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Autore: _Mirtilla_    23/08/2011    2 recensioni
Lily. Siamo abituati a vederla allegra e spensierata, con James. O meravigliosamente romantica, in fic con Severus.
Ma chi è Lily, per Harry? Non è spensierata, allegra o romantica. E' dolce, protettiva. E gli manca.
Questa fic è stata scritta per il contest "The seven year" di Lalani
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa fic è stata scritta per il contest "The Seven Year" di Lalani. Pubblico, in attesa del parere della GiudiciA, per sapere i vostri :D

 

Mirrors & Memories

 

 

Voltò le spalle ai dipinti. Pensava solo al letto a baldacchino che lo aspettava nella Torre di Grifondoro: chissà se Kreacher gli avrebbe portato un panino lassù. “E sinceramente” aggiunse, “ho passato abbastanza guai per una vita intera

Harry Potter e i Doni della Morte, ultima pagina.

 

 

Scese le scale dello studio di Silente sovrappensiero, accorgendosi a malapena della presenza di Ron ed Hermione al suo fianco.

Come gli era già capitato alla morte di Sirius, l'unica cosa che desiderasse in quel momento era restare solo, a pensare, a riflettere. E a cercare di capire.

Forse tornare nel dormitorio non era una buona idea, presto sarebbe stato pieno di persone festanti, tutte ansiose di parlare con Il Prescelto, il Ragazzo Che è Sopravvissuto, o qualsiasi altro nome gli stessero assegnando in quel momento.

Sollevò lo sguardo, ed incontrò quelli ansiosi ed incuriositi di Ron ed Hermione. Indirizzò loro un veloce “Ci vediamo dopo”, e si avviò a passi svelti per i corridoi, indossando il Mantello.

Hogwarts, per la prima volta, gli appariva estranea: i magnifici arazzi dai colori vivaci pendevano laceri dalle pareti, le mura di solida pietra erano in più punti crollate, i quadri erano vuoti.

Morte e desolazione aleggiavano nell'aria, le percepiva, più potenti dell'aura di incantesimi che ancora sovrastavano il castello. Non era quello il tempo per pensare ai vivi, non era tempo di festa. Ci sarebbero stati anni e anni per festeggiare.

Doveva uscire, scappare dalle immagini di distruzione che colpivano gli occhi come schegge roventi.

Si rifugiò nel parco. All'ombra della loro betulla, sulla riva del lago,il paesaggio sembrava quasi lo stesso: dava le spalle al castello, e si concentrava sulle piccole increspature dell'acqua cristallina.

Si sedette sul prato, assaporando il contatto con l'erba fresca.

Ad un tratto si accorse di qualcosa di solido che premeva nella tasca, ed estrasse una fialetta contenente una sostanza argentea. I ricordi di Severus Piton.

Severus Piton. L'uomo al quale doveva la vita. Ma non l'aveva fatto per lui, e non l'aveva fatto per la salvezza del mondo magico.

L'aveva fatto per lei.

Era sconvolgente pensare che quell'uomo che aveva tanto odiato, e dal quale era stato così disprezzato, avesse potuto provare dei sentimenti di quella portata.

Ma, si disse, riusciva a giustificarlo pensando a quello che era stata Lily. La bambina dolce e vivace dei primi ricordi di Piton. L'adolescente combattiva e fiera di cui suo padre si era innamorato. La madre dolce e comprensiva che lui a stento ricordava.

Una lacrima scivolò sulle sue guance e si infranse sulla fiala dei ricordi.

Sua madre. Quante volte aveva potuto vederla? A parte quando era piccolo, ben poche.

Le foto che gli aveva regalato Hagrid, e che ancora conservava, portandosele sempre dietro. Al suo primo anno, l'immagine che conservava come più profondo desiderio del suo cuore, in uno specchio del tutto particolare.

E lei, lei era lì ogni volta che suo figlio era stato in pericolo. Quando Voldemort era risorto, era scivolata fuori dalla bacchetta, più che ombra, più che fantasma. E lui aveva avuto solo un momento per guardarla. Ma era bastato quell'attimo perché un'immagine di lei potente si sedimentasse nei suoi ricordi.

E poi, appena qualche ora prima, nella foresta.

Fu quasi tentato di correre, disperato, a cercare tra gli alberi la pietra che gli avrebbe permesso di bearsi ancora un po' della sua immagine. Ma non poteva, aveva fatto una promessa a Silente. Sarebbe stato pericoloso ed irresponsabile unire i Doni.

