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Autore: Carmilla Lilith    23/08/2011    2 recensioni
Alex è deciso a lasciare Annabelle, crudele ragazza della quale è follemente innamorato. Ma non sarà così facile per lui liberarsi del suo amore malato.
Song fic ispirata alla canzone "Not strong enough" degli Apocalyptica, questo racconto è una Missing Moments del mio racconto “Diva Tossica”, ma può essere letto a sé.
Storia partecipante al contest "Not strong enough - Rinunciare all'amore" di visbs 88 e classificatosi quinto.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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My heart knows no shame


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I'm not strong enough to stay away.

Can't run from you
I just run back to you.
Like a moth I'm drawn in to your flame,
(...).
And my soul surrenders and you bring my heart to its knees.


Che cosa ci si potrebbe aspettare da una notte milanese di metà Agosto, se non un’afa insopportabile che m’impedisce d’addormentarmi mentre tu riposi serena tra le braccia di Morfeo?
Mi volto verso di te, completamente nuda e maliziosamente semiavvolta dal leggerissimo lenzuolo del tuo letto. Sei bella come una dea, è innegabile: la tua pelle diafana, il tuo corpo magrissimo ma dannatamente sensuale ed i lunghissimi capelli color della notte ti conferiscono una bellezza ultraterrena.
Poco importa se il tuo cuore è di pietra, io sono come quella povera falena che ho visto poco prima di entrare nel tuo appartamento: come lei era inesorabilmente attratta dalla luce del lampione, tanto da finire fulminata dall’oggetto del suo amore, così io corro da te, invece che scappare dalla tua follia.
La mia anima si è arresa al tuo fascino ed il mio cuore non può che inginocchiarsi al cospetto della tua magnificenza, Annabelle. Perché senza te, il mio cuore non vive.

And it's killin' me when you're away, I wanna leave and I wanna stay.
I'm so confused,So hard to choose.
Between the pleasure and the pain.
And I know it's wrong, and I know it's right.
Even if I try to win the fight, my heart would overrule my mind.
And I'm not strong enough to stay away
 
Da quando ti ho incontrata, il mio cuore e la mia mente non fanno altro che scontrarsi.
Razionalmente so che è sbagliato stare con te: sei bugiarda, egoista, crudele. Non fai altro che mentirmi e deludermi, tradendomi in continuazione e approfittando esplicitamente dell’ascendente che hai su me. Non t’importa del fatto che io sia distrutto per la perdita di mio padre, tu vuoi soltanto qualcuno che si prenda cura di te mentre soffri, per poi gettarlo via quando hai voglia di divertirti. Eppure…
Eppure quando non ci sei mi sento morire. Sono confuso e non riesco a prendere una decisione, invischiato in questo micidiale connubio tra dolore e piacere, tra giusto e sbagliato.
Al momento il mio cuore ha soprafatto la mia mente ed è per questo che non sono forte abbastanza per restare lontano da te. Perché dinanzi a te il mio cuore non conosce vergogna.

(...)
What can I do
I would die without you
In your presence my heart knows no shame
I'm not to blame
Cause you bring my heart to its knees

