Saturday.
*driinn*
Evvai la scuola è finita, finalmente.
Come sempre la versione di latino mi è andata male, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. Come al solito quello stupido autobus è in ritardo. Che palle, mai una volta puntuale, sembra che lo faccia apposta.
Casa dolce casa!
Dopo aver mangiato, mi rifugio in camera mia e chiamo Chiara. Chiara è il tipo di amica su cui puoi sempre contare, è quasi perfetta: mi sopporta, mi ascolta, mi consiglia anche bene, ma urla troppo. Secondo me è stata abituata fin da piccola a urlare, le viene troppo naturale. Non mi risponde. Riprovo. Lo stesso. Riprovo ancora. Il telefono è spento. Poi m'illumino d'immenso (l'unica poesia che so a memoria) e mi ricordo che oggi ha la partita di calcio. Lei è la ragazza più ossessionata che io abbia mai visto per il calcio. E' una cosa incredibile. Tiene l'inter. Appunto nessuno è perfetto.
La mia squadra del cuore è la AS ROMA. Lo so è strano, vivo a Milano e tengo la Roma, ma tutti mi dicono che sono strana, pazza, scema e oramai ci ho fatto l'abitudine!
Passerò il solito sabato pomeriggio a oziare e a pensare che fare stasera. Di solito io e Chiara ci vediamo un bel film e poi andiamo all'Irish. L'Irish è un pub dove si ritrovano tutti i giovani e si beve allegramente tutti insieme. E' un posto piccolo, ma accogliente e oramai i tipi (i gestori) ci conosco bene.
Ok, la partita di Chiara è finita. L'ho chiamata e mi ha detto che per stasera è tutto confermato. Mi ci vogliono proprio questi sabato sera con lei e la nostra compagnia.
Dopo aver superato la crisi armadio, ovvero l'indecisione su cosa mettere, mio padre mi accompagna al cinema.
Te pareva, c'è anche il mio ex. Ci salutiamo e basta. E' una cosa strana, bho ma so che non mi va di parlarne. Entriamo e subito scambio una per Chiara e così inizia la mia prima figura di merda della serata. Ne faccio minimo 3 a sera. Spero che mi fermo a 1 oggi.