Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Keif    23/08/2011    4 recensioni
< Sirius vieni qua. Subito >
Da bravo amico quale sono – e se qualcuno osa dire “da bravo cagnolino” giuro che lo crucio – mi precipito a tutta velocità a casa del mio migliore amico.
Non è questo il periodo giusto per tergiversare e perdere tempo.
La guerra è arrivata da un bel po’, è qui, intorno a noi, in ogni punto, in ogni momento, pronta a distruggerci appena abbassiamo la guardia. Ogni secondo che passa James potrebbe essere sempre più in pericolo, ogni secondo potrebbe essere quello sbagliato, quello della sua fine.
E io non posso permettermi di non arrivare in tempo da mio fratello.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

< Sirius vieni qua. Subito >
Quasi mi prende un triplo infarto quando la voce di James mi chiama dallo specchietto che tengo sul comodino, sempre a portata di mano.
Mi alzo di scatto anche se è piena notte e non è che sia così facile come sembra alzarsi di scatto mentre si sta facendo un sogno su una spogliarellista che… ma non è questo il punto.
Il punto è che balzo fuori dal letto afferrando la bacchetta e corro fuori a prendere la mia adorata moto volante.
Perché non ci si può smaterializzare o materializzare tra le mura di casa mia.
E non ci si può smaterializzare o materializzare tra le mura di casa di James.
E non ci si può smaterializzare o materializzare tra le mura di Hogwarts.
Comincio proprio a chiedermi cosa cazzo me la sono imparata a fare ‘sta materializzazione se non la posso mai usare!
Perché sono scemo immagino.
E comunque non è il momento; fatto sta che, da bravo amico quale sono – e se qualcuno osa dire “da bravo cagnolino” giuro che lo crucio – mi precipito a tutta velocità a casa del mio migliore amico.
Non è questo il periodo giusto per tergiversare e perdere tempo. La guerra è arrivata da un bel po’, è qui, intorno a noi, in ogni punto, in ogni momento, pronta a distruggerci appena abbassiamo la guardia. Ogni secondo che passa James potrebbe essere sempre più in pericolo, ogni secondo potrebbe essere quello sbagliato, quello della sua fine.
E io non posso permettermi di non arrivare in tempo da mio fratello.
Giungo sul vialetto di casa sua e abbandono la moto oltre il cancello. Notare l’utilizzo del verbo abbandono: non la poggio delicatamente sul cavalletto come Lei si meriterebbe, non le faccio una amorevole carezza, non le sussurro nemmeno “ci vediamo presto” (e non osate pensare che fare queste cose nei confronti di una moto è da psicopatici perché potrei sempre dire che siete schierati dalla parte di Voldemort ed uccidervi a sprangate) ma la butto proprio come capita prima.
Per un attimo alla morsa che mi chiude lo stomaco a causa della preoccupazione si aggiunge una punta – ma proprio una punta – di disperazione per il suono che fa Lei quando sbatte contro il marciapiede.
Se si è rigata la carrozzeria e James non è morto lo ammazzo io.
Apro la porta di casa del mio migliore amico (che non è nemmeno chiusa a chiave. Poi quell’imbecille si lamenta che gli entrano i Mangiamorte, i ladri, la finanza e i testimoni di Geova in casa, tanto vale invitarli direttamente tutti a cena per un cocktail!) e mi precipito dentro ansimando < James! > urlo con la bacchetta sguainata guardandomi freneticamente intorno < che succede? Voldemort… i mangiamorte… i testimoni… > nel panico individuo il mio migliore amico seduto sul divano con la testa tra le mani e il suo specchietto abbandonato sul tappeto ai sui piedi. Ha la faccia da spiritato e, sebbene questa non sia esattamente una novità, sento le mie budella attorcigliarsi, terrorizzato.
