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Autore: mileybest    22/08/2011    2 recensioni
-Ti stai perdendo il party,bambina.-
Trattengo un urlo di sorpresa nell'avvertire la presenza di qualcun altro a pochi passi da me. Non posso,tuttavia,evitare di sobbalzare nel constatare di non essere sola come dovrei.
Tutti gli invitati sono dentro.
La persona che ha parlato,come ho il piacere di constatare dopo lo spavento,non è fra gli invitati,infatti
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Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Elena Gilbert, Katherine Pierce | Coppie: Elena/Katherine
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Doppelgangers '
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Appoggio le mani sul davanzale del balcone fuori dal piano superiore del pensionato.

Questa vita non mi appartiene più,penso con rammarico.

Chiudo gli occhi permettendo ai polmoni di riempirsi dell'aria fresca della sera.

Perdere persone care sembra diventato facile come respirare.

E fa male sapere che fra tutti loro,sarei dovuta essere solo io quella a morire.

Invece,eccomi qui a mostrare finti sorrisi agli invitati per una stupida festa preparata da Caroline.

E come se non bastasse il cielo è completamente ricoperto di stelle senza una traccia di nuvola.

Anche il tempo si fa beffe del mio umore. Un bel temporale sarebbe più idoneo in questo momento.

-Ti stai perdendo il party,bambina.-

Trattengo un urlo di sorpresa nell'avvertire la presenza di qualcun altro a pochi passi da me. Non posso,tuttavia,evitare di sobbalzare nel constatare di non essere sola come dovrei.

Tutti gli invitati sono dentro.

La persona che ha parlato,come ho il piacere di constatare dopo lo spavento,non è fra gli invitati,infatti.

Katherine,la mia doppelganger,è in tutto il suo oscuro splendore seduta sul davanzale con le gambe a penzoloni e una sigaretta fra le dita. Il viso rivolto a dove,poco prima,un bellissimo tramonto dava sfoggia di sé.

-Alla biondina potrebbe spezzarsi il cuore,se scappi dalla festa che ti ha organizzato,non credi?-Continua con tono decisamente sarcastico,per poi aspirare il fumo dalla sigaretta.

-Katherine!- Grido.

E non mi creo problemi nel provare a capire se sia un urlo infuriato nel vederla comodamente seduta come se non ci fosse nulla di cui preoccuparsi,durante la festa per i miei diciotto anni alla quale si è presentata senza invito,oppure rincuorato dalla sua presenza. -Io...cioè tu...insomma,credevo fossi..non so alle Hawaii o...dovunque,tranne che qui!-

-Questo sarebbe un saluto?-Chiede,alzando un sopracciglio.

Il suo sguardo da un punto indefinito dell'orizzonte si posa su di me,in attesa di un mio probabile insulto per la sua mancanza di rispetto.

Insultarla è l'ultima cosa che mi viene in mente,adesso che me la ritrovo davanti dopo mesi di assenza.

-Cosa ci fai qui?- Domando,dopo aver preso un altra boccata d'aria.

-Quello che fai tu,immagino. Ma a differenza tua,io ho un piccolo aiuto.-Risponde,accennando alla sigaretta con uno sguardo languido.

Un brivido freddo mi passa per la schiena.

Questa è la prima conversazione che abbiamo dopo cosi tanto tempo.

Sembra che siano passati anni,e non pochi mesi, dalla nostra ultima chiaccherata,quando le sue ultime parole davano l'idea di un vero e proprio addio.

E se lei è tornata,allora forse...

-C'è anche...?-Provo a dire,incrociando mentalmente le dita.

Katherine sospira.

Si rigira ancora nella mia direzione. I suoi occhi scuri trasmettono una risposta che,purtroppo,mi obbliga a smettere di respirare per non ricominciare a piangere.

-No,certo che no.-Dico amareggiata,mostrandole un sorriso triste.

Non devo lasciarmi prendere dallo sconforto.

Come ho detto a Caroline e Damon,io non mi arrenderò. E Stefan tornerà,in un modo o nell'altro.

-Non aspettarti niente,Elena. Delusione sarà tutto ciò che ne ricaverai.- Mi informa la vampira,intenta a formare un anello di fumo.

-Ricompari dopo un eternità e questo è l'unica cosa che mi dici?-Sbotto,irritata dal suo tono calmo e annoiato.

