Ciao:) sono nuovamente Cissy con una brevissima one-shot.
Protagonista? Nymphadora Tonks. Eh sì, adoro i componenti di questa famiglia.
Altri personaggi? I suoi genitori, un libraio brontolone e una piccola sorpresa :)
Buona lettura!

ATTENZIONE: storia betata e ripubblicata. La persona che ha betato è la grande  _Fra
Ringraziamenti estesi e spiegazioni a fondo pagina.


                                                     
                                                           
                          "Può una semplice coincidenza riavvicinare una persona ai resti del suo passato?"    

                                                                           


Non è strano. È unico, come me.                                                                                                                                                                                                       

 

Dora si guardava intorno ammirando ogni negozio, ogni vetrina, ogni singolo dettaglio di Diagon Alley. Non era la prima volta che andava a far compere in quel quartiere, ma stavolta era diverso. Stavolta era La Volta.

Mancava meno di un mese al primo di settembre, mancava meno di un mese al momento in cui avrebbe scelto uno scompartimento dell'Hogwarts Express e vi ci sarebbe seduta aspettando che il treno la portasse a scuola, la sua futura seconda casa.

<< Ted, io vado in farmacia a prendere gli ingredienti per pozioni. >>

<< E io al Ghirigoro a comprare i libri di testo. Dora con chi va? >>

<< Credo sia meglio che vada con te. C'è sempre un pessimo odore in farmacia. >>

Detto questo la signora Tonks si incamminò verso la via opposta, oltrepassando un negozio di Quidditch.

<< Bene tesoro, andiamo al Ghirigoro a comprare le tue nuove torture per il resto dell'anno. >> ci fosse stata Andromeda non si sarebbe salvato da una sua occhiataccia, ma la piccola si limitò a stringere la mano del padre con un gran sorriso. Grazie a Merlino almeno Dora capiva la sua ironia.

<< Dora, sta’ attenta a dove metti i piedi, se ti sporchi anche questo vestito la... oh diamine! >>

<< Stia attendo a dove va! >>

<< Mi scusi! Io stavo... >>

<< Le ho per caso detto che ho tempo da perdere? >>

Accidenti, certo che ce n'è di gente scorbutica! Ted si voltò verso la figlia, che cercava invano di nascondere le risate.

<< Me lo sono meritato, immagino! >>

Quando varcarono la soglia del Ghirigoro, Dora lasciò la mano del padre e corse felice tra gli scomparti della libreria.

<< Dora, sta’ attenta! >>

<< Lei è un genitore, per caso? >> chiese il proprietario del negozio.

<< Sì. >>

<< È venuto a comprare dei testi scolastici per sua figlia? >>

<< Ehm... sì. >>

<< Bene, sappia che se vuole prendere il Libro Invisibile dell'Invisibilità non potrà farlo! >>*

<< Oh, va bene. >>

<< Libri invisibili! Ma si rende conto? Non riesco più a trovarli! E me li hanno già chiesti in sette questa settimana! Ma insomma, Silente si è ammattito per caso? Come può permettere che gli insegnanti richiedano libri del genere? >>

<< Già... In effetti, è una richiesta insolita. >>

<< L'altro giorno, mentre salivo le scale, sono inciampato in uno di quei libri! Per forza... Non l'avevo visto! >>

<< Oh, mi dispiace. >>

<< Spalla lussata e stiramento muscolare al polpaccio! E non sono mica più un giovincello, sa? >>

<< Oh, certo che no... non voglio dire che non porti benissimo i suoi anni, ma capisco che... !>>

<< E la gente viene ancora a chiedermeli! Ma dico io: sono matti? Dovrò mettere un cartello fuori dalla porta per avvisare! >>

<< Ottima trovata. Comunque io non devo comprare il Libro Invisibile dell'Invisibilità, perlomeno non c'è nella lista di mia figlia... >>

<< E perché non me l'ha detto subito? Dia qui! >>

Il proprietario del negozio strappò dalle mani di Ted Tonks la lista dei libri e borbottando tra sé sparì tra gli scomparti della libreria.

Oggi la gente ha decisamente qualcosa che non va! fu l'unico pensiero di Ted Tonks 
Nymphadora, nel frattempo, passeggiava in cerca di qualche libro che attirasse la sua attenzione, finché non lo vide: Mary-Anne e il villaggio Babbano. Doveva essere una forza! Peccato che fosse nel secondo ripiano e lei, ancora troppo bassa, non riusciva ad arrivarci.

