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Autore: HarryJo    25/08/2011    6 recensioni
Ho scritto questa mini-long per delle persone davvero speciali di EFP.
Ci sono - in ordine di apparizione - MedusaNoir, Roxanne Potter, Noth, somochu, misshoara, Eralery, AlexBlack e Wynne_Sabia. Dedico a loro questa schifezza, sperando che apprezzino il tentativo di riunirci in una storiella senza pretese.
Dal primo capitolo:
L’uomo la squadrò sbalordito, prima di risponderle. Indossava un vestito da festa e aveva l’aria di una persona molto curata, che evidentemente era scocciata per esser stata interrotta mentre parlava con la moglie.
« Sì, era qui, ma non verrà rappresentato questa sera ».
« Come no? » si stupì Erica, ripensando alla chiamata di Sara.
« Non lo sa? La signorina Carucci è scomparsa da ieri sera. Dicono che sia stata rapita, l’hanno comunicato dieci minuti fa all’intera platea ».
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#oo2, Interrogatori: Elisa e Alessia.
 
Il palco dopo qualche minuto parve farsi più silenzioso. Probabilmente la gente in platea aveva deciso di tornarsene a casa, visto l’inconveniente che aveva annullato lo spettacolo.
Erica era nervosa e ripensava che solo venti minuti prima era lì che chiedeva al tassista di muoversi per arrivare in tempo al teatro. Le sembravano passati anni.
« Ragazze ». La voce di Veronica le giunse come lontana anni luce e si costrinse a guardarla negli occhi, castani come i suoi capelli. « È meglio che veniate con me, magari lontano da qui » propose, scrutando con gli occhi il palco dove ancora gli altri attori stavano armeggiando.
« Perché proprio noi dobbiamo venire? » chiese Cecilia un po’ scontrosa, tirandosi dietro le orecchie una ciocca dei suoi capelli biondi.
« Perché Sara l’ultima volta è stata vista ieri sera. E c’eravate solo voi qui, al teatro » le rispose pacatamente Veronica. « C’è qualche problema, Cecilia? »
« Nulla » arrossì lei di risposta.
« Allora seguitemi. Credo che lì possa andare bene » indicò una porta alla fine di pochi scalini che portavano al piano di sotto.
Erica capì che si trattava dei spogliatoi per gli attori con un ruolo di secondo rilievo. Erano grandi, bianchi, con una grande quantità di borsoni sparsi per il pavimento e alcuni vestiti appesi uno sopra l’altro. Probabilmente erano i ballerini.
« Qui » decise Veronica, aprendo uno dei camerini più grandi, che però era incredibilmente vuoto. Erica capì subito il perché: un cartello alla porta diceva che la maggior parte delle panchine erano rotte e che quindi si rischiava di ritrovarsi seduti a terra. Infatti Cecilia si sedette direttamente sul pavimento senza pensarci, seguita subito dalle altre ragazze. Erica si sedette vicino a quella con i capelli rossi, che le pareva di ricordare si chiamasse Eleonora.
« Elisa – come non detto – tu quando hai visto Sara per l’ultima volta? » chiese Veronica, senza guardarla negli occhi. In effetti, per qualche strano motivo, teneva lo sguardo fisso sul pavimento e non sembrava avesse voglia di alzarlo.
La voce della ragazza tremò appena mentre rispondeva.
« Ieri sera. Eravamo qui per le prove dell’ultima scena. Dovevamo provare la canzone finale, ma non riuscivo a cantarla abbastanza bene. Diceva che mancavo di sentimento, che sembrava non riuscissi a cogliere l’amore del mio personaggio. Era nervosa perché oggi ci sarebbe stata la prima e aveva paura che sarebbe stato un fiasco. Continuava a dirmi parole, ad urlare che non mi meritavo il ruolo che mi aveva assegnato se questo era il modo di ripagare quel suo tanto impegno » la sua voce si indurì. « Ad un certo punto si è stancata e mi ha mandata via. Erano circa le otto quando sono uscita di qui e sono andata a casa con il mio ragazzo, che mi aspettava all’uscita ».
L’aria era irrespirabile: pesava di tensione e di sospetto.
« Ricordi se ti ha detto qualcosa di particolare? » chiese nuovamente Veronica, rigirandosi una penna tra due dita, come sovrappensiero.
« No, nulla… Se non che ci teneva particolarmente perché oggi sarebbe venuta ad assistere ad uno spettacolo una sua vecchia amica e che teneva molto a far bella figura ».
Erica si sentì spontaneamente chiamata in causa, ma non proferì parola. Anche la detective le lanciò uno sguardo veloce, ma non le chiese nulla. Elisa d’altronde sembrava concentrarsi come se stesse ripensando a qualcosa – qualsiasi particolare – che magari le era sfuggito.
« Eravate da sole qui? » chiese Veronica, facendola sussultare.
« C’era Alessia con noi. Le altre erano nel teatro, ma non nel palco ».
Lo sguardo dell’inquisitrice si spostò come un fulmine su Alessia. Erica notò solo allora i bellissimi occhi azzurri che inquadravano quel volto e provò un moto d’invidia nei confronti di quella ragazza.
« Tu che ci facevi lì? »
Alessia sembrò quasi offesa dalla domanda quando rispose.
« Io? Sono l’addetta all’audio. E ho aiutato Sara a scrivere l’arrangiamento delle canzoni del musical. Voleva una mia opinione su come cantava Elisa l’ultimo pezzo ed io ho acconsentito, nient’altro ».
La fermezza della sua voce colpì Erica. Sembrava una ragazza che se ne intendeva in fatto musicale, o forse era solo un’impressione data dalla maglietta dei Guns ‘N’ Roses che sfoggiava come se fosse un capo d’alta moda.
« C’erano dei contrasti tra lei e Sara? » chiese stavolta Veronica, molto più interessata.
« Nessuno in particolare. I soliti battibecchi che ci possono essere tra due collaboratori, no? Alcune idee non le condividevamo e facevamo fatica a rinunciare alla nostra visione di insieme di determinate canzoni. Cercavamo di raggiungere un accordo, oppure io di solito cedevo e le lasciavo fare. Crede che abbia rapito Sara per cambiare le musiche del teatro? » chiese sbalordita, mettendosi a ridere. « Beh, le do una brutta notizia: non sarebbe stata una buona idea, visto come è andata a finire. Hanno annullato lo spettacolo, musiche comprese ».
Veronica sembrò sorridere mentre Alessia pronunciò quelle ultime parole e per un momento si zittì, ma riprese subito con le domande.
« E lei quando se n’è andata ieri? »
« Poco dopo di Elisa. Sara mi ha tenuta dentro dicendomi che oggi avrei dovuto restare dietro le quinte con il tecnico del suono. Poi son tornata a casa ».
Niente sembrava far luce su quel caso; semmai solo ancora più nebbia e buio.
 
 
 
 


 
{ Spazio HarryJo.
Eccomi di nuovo qui!
Che dite? Questo capitolo è dedicato agli “interrogatori” di Elisa (Noth) e di Alessia (AlexBlack) u.u
Spero che vi piaccia, a presto,
Erica
   
 
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