Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Eerin    26/02/2004    11 recensioni
"Mi sento come una lacrima, ho un'amarezza dentro..." Pensieri di Bellatrix Lestrange in una chiave un po' insolita. Questa è la prima one.shot che scrivo, quindi siate clementi e magari commentate...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sto guardando il cielo… era… era da così tanto tempo che non lo facevo. Perché? Non ne avevo più bisogno… a cosa mi serviva osservare le nuvole rincorrersi nell’azzurro? Che me ne facevo delle luci delle stelle? Niente. E non so cosa farmene, nemmeno ora. Ma… È una sensazione così bella. L’avevo dimenticata. L’avevo persa. E quante altre cose, come questa?

Non è stata la prigione a farmele dimenticare. No, la realtà è molto più dura. Le avevo perse molto prima. Le ho perse nell’istante in cui ho smesso di credere nelle persone per credere in una cosa soltanto: il potere. Le ho perse in quel marchio indelebile sul mio braccio… Ora capisco come sono sopravvissuta ai Dissennatori: quali sentimenti potevano rubarmi? Niente… ero più simile a loro, glaciale… l’unica gioia che provavo era quella d’uccidere, di torturare… di sentire i complimenti di Lord Voldemort per il mio lavoro. Solo che non era gioia… era tutta un’illusione. L’ho capito troppo tardi. L’ho capito adesso.

Mi costringo a staccare gli occhi dal cielo… sono assurdità! Sono stupidaggini! Bellatrix Lestrange non si ferma a guardare il cielo come una sciocca bambina innamorata! Allora guardo per terra. Gli occhi bassi, come una ladra. E poi, ho visto quella piccola margherita. Sono ancora in grado di vedere i fiorellini bianchi nascosti fra l’erba? I fiori… mi piacevano i fiori. Si… lo ricordo chiaramente. Mi sono sempre piaciuti. Una volta ero tornata a casa con un grande mazzo di fiori di campo. Mia madre li ha buttati nel fuoco. Avevo pianto. Sapevo ancora piangere. E amavo i fiori. Amavo le rose…
Una rosa rossa… me la ricordo. Ricordo come la guardavo estatica, fra le mie mani bianche… ricordo il sorriso di Rodolphus, appena appena imbarazzato, quando me la diede. Una rosa rossa. Un pegno d’amore.
Che cos’è l’amore? Io… credo di aver perso tutte quelle piccole cose, quei gesti quotidiani, il rossore sulle guance, gli sguardi complici, le carezze, i baci… da quanto tempo che non bacio qualcuno? Non ne sento il bisogno. Prima amavo. Ora non più. A cosa mi serve amare qualcuno, finché amo me stessa?
Io non ho più amato. Ho odiato solamente. Ma ho fatto di peggio… io ho ucciso. Anche senza odio. Sirius… è l’unico che abbia odiato veramente. L’ho odiato per tutta la vita. Lo odio anche ora, che è morto. L’ho ucciso. Ho vinto. Ma se ho vinto… perché non riesco a festeggiare? Perché me ne sto qua in questo prato di margherite con la sola compagnia di questi pensieri assurdi??

Io sono forte. Lo sono sempre stata. Così forte da diventare la migliore fra i Mangiamorte. Così forte da avere il coraggio d’odiare mio cugino. Così forte da riuscire ad ucciderlo. Ma non sono abbastanza forte per impedirmi di rimpiangerlo… Così forte, o così stupida? Sto impazzendo…

Guardo di nuovo il cielo. Devo farlo. Devo trovare un appiglio, qualcosa che mi faccia uscire dal mare in tempesta dei miei pensieri. Qualsiasi cosa, vi prego. Devo trovare un senso per tutto quello che ho fatto finora. Era la mia passione, quella che mi faceva la migliore e la più temibile dei Mangiamorte. Ma perché, perché l’ho indirizzata nell’uccidere? Avrei potuto fare qualsiasi cosa, lo so. Avrei potuto avere una vita perfetta…realizzare tutti i miei sogni. Se solo ne avessi mai avuti, di sogni. E’ qui che sono stata debole. E’ qui che ho ceduto. E sto cedendo anche adesso. Tutti questi dubbi, questi ricordi, questi rimorsi…. Stanno distruggendo la mia barriera di certezze. Stanno distruggendo la maschera dietro cui mi ero costretta a vivere senza rendermene conto. Stanno distruggendo me.

Vi prego, nuvole! Ditemi qualcosa! Stelle parlate! Margherita, consigliami! All’improvviso sento un peso insostenibile. Un’angoscia che mi toglie il respiro. Chiudo gli occhi… dentro di me c’è la stessa notte che vedevo fuori. No, non è la stessa. E’ tutto buio, mi mancano le stelle.

E’ tutto freddo, il mio cuore è solo ghiaccio. E’ talmente gelato che non riesce più a battere. Che non riesce ad amare. Che non riesce a vivere. Io non sto vivendo. Io sono diventata un ombra, una delle tante ombre di Voldemort. Ma davanti a un ombra dovrebbe sempre esserci il sole no? Ma dov’è la luce? Ho fatto troppo per meritarmi anche solo un raggio di quel sole? Le persone che ho ucciso, il sole non lo vedranno mai più. Non saranno mai più accarezzate dal vento. Non coglieranno più nessuna margherita. Non si incanteranno più a guardare le stelle. Li ho privati di tutto questo, come ne avevo privato me stessa. Ma loro non hanno scelto niente. Loro sono stati strappati alla vita, punto e basta. Hanno ragione a maledire il mio nome… hanno ragione a desiderarmi morta. Ma tanto io mi sento morta lo stesso. Ma voglio aggrapparmi disperatamente alla vita. A quella vita che ho ripudiato per anni. Non la lascerò sfuggire adesso. Non posso farlo.

E’… è una lacrima… che mi sta bagnando la guancia… scivola piano, fino alle mie labbra. Sa di sale. Me l’ero quasi scordato, il sapore delle lacrime. Mi sento come loro… ho un’amarezza dentro. Ed eccone altre, continuano a rigarmi il viso. Sto piangendo. So ancora piangere. E ora potrei aprire gli occhi e dare un ultimo sguardo alle stelle. No!
Mi sentite stelle? Non ho bisogno di voi!
Non ho bisogno dei vostri fuochi! Il fuoco mi arde dentro.
Non ho bisogno delle vostre luci! Basta quella dei miei occhi!
Non ho bisogno della vostra guida! Io so già cosa fare.
Ora che le lacrime hanno sciolto il ghiaccio del mio cuore… devo andare.

E per prima cosa, ho voglia di un bel mazzo di fiori di campo… e vediamo se qualcuno avrà il coraggio di bruciarli.



E' tutto... spero che siate riusciti ad arrivare alla fine senza farvi venire la nausea... per favore, commentate!
  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Eerin