< James! > esclamo nuovamente raggiungendolo con un paio di passi e scuotendolo < James tutto bene? Dov’è Lily? Sta bene? James! > quello alza lo sguardo e mi guarda con gli occhi sbarrati per poi sussurrare con aria da pazzo < Sirius ho fatto una scoperta >
Io lo fisso, mentre in testa mi si affollano velocemente migliaia di ipotesi: ha scoperto chi è la spia? Dove si trova Voldemort? Che il bersaglio dei mangiamorte sono in realtà lui e Lily?
< Che scoperta? > domando spaventato. Sì, lo so che non sono proprio l’emblema della pacatezza ma non sono mai riuscito a capire come fanno alcuni ad affrontare i problemi con calma. Io sono stressato, diamine!
< Una cosa terribile > aggiunge mentre io mi agito ancora di più
< James cazzo, arriva al punto! Cosa hai scoperto? >
< Mio figlio… potrebbe non essere mio figlio >
Ecco. Sono sconcertato. Cioè, mi aspettavo tutto – e con tutto intendo tutto, anche tipo “ho scoperto che ho una doppia personalità e di notte sono una ballerina di Lap Dance nei peggiori bar di Caracas” – ma non questo.
Dovete sapere che Lily è incinta. Cioè, il fatto che abbia sposato James è di per sé una cosa abbastanza bizzarra che poi le abbia pure donato la sua verginità è proprio un’assurdità. Ma questa scoperta spiegherebbe molte cose. Magari Lily era già incinta e ha optato per un matrimonio riparatore… aveva una certa affinità con Mocciosus quando eravamo a scuola vuoi vedere che… < Ma quello non si lava! > esclamo disgustato mentre il mio cornuto – in tutti i sensi – amico sembra riscuotersi abbastanza per fissarmi perplesso
< Chi non si lava Pad? > domanda con tono atono che mi ricorda che la teoria su Mocciosus non l’ho esattamente espressa ad alta voce.
Ed è meglio che non lo faccio perché mi sono appena ricordato che un bambino non può stare in incubazione per dieci anni e poi cominciare a crescere nella pancia della madre quando questa ha trent’anni ed ha trovato un povero fesso disposto a sposarla.
Quindi è meglio chiedere ulteriori informazioni. Mi sistemo accanto a lui sul divano pronto ad assumere il mio ruolo di consolatore < E chi sarebbe l’amante di Evans, Jim? > domando con tutto il tatto di cui sono capace e quindi, a giudicare dalla faccia di James, con nessun tatto
< Lily non ha un amante! > esclama lui con veemenza.
Sono confuso.
E questo è un male perché io sono Sirius Black, colui che è riuscito a passare l’esame di materializzazione al primo tentativo (e va bene… al secondo. Cioè… al terzo. Ok ok, al settimo! Ma tanto non serve a un cazzo come ho già avuto modo di farvi notare, quindi non è stato per una mia mancanza di capacità, ma per una calcolata ed assolutamente consapevole decisione personale) il fatto che io sia confuso non va affatto bene!
Che non capisca James al primo colpo poi è più che un evento anche se questo potrebbe essere un gran miglioramento. Capire le stronzate di James prima di tutti gli altri è più demoralizzante di quanto crediate, mi fa dubitare della mia intelligenza. Ma sto divagando. Cerchiamo di concentrarci sul perché questo idiota mi ha svegliato alle – sbircio l’orologio sul caminetto – tre e mezza del mattino.
< Prongs, potresti per favore spiegarmi come tuo figlio potrebbe non essere tuo figlio se Lily non ha un amante? > domando con sussiego. Mi sorge il dubbio che James non abbia capito come nascano i bambini.
Ma sia chiaro che io non glielo spiego!
< Nel senso che mio figlio potrebbe in realtà essere una figlia >
Cioè… lui mi ha svegliato nel cuore della notte, fatto venire un colpo apoplettico e fatto quasi ammaccare Sasha perché ha appena scoperto la genetica?
No. Non è possibile.
Nemmeno James Potter potrebbe essere così coglione.
< James qual è il punto? > domando per non cadere in errore. Perché se davvero ho capito bene io lo ammazzo.
Gli farò rimpiangere di non aver avvertito Voldemort invece di chiamare me.