-E cosa devo dirti,ti canto tanti auguri a te?-Ribatte ridacchiando.

Le lancio un occhiata di fuoco,intenzionata a cacciarla con una lunga serie di insulti che mi sono risparmiata in ogni nostra precedente conversazione.

Ma,dalla bocca non esce alcun suono. Le parole di Katherine acquistano un senso solo dopo qualche secondo.

-Tu...sai che oggi è il mio compleanno?-Chiedo,stupita.

Anche se non dovrei stupirmi più di tanto. Se c'è una cosa che so di Katherine è che sa molto di più di quanto vuole far credere.

Ma che lei,proprio lei,si ricordi la mia data di nascita è abbastanza per farmi tacere e voltarmi dall'altra parte per nascondere un sorriso involontario.

-Cosi mi offendi,piccola. Ovvio che lo so.-

-Come...-

-Oh,Elena. Sforza un po' il tuo cervellino da neo diciottenne.-Dice indicandomi la testa. -Conoscevo tua madre. Isobel ovviamente mi ha parlato di te.-

-Quindi,sai la mia data di nascita perchè te l'ha detto Isobel?-

-La so perchè voglio ricordarlo.- Afferma,inspirando altro fumo.

-Perchè sono la tua doppelganger?-

-Perchè voglio ricordarlo.-Ripete schietta. Arriccia le labbra in una smorfia come a voler far capire che la questione è chiusa. -Bel vestito,comunque.-Aggiunge ammiccante,interrompendo il silenzio creatosi.

Abbasso il capo verso le scarpe eleganti che Caroline mi ha praticamente costretto ad indossare,arrossendo appena.

Ho ricevuto alcuni complimenti da parte di ragazzi e ragazze,i quali se la staranno spassando nel soggiorno,ma non me ne è importato. Non tanto dall'imbarazzarmi e allo stesso tempo sentirmi sollevata nell'essere apprezzata.

Possibile che Katherine mi sia sul serio mancata? Cosi tanto dall'apprezzare la sua opinione,addirittura.

-Un complimento da Katherine Pierce? Chi l'avrebbe detto.-

La vampira mi concede un sorriso divertito.

-Non ti ci abituare. È il tuo giorno speciale,unica eccezione.-

-Che bel giorno.-Sbuffo sarcastica,poggiandomi con un fianco al muro.

-Ehi,diciotto anni non si compiono tutti i giorni. Dovresti esserne entusiasta.-Ribadisce,accennando un altro sorriso.-Tu che puoi.-Mormora a bassa voce.

Se non mi fossi avvicinata di un paio di passi,non sarei riuscita a sentirla.

Sono sicura che Stefan e Damon rimpiangano la loro vita umana,e vengo a scoprire che anche la vampira sanguinaria che ha combinato solo guai nella sua permanenza a Mystic Falls desidera essere normale?

In ogni modo,scaccio via il pensiero alla vista dello scuotere della testa di Katherine.

Chiaramente non vuole affrontare l'argomento,forse nemmeno è pronta a farlo.

-Non credevo fumassi.-Decido di dirle per evitare argomenti dolorosi.

-Non sono tanto amante del fumo,ma i migliori alcolici sono spariti dal supermercato,la giovane vampira deve essere una vera festaiola.-

Katherine si stupirebbe di tutti i casini che Caroline ha combinato da quando ha iniziato a dare feste. -Quindi,mi accontento del caro amico tabacco.-Conclude,con un sorriso malizioso.

Ci metto un po' a capire che il sorriso è rivolto a me e non al tabacco.

-Vuoi conoscere un nuovo amico,Elena?-Chiede,avvicinandosi.

I miei occhi potrebbero ruotare fuori dalle orbite,se Katherine non smette subito di allungarmi la sigaretta.

Prima lo strano modo di farmi gli auguri,poi il complimento sul vestito e per ultimo l'offerta di dividere con lei qualcosa?

Direi che è troppo,per Katherine.

Troppo,per la donna che voleva consegnarmi a Klaus senza battere ciglio.

O magari no.

Infondo,non abbiamo mai affrontato discussioni al di fuori di Klaus e vampiri in generale.

Chi può dirlo,che Katherine non si trasformi in un adolescente trasgressiva che ama snobbare le feste fasulle e rintanarsi in un angolo buio a crogiolarsi nel dolore nascosto?

