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Autore: darkChiara    23/08/2011    0 recensioni
In ogni storia c'è un Lui e una Lei.
Due mondi che si sfiorano, si toccano, si scontrano fino ad esplodere.
Pezzi di vita di una coppia che coppia non è.
Frammenti di una storia d'amore triste.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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But I'm on the outside
And I'm looking in
I can see through you
See your true colors
'Cause inside you're ugly
You're ugly like me
I can see through you
See to the real you

 
La nostra non sarà altro che l’ennesima storia finita male e non potrebbe essere altrimenti visto che non è nemmeno una vera storia.
Si basa semplicemente sul sesso. A dire il vero non c’è nulla di semplice, se non c’è più passione o amore diventa solo un atto fisico fine a sé stesso.
Tutto il rapporto si basa su una cosa sola e se quell’unico collante non funziona più tutto crolla, viene spazzato via come un castello di carte lasciato in balia del vento.
Ci siamo lasciati trascinare dalla passione ma è tutto degenerato...
Passione.
Oramai non c’è più neppure quella.
E pensare che ci siamo amati, a modo nostro. Siamo stati il porto sicuro l’uno dell’altra dove poter ormeggiare le nostre pene e lasciarle curare dall’altro.
 
Ricordo ancora come è cominciato: avevo preso tutto il mio coraggio tra le mani e ti avevo detto che mi piacevi. I tuoi occhi brillavano di puro stupore, mai avresti pensato di poter essere l’interesse di una ragazzina. Eppure avevi visto qualcosa in me, come se la mia confessione ti avesse aperto gli occhi su un mondo nuovo.
Sembra ieri, e un po’ lo è, che abbiamo iniziato questa relazione.
Volevamo solo stare insieme, bruciare della passione che ci divorava e alla fine ci ha consumato.
Ci ha reso vecchi, incapaci di amare davvero.
Non più capaci di sopportare quell’amore semplice che avremmo dovuto provare a quell’età. Sembrava banale amarsi come in un film, quando c’era quel vortice di emozioni che ci spingeva l’uno nelle braccia dell’altro.
 
Avevo 14 anni, Tu 17.
Per 3 anni abbiamo continuato a farci del male.
 
“Rispondimi almeno questa volta, un po’ ci tieni a me?”
“Perché?”
“Come perché?”
“Che bisogno hai di avere una risposta? Stiamo bene insieme no?”
“No! una volta… sì… è solo che forse....”
“Lascia perdere”
“All’inizio era questa storia un po’ segreta, eravamo piccoli, era divertente… ma poi cosa ci è successo?”
“Tu eri piccola. Comunque non vedo il senso di ricominciare con questa discussione, ti prego voglio solo godermi questo momento… grazie a te bocca di rosa”
 
E quello fu l’ennesimo pugno allo stomaco.
 
“Dimenticavo che ormai sono poco più di una puttana, quel minimo di rispetto che hai viene dal fatto che tua sorella è mia amica, vero?”
 
La rabbia che gli attraversò il volto mi scosse nel profondo, mi spaventò.
 
“So che abbiamo un passato, so che ci divertivamo, ricordo le notti a parlare… eravamo due persone diverse”
“Ho 17 anni, tu 20 è ovvio che siamo due persone diverse ma la scelta di non avere una relazione con me è stata tua”
“E non mi sembra tu abbia obbiettato”
“Ho sempre sperato qualcosa cambiasse”
“Una relazione è fatta da almeno due persone, e non mi pare che tu abbia contribuito a far cambiare le cose!”
“Già… -se mi ami lo fai- queste le tue parole, il solo pensiero di perderti mi ha fatto dire di sì a qualunque richiesta! Mi sono sarei venduta per te… mi sono venduta per te”
“E sei sempre stata perfetta: con quelle mani, quella bocca, quel seno e quello sguardo… era impossibile non volerti testare. Non mi hai certo deluso.”
“Un oggetto, un corpo vuoto… un gioco. Vorrei sapere quando hai deciso che non valevo più niente come essere umano”
 
La mia guancia bruciava. Mai aveva alzato le mani su di me.
 
“Sei sempre stata più forte di così eppure mi hai seguito. Hai deciso che adattarti, era più semplice. Alla fine sei uguale a me”
 
E in quel momento la consapevolezza.
Scesi dalla macchina e mi immersi nel buio della notte, sperando di ritrovare la strada di casa.
 
E in quel momento Lei finalmente capì.
Scese dalla macchina e si immerse nel buio della notte, sicuramente sperava di ritrovare la via di casa.
Pregai perché fosse così.

  
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