< Il punto è che potrei aver fatto cilecca! >
< Non è questo il significato di fare cilecca Jim > gli spiego con quanta più calma possibile mentre lui mi guarda come se fossi un povero idiota.
Io.
Non quello che dopo trent’ anni non ha ancora ben capito il significato di “parto”.
< Nel senso che se fosse una femmina sarebbe un affronto alla mia virilità! >
< Quale virilità Jim? > domando guadagnandomi un’occhiataccia d’odio. Pienamente ricambiato tra l’altro.
< Sirius ma ti immagini una figlia? Intanto non posso mica chiamarla come mio padre… >
< Chiamala come tua madre >
< Sirius se continui così la chiamo come tua madre e poi ti costringo a farle da padrino! >
Questo mi chiude la bocca definitivamente mentre lui torna a vaneggiare.
< Pensa, non potrei parlare con mio figlio di ragazze né insegnargli a diventare un battitore come sicuramente lui desidererebbe! >
< Come tu desidereresti > mi lascio scappare io.
Dovete sapere che James a scuola voleva fare il battitore perché secondo lui avrebbe dimostrato a tutti la potenza della sua forza e della sue muscolose braccia maschili. Invece è diventato un cacciatore perché non è umanamente concepibile chiamare “braccia” quelle protuberanze simili a stecchini che gli penzolano oltre il tronco.
< Come lui desidererebbe > ripete con ostinazione che contrasta con la sua espressione depressa.
Sospiro. Mi sa che se non mi sbrigo a fargli cambiare idea sul sesso del suo futuro povero figlio non tornerò a letto molto presto < Però potrebbe somigliare a Lily > esclamo.
Alle mie parole alza di scatto lo sguardo e un sorriso ebete si apre sul suo volto < E’ vero! > urlacchia entusiasta < Non ci avevo pensato! Una bellissima figlia che somiglia alla mia Lily da coccolare e… > lo sguardo si fa perso mentre so – perché lo so – che comincia ad immaginarsi mentre pettina i capelli alla sua mini-Lily, mentre la porta a spasso e mentre – perché so che lo sta pensando – le insegna a giocare a Quidditch
< Una Lily che ama lo sport > afferma sognante confermando le mie parole
< Vedi? E’ tutto a posto. Avrai una bellissima bambina e saremo tutti contenti > annuisce freneticamente con gli occhi che luccicano di gioia < la porterai al parco, le racconterai le favole > continua ad annuire con gioia < e poi potrete parlare di ragazzi e… >
Capisco subito di avere fatto un errore.
Sono un imbecille.
Sono solo un povero inutile imbecille.
Sono così imbecille che addirittura me lo merito un amico come James, è il fato che mi punisce per la mia devastante stupidità.
< Ragazzi? > per poco il mio migliore amico, anzi il mio ex migliore amico – perché dopo stanotte mi rifiuto di considerarlo più di un conoscente occasionale non proprio simpatico - non si strozza con la sua stessa saliva < Nessun ragazzo si avvicinerà alla mia dolcissima bambina. Nessuno hai capito? Gli spezzerò le gambe io stesso se solo osano sfiorarla con un dito. Hai capito Sirius? Hai capito? >
Sì Jim, ho capito. Ho capito che ti sopprimerò in questo preciso istante per fare un favore a quel povero esserino che cresce nella pancia della tua disgraziata moglie e che poi mi autoconsegnerò agli Auror che invece di rinchiudermi ad Azkaban istituiranno una festa in mio onore.
< Prongs, pensi che se tua figlia somiglierà a Lily non avrà una sfilza di ragazzi ai suoi piedi? >
< Mia figlia non avrà un ragazzo finché non sarà abbastanza grande! > proclama con decisione James
< Cioè, tu speri che tua figlia rimanga vergine e sola fino a trent’anni? >
< Sessanta >
Ah. Giusto. Certo.
< E come speri che questo accada Jim? >
< Stai dicendo che mia figlia non è una brava ragazza Sirius? > pronuncia il mio nome come fosse un disgustoso insulto. E io sono sicuro che nella sua mente in questo momento il mio nome è un disgustoso insulto.
