Così lo portarono in una stanza dell'ospedale, per aspettare che si svegliasse. Fortunatamente hanno lasciato che Italia stesse con lui.

 

L'italiano continuava a fissarlo. Non poteva credere a quello che era appena successo.

Germania... l'aveva invitato ad uscire! Poi quando si erano incontrati, lui aveva un vestito elegante... TROPPO elegante.

E poi... poi gli aveva dato dei fiori. E gli aveva anche dato un anello! Un ANELLO! E con la gemma a forma di pomodoro!

Non poteva essere... NON POTEVA ESSERE!

 

< < Germania... > > sussurrò Italia per poi scoppiare a piangere. Cercò di asciugarsi le lacrime con le mani senza successo.

 

< < Germania... hai sbagliato tutto... Germania... > > continuò a bisbigliare l'italiano.

 

Poi sentì qualcuno toccarlo. Qualcuno gli aveva preso la mano.

Italia alzò lo sguardo e guardò chi gli aveva preso la mano.

Per un attimo vide Sacro Romano Impero. Ma poi l'immagine venne sostituita dalla figura di Germania.

 

< < Italia... > > cominciò Germania < < I-Io... prima... ecco... > >

 

Italia lo guardò e usando tutto il proprio coraggio lo interruppe e chiese

 

< < Perché prima... ti eri... comportato in quel modo? > >

 

Germania diventò rossissimo. Lasciò la mano dell'italiano e cominciò a guardarsi intorno, come se sperasse che qualcosa gli desse qualche idea.

 

< < La verità è che... che... beh, insomma, io... > >

 

Italia abbassò lo sguardo.

 

< < Avevi cominciato a trattarmi maglio, avevi cominciato a sgridarmi più dolcemente, mi avevi chiesto un appuntamento, ti eri vestito elegante, mi avevi portato dei fiori, mi avevi dato un anello a forma di pomodoro... > >

 

< < Italia... > >

 

< < Perché non l'ho capito prima? > >

 

< < … > >

 

< < Eppure i segni erano così evidenti! > >

 

< < Italia, no-non è come pensi! > >

 

< < E ALLORA COM'È? SPIEGAMELO! > >

 

L'urlo dell'italiano turbò molto il tedesco, ma quello che gli turbò di più, furono le guance bagnate di Italia. Bagnate di lacrime.

 

< < Italia... > >

 

< < TU, MI HAI SEMPRE SALVATO PERCHÈ MI AMAVI, VERO? > >

 

< < Italia, smettila di dire queste cose! > >

 

< < PERCHÈ DOVREI? AH, È VERO, PERCHÈ TI VERGOGNI, VERO? PERCHÈ TI VERGOGNI DI ESSERE INNAMORATO DI UN RAGAZZO! > >

 

Germania diventò ancora più rosso. Però, questa volta decise di rispondere più autorevole.

 

< < Italia, smettila di incolparmi di una cosa così... > >

 

< < OVVIA? > >

 

< < Italia, stai esagerando, smettila! > >

 

< < BASTA CHE LO AMMETTI! > >

 

< < HAI INIZIATO TU A REGALARMI QUEI FIORI A SAN VALENTINO! > >

 

< < COSA? DI COSA STAI PARLANDO?

 

< < A SAN VALENTINO MI AVEVI REGALATO DELLE ROSE ROSSE! È UN SIMBOLO D'AMORE! È UNA CONFESSIONE D'AMORE REGALARLE A UNA PERSONA A SAN VALENTINO! IN SEGUITO IO AVEVO RISPOSTO HAI TUOI SENTIMENTI DI... > >

 

Il tedesco si fermò ancora più imbarazzato di prima. Era imbarazzato, ma riuscì a sussurrare

 

< < “si”... > >

 

Italia aveva ascoltato quelle parole zitto, ma poi con una faccia un po' disgustata spiegò

 

< < Avevo intenzione di darle a te e a Giappone! Svegliati Germania. Tu hai creduto che io ero innamorato di te solo perché VOLEVI che lo ero! > >

 

Germania diventò ancora più rosso (se possibile)

 

< < Italia... > >

 

< < Si? > >

 

Germania si mise seduto e mise le mani sulle spalle dell'italiano

 

< < Ascoltami Italia. Forse hai ragione. Forse ho pensato che ti amassi... ma... tu... tu che ne pensi... di... > >

 

Italia non credeva alle proprie orecchie

 

< < Italia... io... no, lascia stare > >

 

Poi Germania lo lasciò andare e si girò dall'altra parte.

Italia lo guardò. Capì quello che intendeva dire. Lo capì... ed era questa comprensione a farlo soffrire.

 

Germania non riusciva a credere a quello che stava per dire.

Non voleva che il suo rapporto di lavoro con Italia venisse distrutto così...

Poi, sentì Italia abbracciarlo da dietro.

 

< < It-Italia? > >

 

Italia appoggiò la testa sulla schiena del tedesco

 

< < Mi dispiace Germania... > >

 

< < Cosa? > >

 

< < È colpa mia se hai pensato che io ti amassi, e tu pensando che quella cosa era vera, ti sei innamorato di me... mi dispiace è colpa mia... > >

 

Germania sentì la sua maglia bagnarsi delle calde lacrime di Italia.

