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Autore: madoka94    23/08/2011    3 recensioni
" In un qualche luogo, c'era un sogno.
Chi lo sognava, era ignoto.
Era un sogno davvero piccolino.
Il piccolo sogno pensava una cosa:
"Non voglio svanire nel nulla, così,
come posso convincere la gente a guardarmi?"
Il piccolo sogno continuò a pensare e pensare,
e tirò fuori qualcosa.
-Se la gente continuasse a vagare in me
potrei renderla il mio mondo!-."
Sasuke racconta una sottospecie di favola ai suoi figli e alla figlia di Naruto,una favola molto inquietante...
Genere: Dark, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Nella notte più buia ove le stelle e la luna contornavano il cielo,ogni persona dormiva e sognava,apparte in una casa in cui tre fanciulli non ne sapevano di voler chiudere i loro occhi.In verità volevano stare svegli per poter giocare o per raccontarsi storie.
-Una storia?Uhm..mi piacerebbe..ma quale?-domandò una bambina dai corti capelli neri ai due fratelli gemelli che le stavano davanti.
-Una favola?-suggerì la sorella gemella dai lunghi capelli rosei.
-Nah,quella è da marmocchi!Io direi una storia horror.-propose invece il fratello gemello di quest' ultima coi capelli sparati neri ma con un ciuffo roseo che lo differenziava.
-U..una storia h-horror..?!-
-Ammettilo Uzumaki,ti fanno rabbrividire le storie di paura,vero?-la stuzzicò il piccolo.
-E tu che ne sai ,Uchiha?Anche tu potresti averne paura!-
-Paura?IO?Kyosuke Uchiha?!Mai!Non avrò mai paura dei racconti horror!Solo una stupida come te potrebbe avere paura delle storie inventate come quelle,mia cara Hikari.-ridisse presuntuosamente il moro.
-Ripetilo un pò teme!-incalzò la bambina guardandolo nei suoi occhi smeraldini con i suoi azzurri sfidandolo.
-Ora basta voi due!!-diede due pugni la gemella sulla teste dei due.-
-Sakuya!Mi hai fatto male!-mugulò Kyosuke massaggiandosi il bernocolo che gli era venuto fuori.
-Così imparate tra tutti e due!-li sgridò la rosa guardandoli con i suoi occhi neri che erano diventati bianchi dalla rabbia.
Improvvisamente si aprì la porta della camera dei gemelli con un cigolio a dir poco inquietante,da lì ne uscì una mano pallida che accese l' interruttore facendo spaventare le due bambine che saltarono addosso a Kyosuke.Alla fine si rivelò essere Sasuke.
-Ehi,come mai avete fatto tutto 'sto schiamazzo?-chiese l' uomo rivolgendosi ai bambini.
-Papà!!!Ma che scherzi da prete sono questi?!?-gli sbraitò contro il bambino.
-Vedi un pò di abbassare il tono con me,ragazzino!-lo rimproverò ottenendo un secco -Tsk!-
Sasuke sospirò,chiedendosi da chi potesse aver preso quel carattere che suo figlio si ritrovava.
-Allora,che stavate facendo?-
-Stavamo pensando di raccontarci una storia,però che non sia ne troppo mielosa ne troppo paurosa.Ma noi non ne conosciamo alcuna.-disse quasi delusa Sakuya.
-Mmh..ne conosco una ma ha una svolta che non vi piacerà.-
-Beh,basta che ci piaccia il resto giusto?-chiese Hikari e tutti annuirono.
-Se insistete allora ve la racconto,vi dico solo che ogni parte di questa storia ci insegna qualcosa nella vita e premetto che potrebbe fare paura.Dipende dai vostri punti di vista.-
I bambini presero coraggio e mandando giù rumorosamente la saliva,tranne Kyosuke,chiesero di raccontarla. D'altronde,pensarono,avevano tutti e tre dieci anni,erano un pò cresciuti per non avere paure di quel tipo di storie.
Sasuke sorrise e sedendosi sul letto a castello nella parte sotto cominciò a raccontare.
-Va bene,cominciamo.-


In un qualche luogo, c'era un sogno.
Chi lo sognava, era ignoto.
Era un sogno davvero piccolino.
Il piccolo sogno pensava una cosa:
"Non voglio svanire nel nulla, così,
come posso convincere la gente a guardarmi?"
Il piccolo sogno continuò a pensare e pensare,
e tirò fuori qualcosa.
-Se la gente continuasse a vagare in me
potrei renderla il mio mondo!-.


