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Autore: Vale11    23/08/2011    24 recensioni
La caposcuola Hermione Jane Granger aveva molto ascendente sugli studenti di Hogwarts, soprattutto da quando era finita la guerra. E Draco Lucius Malfoy stava cercando di sopravvivere al suo settimo anno. Non è mai stato da lui prenderle e non ridarle, non è mai stato da lui non reagire, non è mai stato da lui starsene buono e subire. Lo vide voltarsi un momento verso di lei, prima di affrontare le scale che portavano alla torre di astronomia. Lo vide reggersi al corrimano per costringere le gambe ad affrontare gli scalini, il braccio sinistro attaccato al petto. Non lo vide mai abbassare gli occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No. No. No. Forse…no. Nemmeno. No. Si.
Draco Malfoy soffiò sulla bottiglia impolverata prima di prenderla, per evitare che gli impolverasse il vestito nero.
Malfoy, ma ti vesti solo di nero?
A Hermione non dispiace.
Se ne ricordava ancora, eppure erano passati dieci anni. Ronald Weasley si era sposato con niente popò di meno che Angela Quiver, una nata babbana assolutamente niente male che aveva già messo al mondo due pargoli. Gemelli. Rossi come tutti i Weasley.
Le colpe dei padri ricadono sempre sui figli.
Draco ghignò. È che a lui i capelli rossi erano sempre sembrati ridicoli.
Harry Potter e Ginevra Weasley si erano sposati da poco, c’era un bambino in cantiere e sembravano la coppia più felice del mondo.
Magari, quello, non sarebbe nato rosso.
Lui ed Hermione non si erano sposati, lei non sera incinta ma sicuramente non si lamentavano. Si godevano indipendenza e autonomia in santa pace, prima di dover pensare a ragazzini urlanti futuri. Hermione lo prendeva in giro chiamandolo Erode, e forse aveva ragione quando gli diceva che, appena nato il suo primo figlio, sarebbe passato dal re di Giudea a una versione maschile di una chioccia. Lui gli rispondeva che era probabile come il sole di notte, ma di fondo sapeva che non aveva tutti i torti. Bastava pensare all’adorazione che provava per suo nipote Ted.
Girò la bottiglia di vino per leggere l’etichetta e sorrise, soddisfatto della scelta. Hermione non avrebbe potuto lamentarsi, poco ma sicuro.
 
Hermione Granger vide sbucare la testa bionda di Draco dalle scale che un tempo portavano alle segrete, che il suo ragazzo aveva trasformato in una comoda cantina da riempire di bottiglie. Solo Draco Malfoy avrebbe potuto riempire di vino una cantina, pur preferendo una birra. Scura. Solitamente Guinness. Era uno spasso quando finiva il boccale e si tirava su con due baffi di schiuma densa sotto il naso. Gli si avvicinò silenziosa.
“Quand’è che arrivano i nostri ospiti, Draco?”
Scoppiò a ridere quando si rese conto di averlo preso di sorpresa. E di avergli fatto prendere un accidente.
 
Harry James Potter non aveva mai smesso di prenderlo in giro: il purosangue che faceva il fotografo nella Londra babbana. Mai visto ne sentito un Malfoy con una reflex non magica in mano. Ma a Draco non dispiaceva che le fotografie che scattava se ne stessero ferme. Davano una sensazione di momento bloccato e irripetibile che una mini animazione cartonata non restituiva. Aveva reagito augurandogli buon anno, e lanciandogli in testa il tappo dello spumante.

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Finito! Non ci posso credere. Un po' dispiace, ma credo ci sia di peggio nella vita.
GRAZIE a tutti per le recensioni, letture, consigli. Un monte. Che la pappa al pomodoro sia con voi!
Vale
  
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