Perchè,chiunque la scambierebbe per questo tipo di ragazza,se la vedesse adesso.

E,non è quello che sto facendo io?

Però,non ci metterei la mano sul fuoco sul fatto che offra la sua roba al primo che le capita.

-Grazie,no. Io non fumo.-

-Andiamo,solamente un tiro. Te ne stai tutta sola al tuo compleanno,ti sentirai meglio.-

Senza darmi il tempo di risponderle,poggia la sigaretta sulle mie labbra.

Il pensiero che fino a poco fa essa era nella sua di bocca,per quanto il mio corpo provi a indietreggiare,mi costringe ad accettare il suo gesto.

Katherine alza gli angoli delle labbra,compiaciuta,quando mi decido ad aspirare.

Nell'avvertire il fumo pizzicarmi la gola,emetto un sonoro colpo di tosse.

L'ultima volta che ho provato a fumare,è stato ai tempi delle medie. E la reazione da allora non è cambiata.

Prendo la sigaretta dalle labbra e la restituisco alla vampira,mentre questa ride leggermente.

Nel farlo,le nostre dita si sfiorano. Una scossa elettrica traccia il profilo della mia spina dorsale.

Ritiro la mano di scatto e stranamente Katherine mi imita nello stesso istante.

Di solito non ho problemi nel contatto con gli altri,che siano maschi o femmine.

Il tocco di Katherine sembra essere una violenta eccezione. Come se solo sfiorandomi riuscisse ad attivare ogni atomo presente nel punto in cui le nostre pelli sono entrate in contatto.

Mi rendo conto,però,che non deve essere un immagine bella da vedere,l'essere allontanati.

Anche se è stato più un istinto nato chissà dove.

Sto quasi per biascicare delle scuse insensate,ma il pizzicore alla gola me lo impedisce e riprendo a tossire.

-Mi chiedo cosa tu faccia con l'alcool,se questa è la tua reazione al fumo.-Dice lei,gettando il caro amico nel posacenere sul tavolo di pietra accanto a noi.

-Non è lo stesso.-Replico con voce rauca,massaggiandomi il collo.

-Non hai mai fumato?-

-La mia prima e unica volta è stata a dodici anni,insieme a Caroline e Bonnie. E non è stata affatto un esperienza piacevole.-

Senza contare il bruciore alla gola che ci ha accompagnate per una giornata intera.

Ricordo bene i chili di gelato che abbiamo divorato per scacciare via il sapore amaro del tabacco.

-Si vede.-

-Allora...perchè sei tornata?-Le domando alcuni secondi dopo.

Qualcuno all'interno del pensionato ha la brillante idea di alzare la musica a tutto volume.

Entrambe ci voltiamo verso la finestra che dà sul soggiorno. Tanti adolescenti,ignari di star partecipando ad un party organizzato da due vampiri al quale sono presenti un lupo mannaro,un cacciatore di vampiri e due doppelganger nate per spezzare una maledizione in grado di trasformare un Originario in un ibrido mezzo vampiro e mezzo licantropo,improvvisano balletti ridicoli.

Se qualcuno di loro si voltasse verso la finestra,noterebbe sicuramente la presenza mia e di Katherine qua fuori.

E nonostante ci troviamo al buio,la nostra somiglianza colpirebbe all'occhio ugualmente.

Chissà come reagirebbero. Infondo sono compagni di scuola che mi conoscono da sempre e sanno che il mio unico fratello è Jeremy.

Quindi la comparsa di una gemella li farebbe restare di sasso.

Katherine è tornata per svelare il nostro segreto? La questione sorge spontanea nella mia mente.

No. Ha avuto tante occasioni per mostrarsi in pubblico come Katherine e non fingendosi me. E non l'ha fatto.

In qualche modo,so che Katherine non commetterebbe mai una sciocchezza simile,senza uno scopo valido.

Per di più,se ne sta rintanata nell'ombra.

-Meglio spostarsi. Non vorremo far prendere un infarto ai tuoi amici.-Conferma il mio pensiero.

Si lancia con un balzo al piano inferiore.

Mi giro di nuovo verso la finestra. Dovrei tornare dentro a godermi la festa.

La tentazione di stare con Katherine,però,vince.

Scendo per le scale e la ritrovo seduta con la schiena appoggiata sul tronco di un albero.

