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Autore: _Emanuela_3    22/08/2011    1 recensioni
Era da un po’ che mi gironzolava nella mente questa storia ma solo oggi sono riuscita a darle un corpo. Vi racconto di Sabina che soffre “l’abbandono” del suo migliore amico che confidandole di amarla si era allontanato da lei. Di Paolo che non riesce a dividere la sua migliore amica dalla donna che ama. E di come ciò a influito nel loro rapporto.
Dalla storia:
–No, non va tutto bene!- sospirò- fino a qualche tempo fa non litigavamo mai mentre adesso non facciamo altro! Cosa ci è successo?-gli chiese perdendosi negli occhi del suo migliore amico.
-Non so tu, ma io mi sono innamorato –
Spero passerete a dare un occhiata :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Solo amici e poi....'
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Se ne stava lì, sdraiata a guardare le stelle, con il vento che le carezzava i capelli mentre voci lontane facevano da sottofondo al silenzio che in quel momento la colpiva violentemente. La notte di San Lorenzo, la notte dei desideri, la più magica di tutto l’anno…eppure di tutta quella magia Sabina non ne percepiva nemmeno un po’. Desideravo solo tornarsene a casa, per allontanarsi il più possibile dalla fonte della sua tristezza: Paolo.

Lo stesso Paolo che in quel momento se ne stava nascosto dalla notte a guardare l’unica stella che per lui non avrebbe mai smesso di brillare: Sabina, la sua migliore amica, la donna che amava.

Tra loro tutto era cambiato quando a Pasquetta Paolo si era dichiarati, insieme erano tesi, distanti ed elettrici. Per un no nulla litigavano. Questa situazione stremava entrambi, Sabina era giunta al limite, non riusciva più a sopportare i continui litigi, le mancava il loro vecchio rapporto fatto di coccole e abbracci, le mancava il suo migliore amico. Paolo d’altra parte era combattuto tra la sua migliore amica e la donna che amava, che per uno scherzo del destino sono la stessa persona. Come si fa a scegliere in casi come questo? La risposta? Non puoi: sei fottuto! Non hai via d’uscita. Non puoi uscirne e infondo non vuoi farlo.

Così entrambi frustrati, stremati, chiusi in questo vicolo cieco se la prendevano l’uno con l’altra, senza un reale motivo. Si urlavano contro, si guardavano con astio, si prendo a mali parole e si lasciano. Rimanendo soli, privati di ogni forza, attaccati a quei litigi che ormai sono l’unica cosa che li lega.

Anche quel pomeriggio avevano litigato il perché non lo ricordano neppure, forse una parola di troppo, forse…fatto sta che adesso non si parlavano.

 

***

Sabina si strinse le braccia intorno alle gambe piegate per ripararsi dal freddo, solo un anno prima era stato Paolo a proteggerla dal fresco vento di mare, ma adesso ero sola.

-Tutto bene?- non aveva resistito a vederla così sola e triste, si era dovuto avvicinare, sapeva di essere anche un po’ egoista in questo, perché da quando era arrivata non aveva fatto altro che desiderarla al suo fianco. –Sì, tutto bene- soffio lei a labbra strette mentre lo guardava sedersi al suo fianco. Paolo annui impercettibilmente per nulla convinto da quella risposta.

Sabina si scoprì fragile come non lo era mai stata, si scoprì avida della presenza del suo migliore amico, del calore che emana il suo corpo, dei brividi provocati dalla sua presenza. –Invece no, non va tutto bene!- sospirò- fino a qualche tempo fa non litigavamo mai mentre adesso non facciamo altro! Cosa ci è successo?- gli chiese perdendosi negli occhi del suo migliore amico.

-Non so tu, ma io mi sono innamorato – la sua risposta arrivò con una sincerità disarmante, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Sabina si prese del tempo per pensare prima di rispondere, per quando fosse sicura di quello che stava per dire non poté impedire alla sua voce di tremare: -Io…sono arrabbiata con te! Perché mi hai portato via il mio migliore amico, perché non posso più stringermi a lui e ascoltare il suo cuore battere sotto di me! Sono arrabbiata perché i miei pomeriggi senza di lui sono vuoti e tristi, perché non posso più guardarlo dormire, perché mi manca e perché qui- disse indicandosi il cuore –qui ogni battito mi parla di lui e mi fa male! Ma non posso confidarmi con quello stupido del mio migliore amico che mi ha fatto vivere di lui e poi se ne è andato! Sono arrabbiata perché mi sono innamorata e non ho nessuno con cui parlarne. E sono arrabbiata con me perché ho dovuto perdere il mio migliore amico prima di capire di amarlo!- Sabina per la prima volta da mesi tornò a respirare con regolarità, finalmente sincera con se stessa.

Paolo era bloccato, felice, sconvolto e silenzioso. –Potresti anche dire qualcosa, il tuo silenzio non aiuta- tutta la sicurezza di Sabina era crollata con quel silenzio, forse era arrivata troppo tardi…

Paolo guardò quel viso imbronciato, quegli occhi che trattenevano a stento le lacrime e quelle labbra strette tra i denti senza pensarci troppo la baciò. Torturando la sua bocca con tanti piccoli baci, le accarezzo le guancie ormai bagnate e la strinse a se mentre insieme approfondivano quel bacio desiderato, aspettato e sognato. Lei insinuò le sue mani tra quei capelli corvini e per la prima volta si sentì viva e amata. Il mondo intorno a loro si era fermato in un silenzio quasi religioso a guardare quell’attimo di eterna felicità, di perfezione.

In quello stesso momento una stella attraverso il cielo, ma loro non se ne curarono perché tutto ciò che avevano sempre sognato e desiderato finalmente gli apparteneva.

 

Come la maggior parte delle cose che scrivo mi è uscita di getto perciò se dovreste trovare degli errori vi prego di scusarmi. Ho cercato di cogliere la frustrazione che si crea quando il tuo migliore amico si innamora di te e decide di dichiararsi, quando tutto cambia inevitabilmente. Ma soprattutto quando anche tu capisci che quel senso di vuoto, quella rabbia e quella solitudine sono frutto di un amore che aspetta solo di essere riconosciuto. Spero di non avervi annoiato, grazie mille per aver letto questa storia!  = )

   
 
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