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Autore: Fidia2    24/08/2011    6 recensioni
Alessandro è rincuorato dalle parole del dottore, Efestione ha superato la fase più critica della malattia, ora deve solo riposare, non assumere cibo e bevande nelle prossime ore e si riprenderà perfettamente.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alessandro il Grande, Efestione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nota: questa storia è frutto della mia fantasia e i personaggi non mi appartengono.


Un’altra possibilità.

Alessandro è rincuorato dalle parole del dottore, Efestione ha superato la fase più critica della malattia, ora deve solo riposare, non assumere cibo e bevande nelle prossime ore e si riprenderà perfettamente.
Lasciato il dottore in corridoio, apre piano la porta della camera ed entra silenziosamente. Efestione dorme, gli si avvicina e gli si siede accanto. E’ molto pallido, il viso tirato e smagrito, occhiaie nere e profonde circondano i suoi occhi, finalmente, dopo diversi giorni, riposa tranquillo, gli incubi lo hanno lasciato e non si agita più.
Alessandro gli tocca la fronte e il suo viso si fa pensieroso, scotta ancora, ma poi la mano scende lungo il viso del suo amato, sfiora leggero i suoi occhi chiusi, le guance scavate, le sue labbra pallide, secche, semiaperte, invitanti. Si sente attratto da lui, anche se è in quel pessimo stato. Si abbassa piano e appoggia le labbra su quelle di Efestione, sono calde, screpolate, gliele bagna con la lingua, lo bacia delicatamente, non vuole svegliarlo ma è difficile resistergli. La lingua entra un po’ di più, con le labbra avvolge la sua bocca, con sempre più passione, Efestione geme, Alessandro si ritrae e gli accarezza i capelli.  Gli salterebbe addosso!
-      Ma cosa mi viene in mente, sarà meglio lasciarlo riposare, sono notti che non dorme bene.
Vengono a chiamare Alessandro, è ora che si rechi al grande evento: le gare di corsa. Dal palazzo si muovono in tanti, il re è circondato dai suoi generali. Le gare hanno inizio, sono appassionanti, ma Alessandro le segue distrattamente, gli manca la compagnia di Efestione, lui è molto tranquillo, silenzioso ma al momento giusto ha sempre la battuta pronta, senza di lui nulla è divertente o piacevole.
Le gare svolgono al termine e fra poco ci sarà la premiazione. Alessandro è stanco di quella confusione, si agita sulla sedia, decide di andar via prima della fine, lascia l’incarico della premiazione a Cassandro e torna al palazzo. Mentre si avvia, gli viene da sorridere fra sé, pensa che fra poco rivedrà il suo amato, di certo starà ancora dormendo, lui gli si avvicinerà piano e si stenderà al suo fianco nel letto, senza svegliarlo lo bacerà dolcemente e si addormenterà vicino a lui.
Quando ormai è arrivato al palazzo gli viene uno strano presentimento, si affretta verso la camera di Efestione, quasi corre. Sente dei rumori provenire dalla camera, apre la porta e sbarra gli occhi OO non ci può credere, Efestione, il suo amato Efestione, è un idiota! Non sta seguendo le raccomandazioni del medico e sta afferrando una coscia di pollo e nell’altra mano ha un calice di vino! Alessandro lo assale e cerca di strappargli la coscia di pollo. Efestione affamato non ci pensa proprio a lasciarglielo e lo difende come può.
-      IDIOTA, il dottore ha detto niente cibo
-      Morirò di fame se non mangio
-      Morirai se lo mangi, posa il pollo !  
-      No!
-      PO-SA-LO!!!
Alessandro glielo strappa in malo modo, il vino si rovescia sul letto, Efestione si difende ma Alessandro facilmente lo stende sul letto, lo tiene per i polsi, Efestione lotta, ma poco dopo si ferma esausto. Alessandro è colpito dall’estrema debolezza del suo compagno, fosse stato un altro giorno, non lo avrebbe vinto così velocemente, anzi, non è sicuro che lo avrebbe vinto, ma oggi non ha fatto nessuna fatica a bloccarlo.
Ormai Efestione non si muove più, ha la testa girata di lato, si vede che è arrabbiato, stringe le labbra e non guarda Alessandro, anche se questo lo chiama con premura. Alessandro gli si stende piano sopra, lascia la presa, lo abbraccia, lo accarezza, sente il respiro di entrambi calmarsi e diventare unisono, lo bacia sul collo, è caldo, quel testone ha ancora la febbre, lo stringe a sé finché il suo amore non si gira, ma con lo sguardo basso, lui sa come prenderlo quando è arrabbiato, basta lasciarlo sbollire e stargli vicino, non servono parole. Alessandro sente il corpo di Efestione rilassarsi, lasciarsi avvolgere dal suo abbraccio, fremere ai suoi baci e finalmente guardarlo negli occhi.
-      Potrei mordere te al posto del pollo!
Dice poco convinto.
-      Un’altra volta.
   Gli sorride e lo bacia sulla bocca.
Efestione lo ricambia, si baciano ancora e così abbracciati si addormentano.
Prima di lasciarsi andare al sonno Alessandro ripensa alla sua decisione di lasciare in anticipo i giochi per ritornare al palazzo, se non lo avesse fatto di certo ora Efestione non dormirebbe tranquillamente accanto a lui ma sarebbe in preda a forti dolori o forse peggio.
-      Ma cosa mi viene in mente! Non sarebbe di certo successo nulla di tanto grave!
 
  
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