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Autore: avalonne    25/08/2011    4 recensioni
What if? E se? Mi sono sempre chiesta perchè Sirius e James non abbiano confidato a Remus di aver cambiato il Custode Segreto. Sarebbe cambiato qualcosa se l'avessero fatto? Forse. E questa breve one-shot prova a dare una risposta a questa domanda, chissà forse le cose sarebbero cambiate non solo per James, Lily e Harry ma anche per qualcun altro... Ma questa è un'altra storia!
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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What if?
E se?



In una casa, che nessuno che non fosse stato messo a parte del segreto della sua ubicazione poteva vedere, si stava svolgendo una tranquilla e normale scena di vita domestica. Tranquilla e normale prescindendo dal fatto che un bambino di appena un anno si librava a mezzo metro da terra su di una scopa giocattolo inseguito da una ridente donna dai capelli fulvi.

- James! – urlò lei a qualcuno al piano di sotto – Tuo figlio ha quasi ammazzato il gatto con quella scopa che il tuo amico gli ha regalato! –
- Posso sapere perché quando combina qualche disastro è mio figlio, mentre se dorme come un angelo è tuo figlio? – la voce dell’uomo che proveniva dal piano inferiore era carica di ilarità.
- Vuoi davvero che ti risponda Potter? –
- No, meglio di no, Evans. – rispose James Potter dopo aver preso in considerazioni i rischi derivanti dal contraddire sua moglie.
Quello che la tranquilla famigliola non sapeva era che un’ombra, più temibile delle tenebre stesse, si stava avvicinando alla casa, decisa a spazzar via con un solo colpo di bacchetta tutta quella felicità, insieme agli occupanti dell’abitazione.
 
Nello stesso momento, in un altro luogo, due uomini stavano conversando seduti sull’erba. Età a parte non potevano essere più dissimili. Quello più alto aveva folti capelli neri, penetranti occhi grigi e un sorriso sghembo stampato sul volto. L’altro, castano, era più dimesso, la testa incassata tra le magre spalle, il volto segnato dalla preoccupazione. Voleva mettere a parte l’amico della sensazione di inquietudine che lo aveva assalito ma temeva la reazione dell’altro quando avrebbe pronunciato il nome della persona che aveva incontrato la sera prima.
- Sirius … -
- Mmh? –
- Sai l’altra sera stavo passeggiando oltre la collina, vicino alla nostra vecchia scuola quando ho incontrato qualcuno che non mi sarei mai aspettato. Era Piton. Era in uno stato pietoso e sembrava ansioso di parlarmi. Mi ha detto … -
- Cosa? – il sorriso era sparito dal volto dell’altro, sostituito da una maschera di puro odio. – Tu hai incontrato Moccius e invece di schiantarlo ci hai parlato? Remus, sai vero che è diventato un Mangiamorte? –
- Lo so Sirius! Per questo sono preoccupato! – il tono di Remus era serissimo: i suoi occhi ambrati fissavano decisi quelli grigi e fiammeggianti dell’amico.
- Piton era completamente fuori di sé. Era terrorizzato, non riusciva a mettere in fila due parole coerenti. Mi ha solo detto che dovevo salvarla, che non sapevo quanto il Signore Oscuro fosse vicino a Potter, a suo figlio e a lei! Piton è preoccupato per Lily Evans! –
- Cos’altro ti ha detto? –
- Niente. Prima che potessi fare qualsiasi cosa si è Smaterializzato. –
I due uomini rimasero in silenzio pensosi. Non erano tempi facili, il male sembrava aver preso il sopravvento, non passava giorno che tetre notizie di morte non sconvolgessero una famiglia. Il destino del Mondo Magico sembrava nelle mani di pochi uomini, due dei quali erano proprio i coniugi Potter, che Lord Voldemort, il Signore Oscuro, stava disperatamente cercando.
- Piton mi ha davvero spaventato. Non sai quanto sono felice che tu sia il loro Custode Segreto Sirius! –
Il moro si passò una mano sulla nuca imbarazzato.
- Bhe chiunque di noi lo fosse stato sarebbe stata la scelta giusta… -
- No Sirius, sono davvero felice che sia tu! Tu sei il più forte di tutti noi, sei un amico fedele, io non esiterei a mettere la mia vita nelle tue mani come ha fatto James. –
Il nervosismo di Sirius aumentò ancora quando Remus proseguì: - Non so, ho strani presentimenti. Sarà l’avvicinarsi della Luna Piena. – il giovane Licantropo rabbrividì – Sono troppo emotivo, non sarei mai stato la scelta giusta! –
L’altro fece per aprire bocca ma Remus glielo impedì: - No, Sirius, davvero. Non sono mai stato geloso della scelta di James, d’altronde anche Silente l’ha approvata. Tu sei il miglior Custode Segreto che potesse scegliere. Sono felice che non l’abbia proposto a Peter. –
- Perché? – boccheggiò Sirius.
- Non saprei. Come ti ho detto sono solo sensazioni, ma non me la sento più di fidarmi di Peter come a scuola. Ultimamente ha qualcosa di sfuggente, sembra troppo spaventato. –
- Remus … -
- Voglio dire, tutti noi siamo spaventati, ma lui è semplicemente terrorizzato e sai bene che quando è sotto pressione combina sempre guai! –
- Remus … -
- E poi c’è questo fastidiosissimo sesto senso che mi dice che Peter ultimamente ha qualcosa di strano. Hai notato che non ci guarda più negli occhi? –
- Remus … -
- Dammi retta se Peter fosse stato il Custode Segreto le parole di Piton mi avrebbero veramente terrorizzato. –
- Lunastorta! – urlò finalmete Sirius.
- Dimmi Felpato. – rispose tranquillo Remus John Lupin, chiamato amichevolmente e ironicamente Lunastorta dai suoi migliori amici.
- C’è qualcosa che dovrei dirti … - replicò Sirius Orion Black, meglio noto come Felpato.
 