Se penso che stasera avevo raggiunto il tuo appartamento con l’intenzione di lasciarti, non posso che sorridere al pensiero della mia stupidità.
Volevo rinunciare a te, all’amore che mi sta uccidendo. Sei pericolosa, Annabelle, perché accanto a te perdo il controllo: non mi vergogno se mi abbandono alle lacrime pensando al mio vecchio, morto qualche mese fa in un incidente stradale, ma non provo nessun imbarazzo nemmeno se i tuoi vicini ci trovano mezzi nudi in ascensore o se devo restare a dormire da te perché sono troppo ubriaco per guidare. Con te mostro il meglio e il peggio di me stesso, senza pudore.
Stasera, però, ero deciso a riprendere in mano la mia vita e ad uscire dal circolo vizioso in cui sono caduto da quando ti conosco, invece il mio cuore si è ritrovato nuovamente in ginocchio: quando hai capito che stavo tentando di lasciarti, i tuoi occhi scuri si sono velati di lacrime e la tua voce si è spezzata.
“Non mi trovi più bella? Io… Non mi chiamano più per fare sfilate, forse è vero, sono un mostro!” Mi hai domandato, tremante.
“Annie, ti prego! Tu sei stupenda, lo sai. Però stare con te è molto complicato!” Ho replicato, tentando di rimanere fermo sulla mia decisione.
“Lo dicono tutti, tutti! I miei mi hanno cacciata di casa, dicono che se stavano per divorziare era soltanto colpa mia! Che cos’ho di sbagliato Alex, che cosa?!” Hai replicato, abbandonandoti ad un pianto sconsolato.
Che dovevo fare?
Sono da criticare perché ho nuovamente vacillato, perché ti ho presa tra le mie braccia e ho tentato di consolarti?
Ho sbagliato quando ho annuito mentre mi dicevi che sei l’unica al mondo in grado di capirmi, in grado di non farmi vergognare quando mostro il dolore per la perdita di mio padre?
Già, perché in tua presenza il mio cuore non conosce vergogna: non temo di mostrarti i miei sentimenti, di mettere da parte il mio orgoglio e di abbandonarmi a ciò che provo per te.
No, non ho sbagliato quando ti ho presa in braccio e ti ho portata a letto. Non ho provato vergogna mentre, spogliandoti, ho ripetuto più volte quanto ti amo.
Morirei senza te, lo so fin troppo bene.

There's nothing I can do
My heart is chained to you
And I can't get free
Look what this love's done to me


Il tuo cellulare squilla: chi diavolo può essere a quest’ora?
Mi alzo e, quasi senza pensarci, rispondo. “Ehi, bellissima! Sei libera? Ti va di fare un salto da me o c’è quel cretino di Alex da te?” Domanda una rozza voce maschile. Una voce adulta.
Riaggancio senza rispondere, mentre tu ti sei già levata a sedere, liberandoti del lenzuolo.
“Non dovresti rispondere al mio cellulare.” Ti limiti ad osservare, mentre mi siedo sul bordo del materasso.
Non c’è nulla che io possa fare: anche se il mio orgoglio urla di andarmene una volta per tutte, il mio cuore è incatenato a te. Non posso liberarmi.
Mentre mi abbracci e mi baci, non mi sento un cretino. Non conosco vergogna mentre le tue dita affusolate accarezzano i miei corti capelli color cioccolato e non mi sento deriso mentre, guardandomi nei miei occhi castani, mormori “Ti amo”. Non provo queste sensazioni, ma dovrei.
Ma se in te gli altri vedono una strega crudele, io vedo un povero angelo caduto, abbandonato da tutti e bisognoso del mio soccorso.
Che gli altri si divertano pure a venire a letto con te, non m’importa! Io ti amo e so che tu hai bisogno di me, come io ne ho di te. Loro non sono niente, solo il divertimento di qualche sera.
Ingoio il mio orgoglio e mi abbandono alle tue carezze. Guarda cosa mi ha fatto quest’amore malato.
 
L’angolo dell’autrice
 
Ebbene sì, ultimamente sono in vena di Missing Moments di miei vecchi racconti. Non saprei dirvi perché, forse è l’età che avanza. Per chi non avesse ancora letto il racconto da cui è tratto questo “spin off”, ecco il link Diva Tossica.
Questo storia non è molto nel mio stile, ma ci tenevo a pubblicarla. Se vorrete leggerla e commentarla mi farà piacere.
Grazie a visbs88 per aver indetto un contest riguardante una bellissima canzone degli Apocalyptica (Not strong enough), vi invito a leggere tutte le altre storie partecipanti!
A presto,
Carmilla Lilith.

P.s. Sì, sto decisamente invecchiando, ho aggiunto il banner della "My iPod Challenge" indetta da Immortal Bliss dato che tutte le songfic che sfornerò parteciperanno a questa challenge. Aspettatevene parecchie, cari miei!
   
 
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