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Autore: SFLind    23/08/2011    1 recensioni
"Ma no, Alice non ha fretta.
E il suo nome non le porterà fortuna, non è nata con un buon senso dell'orientamento.
E' perfino nata nel posto sbagliato."
"Il tempo scorre e tu ti sei già persa"
Storia buttata giù di getto una notte, un po' di tempo fa, che probabilmente ero ispirata ma senza un nucleo vero tra le mani.
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, dato che a me pare piuttosto strana.
Grazie!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALICE WITHOUT NAME
 
 
Parigi può sembrare una grande città, ma per molti versi non lo è.
Se ti guardi intorno, tutta quella gente che non è a conoscenza della tua esistenza, ti fa sentire tremendamente solo.
Potrai anche essere circondato da milioni di persone, ma se non c’è quella di cui hai bisogno, poco importa.
 
E quei milioni di persone intorno renderanno solo più difficile la tua ricerca.
 
Tutto questo è maledettamente triste e irritante.
 
Perché non esiste qualcosa che ci permetta sin da subito di conoscere chi è che ci deve stare accanto?
 
Perché non hanno fretta d’inventare un meccanismo del genere?
 
Molti pagherebbero oro per saperlo.
 
Nessuno vorrebbe rischiare di non trovare la strada, di perdersi per anni alla ricerca di qualcuno di cui non si conosce l’identità.
 
Nessuno vorrebbe correre il rischio di poter solo immaginare.
 
E’ se quello che trovi in realtà è solo un falso? Se magari era solo una pista sbagliata?
 
Perché non funziona così?
Nasci, hai un nome, e poi qualcosa in più: l’identità della persona giusta.
Tu limitati a cercarla.
 
Magari funzionasse davvero così, si risparmierebbero tempo e fatica.
 
Invece in questo mondo ti ritrovi improvvisamente tra le braccia di una donna che non hai mai visto, ma a cui apparterrai per il resto della vita, con un nome che magari l’uomo accanto a lei ti ha dato, senza il tuo consenso.
E una vita intera di dubbi e incertezza d’avanti.
Assolutamente niente di più.
 
Ma a chi importa, ormai sei nato.
Ormai ti hanno chiamato Alice.
Ormai hai 21 anni.
Eppure nessuno ti ha ancora rivelato la sua identità.
 
Chi è che stai cercando, Alice?
 
Alice, per quanto tempo ancora hai intenzione di guardarti intorno?
 
Ma no, Alice non ha fretta.
E il suo nome non le porterà fortuna, non è nata con un buon senso dell’orientamento.
E’ perfino nata nel posto spagliato.
 
Questo non è il Paese delle Meraviglie.
Qui il Bianconiglio non ha né le orecchie lunghe né la coda, anzi è alta e con i capelli neri.
Qui il coniglio di chiama Alessia.
Qui, Amanda, la Regina di Cuori non ha la corona, ma una gonna corta e gambe lunghe.
 
E il Cappellaio Matto?
No, lui ancora non si è visto.
 
Ma c’è Diego.
 
Diego lavoro al bar sotto casa di Alice.
Ama la fotografia e non gli piace studiare.
Dice di voler aprire una sua galleria, ma in quel bar il suo caffè rimane il più buono.
 
Ad Alice non sono mai piaciute le cose amare, ma il sorriso di Diego ha più effetto dello zucchero su di lei.
 
Che c’è di meglio che svegliarsi la mattina con una meta sicura? Per Alice niente.
Quello è il suo punto di riferimento.
Per Alice il caffè è solo una pillola. La vera medicina per lei sono le storie di Diego, ciò che lui le racconta ogni mattina prima di andare via.
 
Paesaggi, persone, viaggi che lei non ha il tempo di vedere ma da cui Diego, di certo, non si astiene dal fare.
 
Però Amanda la richiama alla realtà.
Diego le parla di posti lontani, ma non sa spiegarle la strada.
 
Cosa deve cercare ancora?
 
Alice vuole vivere nel suo piccolo mondo.
 
Eppure il Bianconiglio ha ragione.
 
Lei la sua ricerca non l’ha ancora iniziata.
 
Per quanto tempo hai ancora intenzione di aspettare?
 
Amanda ha il suo orologio da taschino, guardalo anche tu qualche volta.
Il tempo scorre e tu ti sei già persa.
 
Dov’è finito lo Stregatto?
Alice ha bisogno degli indizi.
Si, Charlie lo sa.
 
Charlie è il vicino di casa di Alice.
È bello ma ruffiano. Anche lui le racconta mille storie, ma Alice non si fida.
Alice beve solo ciò che le da Diego.
 
A quanto pare anche Charlie si è perso per strada.
 
Se Alice non lo ascolta, dove deve andare?
Se Alice non inizia a cercare, sarà solo colpa sua.
 
Un gatto senza una strada da percorrere non è buono a nulla.
 
Non gli importa di nulla.
Se inciampa cade sempre in piedi.
Ha solo bisogno di parlare con Alice.
 
Ma lei lo sa che i gatti sono inaffidabili.
Con Charlie lei si sente il topolino della situazione.
 
Solo che lui non vuole mangiarla. Deve solo darle un indizio.
 
Forse quello che cerca è proprio accanto a lei.
   
 
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