Nella casa di prima il clima non era più tranquillo e familiare. Un mago, i cui lineamenti non avevano ormai più nulla di umano, era penetrato all’interno e minacciava James Potter. L’uomo era senza bacchetta, lasciata stupidamente nell’altra stanza e sapeva di non avere più scampo. L’unica cosa che poteva fare era ritardare quel mostro quel tanto che bastasse a sua moglie e a suo figlio per mettersi in salvo e pregare che bastasse.
- Lily! Prendi Harry e scappate! -
Un rumore alle sue spalle gli fece capire che era troppo tardi: sua moglie era lì e dal pianto soffocato che sentiva, aveva Harry in braccio.
Lily era immobile, terrorizzata. Ogni azione sembrò scolpirsi indelebile nella sua mente: vide un terribile ghigno disegnarsi sulla faccia di Lord Voldemort, il mago più crudele che il Mondo Magico avesse mai fronteggiato, vide il presagio di morte nei suoi occhi rossi, lo vide alzare la bacchetta verso James, sapendo che poi sarebbe toccato a lei e a suo figlio.
- Avada kedavra! – l’incantesimo risuonò con doppia forza: ci fu un lampo verde, il corpo che si accascia al suolo e l’urlo di una donna.
Lily non poteva credere ai suoi occhi mentre stringeva convulsamente suo figlio tra le braccia, anche se ormai non aveva più senso.
James Potter era immobile, fissava incredulo il cadavere di Voldemort ai suoi piedi: sulla soglia di casa due dei suoi migliori amici avevano ancora le bacchette sguainate.
 
Forse se Remus Lupin non avesse incontrato Piton quella notte non avrebbe mai confidato a Sirius i dubbi che covava in segreto sul loro amico Peter e la storia sarebbe andata in un altro modo. Forse in quella fosca possibilità i coniugi Potter sarebbero morti quella sera lasciando orfano il piccolo Harry, destinato ad un infanzia infelice e ad una travagliata adolescenza alla ricerca di un modo per uccidere il Signore Oscuro. Forse lo stesso Sirius Black, migliore amico nonché fratello di nome se non di sangue di James Potter, sarebbe stato condannato ingiustamente per il tradimento compiuto da un altro Giuda.
Forse.
La storia sarebbe andata sicuramente in un altro modo se quella sera due sospettosissimi Remus e Sisius non fossero improvvisamente comparsi a casa di Peter per avere rassicurazioni che non avevano ottenuto. Il giovane Minus si era trovato alle strette e quando a costringerti con le spalle al muro è il figlio rinnegato dei Black e un Licantropo qualche giorno prima della luna piena è difficile scamparla poiché possono essere più temibili di qualunque Mangiamorte, peggio ancora del Signore Oscuro in persona.
Ma è difficile fare previsioni. Si può solo osservare ciò che invece accadde. James e Lily non morirono quella notte e Harry crebbe circondato dall’affetto di una vera famiglia. Non arrivò a Hogwarts timoroso e senza amici ma con la sicurezza che solo un padre e un padrino malandino possono dare, nonostante i saggi consigli di sua madre e dell’unico assennato amico dei suoi genitori, nonché professore di Difesa Contro le Arti Oscure, Remus Lupin. Forse se le cose fossero andate diversamente avrebbe subito fatto amicizia con Hermione e Ron, invece che con i suoi fratelli maggiori Fred e George, nuovi malandrini della scuola di magia con cui formò un temibile trio. Forse si sarebbe reso conto subito che Ginny Weasley, sorella dei terribili gemelli, era la donna adatta per lui e non avrebbe passato due anni a scontrarsi con Ron per conquistare il cuore di Hermione Granger, prima di rendersi conto che si stava comportando esattamente come suo padre prima di lui e che la ragazza era terribilmente simile a sua madre. Evitò per un pelo quello che Sirius amichevolmente chiamava: “il destino dei Potter” di sposare una Grifondoro particolarmente  saccente.
Certo se le cose fossero andate diversamente Teddy Lupin non avrebbe avuto sulle spalle il destino di dover sconfiggere il Signore Oscuro, convinto di aver a suo tempo sbagliato a interpretare la profezia e certo che il figlio di Remus Lupin e di Ninfadora Tonks, che lo avevano per tre volte sfidato e una volta quasi ucciso, fosse il Bambino Prescelto. E così il povero Teddy si ritrovò ad Hogwarts alle prese con un destino già scritto, un nemico senza volto e con l’odio che il professore di Pozioni Severus Piton gli riversava a fiumi solo perché figlio del Professore che aveva ottenuto la cattedra che lui tanto ambiva. Fortunatamente il ragazzo aveva dalla sua parte una madre distratta ma ottima Auror, un padre ex – malandrino sempre in compagnia dei suoi degni compari e un gruppo di nutriti amici figli del clan Potter-Weasley, ottimi alleati per combattere nuovamente Lord Voldemort.

Ma questa è un’altra storia.



Eh già, forse se Remus e Sirius si fossero parlati le cose sarebbero andate in modo diverso e la Rowling avrebbe scritto tutta un'altra storia, ma questo non lo sapremo mai!
Ho voluto scrivere questa fanfic specialmente perchè mi è dispiaciuto terribilmente per il destino di tutti gli ex-malandirini e ho voluto provare a dar loro un'altra chance!

Fatemi sapere se vi è piaciuta!!
E per coloro che seguono anche l'altra mia fanfic a capitoli ("Gli opposti si attraggono. Sempre.") non vi preoccupate... presto la aggoirnerò!! ;)
  
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