Così, cercò nelle tasche, rivoltandole, estraendo il Boccino e lo specchio spezzato, la bacchetta ed il Mantello, finché finalmente non trovò quello che cercava: una foto vecchia e strappata, del matrimonio dei suoi genitori.

Appoggiò la testa al tronco secco dell'albero, ispirando l'aroma di muschio, guardando la foto, e lasciò che le lacrime gli scorressero rapide e fresche sul volto. Liberatorie.

Sapeva che non l'avrebbe rivista mai più, se non nei ricordi che stringeva in mano e nelle poche foto che erano in suo possesso.

Ad un tratto, si riscosse: da almeno sette anni, stuoli di persone continuavano a ripetergli quanto fosse straordinariamente simile a James, tranne..

Afferrò lo specchio di Sirius, si tolse gli occhiali, e si concentrò sul lampo verde.

Gli occhi di sua madre gli restituirono lo sguardo.

 


NdA: La fic è ambientata un attimo dopo la chiusura del libro (per quello ho inserito l'ultimo periodo a mo' d'introduzione).
Vediamo Harry che si allontana dalla folla e dal caos del “dopo”  e si prende del tempo per riflettere. I suoi pensieri scivolano inevitabilmente su Lily, perché non solo l'ha appena incontrata nellaForesta, ma ha anche appena scoperto tutta la storia dell'amore di Sev.
Lo specchio che Harry usa è quello che Sirius gli regala a Natale nel quinto libro, e grazie al quale Aberforth li salva nel settimo...ho pensato che è sì uno specchio magico, ma solo se è “in funzione”, quindi qui Harry lo usa come un normalissimo specchio :)

Riporto qui di seguito il giudizio di Lalani:
Settima Classificata a pari merito: Mirrors & Memories di _Mirtilla_ 

- da 0 a 10 per la correttezza grammaticale, lessicale e stilistica: 7,5/10 
Dal punto di vista grammaticale e sintattico la tua storia è impeccabile, e la sua correttezza rende la lettura decisamente più immediata e fluida. Hai adottato un lessico molto semplice e scorrevole, ma hai saputo dosarlo molto bene, specialmente negli struggenti pensieri di Harry rivolti alla madre; il tuo stile invece si è basata sulle scene prettamente emozionali e descrittive che su quelle narrative, nelle quali la tua storia presenta alcune lacune. Tuttavia ho seriamente apprezzato la tua interpretazione personale, originale e toccante, specialmente contando l’ambientazione e il pathos che poche ore prima aveva avvolto Hogwarts. 
- da 0 a 10 per lo sviluppo dell'evento scelto: 7,5/10 
L’evento scelto è stato certamente difficile da contestualizzare, data la quantità di emozioni presenti nella mente di Harry e l’atmosfera quasi sacrale che circonda il castello. Infatti le scene narrative sono state penalizzate da quelle descrittive, che ci hanno dato un quadro completo del sollievo e della tristezza di Harry, ma che non ci hanno consentito di contestualizzare l’evento nella sua interezza. 
- da 0 a 10 per la caratterizzazione dei personaggi: 7,5/10 
La caratterizzazione di Harry è molto buona: ho trovato molto realistico e genuino il disordine dei suoi sentimenti, mischiati tra angoscia, nostalgia, felicità, vuoto, e non tipici solo di un eroe del mondo magico ma di un normale diciassettenne che ha visto troppo, nei suoi pochi. Ho trovato anche molto umano il suo regalare un pensiero al castello stesso, ai suoi amici, al suo futuro, persino a Piton, prima di volgere la mente a sua madre, la donna che ancora una volta si è dimostrata la sua salvatrice più intima e forte. Sono molto realistici i sentimenti che Harry prova per Lily, come il volerla rivedere, assiduamente, o come il rispetto che prova per quella madre coraggiosa fino all’ultimo, mentre ho trovato quella lacrima solitaria decisamente di troppo. Su Lily non ti sei soffermata particolarmente, e giustamente non era un personaggio facile da analizzare, date le circostanze: tuttavia avrei preferito un approfondimento più specifico e intenso su questa madre ormai perduta. 
- da 0 a 10 per l'originalità: 8/10 
La tua storia è decisamente originale: oltre alle intense sensazioni di Harry nei confronti di sua madre, ti sei incentrata anche sulle sue emozioni presenti riguardanti i suoi amici più vicini e sul suo immediato futuro, stando attenta a non cadere nella banalità. Un bonus per il finale: estremamente struggente e dolce. Sembra che a parlare, con quegli occhi verdi, sia proprio Lilly che dice a suo figlio :”Continua a vivere e vai avanti. Io sono con te”. 
Totale: 30,5 

 

   
 
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