Fanfic su artisti musicali > Muse
Ricorda la storia  |      
Autore: Black Ice    23/08/2011    3 recensioni
Con la presunzione di entrare nelle loro teste e capirci qualcosa.
"Perchè nonostante lui fosse una rockstar, era anche, e soprattutto, un uomo."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Change in the air
 

Era felice, sì. Molto.
Aveva imparato, alla fine, come stare al mondo, come farne parte e sentirsi al sicuro in mezzo a tutto quel casino di cui esso era fatto e dal quale lui era stato generato.
Aveva imparato che faceva parte della vita, che lui non era diverso da tante altre persone. Perchè nonostante lui fosse una rockstar, era anche, e soprattutto, un uomo.
Matthew, questo, non lo aveva mai capito. Pensava che il destino gli riservasse qualcosa di strano, di ignoto. Forse di un po' speciale, per essere egocentrici.
Invece, in pochi mesi era cambiato. Aveva cambiato la sua visione del mondo tracciando una linea spessa tra le cose belle, che facevano star bene, e quelle inutili; quest'ultimo insieme, col tempo, si ridusse al niente.
Pian piano aveva appreso che in ogni angolo, in ogni sfumatura di ogni gesto che si fa, c'è voglia di vivere. C'è vita.
Trovava in ogni dettaglio una ragione per essere felice.
Me lo disse un giorno, quanto fosse felice, quanto avesse tanto atteso il momento di sentirsi solido.
Eravamo per le vie di Londra, con la timida pioggia che si riversava sul terreno, mischiando insieme l'odore di asfalto bagnato ed erba.

"Sai, Dominic. Qualche tempo fà guardavo davanti a me e non vedevo altro che buio e concerti, gli stessi concerti. La stessa gente, gli stessi visi. La monotonia mi faceva paura. Non vedevo una via d'uscita e mi sentivo in trappola; mancava qualcosa. Ora guardo davanti a me e vedo Kate, vedo la mia vita con lei e osservo il nostro bambino crescere, amato da entrambi i genitori che si amano a loro volta. Vedo ancora i concerti, certo, i fan. Vedo te, Chris, tutti: ma ormai quel sorriso quasi compassionevole che avevate prima è stato sostituito da un sorriso luminoso che mi rende più forte. Avete illuminato la mia vita, riuscendo a farmi capire quanto il mio futuro sarà meraviglioso."

Avvolto nel suo giaccone nero e rifiutandosi di approfondire, Matthew smise di guardare il cielo, e i suoi penetranti occhi azzurri finirono nei miei.
Gli risultava così cristallino e limpido il suo futuro.
Ed era bello. Molto bello.
Ammiravo la sua capacità di ridurre il mondo ad un semplice disegno, facendone risaltare le parti in luce e cercando di ignorare quei fastidiosi spazi scuri.
Ammiravo quando riusciva a trovare in ogni dettaglio una ragione per essere felice.
Ammiravo la sua parlantina che, trattandosi di cose serie, spesso si riduceva ad un lento e basso mormorio, e lui era troppo impegnato a cogliere le parole più significative ed esplicite per esprimersi per rendersi conto della sua bocca semi aperta, spesso rivolta al cielo in lontananza.
Ammiravo la sua forza, nascosta dal suo fisico che traeva in inganno.
Ammiravo il suo modo di amare la gente, perchè non si nascondeva, mostrava al mondo il suo voler bene ad una persona così come voleva lui.
Era Matthew che dettava le regole, e qualcuno, lassù, non poteva far altro che restare a guardare in silenzio.

"Mi capisci, Dom?"

No, Matthew. Ovvio che no.
Pensavo di poterlo fare: un tempo, forse.
Credevo che tutto sommato, noi due fossimo simili, Matthew: anche questo, però, forse solo negli anni passati.
Io, in tutta onestà, non mi sento alla tua altezza. Non ho ancora trovato il mio posto nel mondo; invece tu sei lo specchio di quella che avrei voluto fosse la mia vita.
Magari non ti rendi neanche conto di quanto tu possa essere fortunato. O forse si.
Ma io, in fondo, cosa pretendo di capire di te?
Io avrei continuato a girare nello stesso cerchio che ormai mi imprigionava da quasi quindici anni, senza trovare il modo di uscirne ancora per un po'. Lo avrei trovato, un giorno, certo, lo dovevo trovare, di questo ero sicuro; perchè lo stavo cercando. Seppellito sotto cumuli di terra smossa da qualcun'altro pronto a farmi aprire gli occhi, avrei trovato quella ragione di vivere.
Perchè, sinceramente, ero stanco anche io.

"No Matt."

Ma gli sorrisi.
Lui non rispose; sorrise a sua volta, di fianco a me. E quel sorriso, stava a significare che lui aveva capito. Aveva capito tutto ormai, di me, di questo ero sicuro.
Ma ancora per un po', mi sarei accontentato di vivere la vita senza pensare al futuro.
A me bastava, per il momento, far parte della sua vita e guardarlo invecchiare: interiormente ed esteriormente.
Per il momento, l'unica cosa di cui avevo bisogno e non potevo fare a meno, era lui.

~

Ringrazio Lisa_Pan per tutte le belle parole che mi ha scritto, ogni volta risollevandomi il morale. 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: Black Ice