Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Jill_BSAA    22/08/2011    0 recensioni
Deidara osservava il corpo, appena ricomposto, di Sasori. Lo sguardo inerte e vuoto era fisso su di lui, con sorriso malinconico osservava la linea degli occhi castani, così simili a com’erano stati da vivo, del tutto inespressivi. Eppure qualcosa, quegli occhi, avevano saputo trasmettergli, una stima e una rivalità che con il passare del tempo si erano trasformati in qualcosa di più. Amore? Chi lo sa … per lui questi lussi non esistono, non sono consentiti, eppure, osservando l’involucro di Sasori non riusciva a non pensare a quelle giornate che trascorrevano in tranquillità, dove nessun jinchuuriki si frapponeva tra lui, la sua arte e Sasori …
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sakura Haruno.

Il nome della ragazza che gli ha ferito il cuore, riducendoglielo a mille pezzettini informi, anche se involontariamente.

Deidara osservava il corpo, appena ricomposto, di Sasori. Lo sguardo inerte e vuoto era fisso su di lui, con sorriso malinconico osservava la linea degli occhi castani, così simili a com’erano stati da vivo, del tutto inespressivi. Eppure qualcosa, quegli occhi, avevano saputo trasmettergli, una stima e una rivalità che con il passare del tempo si erano trasformati in qualcosa di più. Amore? Chi lo sa … per lui questi lussi non esistono, non sono consentiti, eppure, osservando l’involucro di Sasori non riusciva a non pensare a quelle giornate che trascorrevano in tranquillità, dove nessun  jinchuuriki si frapponeva tra lui, la sua arte e Sasori … “Ricordi maestro quando criticavi la mia arte? Eri sempre lì a ricordarmi che la vera arte è quella che dura nel tempo non quella che dura un attimo …” disse dando vita ai propri pensieri mentre una mano tremante accarezzava i capelli rossi della marionetta. L’unica nota di colore su quella scorsa esangue. “Sai Sasori, quando eri in vita avrei voluto strangolarti tante di quelle volte … non condividevamo le stesse idee, certo, però … c’era qualcosa che ci accomunava nel profondo. Conosco la tua storia e so che sono stati gli altri a renderti quello che eri, certo non si può far nulla contro la volontà del destino, ma tu … eri così abile … Mi chiedo se ti fossi mai accorto che manovravi anche il mio cuore insieme alle tue marionette.” Deidara fece un lungo respiro socchiudendo per un attimo gli occhi, per rilassarsi. Anche ora le sue parole gli risuonavano vuote alle orecchie, prive di significato, anche se dentro di se non passava un secondo senza maledirsi di non aver confessato prima i suoi sentimenti, ma forse nemmeno lui lo aveva ben capito, perché, solo quando perdi una persona, percepisci davvero la sua assenza e ti accorgi che in realtà era l’unica cosa di cui avevi bisogno, ora lo sapeva. “ Sasori, perdonami se ti dico tutto solo ora, ma con che coraggio te lo avrei potuto dire prima? Dentro di me mi sento un codardo, un vile, ma almeno non sarò condannato a tenere questo peso dentro di me per tutta la vita … Ti ricordi quando mi dicevi che il mio comportamento di faceva innervosire, oppure quando mi accusavi di essere un ragazzino? Avrei tanto voluto che invece tu mi dicessi che la mia arte era pura maestria. No ma chi voglio prendere in giro? Le uniche parole che avrei voluto uscissero dalle tue labbra sono un semplice ti amo … nulla di artistico, nulla di esplosivo o mozzafiato, per una volta avrei voluto qualcosa di semplice, ma di eterno; qualcosa che mi sarebbe rimasto per sempre stampato nel cuore a carattere indelebili. Invece cosa mi rimane ora? Solo uno stupido contenitore vuoto.” Deidara si passò una mano sul viso cercando di ricacciare indietro le lacrime che affollavano calde e pungenti il bordo delle iridi chiare, stava perdendo il controllo, sentiva che la rabbia stava riaffiorando in superficie ma questa volta non l’avrebbe arginata, l’avrebbe liberata e in questo modo si sarebbe sfogato, almeno in parte. “Sono uno stupido, mi sono ridotto a parlare con un cadavere, dov’è la tua anima Sasori? Dove sei?” il ragazzo dai capelli biondi urlò verso il cielo queste poche parole, rimanendo per qualche tempo a contemplare le stelle che lo affollavano, numerose e splendenti. Una goccia, cadde dal cielo, una sola e finì sulle labbra del ragazzo, facendo pochi millimetri prima di scomparire sulla pelle“Sasori…” mormorò passando la punta delle dita sul labbro, sbalordito … Forse l’amato aveva davvero sentito le sue parole, forse era un modo per ricambiare, o forse la mente di Deidara, sconvolta per l’accaduto, aveva voluto fargli vedere cose inesistenti … Tuttavia nel proprio cuore una pace e un sollievo lo invasero, se prima era depresso e distrutto ora il mondo gli sembrava così ovattato, un  rifugio caldo ed accogliente e soprattutto sicuro. Sorrise distendendosi accanto al corpo privo di vita di Sasori. “Ho imparato tanto da te … grazie di tutto maestro mio…” con queste semplici parole Deidara scivolò in un sonno sereno  e senza sogni. La propria mano stretta in quella di Sasori. 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Jill_BSAA