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Autore: GloriaWhiterose    23/08/2011    1 recensioni
Le linee con cui gli anni accarezzano la pelle sono nulla in confronto a quelle che vi incidono sotto. E forse gli anni portano un po' di sincerità, o forse danno nuovo alimento al fuoco delle vecchie bugie...
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era una ventosa giornata di marzo.
Harry avanzò a passi svelti sul viale d'ingresso del Maniero Malfoy, domandandosi se quell'incursione valesse davvero la pena.
Qualche giorno prima, era arrivata una soffiata da un infiltrato riguardo certi oggetti pieni di Magia Oscura nascosti dai Malfoy. Era passato già qualche anno dalla sconfitta di Voldemort, ma le Arti Oscure non erano affatto scomparse dal mondo magico. Certo, ben poca cosa, in confronto a quello che avevano dovuto affrontare in passato. Comunque, era bene non allentare i controlli, per non incoraggiare la diffusione di qualsiasi forma di Arti Oscure, nemmeno le più lievi.
Il capo del Dipartimento Auror prendeva la situazione estremamente sul serio: controllava ogni minimo sospetto, anche quelli che apparivano ridicoli.
Harry in fondo lo capiva: meglio un controllo inutile in più, che il dubbio di aver lasciato a piede libero un criminale.
A maggior ragione, se il sospettato aveva un passato non proprio cristallino, non erano ammesse indulgenze.
E dunque, eccolo a bussare, con due colleghi, alla porta dei Malfoy. Dubitava fortemente che la famiglia rischiasse grosso per nulla o quasi: era ancora una delle famiglie più importanti e rispettate, e praticare le Arti Oscure non avrebbe giovato loro in alcun modo, con Voldemort sconfitto. Harry sapeva che avevano ottimi motivi per mantenersi nella legalità: Lucius Malfoy aveva faticato molto, dopo la caduta del Signore Oscuro, a far riguadagnare alla famiglia il prestigio perduto, e non avrebbe di certo rovinato tutto così stupidamente. Quanto a Draco, era troppo codardo per rischiare tanto senza un appropriato guadagno. Ad ogni modo, lui poteva solo seguire gli ordini del suo superiore.
Bussò all'imponente portone di quercia ed attese. Dopo dieci minuti buoni, gli fu aperto da Astoria Greengrass, ora signora Malfoy.
La donna fissò i tre Auror con curiosità mista a un briciolo di perplessità.
"Cosa posso fare per voi?" domandò con tono cordiale ma gelido. Harry non era affatto stupito di non essere il benvenuto in quella casa.
"Siamo qui per perquisire la villa" le rispose asciutto, mostrandole il mandato prima che avesse il tempo di chiederlo. Si fece da parte automaticamente: evidentemente era abituata ad obbedire agli ordini senza proteste, ormai era per lei un riflesso incondizionato. D'altra parte, con il marito che si ritrovava, la cosa non meravigliò Harry.
Tuttavia, la donna doveva aver assorbito un po' dell'orgoglio tipico dei Malfoy, perché lanciò ad Harry uno sguardo fulminante e gli si rivolse con disprezzo: "Ma come osate? Siamo una famiglia altamente rispettata, tutto questo non passerà sotto silenzio ..."
Ma i tre uomini non le prestarono attenzione: erano abituati a scenate di quel genere, non era certo la prima perquisizione che facevano in casa di una famiglia influente. Invece, avevano già oltrepassato la donna e si erano divisi per ispezionare meglio la villa.
Mentre i suoi colleghi si occupavano del piano terra, Harry si diresse alla sontuosa scalinata che conduceva al piano superiore. Non aveva ancora posato il piede sul primo scalino quando si ritrovò davanti un uomo alto, magro, dal portamento fiero ed elegante.
I capelli biondi erano più lunghi e scompigliati di come li ricordava; la fronte pallida era solcata da una ruga sottile che dava al viso un aspetto più adulto. Ma la smorfia beffarda e sprezzante era sempre la stessa, inconfondibile, l'unica cosa che lo scorrere del tempo non aveva mutato. Non appena vide Harry, un'ombra di stupore passò brevemente sul viso di Draco, ma essa fu prontamente nascosta dietro la consueta maschera di gelida superiorità.
"Che cosa fai in casa mia, Potter?"
Gli anni e la vita, le responsabilità e i conti da fare con tutto ciò che era stato avevano reso la sua voce più stanca di un tempo.
Harry optò per un tono neutro: non aveva voglia di rialimentare vecchie ed inutili rivalità. "Devo perquisire la tua casa".
Malfoy rimase attonito e per un momento non seppe come rispondere.
"E cosa spereresti di trovarci?" domandò infine, tagliente.
"Vedremo" tagliò corto Harry; fece per passare, ma Draco gli sbarrò il passo.
"Dimmi chi è stato" mormorò, improvvisamente cupo.
Harry lo fissò inespressivo, cercando di leggere l'espressione del suo volto, ma con scarsi risultati. "Mi spiace, Malfoy. Segreto professionale"
Si fissarono negli occhi per qualche secondo; infine, Malfoy si fece da parte. Mentre Harry lo oltrepassava, Draco lo afferrò all'altezza del gomito, costringendolo a fermarsi e voltarsi. Parlò senza guardarlo, la voce bassa e per una volta priva di disprezzo o sarcasmo. "Non sai quanti e quali nemici mi sono fatto, Potter. E proprio perché ho deciso di seguire la vostra legge. Nemmeno i membri della mia famiglia mi considerano più uno di loro: non vedo mio padre da mesi, e se non fosse per mia madre non avrei più nemmeno questa casa. Pensavo che fosse la cosa migliore da fare, ma ora non ne sono più tanto sicuro; non so che razza di futuro potrò offrire a mio figlio ..." "Perchè lo stai dicendo a me, ora?" lo interruppe Harry, superato lo stupore per quell'improvvisa confessione.
Draco gli lasciò il braccio e se ne andò senza rispondere.
Sempre più esterrefatto, Harry si recò al piano di sopra.
Non ci misero molto a perquisire l'intera abitazione, nonostante la sua grandezza: come Harry sospettava, non trovarono nulla di anche lontanamente illegale. Se ne andarono dopo neanche un'ora, salutati dagli sguardi indispettiti della signora Malfoy. Draco, invece, non si fece rivedere.

***

Note
Se state leggendo queste righe, grazie per aver letto quelle precedenti!
Questa è una storia che mi frulla in testa da così tanto tempo che mi ci sono incredibilmente affezionata... L'ho ripresa in mano seriamente solo ora e sto cercando di metterci un po' d'ordine, comunque spero che sia un inizio soddisfacente.
Ovviamente, commenti e suggerimenti sono scandalosamente graditi :)

Namarie,
G.W.
  
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