-Non torni dentro? Cosi ti rovinerai il vestito.-Borbotta con finto fastidio mentre avanzo verso di lei.

Il suo sarcasmo irriterebbe un Santo.

-Non voglio andarmene.- Ametto.

Katherine piega la testa di lato,pensierosa.

Si starà chiedendo il motivo per cui non sono ancora corsa da Damon a rivelargli della sua inaspettata visita.

Anche io me lo chiedo. E non ne ho la più pallida idea.

-Mi stupisci,Gilbert. Non eri tu la prima a non sopportare di dividere la stessa aria,quando avevo deciso di aiutarvi?-

Volevo rinchiuderla nella cripta e lasciarcela per il resto dei suoi giorni.

Il fatto che lei passasse giorno e notte in giro per Mystic Falls e nel pensionato riusciva a farmi perdere sonno.

Anche adesso non dovrei tollerarla. I suoi errori sono imperdonabili.

Sospiro.

Katherine ha una lunga lista di sbagli dalla sua trasformazione.

Eppure,una parte di me ha capito che incolpare lei non serve a nulla.

Katherine ha avuto la sfortuna di fidarsi di Klaus,e questo l'ha portata ad essere ciò che è diventata.

Ha manipolato Jenna affinchè si accoltellasse,per dimostrare di essere una minaccia reale.

Ma ripensandoci,non l'ha uccisa. Poteva dirle di mirare al cuore o alla testa e di farlo mentre era da sola e non con due persone pronte a portarla all'ospedale.

Se le chiedessi qualcosa al riguardo,inventerebbe una scusa pur di non confessare che uccidere un mio familiare non era nei suoi piani.

Klaus al contrario ha rapito Stefan e ucciso Jenna senza alcuna pietà.

Non posso credere di stare paragonando Katherine a Klaus. E di preferire la prima.

-Perchè sei qui?- Domando,fissandola negli occhi.

-Non devi spegnere le candeline?-

-Mi vuoi rispondere?!- Sbraito.

Sta evitando la domanda,e non sopporto chi lo fa. È peggio di Damon.

-Continui a fare le domande sbagliate.-

Sbuffo,spazientita.

Durante il nostro primo incontro,le avevo chiesto il perchè siamo identiche e lei ha risposto con un stai facendo le domande sbagliate per poi sgattaiolare via.

Cosa diavolo significa?

Nella cripta cosa l'ha spinta,ad eccezione del sangue,a rivelarmi la verità?

Ripeto mentalmente le parole con le quali ho formulato le frasi da dirle.

Non le ho mai chiesto perchè.

Katherine,per ragioni sconosciute,rifiuta di rispondere alle domande poste con la parola “perchè”.

Quel giorno,non l'ho nominata e ho ottenuto risposte sincere.

Devo chiederle il motivo della sua comparsa,andando dritta al punto.

E da quando l'ho vista mi sono trattenuta dal chiederle il mio vero dubbio. Dubbio...e speranza.

-Sei tornata...per me?-

Un sorriso soddisfatto appare sul suo volto.

-Potrei perdermi il compleanno della mia doppelganger?-

Questa è la cosa più carina che mi abbia detto. Un sorriso,un vero sorriso,da quando è iniziata la giornata fa capolino sulla mia bocca.

Ma questo di certo non le perdona la sua assenza.

Katherine sarebbe stata utile per il piano “riportare indietro Stefan”.

-Dove sei stata?-

-In giro. Ho cercato di nascondermi da Klaus. Sprovvista di aiuto,non ci riuscirò ancora per molto.-Dice,tastandosi la coscia coperta dai jeans scuri. La osservo di sottecchi.

Un momento.

Katherine indossa jeans normali e una semplice camicia estiva ?

Deve essere in viaggio da tanto,se non ha avuto il tempo di curarsi per bene. Cosi mi ricorda...me stessa in abbigliamento casual. Certo,se non fosse per la sua postura elegante e sensuale simile a quella di una tigre a riposo.

-Troverò il modo di farla pagare a quel bastardo.- Ringhia.

Un amarezza improvvisa mi colpisce nelle viscere.

Significa che se ne andrà.

