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Autore: kutinjiu    25/08/2011    1 recensioni
E se vi svegliaste rendendovi conto di essere infelici? Cerchereste la felicità nonostante le lacrime vi offuschino la vista come accade ad Amumu?
Genere: Fantasy, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amumu
Questa storia parla di Amumu, un personaggio di League of Legends. L'immagine l'ho trovata su internet.
Non posseggo i diritti di nessuna delle due, dunque ringrazio la Riot Games ed il Tizio Casuale che ha fatto l'immagine >.>

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Fu uno di quei risvegli lunghi e lenti. La realtà penetrava la coltre delle fantasie del sogno con dolce pigrizia.
Avevo visto i miei genitori ma non riuscivo a ricostruire le loro facce e pian piano svanì anche il resto di ciò che ricordavo.
Una fitta di dolore pulsò attraverso il mio petto, il ritorno alla realtà è duro e traumatico quando si è infelici.
Non ricordavo nulla della mia famiglia, sentivo che per me significava molto... tuttavia era come se qualcuno mi avesse portato via tutti i ricordi dal cervello.
Mi mossi leggermente per riscuotermi dal torpore ma i miei movimenti erano ostacolati da qualcosa.
Disorientato e confuso, tentai di identificare ciò che mi avvolgeva con un tocco lieve, simile ad un abbraccio...
Aprii gli occhi; vidi solo oscurità ovunque, come se fossero ancora chiusi.
Mi persi negli ultimi lembi del sogno passato, immaginando di essere abbracciato da mamma e papà.
Dopo un paio di minuti, la magia svanì e mi sentii solo e vuoto. Constatai che ero completamente avvolto in lunghe bende logore.
Scostandole con cura, riuscii ad alzarmi in piedi ed esplorai il luogo per capire dov'ero.
Mi resi conto che la sensazione di vuoto non era solo dovuta alla mia tristezza ma alla mancanza di alcuni organi vitali...
Infatti non avevo mai avuto la necessità di respirare ne' provavo la minima fame, nonostante fosse probabile che il mio sonno fosse durato secoli...
Capii di essere diventato una mummia. Una piccola mummia che non ricordava nulla e desiderava solo ritrovare la sua famiglia.
Cercai a lungo tracce del mio passato, ma invano. Compresi di essere all'interno di un'antica piramide costruita con solide pietre.
Intanto meditavo su cosa ero diventato e scoprivo i miei nuovi poteri.
Con il pensiero riuscivo a controllare le bende che penzolavano dal mio corpo di bambino.
Questa scoperta avrebbe dovuto rallegrarmi almeno un po'...
Purtroppo ogni giorno la mia tristezza diveniva più cupa, fino a quando fui sicuro di aver visitato tutta la piramide senza risultati.
Capii che la mia flebile speranza si era estinta. Caddi preda di un pianto incontrollabile e mi accasciai a terra, stanco di combattere l'infelicità.
Trascorsi mesi cercando di simulare con le bende le figure dei miei genitori che mi abbracciavano, ma nulla leniva il mio dolore.
Ad un tratto percepii del calore sul mio viso e mi accorsi che la luce del sole spuntava da un'apertura del muro.
Tutte quelle lacrime avevano eroso le antiche pietre e così riuscii ad aprirmi una via per l'esterno. Ma che vittoria era quella per me?
Non avevo speranza di trovare una nuova casa ed ero destinato a vivere per sempre come mummia.
Intrapresi comunque un viaggio verso l'ignoto.
Lasciavo dietro di me una scia di grosse lacrime, che non avevano mai smesso di sgorgare dai miei occhi grandi e privi di luce.
Nelle mie peregrinazioni incontrai bestie feroci, valorosi soldati e gente comune...
Nessuno resistette alla mia infinita tristezza e tutti si tennero alla larga; non erano capaci di sopportare il peso di quella disperazione straziante.
Nonostante la mia natura di mummia, un essere malvagio ed immondo, non commisi mai nulla di cattivo.
Chi sperimenta il vero dolore non può desiderare di provocarne altro.
Inoltre non avevo più bisogni corporei dunque non mi serviva nulla che potessi rubare.
Volevo solo essere felice...
Solo una persona si unì a me durante il viaggio: si chiamava Ezreal e disse di essere un esploratore ed un avventuriero.
Voleva vedere di persona tutte le cose meravigliose e stupefacenti che esistevano nel mondo, dunque aveva cercato anche me.
Amumu, la Mummia Triste. Era così che tutti mi chiamavano.
Mi trattava come una persona, non mi considerava affatto un mostro ne' un'attrazione turistica.
Questo pensiero calmò leggermente il mio pianto straziante. Avevo trovato il mio primo amico.
Mi consigliò di andare con lui alla Lega delle Leggende.
Lì le creature più speciali e potenti lottavano per donare la pace a questo mondo, le cui nazioni erano costantemente in guerra tra loro.
Se qualcuno aveva notizie sui miei genitori o sul mio passato, era sicuramente in quel luogo. Accettai.
Purtroppo non ricevetti alcuna informazione utile. Tuttavia trovai ciò che avevo sempre cercato.
Il mio pianto si ridusse progressivamente ad un singhiozzare sommesso...
Ora avevo degli amici, non ero più così solo.
Avevo finalmente trovato una nuova casa.





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Mi sembra giusto dedicare la prima cosa che pubblico a...  (non so se dire nick o nome, uhmmm)
a Sara che mi ha portato su questo sito e dunque ha una parte di merito (o di colpa se le mie storie sono brutte XD)
Forse era meglio scrivere qualcosa di allegro ma mi è venuto solo questo quindi accontentati U.U
Grazie Sara :)

  
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