< Ma certo che è una brava ragazza James ma… >
< Stai dicendo allora che mia figlia ha un fidanzato? >
Tua figlia non è ancora nata pezzo di imbecille. E tra l’altro non sei nemmeno sicuro che sia una figlia!
Ma questo non glielo dico.
Magari se lo assecondo posso tornarmene a casa.
< Certo che no James. Sto dicendo che l’unico modo per sperare che lei non si fidanzi mai è pregare affinché sia antipatica e brutta >
L’ultima cosa che sento è < Stai dicendo che mia figlia è brutta? > prima che una luce rossa mi colpisca in pieno petto.
Poi tutto diventa buio.

Mi risveglio parecchie ore dopo con una gran mal di testa. Apro gli occhi e mi accorgo di poter muovere solo quelli e che tutto il resto del corpo è pietrificato.
Sono sotto il divano di casa Potter. Lo so perché non è la prima volta che James si vendica così di me.
Ma io lo ammazzo. Appena riesco a liberarmi da questo incantesimo giuro sul mio meraviglioso pigiama con i cani che lo ammazzo.
Dalla mia postazione sento la porta cigolare e spalancarsi e la voce di Remus chiamare il mio ex fratello, ex migliore amico, ex conoscente ed attuale nemico mortale. Il quale nemmeno si accorge che è entrato qualcuno.
Ma dico io, si può essere così irrimediabilmente cretini? C’è un pazzo assassino che gironzola allegramente per il quartiere e tu non ti dai nemmeno la pena di evitare che casa tua sia un porto di mare?
Scommetto che se Voldemort mai deciderà di ucciderlo gli andrà personalmente ad aprire la porta dopo essersi scordato la bacchetta sul comodino!
< Jim, hai visto Sirius per caso? > chiede Remus mentre io, da sotto il divano, tento di trasmettergli col pensiero che sono qua sotto.
James deve aver fatto segno di no con la testa. Bastardo.
< No eh? E’ già la quinta volta che sparisce per ore senza farsi trovare, non ti preoccupa? >
Lo so. Lo so che sta ghignando soddisfatto quel gran traditore di un ronzino cornuto!
< Sarà con una ragazza > borbotta distrattamente mentre io posso avvertire come quella frase grondi di cattiveria e soddisfazione.
Speriamo che Moony se ne accorga, così magari comincerà a cercarmi in giro per casa.
Anzi, a pensarci bene, speriamo proprio che non se ne accorga, sarebbe imbarazzante farmi trovare sotto un divano, pietrificato e in mutande.
Non che James mi abbia spogliato, che andate a pensare?! E’ che mi sono precipitato in casa sua senza nemmeno vestirmi ed io dormo sempre mezzo nudo.
< Con una ragazza? Sono anni che Sirius non esce con qualcuna, la guerra non lo permette lo sai >
Già, sono anni che a causa di questa stupida guerra non faccio un po’ di sano sesso e poi perdo intere giornate sotto i mobili di casa di James!
Ma mi vendicherò questo è certo!
< Jim… insomma, mi ascolti?! Ma che diamine stai facendo? > domanda Moony spazientito.
Sicuramente il coglione, caro Remus, che razza di domande fai?
< Faccio diventare brutta mia figlia >
Ecco. Appunto. < Tua figlia? > ripete dopo parecchi minuti di silenzio Remus < Quale figlia? >
< Quella che non è ancora nata > risponde James come se quella fosse una conversazione assolutamente normale
< Ah… e se fosse un maschio? >
< Vuoi dire che mia figlia potrebbe essere in realtà mio figlio?! >
Oh Godric!







Note:
Questo è il risultato della frase: “la scoperta della genetica provocò non pochi sconvolgimenti all’epoca” letta mentre studiavo per quegli inutili test di medicina.
Inutili quasi quanto l’esame di materializzazione e forse anche di più.
E’ una shot senza pretese ma spero vi piaccia *-*
Un gran bacione! <3

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Keif