Ma non sarebbe stato più un problema se fosse salita sul primo ripiano facendo incastrare il piede in quello spazio vuoto dove forse, tempo prima, c'era un libro.

Peccato che Dora per quelle acrobazie non fosse per niente portata! Come avrebbe facilmente previsto sua madre, la bambina ruzzolò all'indietro, facendo cadere un po' di libri e urtando una donna alle sue spalle.

<< Ma che fai, sciocca? >>

La donna aveva parlato con un tono sprezzante, mutato però all'improvviso davanti alla vista di Dora. Forse si era resa conto di aver a che fare solo con una bambina.

<< Non ti sarai fatta male, spero! >>

<< No, sono abituata a cadere. >>

<< La cosa non mi rassicura per niente! Dove sono i tuoi genitori? >> chiese poi, con un fare che a Dora parve fin troppo sospettoso.

<< Mio padre è al bancone, sta comprando i miei libri scolastici, mia mamma è in farmacia a comprare gli ingredienti per pozioni. >> la donna arricciò le labbra, i suoi sospetti per quel momento parvero acquietarsi.

<< Primo anno ad Hogwarts? >> chiese la donna aiutando la bambina ad alzarsi.

<< Sì. >> rispose Dora con un ampio sorriso

<< Non vedi l'ora immagino. >>

<< Sì! Non vedo l'ora di essere smistata. >>

<< In che Casa vorresti essere? >> chiese la donna mentre si ravviava delle lunghe ciocche bionde sfuggite da un'elegante acconciatura.

<< Non saprei. Mia madre era una Serpeverde, ma mio padre un Tassorosso. >>

<< Son due Case abbastanza diverse. >> non era solito per lei fare conversazione con una bambina di undici anni, ma quella piccola la incuriosiva; perlomeno, da quel poco che aveva sentito, non si trattava di una figlia di Babbani, come aveva invece temuto all'inizio. 

<< Sei una Metamorfomagus. >> constatò la donna, vedendo i suoi capelli diventare improvvisamente biondi.

<< Sì. >>

Narcissa rimase per una attimo sorpresa, quella bambina con i capelli biondi assomigliava moltissimo a lei da piccola.

<< Come ti chiami? >>

<< Nymphadora, ma preferisco Dora. >>

<< Perché? Perché preferisci Dora? >> chiese tagliente.

<< Perché è più... normale! >>

<< Insignificante, vorrai dire. Se hai un nome diverso e speciale, perché lo devi nascondere? >>

<< Anche tu hai un nome strano? >>

<< Non ho un nome strano. Ho un nome unico, come me. >>

<< A me non piace, ma del resto anche la mamma ha un nome strano. Forse nella sua famiglia avevano la passione per i nomi insoliti. >>

<< Come si chiama tua madre? >>

<< Andromeda. >>

Narcissa si irrigidì. Non poteva credere alle sue orecchie, ma del resto c'era una sola Andromeda nel Mondo Magico Inglese. Unica, come il suo nome.

<< Torna da tuo padre, Nymphadora, sarà preoccupato. >> disse gelida e si allontanò da Dora, diretta verso l'uscita.

<< Ehm... signora? >>

Narcissa si voltò. << Sì, che c'è? >>

<< Mi scusi per prima. >>

<< Di niente. >> rispose sorpresa Narcissa, con la gola improvvisamente secca.


*angolo autrice:

Che ve ne pare? Non è per niente di grandi pretese. Un piccolo momento che racchiude due persone così diverse, così lontane, ma così vicine.

Ringrazio tanto  _Fra che ha betato anche questa one shot. Senza di lei non saprei proprio come fare, credo di non dover proseguire con i ringraziamenti perché potrei diventare la sua cena :D ribadisco comunque: presto, quando pubblicherà le sue fanfiction, varrebbe davvero la pena fare un salto nel suo account :)

 

Proseguendo...

Sono ben accette qualsiasi tipo di recensioni (sempre che non siano offensive) se per caso aveste voglia di farne XD 

Ringrazio anche chi aveva recensito questa one-shot durante la sua prima pubblicazione:
 FloxWeasley

E chi l'aveva messa tra i preferiti:
 Sylvia

E anche a chi l'aveva solamente letta e a chi avrà il coraggio di rileggerla o leggerla per la prima volta.
Baci, alla prossima.
Cissy :)