-Partirai?-

Quando mi ha detto addio,ero sollevata. Dopo mesi,però, a supportare Damon sulla scomparsa di Stefan e la predica infinita di Caroline sull'andare avanti,sono arrivata alla conclusione che ho bisogno di loro. Di tutti loro. Compresa Katherine.

Quest'ultima mi lancia un occhiata maliziosa.

-Ti mancherò,Gilbert?-

Mi sfioro la collana alla verbena tornata finalmente al suo posto,come a volermi assicurare di star provando emozioni vere e non nate tramite controllo mentale.

È assurdo,ma è cosi. È difficile non sentire la mancanza di Katherine,una volta che ci si è abituati al suo carattere.

Mi mordo le labbra per non dirlo ad alta voce. Non le darò la soddisfazione di sapermi triste a causa sua.

-Sai cosa penso?-

Per fortuna è lei a cambiare argomento.

Mi avrebbe perseguitato per giorni,se fossi stata io a enunciare una nuova questione.

-Cosa?-

-Penso che tu...non sappia cosa fare in questa noiosa cittadina. Non più,dopo quanto è successo.-

Indica,nel frattempo,il suolo accanto a lei in un invito a sedermi.

Deglutisco nervosa,per poi accontentarla.

Meglio rischiare la vita,che annoiarsi seduta su una sedia ad una festa.

-Davvero?- Chiedo retorica accompagnata ad un risolino,cercando di nascondere un leggero tremore nel constatare quanto i nostri corpi siano vicini.

Il profumo dei suoi capelli mi penetra nelle narici facendomi girare la testa.

Mantengo lo stesso un espressione incuriosita dalla sua affermazione per non darlo a vedere.

-Si. Guardati:hai scoperto il mondo dei vampiri e sei morta. Cosa puoi farne della tua vita qui?-

-Sono umana,Katherine. Continuerò la mia vita da umana.-

Come John desiderava,penso.

-Nella stessa città dove i tuoi genitori,adottivi e non,sono scomparsi e minacce sovrannaturali vanno e vengono? Oh,hai ragione. Una vita normale.-

-Ho ancora...-

-Le tue migliori amiche vampira e strega? Mh,normalissimo.-

Sta insinuando che non riesco a programmare la mia vita come dovrei. Lei,che prima della mia nascita ha rinnegato la sua umanità per poi scatenare la furia di Klaus,mandando in frantumi il suo futuro.

E osa fare la predica a me?

-Io ho deciso come vivere la mia vita.-

-Per colpa delle tue decisioni sono morte troppe persone.-

I miei occhi si sbarrano di scatto.

-Fottiti!-Le sputo con astio.

Una puntura dolente al centro del petto mi costringe a incrociare le braccia. D'un tratto,desidero allontanarmi alla svelta da Katherine.

Non può farmi questo. Non può accusarmi della morte di chi mi era caro.

Mi alzo da terra e sto quasi per muovere un passo,quando Katherine riprende parola.

-Senso di colpa,Elena. Sai che ho ragione. Dovrai capirlo,prima o poi. Ci sono passata anch'io e ti avevo avvertita. Eri condannata.-

Mi giro verso di lei con l'intenzione di offenderla,o urlare o piangere.

Purtroppo,mi giro troppo velocemente per poter fare una di queste cose. Inciampo sul vestito e cado addosso a Katherine.

Quest'ultima mi afferra per le spalle un secondo prima che la mia fronte sbatta contro la sua.

Ma il suo tentativo,nonostante mi abbia salvato da un mal di testa terribile,Dio solo sa quanto può far male dare una testata ad un vampiro,crea qualcosa di peggiore.

Le nostre fronti si sfiorano,le mie braccia si bloccano sui suoi fianchi e...le nostre bocche si toccano.

Entrambe restiamo paralizzate,troppo prese dallo shock per interrompere il bacio.

Bacio.

Mai queste lettere insieme mi erano sembrate cosi innaturali,fino ad ora.

Mi allontano di qualche centimetro. Il viso in fiamme.

-Tu chiami...questo normale?- Balbetto nel tentativo maldestro di rialzarmi.

Il tacco di una delle scarpe si è spezzato,e sto per ricadere di nuovo,ma Katherine previdente mi riporta alla posizione iniziale.

Le sue mani sembrano bruciare a contatto con le spalle.

-Questo cosa?- Domanda sorridendomi.

Che cazzo si sorride!