 

< < Italia... > > Sospirò < < Non è colpa tua... dovevo informarmi meglio sul comportamento degli Italiani > >

 

Italia continuava a piangere. Germania gli tolse delicatamente le mani che lo abbracciavano, si girò e abbracciò l'italiano. Che stava ancora piangendo.

 

< < Italia... > >

 

< < Ger-Germania... I-io > >

 

< < Italia, mi dispiace per quello che è successo... mi dispiace tantissimo. Però, con questa “avventura” ho capito una cosa. Lo sai già, ma non te l'ho mai detto direttamente. > >

 

Germania si allontanò un po' da Italia per guardarlo negli occhi

 

< < Io... ti amo... Feliciano > >

 

Italia lo sapeva, ma sentirselo dire era diverso...

L'italiano scoppiò a piangere più forte.

Germania lo riabbracciò. Anche lui era triste... perché Italia, forse non lo avrebbe più voluto come amico...

 

< < Scusami Italia... > >

 

< < No, scusami tu Germania! Io... anch'io forse... anche tu FORSE mi piaci > >

 

Germania lo allontanò e lo guardò negli occhi

 

< < Cosa? > >

 

Chiese incredulo. Forse il suo sogno d'amore si sarebbe realizzato...

 

< < Io... > > continuò l'italiano < < forse tu mi piaci... ma... > >

 

< < Ma? > > chiese speranzoso il tedesco

 

< < Ma... mi dispiace... ma ho promesso che lo avrei aspettato... > >

 

< < Di chi parli? > >

 

< < Del mio primo amore... Di Sacro Romano Impero... > >

 

Il cuore di Germania si spezzò. Bastarono solo quelle parole, per farlo diventare l'essere più triste del mondo

 

< < È molto fortunato ad averti conquistato... > > Sospirò < < Allora... senti Italia, che ne dici se facciamo finta che tutto questo non fosse successo? > >

 

< < Veeh? > >

 

< < Si, come amici, come se fossimo ancora amici > >

 

< < Sai Germania? > >

 

Italia era troppo serio per dire di “si” alla proposta di Germania. E questa cosa rese Germania ancora più triste.

Aveva rovinato tutto!

 

< < Cosa c'è Italia? > >

 

< < Io all'inizio inconsciamente avevo cominciato a sovrapporre la tua immagine a quella di Sacro Romano Impero... vi assomigliate così tanto... Ma... credo che tu mi piaci... perché tu gli assomigli... > >

 

< < Stai dicendo che stavi con me, solo perché assomigliavo al tuo primo amore? > >

 

Questa cosa ferì MOLTISSMO Germania

 

< < ANCHE per quello... però, tu hai delle cose che lui non ha. > >

 

< < Tipo cosa? > > Chiese un po' infastidito il tedesco.

 

L'italiano gli diede un bacio sulla fronte

 

< < Il tuo superiore quando aveva creato la Germania voleva creare un “mostro” senza regole(1). E tu sei scappato da questo “destino”. Invece Sacro Romano Impero non è riuscito a scappare dal proprio destino~

Poi, ci sono molte altre differenze tra di voi... troppe per dirle tutte. > >

 

Germania guardò l'italiano che aveva ricominciato a sorridere.

Il tedesco l'abbracciò e gli sussurrò all'orecchio

 

< < È anche grazie a te, se non sono diventato un mostro. > >

 

Italia sorrise, “l'ha presa bene” pensò.

 

< < Ma sappi che non mi arrenderò così facilmente. > >

 

Italia sorrise. Ecco un'altra cosa in cui assomigliavano Sacro Romano Impero e Germania. Entrambi non si arrendono facilmente.

 

Poi si alzarono. E uscirono dall'ospedale.

E andarono a casa propria.

Germania andò subito nella sua camera da letto e si distese nel letto. Era contento. Sapeva che piaceva a Italia. C'è l'avrebbe fatto a conquistarlo, non per niente il suo rivale era una persona morta.

 

< < GERMANIA! > >

 

Austria aprì la porta velocemente. E corse vicino a Germania. Un po' spaventato dall'urlo di Austria

 

< < Ehm... cosa c'è Austria? > >

 

< < Sono venuto per consolarti perché la tua storia d'amore è stata un fallimento. > >

 

E gli diede un “cazzo” finto

 

< < Ehm... perché mi stai dando... quello? > >

 

Chiese disgustato Germania

 

< < Perché il libro che ho comprato che insegna a consolare le persone per la propria storia d'amore, dice che bisogna regalare alla persona in questione un “cazzo” finto! > >

 

Germania rimase senza parole.

Austria era rossissimo.

E in Prussia, un certo prussiano stava ridendo come un matto immaginandosi la scena di Austria che regala un cazzo finto a un tedesco.

 

 

 

 

(1):

«Nihil ergo aliud restat, quam ut dicamus Germaniam esse irregulare aliquod corpus et monstro simile»

«Non ci rimane perciò che considerare la Germania un corpo senza regole simile ad un mostro»

(Samuel Pufendorf)

Questa informazione è stata trovata su Wikipedia in questa pagina.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Miharu_Overhill