In un altro mondo viveva una giovane regina, "la Regina di picche".Aveva dei bellissimi capelli che ricordavano i petali dei fiori di ciliegio e dei occhi in cui erano incastonati dei magnifici smeraldi.Era forte e coraggiosa.
Si ritrovava nel mezzo di una guerra che combatteva per difendere il suo popolo con la spada in mano.IL nemico stava per raggiungerla,finchè non le comparì davanti un bambino con un buffissimo cappello con delle orecchie da coniglio bianche,dei capelli castani con un ciuffo a ricoprirgli l' occhio destro,dei vestiti da nobile dell' ottocento,un orologio da taschino e dei guanti in velluto bianco.
-Io sono Bianconiglio.Vorrei che venissi con me per diventare un Alice.-
Senza che lei potesse dare una risposta venne catapultata in un mondo strano,come erano strane le cose che lei vedeva.
-Diventa un Alice e fa di questo mondo ciò che vuoi.-le disse Bianconiglio.
La regina si rifiutava,voleva ritornare nel suo mondo per sconfiggere il nemico.
-Non voglio restare,riportami dov' ero! Il nemico è alle porte del mio regno!! E poi cos'è un'Alice?-
Bianconiglio sogghignò e le rispose semplicemente:-Un Alice è colui o colei che crea il mondo.Spero che tu lo sappi creare in modo adeguato.-detto questo egli svanì nel nulla,lasciandola in quella città dove non conosceva nessuno.
Si guardò intorno notando che le case erano un pò storte,qualche tetto era metà quadrato e metà triangolare,i lampioni ad olio roteavano diventando a forma di spirale e le mattonelle delle strade erano a forma di picche.Le uniche cose che erano normali erano le persone che camminavano per la via.
La Regina girovagò in lungo e in largo cercando la risposta alle sue domande.
Infine trovò una bambina che le strattonò il vestito chiedendole di giocare con lei.
La giovane donna si chinò dinanzi a lei chiedendole cosa potesse essere un Alice,all' inizio la bambina non lo seppe,quando tutto a un tratto,come se una qualche anima malvagia si era impadronita di lei,le rispose:
-Un Alice è una persona che viene ricordata...quando muore..-
Dopo che la bambina disse quella tetra frase la Regina scappò con la paura che tamburellava alla gola,il suo pensiero era di voler ritornare a casa,ma era costretta a restare per essere un Alice.
Fatto quel pensiero si fermò e ragionando e ragionando arrivò ad una conclusione.
-Io sono un Alice e posso creare questo mondo...e come lo posso creare forse..lo posso anche distruggere.Quindi distruggendolo potrei tornare a casa.-
Detto questo,impugnando la sua spada,distrusse ogni cosa e persona lasciando dietro di se solo morte e sangue,con la follia che ormai aveva avvelenato nella sua mente.
Saputo dell' accaduto Bianconiglio arrivò sul posto e condusse la Regina di picche nella foresta rinchiudendola in una prigione di rovi condannandola per l' eternità.



I bambini restarono a bocca aperta con qualche brivido che gli percorrevano nelle loro schiene.
Il moro adulto li guardava e loro guardavano lui,sembrava che c' era qualcosa di strano sul suo volto.
-Altro che pauroso papà!Questo è alcuanto macabro!-disse subito Kyosuke che era rimasto sia sconcertato che soddisfatto del racconto del padre.
-E questo..cosa dovrebbe significare?-chiese la sorella.
-Che pensando troppo alla guerra e alla violenza ci portano a compiere cose che alla fine noi non vorremmo che accadino,fino ad arrivare alla pazzia.-
-è una storia molto triste,zio Sasuke.Ma poi cosa ne fu di Bianconiglio?E la regina?Nessuno la cercò?-chiese Hikari.
-Della regina non si seppe più nulla,quel che restò nel Paese delle Meraviglie fu una canzone che la ricordava:


La prima Alice era la guerriera di picche
Lei coraggiosamente vagava per il Paese delle Meraviglie
Brandendo la sua spada,
Distrusse tutto ciò che trovò sul suo cammino
Creando un sentiero rosso per se stessa.

Questa Alice fu condotta nel cuore della foresta,
Imprigionata in quanto peccatrice,
Oltre il confine della foresta
La sua vita fu ignota. -


I tre bambini restarono pietrificati da quella canzone che era oltre che molto bella,anche inquietante.
-Di Bianconiglio posso dirvi che non si arrese così facilmente ed andò a cercare un ' altra Alice.-
-Quindi la storia non finisce qui.-dedusse il gemello.
-Oh no,piccolo Kyosuke,la storia non è ancora finita.Infatti le Alice in questa storia sono quattro,siete ancora sicuri di voler continuarla?-chiese con un tono un pò serioso Sasuke ai tre.
Si guardarono e ormai erano entrati in ballo,quindi dissero di voler continuare.
-Ok,allora vi racconterò della seconda Alice...il fante di quadri.-

 

  
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