-Ci siamo baciate!-

-E tu lo chiami bacio,quello?-

-Io non volevo. Ero inciampata,l'hai visto.- Dico, distogliendo lo sguardo.

Katherine scoppia a ridere.

-Perchè sei sulla difensiva,Gilbert? Non ti stavo accusando di niente.-

-Ah si? E allora perchè mi ridi in faccia? Io...-

Da dove viene tutta questa rabbia? Mi domando confusa.

Katherine non pensava che lo avessi fatto apposta,di sicuro non lo pensava.

-D'accordo,ho capito Elena. Non volevi baciarmi.-

Marca bene il verbo al passato.

-Già,non volevo.-

Mostra un ghigno meschino.

Ci metto un po' a capire dove vuole arrivare.

-Oh mio Dio,tu sei una...non so cosa sei,ma smettila!-

-Smettila di fare cosa? Non posso neanche ridere?-

-Non se mentre ridi pensi a...-

-Rilassati. In ogni modo,non era un bacio.-

-Appunto,non lo era.-

Sorride maliziosa dopo la mia frase.

Mi cinge la vita con un braccio,avvicinandomi di più a sé.

Non ho il tempo di ribattere.

Katherine piega il volto di lato per permettere alle nostre labbra di scontrarsi di nuovo.

L'istinto primario è quello di scostarmi,ma la sua presa è ferrea a sufficienza da tenermi ferma.

Le sue sanno principalmente di fragola. È presente un pizzico di fumo appena accennato che le rende irresistibili,mischiato al sapore zuccherino di fragola.

Io e Katherine ci stiamo baciando,pensa la mia parte razionale.

Grazie ad essa non mi abbandono completamente al bacio.

Nonostante le mie difese vacillino quando la sua lingua traccia il contorno del mio labbro inferiore ed io mi ritrovo a dischiudere la bocca senza esitazioni.

La vampira decide di staccarsi,solo quando resto a secco di ossigeno.

Apro gli occhi ed incontro i suoi.

Nei miei regna la totale perplessità e l'imbarazzo,in quelli di Katherine lo shock è sparito e ha lasciato spazio alla maliziosità pura.

Le sue dita mi sfiorano con dolcezza una guancia.

-Questo è un vero bacio.-

-Tu non puoi...non puoi baciarmi.-Dico,spaventata da come il mio corpo reagisce alle sue attenzioni.

Katherine è stata una nemica e probabilmente tornerà ad esserlo.

Non posso provare niente per un nemico. Specialmente se è identico a me nell'aspetto.

Anche se guardandola da questa vicinanza,sembriamo due persone totalmente differenti.

Le espressioni,i gesti e le reazioni. Non riuscirei ad osservare qualcuno nel modo in cui lei sta facendo ora e lei non avrebbe gli occhi sgranati cosi nemmeno se Klaus la riacciuffasse.

-Perchè non potrei?-

-è..è sbagliato. Non è giusto. E...-

-E sei la mia doppelganger. Posso farti quello che mi pare.-

-Io non sono tua.-

Katherine ridacchia,attorcigliandosi fra le dita una ciocca dei miei capelli.

Respiro lentamente,pregando che non ascolti i battiti in aumento del mio cuore.

-Lo sei da sempre,Gilbert. Presto lo accetterai.-

-Io appartengo solo a Stefan.-

-E Stefan appartiene a me. L'ho trasformato io.-

-Sei tornata per trasformare me?-

Katherine sorride,mima il no con la testa.

-Piccola Elena,cosi ingenua...cosi sciocca,sforzati un po'.- Sussurra sensuale,facendomi rabbrividire. Un illuminazione mi colpisce.

-Tu lo sapevi. Sapevi che sarei uscita in giardino. Ti sei fatta trovare.- Dico,indecisa se essere arrabbiata o ferita.

Katherine voleva vedermi,e ci è riuscita.

Katherine mi vuole. Quest'ultimo pensiero mi fa perdere un battito.

La mia mente mi ripete che non devo assecondare il suo malsano desiderio.

Però,è inutile negare che il bacio mi è piaciuto. Ed ho dimenticato Stefan negli attimi in cui è proseguito.

-Ti conosco e di conseguenza conosco le tue mosse,sono arrivata pochi giorni fa e sapevo della festa. Il resto l'hai fatto tu. Non ti ho costretto a rimanere. -Stringe il ciondolo in una mano,come a mostrarmi conferma. -La mia teoria è giusta. La tua vita non è fatta per la normalità,Elena. L'hai dimostrato,rimanendo a parlare con me invece di tornare alla festa. -

Sospiro. Non ha torto. Potevo tornare dentro,ma sono rimasta con lei.

Lo volevo sul serio,parlarle.. -Ammettilo.-Mi sfiora le labbra con l'indice.-La normalità ti annoia.-

-Tu non torneresti a Mystic Falls con il pericolo che Klaus appaia da ogni angolo,solo per parlarmi.-

Katherine mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Perspicace. Non sei solo tu il motivo. Non significa,però,che la tua compagnia mi dispiaccia. Avevo...bisogno di vederti.-

Abbasso lo sguardo,ma Katherine mi alza il mento con due dita e riprendiamo a scrutare i nostri sguardi.

Ha organizzato quest'incontro. Eppure...non ce l' ho con lei.

Agisce cosi. È nel suo stile.

Vorrei tanto che per una volta agisse spontaneamente,priva milioni di piani da utilizzare.

Forse è per questo desiderio che non resisto nel ricambiare l'ennesimo bacio.

Lascio che le mani di Katherine mi stringano contro il suo petto e la sua lingua sfiori la mia in una danza senza fine.

-Avranno notato la mia assenza alla festa...-Dico con il fiatone,aggrappandomi alla sua camicia.

-Dovresti andare.-

-Damon mi starà cercando.-

Katherine annuisce,guardandosi intorno.

-Che stiamo facendo,Katherine?-Chiedo,allontanandomi di scatto.

Il mio ragazzo è sparito,i miei migliori amici mi organizzano una festa a sorpresa e io passo la serata a pomiciare con la vampira che abbiamo combattuto per settimane.

-Pensi troppo,ragazzina.- Cerca ancora le mie labbra.

L'immagine sfocata di Stefan mi appare davanti gli occhi.

Mi scosto bruscamente.

-Noi non...non possiamo. Non posso...-

Katherine sbuffa,infastidita.

La musica in lontananza si affievolisce. Segno che la festa sta per giungere al termine.

-Meglio che vada. Non dire a nessuno che mi hai vista,non voglio rischiare di essere trovata da Klaus.-Dice,alzandosi in piedi.

-Stai scappando?-

-Ti importa?- Replica sprezzante.

Il mio rifiuto deve averla offesa. Per fortuna che ero la ragazzina che voleva morta. Mi viene quasi da ridere nel vederla delusa per essere stata rifiutata.

-Katherine...-

-Tornerò,non appena avrò trovato la maniera per battere Klaus e liberare Stefan.-

-Si,però...- Non mi va di lasciarla andare cosi. Non mi piace che le persone ce l'abbiano con me. -è stato bello...rivederti.-Confesso.

Ottengo l'effetto sperato. Katherine ritorna a guardarmi maliziosamente.

A velocità sovrannaturale ritorna seduta sull'erba e mi trascina sopra di lei.

-Quando tornerò non accetterò un “non possiamo” come risposta. Ricordalo bene.-Ringhia,trattenendomi per il collo.

-Tu...-

La frase resta in sospeso.

Katherine mi bacia un ultima volta.

Sorrido sulle sue labbra,senza un motivo preciso.

Lei,io,il bacio,Caroline che mi ucciderà domani per aver rotto i tacchi e sporcato il vestito bianco d'erba...

-Questo consideralo un regalo.- Sussurra dandomi un ultima carezza ai capelli per poi allontanarsi a passo umano verso il bosco.

La guardo mentre sparisce fra gli arbusti.

Mi sfioro le labbra,stranamente senza rimpianti o rimorsi.

Nessuno mi aveva mai baciato come Katherine. Dolcezza e passione mescolati in una miscela irresistibile come le sue labbra alla fragola.

Il suo ritorno sarà veramente interessante.

-Elena?!-

Sobbalzo nel vederla poggiata ad un albero. La camicia bianca in contrasto con il nero circostante.

Credevo fosse già lontana.

-Cosa?-

-Buon compleanno.-Dice sorridente,scomparendo nella notte.



Io non posso accettare che Katherine nei primi sei episodi probabilmente non ci sarà >___< e con questo ho detto tutto U.U

  
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